Le malattie delle piante

Penjing Ficus

Penjing Ficus

Le piante come tutti gli esseri viventi, respirano, si nutrono, si sviluppano, compiono dei movimenti, si ammalano e infine muoiono. Le piante, dunque, si ammalano, vengono cioè colpite da agenti patogeni la cui azione si manifesta in diverso modo con sintomi ben evidenti che permettono, a chi le coltiva, di diagnosticare la natura del male e di stabilire di conseguenza il tipo di cura più adatto.

La malattia può essere determinata da parassiti animali o vegetali, virus, batteri o anche da altre cause: condizioni di illuminazione, eccesso o difetto di annaffiature, squilibri di temperatura e così via. Nel primo caso si tratta di malattie parassitarie nel secondo di malattie fisiologiche. Non è facile risanare le piante quando la malattia ha ormai assunto proporzioni notevoli: è quindi consigliabile prevenire l’insorgere dei mali ricorrenti con irrorazioni accurate a base di prodotti adatti, nell’epoca più conveniente, ossia quando si verificano particolari condizioni climatiche, favorevoli allo sviluppo dei batteri o dei funghi, oppure alla moltiplicazione degli insetti che sono la causa prima di alcune infezioni.

Le malattie di origine fisiologica più comuni sono le seguenti:

cascola: è la caduta anticipata dei frutti: può verificarsi quando i frutticini sono appena formati o quando la maturazione è prossima; la cascola, provocata da fattori climatici, da indebolimento, da insufficieni annaffiature, ma anche da malattie crittogamiche, può colpire anche le gemme, le foglie o i fiori;

clorosi: si manifesta con il progressivo ingiallimento del fogliame e denuncia la mancanza di clorofilla in seguito ad infezione di tipo parassitario;

eziolamento: non è esattamente una malattia, ma piuttosto una forma di temporanea debolezza, determinata dalla lunga permanenza della pianta in locale privo della necessaria luminosità, cosa che provoca nelle piante la graduale diminuzione della clorofilla e quindi la nascita di fogliame debole e quasi bianco.

Un consiglio è quello, se non si possiede uno spiccato “pollice verde” di chiedere consiglio a consorzi o specialisti del settore qualora non si comprenda l’origine del malessere della pianta.

Foto CC BY SA di Wars

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