Hyssopus officinalis (Issopo)

Hyssopus Officinalis
Hyssopus officinalis

L’Hyssopus officinalis, Issopo per gli amici, è un’erba aromatica perenne che appartiene alla stessa famiglia della menta, della salvia, della maggiorana, della lavanda, del basilico, dell’origano, dell timo: quella delle Labiatae.

Originario dell’Asia occidentale e del sud dell’Europa, è diffuso allo stato spontaneo in Italia in molte zone montane dell’Italia settentrionale e nelle pianure di altre regioni, in particolare in Toscana e nel territorio attorno a Napoli.

L’Hyssopus officinalis ha un portamento cespuglioso ed è caratterizzato da fusti fitti, esili, eretti, quadrangolari, ramificati e legnosi alla base, che misurano circa 50 centimetri di altezza.

Sugli steli crescono foglie lineari o lanceolate con evidente nervature, di un bel verde intenso ricoperte da una leggera ma fitta peluria come le foglie della melissa.

L’Issopo in estate a produce fiori piccoli e numerosi, a calice tuboloso, riuniti all’apice degli steli che formano delle caratteristiche infiorescenze a spighe. I fiori sono di un intenso colore azzurro, nella varietà Hyssopus officinalis varietà albus i fiori sono bianchi, mentre nella varietà Hyssopus officinalis varietà roseus i fiori sono rosa. Il frutto è un achenio molto piccolo.

É coltivato fin dai tempi più remoti per le sue proprietà terapeutiche (espettoranti, digestive) e per gli usi in cucina: fiore foglie sono infatti commestibili ed in cucina possono essere utilizzati nella preparazione di insalate, minestre, zuppe, arrosti e salse.

Classificazione Botanica

Hyssopus officinalis

L’Isoppo, nome scientifico Hyssopus officinalis, è una specie del genere Hysoppus appartenente alla famiglia delle Labiatae.

Principali varietà

Tra le principali varietà di Hyssopus officinalis, troviamo la varietà Hyssopus officinalis albus che produce fiori bianchi e la varietà Hyssopus officinalis roseus che produce fiori rosa.

Fioritura

Hyssopus Officinalis

La fioritura avviene nel periodo di giugno-luglio talvolta anche settembre. I fiori sono frequentati dalle api che ci trovano tanto nettare e dalle farfalle. I fiori sono riuniti in gruppi ascellari. Formano una spiga apicale e il loro colore è generalmente azzurro intenso o, meno frequentemente, bianco e rosa.

Consigli per la coltivazione dell’Hyssopus officinalis

La coltivazione dell’issopo è piuttosto remunerativa nei posti dove c’è molta richiesta di essenza, questo perché la raccolta delle piante spontanee è troppo costosa.

Questa pianta aromatica cresce bene in collina, sui terreni calcarei, sciolti. Ha un’ottima resistenza al freddo ed al secco.

Relativamente alla fertilità del terreno, non necessità di molte attenzioni, in casi particolari si può effettuare una concimazione a base di letame o di zolfo. Il suo ciclo produttivo dura mediamente 4-5 anni.

Coltivazione in vaso

L’Issopo può essere coltivato con successo anche in vaso. Nella scelta del vaso adatto occorre tenere presente la capienza. È bene irrigare poco e fare in modo che la pianta riceva molto molto sole. Queste sono le premesse per ottenere una splendida fioritura.

Coltivazione in piena terra

Hyssopus Officinalis (Issopo)
Hyssopus officinalis (Issopo) -foto di Sten PorseCC BY-SA 3.0

Oltre che essere una pianta che vanta tantissime proprietà, l’Hyssopus officinalis, ha un alto potere decorativo. Per quel che concerne il terreno, questa aromatica non è particolarmente esigente, ma preferisce terreni sassosi, piuttosto aridi e ben esposti.

