Calceolaria

coltivazione calceolaria

Calceolaria: numeroso genere che comprende specie affascinanti e che possono essere coltivate in vaso o in giardino (foto yewchan CC BY-SA 2.0)

Al genere Calceolaria, famiglia delle Scrofulariaceae, appartengono tantissime specie semi-rustiche (circa 400) originarie dell’America del Sud e della Nuova Zelanda. Normalmente coltivate in vaso come annuali (o biennali), si presentano come piante dalle ridotte dimensioni e che temono particolarmente il freddo. Non è esclusa la possibilità di coltivare le specie più resistenti anche in giardino, ma solo in precise circostanze, cioè quando il clima è mite durante tutto l’anno.

La Calceolaria, molto apprezza come pianta ornamentale da appartamento, sviluppa un piccolo cespuglio dalla forma tondeggiante, formato da scuro fogliame e fiori dai bellissimi colori (il giallo, l’arancione e il rosso sono quelli dominanti) e dalle vistose screziature e puntini di diversa tonalità. Difficilmente superano i 40 centimetri di altezza e la fioritura dura a lungo, con piccoli fiori a forma di scarpetta prodotti in maniera copiosa durante le stagioni più calde.

L’unica nota negativa è data dal fatto che nella maggior parte dei casi la pianta non riesce a superare l’inverno e difficilmente potrà omaggiare tutti con i suoi delicati fiori durante la successiva primavera.

Classificazione botanica

Ecco la scheda relativa alla classificazione botanica del genere Calceolaria:

Dominio: Eukaryota;
Regno: Plantae;
Divisione: Magnoliophyta;
Ordine: Lamiales;
Famiglia: Scrophulariaceae;
Genere: Calceolaria.

Principali specie e varietà

Il genere comprende circa 400 specie che rientrano nella categoria delle piante ornamentali più facili da coltivare. Sono apprezzate per la particolarità dei fiori a forma di piccola scarpa (che ricorda quella del Cypripedium) e dai colori molto vivaci. Sono poche le specie rustiche e coltivabili in piena terra, poiché la maggior parte predilige una coltivazione in vaso in luoghi riparati.

Calceolaria x Herbeohybrida

Specie con fusti eretti e fiori che variano nel colore a seconda della varietà di riferimento. Adatta per essere coltivata in vaso o in piccole cassette da sistemare su balconi e terrazzi con ottima esposizione e abbastanza riparati.

Fiorisce in modo copioso durante la stagione primaverile, ma i piccoli fiori si fanno vedere durante tutto l’anno. Le varietà di questa conosciutissima specie si dividono in due grandi gruppi: Grandiflora (con fiori di colore rosso, giallo o arancione) e Multiflora (con fiori dalle dimensioni ridotte e dai più vari colori).

Appartenente al secondo gruppo è la Calceolaria Multiflora Nana, con fiori variamente colorati nelle tonalità del rosso, del giallo o arancione.

calceolaria herbeohybrida

Calceolaria HerbeoHybrida (foto 阿橋 HQ CC BY-SA 2.0)

Calceolaria arachnoidea

Specie originaria del Cile che si presenta con fiori viola e foglie carnose. Può essere coltivata anche in giardino: è una pianta rustica che sopporta bene le basse temperature, anche se può avere problemi quando le stesse sfiorano lo zero per lunghi periodi. La fioritura estiva continua fino all’autunno inoltrato. La Calceolaria arachnoidea può tranquillamente svilupparsi in altezza anche poco oltre i 50cm.

coltivazione calceolaria arachnoidea

Calceolaria arachnoidea (Dick Culbert di Gibsons, BC, Canada [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons)

Calceolaria mexicana

Specie semi-rustica con bellissimi fiori di colore giallo che può essere coltivata sia in vaso che in piena terra. Particolari le infiorescenze a spiga che riuniscono i piccoli fiori. Adatta per dare un tocco delicato di colore a giardini rocciosi.

coltivazione colcearia mexicana

Calceolaria mexicana (foto James Gaither CC BY-NC-ND 2.0)

Calceolaria integrifolia (o rugosa)

Anche questa specie è originaria del Cile e può essere coltivata all’aperto solo nelle zone dal mite clima. In tutti gli altri casi si consiglia una coltivazione in vaso in luoghi riparati. Ha foglie rugose e lanceolate e produce piccoli fiori gialli principalmente nel periodo estivo.

coltivazione calceolaria integrifolia

Calceolaria integrifolia (Andy king50 [CC BY-SA 3.0], via Wikimedia Commons)

Calceolaria darwinii

È una delle specie più piccole del genere Calceolaria, che supera di poco i 10 centimetri di altezza. Nonostante le piccole dimensioni si fa ben notare per il colore dei fiori: gialli e con macchie di colore più scuro e una linea bianca nella parte interna.

coltivazione calceolaria darwinii

Calceolaria uniflora darwinii (Jan Reurink [CC BY 2.0], via Wikimedia Commons)

Calceolaria gracilis

È il fogliame a differenziarla dalla maggior parte delle altre specie: le foglie sono ricoperte da sottile peluria e sono appiccicose. Tra le stesse si fanno vedere dei delicati fiori di colore giallo, che fanno la più importante apparizione nel periodo estivo. Difficilmente supera i 40 centimetri di altezza.

