Selaginella

Selaginella lepidophylla
Selaginella lepidophylla – CC BY-SA 3.0 foto di Riki

La Selaginella appartiene alla famiglia delle Selaginellacee, un genere che comprende circa 700 specie originarie dell’Europa, dell’Africa meridionale, dell’America tropicale e meridionale e dell’Australia.

La Selaginella è una pianta eretta o strisciante, che in alcune specie somiglia molto al muschio, produce foglioline ridotte a piccole squame, disposte a spirale lungo gli steli di un bel colore verde vivo.

É originaria delle foreste umide tropicali ma alcune specie si sono adattate a vivere anche in condizioni di aridità.
Questo per merito delle piccole foglie piccole ricoperte da una spessa cuticola e per la tendenza, durante la carenza idrica, a ripiegarsi a palla (così da ridurre la superficie traspirante) per poi riprendere la forma normale.
Proprio questo comportamento fa si che venga definita “pianta della resurrezione“.

La selaginella ha piccole dimensioni ma vanta una crescita notevole con fusto, provvisto di nodi e internodi, per lo più prostrato e in parte eretto con abbondanti ramificazioni. A livello delle ramificazioni si formano numerose radici avventizie.

Sul fusto si trovano le foglie piccole e squamiformi che alla base hanno una piccola appendice denominata “ligula” che serve per assorbire l’acqua che si deposita sul fogliame e convogliarla, per mezzo di un sistema di vasi, al sistema centrale. Una sorta di piccola opera di ingegneria come solo la natura è in grado di fare.

La selaginella non produce fiori ma possiede sporofilli ossia delle foglie che producono gli sporangi ( organi preposti alla riproduzione).

In montagna la selaginella è una pianta molto diffusa, qui forma ricchi cuscini di vegetazione e ricopre grotte e anfratti.

Classificazione botanica

Il genere Selaginella appartiene alla famiglia delle Selaginellaceae comprende numerose specie di piante sempreverdi che sono coltivate sia come copertura di tappeti erbosi sia come rampicanti per coprire e decorare i muri.

Principali specie

Il genere Selaginella (unico della famiglia) comprende circa 750 specie di queste, in Italia ne vivono tre specie:

  • la Selaginella selaginoides, diffusa nelle regioni di alta montagna, con foglie tutte uguali,
  • la Selaginella helvetica, che si trova dei boschi di latifoglie delle Alpi, con foglie di due tipi,
  • e la Selaginella denticulata, tipica del Mediterraneo, con foglie laterali cuspidate e seghettate.

Molte specie esotiche sono invece coltivate nelle serre, come ad esempio la Selaginella kraussiana o Selaginella martensii.

Selaginella lepidophylla (Pianta della Resurrezione)

Selaginella lepidophylla
Selaginella lepidophylla

La Selaginella lepidophylla è molto diffusa nell’America centrale e meridionale ed è caratterizzata dalla tendenza aformare delle rosette di foglie verdi che ricordano la felce che diventano rossastre con la maturità.

È un pianta molto antica, un vero e proprio fossile vivente, i cui antenati (di dimensioni maggiori rispetto le attuali) hanno convissuto con i dinosauri. Anche se l’aspetto è simile a quello di un muschio, la pianta è strettamente legata alle felci.

È chiamata anche “Falsa rosa di Jericho o Gerico” e rappresenta la vera Pianta della Resurrezione.

È considerata un simbolo di morte e resurrezione che venne utilizzato dai missionari spagnoli per l’opera di cristianizzazione del Nuovo Mondo allo scopo di spiegare ai nativi il concetto di morte e resurrezione cristiani. È quindi un simbolo di rinascita tipico del periodo quaresimale e pasquale.

Questo perché ha la particolarità, se il clima è particolarmente secco, di richiudersi a palla per poi dispiegarsi non appena le condizioni climatiche – ambientali ritornano favorevoli. Infatti si trova spesso in commercio in mazzi secchi che ritornano verdi non appena vengono posti in acqua. Esistono più di 300 tipi di piante della Resurrezione, in grado di riprendere vita anche dopo molti anni di morte apparente (anche dopo 50 anni). Fa impressione questa cosa non trovate?

