Asparagus sprengeri

L’Asparagus sprengeri (o Asparagus aethiopicus) è una pianta piuttosto diffusa, che viene sia allevata in vaso che impiegata recisa nelle composizioni floreali per le sue fronde spumose e leggere e note come asparagina.

Fa parte della famiglia a cui appartiene anche l’Asparagus officinalis che è commestibile e nota a tutti come  asparago (selvatico o coltivato).

Si tratta di una  pianta perenne suffruticosa e cespugliosa, ha un rizoma che permette alla pianta di sopravvivere anche in condizioni di coltivazione estreme come freddo intenso e siccità. Dal  rizoma si sviluppano le radici che possono essere carnose o fibrose e delle gemme.

La specie sprengeri, quella di cui vi parliamo, è originaria del Sudafrica. Si presenta con  lunghi rami ricadenti ricoperti da piccole foglie aghiformi di un bel verde intenso. I fiori sono poco vistosi, piccoli di colore bianco-rosa, leggermente profumati e generano solitamente delle bacche rosse ornamentali.

Si tratta di una specie molto diffusa e coltivata in vaso e per la sua particolare conformazione è perfetta per essere allevata nei panieri sospesi.

E’ una specie dioca ossia ci sono piante che portano solo fiori maschili e piante che portano solo fiori femminili.

È una specie molto coltivata e diffusa in appartamento, ma non  tollera gli ambienti riscaldati in inverno e preferisce quindi verande o comunque ambienti freschi e molto luminosi.

Classificazione Botanica

L’Asparagus sprengeri è un sinonimo di Asparagus aethiopicus , specie appartenente al genere Asparagus che fa parte della famiglia delle Asparagaceae.

Principali varietà

Oltre la specie  Asparagus sprengeri il genere comprende altre numerose specie di piante perenni decidue per la maggior parte rampicanti e per lo più originarie delle zone sabbiose o costiere dell’Europa, dell’Asia e dell’Africa.

Tra le varietà della specie Asparagus sprengeri citiamo la “Myersii” che presenta fusti leggermente incurvati, spessi e piumosi.

Asparagus sprengeri

Fioritura

Fiorisce durante il periodo estivo, producendo dei piccoli fiorellini con sei tepali a forma di stella di colore bianco-rosato – giallastri e leggermente profumati. La fioritura non dura molto: al massimo due-tre settimane.

Consigli per la coltivazione dell’ Asparagus sprengeri

L’Asparagus sprengeri è una pianta facile da coltivare. Va posizionata in un posto luminoso ma non al sole diretto.

Ha la particolarità di non sopportare l’aria viziata quindi è fondamentale arieggiare frequentemente  l’ambiente nel quale viene collocata.

Coltivazione in vaso

L’Asparagus sprengeri è perfetto per essere coltivata in  vaso o in panieri sospesi. Se avete una veranda farete felice questa pianta.

Si consiglia di rinvasare la pianta ogni primavera in contenitori con il diametro leggermente superiore. E’ importante porre nel fondo del vaso del materiale a grana grossa prima di riempire con un substrato costituito da terriccio universale di buona qualità e sabbia.

Coltivazione in piena terra

Può essere coltivato all’aperto solo nei climi miti, ad esempio nel sud Italia.

Temperatura

Resiste a temperature fino a 10 °C. Non sopporta  il caldo: durante l’ estate deve stare in luogo fresco e aerato e deve essere vaporizzata ogni giorno. Durante l’inverno sono sufficienti anche solo 10 °C. Le temperature ideali di coltivazione sono intorno ai 15°C.

Luce

Durante i mesi invernali  la pianta può essere tenuta anche in zone ombreggiate della casa; durante i mesi estivi è opportuno, invece, spostarla all’ aperto perché il fogliame riprenda la sua giusta colorazione Se si desidera che fiorisca va posizionata in un punto molto luminoso altrimenti anche a mezz’ombra.

Terriccio

Preferisce  un terreno sciolto, torboso, fertile e molto ben drenato  in quanto non ama i ristagni idrici

Annaffiatura

L’Asparagus sprengeri va annaffiata abbondantemente in estate (e in inverno con il riscaldamento acceso), perché i cladodi tendono a seccarsi. Se in inverno è collocata in una stanza fresca è sufficiente annaffiare ogni 10-15 giorni.

E’ meglio non utilizzare acqua calcarea ma optare per acqua piovana o demineralizzata.