Calceolaria polyrrhyza

È una specie che si caratterizza per un portamento strisciante, foglie lanceolate e fiori di colore giallo sorretti da sottilissimi steli. Fiorisce in estate.

Calceolaria tenella

Come la C. Polyrrhyza, anche questa specie ha portamento strisciante. Si distinguono tra loro per il fogliame: in questo caso le foglie sono di colore verde chiaro e dalla forma ovata. I fiori di giallo più intenso cominciano a farsi vedere a primavera.

coltivazione calceolaria tenella

Calceolaria tenella (Christer T Johansson [CC BY 3.0], via Wikimedia Commons)

Fioritura

Tante sono le specie che producono fiori durante tutto l’anno, ma per tutte è possibile indicare un periodo ben preciso di fioritura, cioè quando la stessa è più copiosa. Nelle stagioni calde, primavera e estate, i fiori dalla forma a scarpetta (è la loro apertura a rendere queste piante affascinanti) e dagli accesi colori si mostrano in tutto il loro splendore e in numero maggiore. Non sono profumati, ma possono essere ricoperti da tanti puntini o macchie di diverso colore che li rendono ancor più belli.

fioritura calceolaria

Fiori dalla forma di una piccola scarpa: durante la fioritura la Calceolaria riesce sempre a sorprendere (Dick Culbert CC BY 2.0)

Consigli per la coltivazione della Calceolaria

Le specie più rustiche possono valorizzare con stile qualsiasi giardino, mentre quelle più delicate, che necessitano di maggiori cure, possono essere sfruttate come piante ornamentali da appartamento. In generale, non è difficile coltivare la Calceolaria.

Coltivazione in vaso

Mettere a dimora la Calceolaria in un piccolo vaso (diametro di circa 16 centimetri per esemplari alti 20/30 centimetri) di plastica è il miglior modo per perdersene cura. Anche se semi-rustiche, la maggior parte delle specie, specialmente nelle regioni più fredde del nostro Paese, prediligono posizioni riparate (in casa o negli angoli di balconi e terrazzi). Il substrato ideale per questa tipologia di coltivazione è composto da terriccio universale, humus e sabbia in parti uguali. Importantissimo è scegliere un contenitore con piccoli fori sul fondo, utili per favorire il drenaggio dell’acqua.

coltivazione in vaso colcearia

Coltivare la Calceolaria in vaso insieme ad altre piante da fiore è la mossa giusta per ottenere composizioni meravigliose (foto Leonora (Ellie) Enking CC BY-SA 2.0)

Coltivazione in piena terra

Non sempre è possibile coltivare la Calceolaria in giardino, ma ci sono alcune specie più resistenti che riescono a sopportare abbastanza bene temperature più basse, ma mai troppo vicine allo zero. Le piantine dovranno essere messe a dimora nel periodo primaverile, lavorando con cura il terreno che mai dovrà essere troppo compatto. Anche le specie nane possono essere coltivate in piena terra dove il clima è mite e sono molto utilizzate per giardini rocciosi o per creare delle aiuole di piccole dimensioni.

come coltivare la calceolaria in giardino

In giardino è possibile creare delle piccole e colorate aiuole con le più resistenti specie di Calceolaria (foto yewchan CC BY-SA 2.0)

Coltivazione in terrazzo

La Calceolaria è spesso utilizzata per decorare le ringhiere dei balconi o angoli di grandi terrazzi sistemata in vaschette dove lo spazio sarà condiviso con i colorati Gerani.

Temperatura

Quasi tutte le specie riescono a tollerare bene temperature minime di circa 8/10°C (al di sotto del limite indicato potrebbero sorgere seri problemi) e valori massimi di circa 30°C. Ideale per la coltivazione della Calceolaria è una temperatura che non supera i 25°C, poiché quando il caldo comincia ad essere eccessivo potrebbe manifestarsi una riduzione della maculatura delle corolle.

Luce

Una esposizione in pieno sole (anche se è bene riparare la pianta dai diretti raggi del sole nelle ore più calde delle giornate estive) è quello che ci vuole per veder crescere la pianta sana e con fiori dagli appariscenti colori.

