Paulonia (Paulownia)

Come coltivare la Paulonia (Paulownia)
Grande chioma e tantissimi fiori: la Paulonia in primavera è fantastica (foto CC BY-NC-ND 2.0)

Paulonia (Paulownia) è un genere di piante originarie della Cina e introdotte in Europa nel XIX secolo. Diverse sono le specie (tra tutte la Paulownia tomentosa) che hanno avuto successo come piante ornamentali, veri e propri alberi a foglia caduca, dal grande impatto scenografico.

La rapida crescita, la rusticità e la facilità di coltivazione rendono questi alberi perfetti per completare grandi spazi, come giardini pubblici, e per ombreggiare lunghi viali. In molte aree verdi di tante città la Paulonia offre tanta ombra e regala spettacoli ammalianti durante la primavera.

Anche in Europa, così come in Giappone e in Cina, questi alberi sono coltivati in parchi e varie formazioni alberate proprio per il suo immenso valore paesaggistico.

L’apparato radicale è molto robusto e dal tronco, ricoperto da una corteccia abbastanza dura, si sviluppano tantissimi rami che formano lo spettacolare intreccio della chioma tondeggiante. È proprio la chioma della Paulonia ad attirare l’attenzione: grande e composta da foglie a forma di cuore che possono arrivare a misurare anche 30cm.

La Paulownia è conosciuta anche come Albero della principessa. Nei luoghi di origine, soltanto all’imperatrice era concesso di avere questa pianta sulla propria tomba. Il nome, invece, deriva da quello della figlia dello zar Paolo I di Russia, Anna Paulownia, alla quale venne dedicato questo albero maestoso e dalla copiosa fioritura primaverile.

Riconoscere la Paulonia è semplice, grazie alle sue foglie cuoriformi di grandi dimensioni, ma spesso si confonde questa pianta con la Catalpa, anche conosciuta come Albero dei Sigari.

Differenze tra Paulonia (Paulownia) e Catalpa

Simili, ma non uguali!

Le grandi foglie e il portamento degli esemplari adulti possono confondere l’osservatore meno attento. Catalpa e Paulonia, alberi spettacolari per giardini di grandi dimensioni, possono essere facilmente riconosciute durante il periodo della fioritura:

  • la durata della fioritura è più breve per la Paulownia tomentosa, mentre si protrae fino all’autunno per la Catalpa;
  • i fiori sono di colore viola per la Paulonia e bianchi o rosa (in alcune specie presentano delle leggere sfumature gialle) per la Catalpa. I fiori dell’Albero dei sigari sono anche più grandi.
  • Al termine della fioritura segue la produzione dei frutti: lunghi per la Catalpa (anche per questo motivo è conosciuta come Albero dei sigari), ovali per la Paulonia.

Sono due le specie che si somigliano maggiormente: la Paulonia tomentosa e la Catalpa bignonioides, che se non confrontate durante il periodo indicato possono confondere facilmente.

Classificazione botanica

  • Dominio: Eukaryota;
  • Regno: Plantae;
  • Divisione: Magnoliophyta;
  • Classe: Magnoliopsida;
  • Ordine: Lamiales;
  • Famiglia: Scrophulariaceae;
  • Genere: Paulownia.

Principali specie

La Paulownia tomentosa è sicuramente la specie più conosciuta e diffusa, ma diverse sono quelle che si possono coltivare anche nel nostro Paese, con poche cure, per dare un orientale tocco di stile al proprio giardino.

Paulonia (Paulownia) tomentosa

L’Albero della principessa, originario della Cina, è una specie decidua dal maestoso portamento. Raggiunge altezze considerevoli (in natura facilmente supera i 18/20m) ed ha una chioma globosa molto grande. Se desideri creare un’area relax in giardino, dove trascorrere delle piacevoli ore protetto dai forti raggi del sole estivo, questo è l’albero perfetto per ottenere un risultato straordinario (senza ricorrere a gazebo, ombrelloni o altro).