Le piante in terrazzo e giardino, in ombra, possono richiedere in estate innaffiature ogni 2-4 giorni.

Moltiplicazione

L’Asparagus sprengeri si moltiplica per seme o per divisione della pianta

Moltiplicazione per semi

All’inizio della primavera prima della semina, i semi vanno immersi in acqua tiepida per 12 ore.

I semi vanno distribuiti in modo uniforme su un terriccio per semi al quale va aggiunta della sabbia grossolana.

Il contenitore con i semi, ricoperto con una lastra, va sistemato all’ombra a circa 20-25°C ed il terreno va mantenuto costantemente umido fino a che avverrà la germinazione.

Quando  i semi hanno germogliato (di solito dopo 3-4 settimane)  si leva la copertura e si aumenta man mano la luce.

Una volta che le piante raggiungono i 10 cm di altezza si possono piantare  in vasetti e dopo circa due mesi nel vaso definitivo

Moltiplicazione per divisione della pianta

Ad inizio primavera si prelevano i rizomi che devono avere  almeno due germogli che andranno interrati  per 2-3 cm in vasi di piccole dimensioni e tenuti a circa 15°C fino a quando non inizieranno a comparire i primi germogli. A quel punto si trapiantano in vasi più grandi con  del terriccio fertile e sabbia.

Concimazione

Il concime va somministrato ogni 15 giorni da fine aprile fino a settembre inoltrato. Si usa un concime liquido, diluito nell’ acqua d’ irrigazione. Durante i restanti mesi dell’anno le concimazioni vanno sospese.

E’ consigliabile usare un concime che contiene un titolo abbastanza elevato in azoto ed i microelementi.

Potatura

Generalmente la pianta non si pota. E’ sufficiente eliminare le foglie che via via seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Tra i problemi che possono riguardare l’Asparagus sprengeri troviamo quelli legati all’errata coltivazione, come la troppa esposizione al sole che si manifesta con le caratteristiche foglie “lessate”, o  come l’annaffiatura con acqua troppo calcarea che si manifesta con l’ingiallimento delle foglie o, ancora, il disseccamento delle foglie che può dipendere da temperature troppo basse o da scarsa umidità. Una corretta manutenzione è quindi fondamentale per scongiurare questi problemi.

La pianta può inoltre subire l’attacco della cocciniglia bruna (superfamiglia Coccoidea), che si manifesta con piccole pustole brune sui fusti e che si può rimuovere meccanicamente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando la pianta

Altro possibile nemico di questa pianta è il ragnetto rosso si manifesta invece con l’ingiallimento del fogliame. In ta caso occorre aumentare l’umidità ambientale con nebulizzazioni alle foglie e nel caso di infestazioni particolarmente gravi, si può intervenire con un insetticida specifico.

Curiosità

Il nome asparagus è lo stesso che i latini davano a questa pianta e che si suppone possa derivare dal greco sparassien «strappare» o da spargao «rigonfio» per riferirsi in entrambi i casi ai germogli commestibili.

Le parti eduli degli asparagi selvatici sono molto più ricche di sostanze nutritive di quelli coltivati e di sapore più marcato. Contengono numerose sostanze nutritive come la vitamina C; caroteni (trasformati poi dall’organismo in vitamina A); vitamina B2; sali minerali aminoacidi. Per questi motivi l’asparago è ottimo per la diuresi, funge da depuratore dell’organismo ed aumenta la fluidità del sangue. Ma è sconsigliato a chi ha problemi renali o di gotta.

L’asparago ha origini molto antiche. Era già noto dagli antichi egizi che pare siano i responsabili della sua diffusione in tutto il bacino del Mediterraneo. Teofrasto ne parla nella sua Storia delle piante; Catone ne parla il vecchio nel suo De agricoltura. Plinio parla delle caratteristiche a scopo terapeutico.

Tossicità e uso erboristico

L’asparago ha un forte effetto diuretico, è impiegato  nell’ ambito della medicina popolare in caso di dolori reumatici, calcoli e dolori renali. I germogli d’ asparago sono usati come verdura.

Nell’ambito della medicina popolare toscana, i turioni sono utilizzati per preparare un decotto, che bevuto ha un’azione diuretica ed antinfiammatoria

In autunno sulle piante femminili che hanno fiorito si possono sviluppare le bacche rosse, molto decorative ma velenose: quando ha i frutti, va tenuta lontano dai bambini.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

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