Terriccio

Il substrato ideale deve essere drenante e composto da un mix di terriccio universale, torba e sabbia. La Calceolaria riesce ad adattarsi a diverse tipologie di terreno, ma è meglio non metterla mai a dimora in substrati troppo compatti, poiché le radici sono abbastanza delicate.

Annaffiatura

Attenzione ai ristagni idrici! Le annaffiature devono essere frequenti e regolari nel periodo estivo, ma sempre utilizzando piccole quantità di acqua. Con l’arrivo dell’inverno dovranno essere ridotte notevolmente.

Moltiplicazione

La moltiplicazione della Calceolaria può avvenire per seme (consigliata per le specie dal portamento cespuglioso) o per talea.

Moltiplicazione per seme: la semina deve essere effettuata alla fine dell’estate, distribuendo i semi in una cassettina riempita con terriccio molto leggero. Una volta coperti con un sottile strato di terra è necessario procedere all’annaffiatura. Il substrato dovrà essere mantenuto costantemente umido e la cassettina posizionata in un luogo con poca luce. Solo quando le piantine avranno raggiunto l’altezza di circa 8/10 centimetri potranno essere spostate, con delicatezza, in vasi di piccole dimensioni da posizionare in luoghi riparati.

Moltiplicazione per tale: la tecnica di riproduzione per talea di steli può essere praticata durante tutto l’anno. Dovranno essere prelevati solo steli che non hanno prodotto fiori, da sistemare, per la radicazione, in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Scegliere un luogo ben riparato per la coltivazione.

Concimazione

Un concime specifico per piante da fiore è quello che ci vuole per aiutare la Calceolaria nella ripresa vegetativa e supportarla per la produzione dei fiori. Utilizzare sempre un concime liquido, da diluire con l’acqua delle annaffiature, somministrandolo alla pianta ogni 20 giorni circa dall’inizio della primavera fino alla fine dell’estate.

Potatura

Non sono necessari interventi drastici di potatura, ma basterà eliminare solo i fusti che sorreggono ancora dei fiori appassiti.

Consociazioni

Come detto in precedenza, le specie più rustiche di Calceolaria possono essere sfruttate insieme ai Pelargonium per creare delle colorate composizioni in vaschette da sistemare sul terrazzo. Inoltre, possono essere tranquillamente affiancate a piante annuali da fiore o piccole piante ornamentali da appartamento.

Altri consigli per la cura

In estate, quando le temperature sono particolarmente alte, per mantenere un discreto livello di umidità, senza creare pericolosi ristagni, è possibile procedere con regolari nebulizzazioni direttamente sulle foglie.
Quando coltivata in vaso come pianta da appartamento è bene sempre concederle qualche ora d’aria nelle giornate soleggiate, in primavera e in estate.
Il periodo migliore per acquistare la Calceolaria, da sfruttare come pianta annuale, è marzo, così da poter ammirare subito la sua bellissima fioritura fino in autunno.

corretta esposizione calceolaria

La Calceolaria è una pianta che necessita di tanta luce (foto Steve James CC BY-NC-ND 2.0)

Parassiti, malattie e altre avversità

I principali pericoli per la Calceolaria sono:

  • Afidi: attaccano la pianta quando la temperatura ambientale è troppo alta.
  • Mosche bianche: rendono le foglie appiccicose e le fanno ingiallire. Anche in questo caso è possibile prevenire controllando il livello di umidità e la temperatura dell’ambiente.
  • Ragnetto rosso: le foglie perdono il loro naturale colore e diventano più scure e ricoperte da sottilissime ragnatele.
  • Marciume radicale: causato dai ristagni idrici quando coltivata in vaso o, in generale, da un livello di umidità troppo alto. Ecco perché si consiglia sempre di mettere a dimora la pianta in un substrato leggero e drenante, senza mai esagerare con le annaffiature.

In caso di attacco da parte di afidi, ragnetto rosso e mosche bianche è possibile intervenire con specifici insetticidi.

Curiosità

Il nome Calceolaria deriva dal latino “calceolus” (pantofola) proprio per la forma molto particolare dei fiori.

Tossicità

Non è una pianta pericolosa per l’uomo e non è neanche indicata come velenosa per animali domestici.

Linguaggio dei fiori

La Calceolaria non ha un preciso significato nel linguaggio dei fiori. Tuttavia, proprio per la forma dei fiori che ricorda quella di una piccola scarpa, viene considerata come portatrice di un messaggio molto preciso: spinge a chiedersi se la strada intrapresa nella propria vita è davvero quella giusta. In riferimento a quanto appena detto, si sostiene anche che la pianta è simbolo di tranquillità e felicità.

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