Un naturale complemento per valorizzare una grande area verde. La Paulonia tomentosa è affascinante, sia per il suo portamento e la sua folta chioma, ma anche per la sua favolosa fioritura primaverile. Tra le tante foglie appaiono dei fiorellini di piccole dimensioni di colore lilla e dal dolce profumo. La fioritura dura fino all’estate e segue la formazione di piccole capsule di forma ovale.

È una specie che predilige posizioni soleggiate e che viene coltivata non solo a scopi ornamentali, ma anche per la produzione di un pregiato legno (flessibile e perfetto per lavorazioni di precisione).

coltivazione Paulownia tomentosa
Un grande esemplare di Paulonia tomenstosa (Petr Filippov [CC BY-SA])

Paulonia (Paulownia) catalpifolia

Albero di medie dimensioni con grandi foglie che compongono una chioma folta e ampia. La Paulonia catalpifolia è una delle specie meno coltivate che, a differenza delle altre, ha anche una crescita relativamente lenta. Devono passare diversi anni per vedere il tronco ingrossarsi e irrobustirsi. C’è da fare una precisazione: la specie non vanta grande diffusione come pianta ornamentale, ma è principalmente coltivata per la qualità del suo legno. Quest’ultimo, formato da più anelli stretti, è sfruttato anche per la realizzazione di compensato.

Paulonia (Paulownia) elongata

Difficilmente supera i 10m di altezza, quindi perfetta per giardini di piccole e medie dimensioni. Il suo vero valore, da punto di vista ornamentale, è dato dalle grandi foglie che possono raggiungere i 35cm e dalla fioritura primaverile. Rispetto alla specie prima citata, la Paulonia elongata vanta una diffusione, quasi pari alla specie P. tomentosa, come pianta ornamentale di facile coltivazione.

Paulonia (Paulownia) fargesii

Cresce spontanea in zone di montagna (1300m) e può raggiungere un’altezza pari al doppio di quella della Paulonia elongata. Il tronco possente completa con armonia la figura di un albero dalla grande chioma. Tra le foglie, sempre di grandi dimensioni, si notano delle particolari infiorescenze che possono svilupparsi fino a superare abbondantemente i 30cm di lunghezza. Questa specie ha tutte le carte in regola per far parte del gruppo delle piante ornamentali più belle da mettere a dimora nel proprio giardino, ma risulta essere più rara (è difficile trovarla in commercio).

coltivazione Paulonia fargesii
Fiori Paulownia fargesii (foto CC BY-NC-ND 2.0)

Paulonia (Paulownia) fortunei

Sempre più su. Questa volta l’altezza massima tocca i 30m. È una specie facile da coltivare, ma è termofila. Il fatto che nei luoghi di origine (Cina) cresce spontanea in aree montane a circa 2000m non deve trarre in inganno. Infatti, la Paulonia fortunei è perfetta per zone calde. Nel nostro Paese può essere facilmente coltivata nelle regioni costiere. In commercio si trovano con maggiore facilità diverse varietà, come la Paulonia fortunei Minfast (dalle dimensioni più contenute) e ibridi come la Paulonia fortunei Shan Tong.

coltivazione Paulonia fortunei
La specie che più si sviluppa in altezza: Paulownia fortunei (Krzysztof Ziarnek, Kenraiz [CC BY-SA])

Paulonia (Paulownia) kawakamii

È stata una delle piante maggiormente sfruttate per la produzione di legname e vanta anche una grande diffusione come albero ornamentale. Conosciuta come Albero del drago di zaffiro, la Paulonia kawakamii si presenta come un albero di piccole dimensioni (altezza compresa tra 6 e 12 metri), che durante la primavera si ricopre di tanti fiorellini di colore viola. Le dimensioni contenute ne consentono anche una coltivazione in vaso, almeno nei primi anni di vita.