Selaginella kraussiana

Selaginella Kraussiana
Selaginella Kraussiana Davidyeotb CC BY-SA 3.0

La Selaginella kraussiana è una pianta rampicante originaria dell’Africa orientale e caratterizzata da un rapido accrescimento. Gli steli producono numerose radici che si sviluppa formando una sorta di cuscino erboso ricco di foglie.

Questa specie non raggiunge, eccetto rari cas,i i 10-15 cm. l’espansione va invece da 100 a 150 cm. Prima che la pianta raggiunga il suo massimo sviluppo occorre attendere in media 1-1,5 anni. La specie è caratterizzata da fogliame di tipo persistente.

La coltivazione può avvenire in giardino, in vaso o contenitore, in terrazzo o in pieno campo.

Ci sono numerose varietà di questa specie tra le quali ricordiamo la Selaginella kraussiana var. aurea per il colore delle sue foglie, giallo-oro.

Selaginella Selaginodie (detta Selaginella Alpina)

Selaginella_selaginoides
Selaginella selaginoides – foto di de:Benutzer:GriensteidlCC BY-SA 3.0

La selaginella alpina è una specie presente lungo tutto l’arco alpino (salvo che in Liguria) e sull’Appennino Emiliano.

La distribuzione regionale si estende a tutte le aree montuose del Friuli. Cresce nei pascoli, su suoli a reazione da subacida a neutro-basica ricchi in scheletro, spesso anche sulle vecchie morene, dalla fascia montana a quella alpina.

Il nome generico è un diminutivo del latino Selago, che designava piante simili ai licopodi, e allude alla somiglianza di alcune specie (come questa) a un piccolo licopodio;

Selaginella martensii

Selaginella martensii
Selaginella martensii – foto di Fritz Geller-Grimm CC BY-SA 2.5

La Selaginella martensii è originaria del Messico e, al contrario delle altre specie, non è rampicante ma presenta gli steli eretti, ricadenti verso l’esterno. Rispetto alle altre specie le foglie sono molto più larghe ed appariscenti, fitte e di un bel colore verde lucido.

Esistono diverse varietà tra le quali ricordiamo la Selaginella martensii var. variegata con le foglie di colore bianco argentato; la Selaginella martensii var. watersoniana con le foglie di colore bianco-verde pallido e le punte argentate.

Selaginella uncinata

Selaginella uncinata
Selaginella uncinata – foto di Bachelot Pierre J-P CC BY-SA 3.0

La Selaginella uncinata è una forma molto bella del genere impiegata per la realizzazione di cestini sospesi o come copertura del suolo per creare dei tappeti erbosi. Spesso viene confusa con il muschio, pur non avendo nulla a che fare con esso in quanto anche botanicamente sono molto distanti tra loro:

Selaginella helvetica

Selaginella helvetica
Selaginella helvetica HermannSchachner CC0 1.0

La Selaginella helvetica è originaria delle Alpi caratterizzata dal fatto che il fusto porta due file di foglie piccole poste superiormente e due file opposte alle prime di foglie più grandi e poste inferiormente. La troviamo in tutto il nord Italia

Selaginella denticulata

Selaginella denticulata
Selaginella denticulata

La Selaginella denticulata è una pianta delicata con piccole ramificazioni con foglioline di colore verde chiaro con margine leggermente dentellato. In Europa è distribuita in tutte le regioni mediterranee sebbene sia più rara nella parte orientale.

In Italia è osservabile in tutte le regioni appenniniche (sul versante adriatico solo in Puglia) e nelle isole maggiori e minori dove occupa gli ambienti ombrosi del sottobosco.

É una pianta tipica delle zone umide ma è in grado di superare periodi di aridità purchè non siano eccessivamente prolungati. La pianta assume tonalità diverse in base al livello di umidità ambientale: passa da un verde acceso in presenza di acqua a sfumature di rosso in condizioni di aridità.

Cresce su pietre e rupi, a volte sui muri, generalmente tra i muschi, dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Sporadicamente la si ritrova al margine degli stagni temporanei sardi nelle zone di contatto con aree ombreggiate e rocciose.