Pur tollerando il freddo, l’Issopo preferisce i climi temperato e temperato-caldi ed un’esposizione soleggiata. Grazie all’apparato sotterraneo, è in grado di tollerare temperature molto basse (-15 °C) durante l’inverno e, come altre piante della stessa famiglia come lavanda, timo, rosmarino, resiste al secco dei mesi estivi.

Pianta da siepe

L’issopo si presta molto bene ad essere coltivato per la realizzazione per bordure e basse siepi.

Coltivazione in terrazzo

Le piante allevate in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Scegliere un’esposizione a mezzogiorno dove l’Issopo possa ricevere il sole, indispensabile per una copiosa fioritura.

Temperatura

L’Hyssopus officinalis preferisce i climi miti, ma è in gradi di tollera anche le temperature rigide. La pianta non soffre il secco estivo.

Luce

Richiede una posizione molto soleggiata e luminosa.

Terriccio

Hyssopus Officinalis
Hyssopus Officinalis (Issopo) -foto di ConsultaplantasCC BY-SA 4.0

Per quel che concerne il terreno, questa aromatica non è particolarmente esigente, ma preferisce i terreni sassosi, piuttosto aridi, ben esposti e ben drenati.

Allo stato spontaneo si sviluppa in terreni aridi e poveri, in condizioni decisamente sfavorevoli per la maggior parte delle piante, quindi, è una varietà capace di adattarsi senza problemi alla differenti condizioni ambientali. E’ però necessario averere l’accortezza di non mettere a dimora la pianta in un terreno dove si formano ristagni idrici, che sono assolutamente da evitare per consentire la crescita di questi esemplari.

Annaffiatura

L’issopo deve essere annaffiato moderatamente, generalmente si accontenta dell’acqua piovana. Per questo è necessario intervenire solo nei periodi di prolungata siccità in quanto cresce bene nei terreni secchi.

Anche le piante di Hyssopus officinalis coltivate in vaso necessitano di irrigazioni moderate, ponendo particolare attenzione alla formazione di ristagni d’acqua, nocivi per la salute della pianta.

Moltiplicazione

La propagazione avviene per seme o per via agamica.

La semina si esegue in in marzo-aprile in semenzaio a terra oppure in contenitori su un substrato calcareo e leggero.

La moltiplicazione per divisione dei cespi si può effettuare in primavera avanzata, o all’inizio dell’autunno. Può essere riprodotto anche per semina.

Concimazione

Non necessita di fertilizzanti specifici, tuttavia, una volta l’anno, si può effettuare una concimazione a base di letame o di zolfo.

Potatura

Hyssopus Officinalis (Issopo)
Hyssopus Officinalis (Issopo) -foto di Umberto FerrandoCC BY 2.0

All’inizio della primavera si possono accorciare i fusti a circa 10 cm dal terreno per dare vigore alla pianta e per favorire l’emissione di nuovi getti floreali.

Abbinamenti con altre piante

Se si mette a dimora qualche pianta di issopo nell’orto, vicino a filari di cavoli, si tengono lontane le temute farfalle cavolaie che vengono attirate altrove dalla fragranza dei fiori dell’issopo.

La pianta può altresì essere abbinata ad altre piante aromatiche, creando così un angolo del giardino dedicato.

Altri consigli per la cura

Nella messa a dimora è opportuno scegliere una location esposta al sole, un terreno drenato, possibilmente da neutro ad alcalino. Per la propagazione è consigliabile la semina in semenzaio e il trapianto delle piantine in primavera, al comparire della quarta foglia.

La raccolta per l’estrazione dell’essenza deve essere fatta quando la pianta è in piena fioritura, ossia giugno. I rametti vanno tagliati alla base nel punto in cui finisce la parte legnosa così che la pianta possa ricrescere.

L’issopo è una pianta officinale che vanta notevoli proprietà benefiche.

Si possono facilmente conservare in luoghi asciutti e ventilati foglie ed infiorescenze dopo l’essiccazione che diventano ottime componenti per realizzare dei pot-pourri.