coltivazione Paulonia kawakamii
Fiori Paulownia kawakamii (Groogle [CC BY-SA])

Paulownia x taiwaniana

Ibrido (Paulonia kawakamii e Paulonia fortunei) con un tronco che può svilupparsi in altezza fino a raggiungere i 5 metri. Dallo stesso si sviluppano dei rami molto allargati che conferiscono alla chioma una forma tondeggiante. Le foglie grandi e i fiori viola sono, anche per quest’ibrido, i tratti distintivi che ne fanno una pianta ornamentale davvero interessante.

Fioritura

La fioritura della Paulonia è meravigliosa. Tantissimi fiorellini color glicine che si mescolano alle foglie di grandi dimensioni: la chioma si trasforma in una grande nuvola viola che si fa notare anche a distanze considerevoli.

I bottoni fiorali sono presenti tutto l’anno sui rami, ma non sopportano le temperature troppo rigide per lunghi periodi tempo (gelate continue potrebbero farli cadere). Le infiorescenze sono spettacolari e il profumo dei fiori è intenso. Sono pochi gli alberi da giardino in grado di incantare per la fioritura, ma la Paulownia è tra questi.

La fioritura delle specie appartenenti a questo genere è attesa con ansia anche dalle api per la produzione di grandi quantità di miele. Un miele di certo non famoso come quello di Acacia, ma che sta attirando sempre più l’attenzione degli esperti. In Cina è abbastanza conosciuto, in Europa è raro trovarlo in commercio.

Fioritura Paulonia
Fioritura Paulownia tomentosa (foto CC BY-NC-ND 2.0)

Consigli per la coltivazione della Paulonia (Paulownia)

Crescita veloce e resistenza alla siccità: queste le caratteristiche principali, relative alla coltivazione, degli alberi di Paulonia. Non è difficile prendersi cura di queste piante. Ecco cosa fare.

Coltivazione in vaso

Coltivare la Paulonia in vaso è “quasi” impossibile. Quasi perché l’utilizzo di grandi contenitori può andar bene solo per i primi anni di vita. La crescita rapida della pianta comporta la necessità della messa a dimora in piena terra, così da garantire lo spazio necessario per svilupparsi in altezza e per assicurare all’apparato radicale un’espansione senza ostacoli.

Coltivazione in piena terra

La Paulonia si adatta a diverse tipologie di terreno che, però, deve essere lavorato con cura, fino a circa 90cm di profondità prima della messa a dimora definitiva. È importante anche arricchire il substrato, quando eccessivamente povero e sfruttato, aggiungendo del concime che aiuterà la pianta nelle prime fasi di crescita (a seconda dello stato del terreno è possibile utilizzare soltanto dei concimi naturali o specifici concimi misti).

Qual è il miglior periodo per la messa a dimora della Paulownia?

Si può procedere in qualsiasi stagione dell’anno in tutte le zone dal clima temperato (evitando comunque i mesi di gennaio e febbraio, poiché le gelate possono danneggiare l’apparato radicale), mentre si consiglia di aspettare l’inizio della primavera o i primi giorni di autunno in tutte le altre zone. L’estrazione della pianta dal vaso, dove la stessa si trova quando è venduta, è un’operazione semplice, ma da fare con grande attenzione. Il consiglio principale, per evitare di danneggiare le radici della Paulonia, è quello di immergere il vaso in acqua per favorire l’espulsione dell’aria. Dopo questo primo passaggio si può capovolgere delicatamente la pianta, tenendo ben saldo il giovane tronco tra le dita e facendo scivolare il pane di terra. La buca dove mettere a dimora la pianta dovrà avere profondità e larghezza pari al doppio del volume del pane di terra che abbraccia le radici. Dopo aver compattato il terreno è indispensabile procedere ad abbondante innaffiatura.