Il nome generico è un diminutivo del termine latino Selago che designava piante simili ai licopodi, e allude alla somiglianza di alcune specie (non di questa) a un piccolo licopodio;

Fioritura

La selaginella non produce fiori ma possiede sporofilli vale a dire delle foglie che producono gli sporangi (come nelle Felci) che sono gli organi preposti alla riproduzione.

Consigli per la coltivazione della Selaginella

La Selaginella è una pianta che non richiede particolari cure colturali.

Preferisce zone ombreggiate, non bisogna mai esporla al sole diretto, lontano dalle correnti d’aria e temperature stabili tutto l’anno che non devono scendere sotto i 16-18°C.

E’ possibile impiegare Selaginella allo stato idratato come tappeto erboso o per realizzare muri vegetali..

Coltivazione in vaso

La Selaginella si rinvasa ogni anno, in primavera usando un buon terriccio non calcareo a base di torba.

Consigliato un vaso di terracotta perché consente alla terra di respirare. È buona regola mettere sul fondo del vaso dei pezzi di coccio per favorire il drenaggio dell’acqua di irrigazioni in quanto questa pianta non tollera i ristagni idrici. Per mantenere in vita questa graziosa pianta quando è coltivata in vaso, è opportuno procedere a quotidiane irrorazioni del fogliame con un vaporizzatore

Coltivazione in piena terra

Le regole per la coltivazione di questa pianta sono poche ma necessarie. Ricordiamo che solo 3 specie sono spontanee in Italia. Le altre sono reperibili nei vivai.

Temperatura

Le selaginelle non sopportano il caldo troppo intenso ma non resistono all’assalto del gelo , anche se nei luoghi di origine spesso vivono al margine dei nevai, come ad esempio la selaginella helvetica che vegeta rigogliosa sulle alpi svizzere anche a 1500-2000 metri

Luce

E’ utile ricordare ancora che le selaginelle non amano il sole diretto ma amano vivere in posizione luminosa;

Terriccio

Il substrato più adatto deve essere composto da muschio o sfagno e mantenuto umido ma ben drenato

Annaffiatura

La Selaginella nel periodo primaverile-estivo va annaffiata frequentemente così che il substrato resti sempre umido evitando la creazione di ristagni idrici. Anche l’umidità ambientale deve essere elevata, è utile pertanto nebulizzare la pianta con acqua tiepida priva di calcare.

L’acqua di nebulizzazione deve essere a temperatura ambiente, mai fredda. La particolarità di questa pianta è che non ama il calcare, se l’acqua della vostra zona è calcarea, bollirla a lungo con l’aggiunta di qualche goccia di aceto (meno di un cucchiaino per litro d’acqua) prima di somministrarla alla pianta.

Durante l’autunno e l’inverno si riducono leggermente le frequenze ma si raccomanda di mantenere sempre un ambiente umido.

Selaginella
Selaginella

Moltiplicazione

La selaginella si propaga per talea di ramo

Moltiplicazione per talea

In primavera si prelevano delle talee di ramo lunghe circa 5-10 cm, si eliminano le foglie poste più in basso, e si sistemano le talee in una composta formata da una parte di torba ed una di sabbia grossolana, si compattare poi delicatamente il terriccio.

Il vaso si ricopre con un foglio di plastica e si colloca all’ombra e ad una temperatura intorno ai 18-24°C avendo cura di tenere il terriccio sempre leggermente. Quotidianamente si toglie la plastica e si controlla l’umidità del terreno ed eliminare dalla plastica la condensa.

Quando iniziano a comparire i primi germogli significa che la pianta ha radicato. quindi si toglie la copertura definitivamente e si rinvasa la pianta nei vasi definitivi dove si tratterà da pianta adulta.

Concimazione

Ogni quindici giorni è buona norma somministrare un pò di estratto di alghe e, una volta al mese, è consigliabile unire all’acqua delle annaffiature 5 gocce di stimolante ormonico per ogni litro di liquido.