Le foglie più tenere sono ottime per preparare insalate e aromatizzare pietanze, l’ aroma è simile a quello della menta .

Parassiti, malattie ed altre avversità

Issopo officinale -foto di Salomé BielsaCC BY-NC-SA 2.0

Le piante d’Issopo temono le erbe infestanti e quindi necessitano di frequenti scerbature e zappature. Altri nemici di questa aromatica sono la ruggine delle foglie (Puccinia glechome DC.) e lo oidio (Oidium erysiphoides Fr.) e da insetti minatori delle foglie.

L’apparato radicale può essere danneggiato da nematodi. La prevenzione consiste nel non lasciare troppo a lungo la coltura nello stesso appezzamento.

Curiosità

L’Issopo è originario dell’ Europa, Asia. La pianta vanta virtù pettorali, carminative, depurative e cicatrizzanti. Trova impiego per la cura di tosse, catarri, asma, raffreddore, favorisce la digestione e combatte il meteorismo.

E’ altresì molto usata in cucina per insaporire i cibi conferendo un piacevole sapore amarognolo e piccante. E’ utilizzata per insaporire carni, minestre e frittate o per aromatizzare aceti e liquori.

Le foglie si possono raccogliere durante tutto l’arco dell’anno, ma sono più ricche di oli essenziali nel periodo estivo della fioritura (luglio e agosto). Per l’uso cucina vengono impiegate le più tenere. I fiori, invece, devono essere raccolti nel momento in cui iniziano a schiudersi, nei mesi di luglio e agosto.

L’Issopo è stato da sempre considerato una pianta dalle proprietà magiche, in grado di purificare, allontanare le negatività ed il malocchio.

É coltivato fin dai tempi più remoti ed è menzionato nella Bibbia come pianta sacra.

Tossicità e/o uso erboristico

Della pianta si utilizzano i fusti con le foglie ed i fiori. Per uso erboristico si utilizzano solo le cimette fiorite mentre per la distillazione si usa la pianta intera. La massa raccolta deve essere essiccata rapidamente in strato sottile in quanto tende a riscaldarsi. Le piante raccolte la mattina presto sono più ricche di oli essenziali.. La temperatura di essiccazione deve raggiungere al massimo i 42 °C.

Nell’antichità questa pianta veniva utilizzata come insetticida e contro i pidocchi. Sono noti usi per curare il mal di gola e la raucedine e come espettorante, contro l’asma, l’infiammazione delle vie urinarie e le coliche, e per stimolare l’appetito. La pianta è consigliata anche per problemi al fegato o alla cistifellea, disturbi intestinali, raffreddore, problemi di circolazione, crampi mestruali e problemi dermatologici (lividi, rash, ustioni e lesioni).

Il suo utilizzo è controindicato durante la gravidanza poiché questa erba aromatica è dotata di proprietà emmenagoghe, ossia stimola il flusso mestruale e può quindi indurre un aborto. E’ inoltre una pianta controindicata per chi soffre di convulsioni e per i bambini, che assumendolo potrebbero andare incontro proprio alla comparsa di convulsioni.

Contiene una piccola quantità di tujone, pertanto non si deve usare in dosi eccessive.

L’issopo è un’ottima pianta mellifera, le api vi bottinano sopra i fiori, si può produrre del miele, ma la diffusione di quest’erba è scarsa ed è impossibile ottenere del monoflorale.

Il sapore somiglia a quello della menta, è un po’ amaro e può essere aggiunto alle minestre, alle insalate o alle carni E’ usato per la composizione del liquore Chartreuse e di alcuni tipi di assenzio. E’ un ingrediente dell’acqua di Colonia e viene impiegato anche in alcune celebrazioni liturgiche della Chiesa cattolica per aspergere l’assemblea di fedeli.


L’olio essenziale è impiegato per la profumazione di saponi, creme, lozioni e profumi.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei Fiori

Nel linguaggio dei fiori l’Issopo è simbolo della purificazione e del sacrificio.

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