Un albero di Paulownia è un vero e proprio tesoro per il giardino, ma attenzione alla facilità con cui si diffonde tramite auto-seminatura. Infatti, stiamo descrivendo una pianta che ha l’attitudine a diventare invasiva.

Coltivazione Paulonia in piena terra
Alberello di Paulownia appena messo a dimora in giardino (foto CC BY 2.0)

Temperatura

La Paulonia può essere coltivata senza problemi in tutte le zone del nostro Paese. Tollera molto bene il caldo, un po’ meno il gelo (gelate continue possono causare la caduta dei boccioli). Le varietà che si trovano con maggiore facilità in commercio e che vantano una maggiore diffusione come piante ornamentali sono adatte al clima della nostra penisola, quindi nessuna paura.

Luce

Un’esposizione soleggiata, magari a ridosso di un muro a sud (così da stare anche al riparo dai venti), è quello che serve alla pianta per crescere rigogliosa in breve tempo. Ottimi risultati si possono ottenere anche in zone di mezz’ombra, purché riparate.

Terriccio

La capacità della Paulonia di adattarsi a differenti tipologie di terreno è sorprendente. L’unica caratteristica che non deve assolutamente mancare al terreno è l’alta capacità drenante. I ristagni idrici sono un vero e proprio pericolo per l’apparato radicale.

Quindi, per essere sicuri di non sbagliare:

  • Evitare di mettere a dimora la pianta in terreni con falde acquifere in superficie, con una densità/quantità di argilla superiore al 20%, confinanti con stagni salmastri e particolarmente salini.
  • Piantare la Paulonia solo in zone dove il terriccio è misto a sabbia o roccia, con un pH compreso tra 5,5 e 8 unità. Una distanza di circa 2 metri tra l’ultimo strato di terra e la prima falda acquifera può garantire sicurezza nella coltivazione.

Annaffiatura

Gli esemplari più giovani, specialmente quelli appena messi a dimora, necessitano di frequenti annaffiature, specialmente durante lunghi periodi di siccità (intervenire solo quando il terreno si è asciugato completamente negli strati superficiali, circa 3 volte a settimana). Questo perché l’apparato radicale delle giovani piante necessita di circa 50 giorni per adattarsi al terreno. Le cose cambiano con il passare del tempo, perché le piante adulte si accontentano solo dell’acqua piovana e di qualche intervento extra durante l’estate.

Moltiplicazione

La riproduzione della Paulownia può avvenire per seme o per talea legnosa. Ecco cosa fare:

  • I semi devono essere sistemati in un semenzaio da tenere all’aperto in una zona riparata.
    Dopo la germinazione, in autunno, le piante potranno essere messe a dimora in piena terra.
    Come detto in precedenza, la riproduzione per via gamica della Paulonia avviene con incredibile velocità e facilità anche in modo del tutto naturale.
  • La moltiplicazione per talea legnosa può essere fatta anche da chi non si definisce un esperto giardiniere.
    Le talee, ognuna di circa 10cm di lunghezza, devono essere messe a radicare in un substrato composto da sabbia e torba.
    Il contenitore deve essere tenuto in luogo buio e con temperatura costante di circa 18°C.
    Alla fine dell’inverno le talee devono essere esposte alla luce per favorire lo sviluppo delle prime foglie. Per tutta la primavera e l’estate le giovani piantine non dovranno essere spostate dal vaso, ma la messa a dimora definitiva in piena terra è un’operazione da fare solo in autunno.

Concimazione

All’inizio ella primavera è bene mescolare al terreno, proprio ai piedi della pianta, del concime organico maturo. Una sola concimazione all’anno (in aggiunta a quella primaverile), sfruttando composti a lenta cessione, può bastare per garantire alla pianta il giusto apporto delle principali sostanze nutritive.