Nel periodo primaverile-estivo è opportuno concimare la nostra Selaginella in maniera molto blanda in quando mischiando all’acqua di irrigazione una volta al mese, indicativamente ogni 3-4 settimane, un buon concime completo con macroelementi e microelementi.

Durante l’autunno e l’inverno le concimazioni vanno sospese.

Potatura

La potatura della Selaginella va effettuata ogni anno al momento del rinvaso. È un’operazione necessaria per il contenimento della pianta che è solita crescere in maniera disordinata, il consiglio è quello di procedere con la potatura tagliando i rametti fino alla metà della loro lunghezza.

Altri consigli per la cura

In generale per le selaginelle valgono le stesse cure indicate per le felci. Sono piante che stanno particolarmente bene in un terrarium, che fornisce loro le condizioni di umidità i cui hanno bisogno.

Il terreno deve essere soffice, abbastanza ricco di sostanze organiche e misto a 1/6 di sabbia e a 2/6 di torba. La piantagione si può eseguire in ogni stagione e la moltiplicazione si effettua per divisione dei cespi oppure per talea, in primavera, mettendola a radicare in terriccio ben inumidito e in ambiente caldo.

Posizionare la pianta in zona luminosa e con una temperatura che non scenda al di sotto di 15° C.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Se si coltiva la pianta seguendo quelle che sono le sue esigenze la selaginella non presenta problemi parassitari. Gli unici problemi possono derivare da una cattiva tecnica di coltivazione.

Se le foglie avvizziscono, si accartocciano e imbruniscono il problema è quasi sicuramente dovuto alle scarse annaffiature o all’umidità insufficiente
Occorre quindi regolare le annaffiature e le nebulizzazioni.

Curiosità

Il nome di questa pianta è il diminuitivo di Selago, antica denominazione di molte specie di licopodi, piante affini alle selaginelle. Spesso le specie più piccole vengono confuse col muschio.

La specie Selaginella lepidophylla è nota anche come pianta della resurrezione o come rosa di Gerico.

Tutte le Licopodofite sono piante molto arcaiche che si sono originate circa 400 milioni di anni fa, si trattava di piante di dimensioni molto grandi: alberi di circa 40 m di altezza e 2 m di diametro. Circa la metà dei fossili vegetali risalenti a questo periodo appartengono alle Licopodofite e i resti che oggi si ritrovano, sono i più importanti depositi di carbone dell’Europa e del nord America.

Purtroppo delle Licopodiales sono sopravvissuti solo tre famiglie con pochi generi. Purtroppo perché se pur all’apparenza sembrano piante di poco significato, in realtà rappresentano una testimonianza del nostro passato.

La tecnica per far “risorgere” Selaginella dalla sua morte apparente è molto semplice, basta ricreare le giuste condizioni idro-climatiche.
Si deve collocare la base di Rosa di pietra allo stato di dormienza in un piattino o una ciotola a contatto con acqua tiepida, calda o fredda, sarà la temperatura dell’acqua a determinare la tonalità di verde.

In breve tempo i rametti e le foglie dal colorito brunastro e apparentemente secco rivivranno quasi magicamente.
Dopo un’ora a contatto con acqua tiepida si immerge totalmente la palla disseccata in acqua per qualche minuto, poi si mantiene in mezzo centimetro di acqua solo la base.

In pochissime ore Selaginella lepidophylla si trasformerà in una pianta verde ed elegante. Il processo può essere ripetuto infinite volte.

In casa, oltre ad abbellire l’ambiente, profuma e purifica l’aria dai cattivi odori

Linguaggio dei fiori

Regalare una pianta di selaginella alla persona amata equivale ad una promessa di amore anche dopo la morte.

La scelta di questo significato si ricollega alla particolarità della Selaginella lepidophylla che, in periodi di siccità, ripiega i rami esterni su quelli interni quasi a formare una palla di vegetazione, apparentemente secca, che riprende vita e morbidezza non appena la pianta viene messa a contatto con l’acqua.

Dove comprare la Selaginella

Se non la trovi nel tuo vivaio locale, prova su eBay seguendo questo link, di solito ci sono ottime proposte,

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