Potatura

La Paulonia non teme le potature, necessarie per mantenere un’armoniosa forma della chioma e, per quanto riguarda le piante giovani, favorire lo sviluppo di nuovi polloni che porteranno numerose foglie di grandi dimensioni. La chioma è solitamente tondeggiante, ma alcune specie e varietà di Paulownia, anche in base al luogo di coltivazione, possono svilupparsi con portamento cespuglioso e più disordinato. Ecco che mirati interventi, fatti seguendo logiche ben precise per non danneggiare la pianta (mai esagerare) e per migliorane l’aspetto, sono fondamentali.

Consociazione

In un grande giardino non possono di certo mancare gli alberi. Accanto alla Paulownia è possibile sistemare qualsiasi albero ornamentale, come la Catalpa o anche l’Acero (così da colorare il giardino in primavera, con i fiori della Paulownia, e in autunno, con le rosse foglie delle più belle specie di Acer). Tutto dipende dallo spazio che si ha disposizione, poiché le combinazioni sono tantissime.

La Paulownia è un albero ornamentale che riesce a completare con eleganza qualsiasi giardino (foto CC BY-NC-ND 2.0)

Parassiti, malattie e altre avversità

La Paulonia è una pianta che non teme né la cocciniglia né gli afidi, ma teme particolarmente l’Armillaria.

Questo fungo, che si sviluppa in condizioni di eccessiva umidità, può provocare danni sia alle radici (asfissia) sia al tronco. Cosa fare? Se ci si accorge subito dell’attacco è possibile sfruttare l’azione di specifici prodotti a base di rame, ma se l’attacco è ormai in atto da molto tempo sarà necessario estirpare la pianta. La malattia può facilmente diffondersi anche alle altre piante dall’alto fusto presenti in giardino.

Curiosità

Dal tronco della Paulonia si ricava un legname pregiato: leggero (circa 350kg/m3) e con una durezza ideale per la realizzazione di oggetti di vario tipo (è facile da lavorare). Inoltre, è un legno che ha importanti proprietà fonoassorbenti e ottime qualità per quanto riguarda l’isolamento termico ed elettrico. Il legno di Paulonia è molto utilizzato nell’ebanisteria giapponese, anche per la produzione dei geta, cioè i famosi zoccoli rialzati.

Affascinante è anche l’usanza giapponese di piantare in giardino un Kiri (Paulonia) alla nascita di una figlia. Il pregiato legno dell’albero sarà utilizzato dalla fanciulla, dopo le nozze, per costruire una cassa dove conservare i kimono più preziosi.

Tossicità e uso erboristico

Il miele di Paulownia è famoso in Asia, meno in Europa. È un ottimo dolcificante naturale ricco di enzimi facilmente digeribili dal nostro organismo e di amminoacidi utili per il recupero dopo intensa attività fisica. Ha anche proprietà antisettiche, antibatteriche e garantisce un effetto disintossicante sul fegato.

Linguaggio dei fiori

La Paulonia può essere definita come l’Albero della rinascita. In Cina si dice che sia l’unico su cui si posa il Ho, una meravigliosa fenice. Il legame con la Fenice fa riferimento al fatto che, quando tagliato alla base, il tronco dell’albero di Paulonia ne rigetta subito uno nuovo. Ecco perché simbolo di rinascita.

Libri

Per chi desidera approfondire il tema “benefici e proprietà della Paulownia” si consiglia questa lettura: “Beneficial effect of Paulownia tomentosa growing in Egypt: Phytochemical and biological studies on Paulownia tomentosa(“Effetto benefico della Paulownia tomentosa in crescita in Egitto: studi fitochimici e biologici sulla Paulownia tomentosa”), di Sanaa Ahmed Ali, Nabaweya Ibrahim, Esraa Refaat. Un’interessante lettura che ruota attorno allo studio degli effetti benefici della Paulownia tomentosa, nella quale sono stati trovati componenti biologicamente attivi, come steroli, iridoidi, triterpeni, fenoli e flavonoidi.

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