Melissa officinalis

Melissa officinalis
Melissa officinalis

Riconoscere la Melissa officinalis non è affatto difficile: se le caratteristiche corrispondono e si vuole avere la certezza che sia veramente lei, si deve prenderne una foglia e si deve strofinare fra le dita. Il profumo che emana, se è veramente Melissa officinalis, è quello di limone, con una nota finale dolce.

Si tratta di una pianta erbacea, perenne, che arriva a misurare un’altezza fino a 80 cm, ma che generalmente misura tra i 40 ed i 50 cm. E’ caratterizzata da un rizoma legnoso e fusti a sezione quadrata ramificati alla base e disposti in ciuffi densi e compatti.

Presenta foglie opposte, lucide e leggermente tormentose. La loro forma può variare leggermente: possono essere più o meno cuoriformi, oppure più o meno allungate, più o meno appuntite.

Anche il colore può variare passando da un verde chiaro ad un verde scuro. La variazione dipende dal terreno, dall’esposizione e dall’acqua disponibile. La pagina inferiore delle foglie è sempre più chiara.

La loro lunghezza può superare i cinque centimetri di lunghezza e raggiungere la stessa misura in larghezza.

Da giugno fino a settembre la Melissa officinalis fiorisce regalando fiori che sono inizialmente di colore bianco e che poi sfumano in rosa ed in giallo. I fiori sono portati all’estremità degli steli in glomeruli ascellari. Il frutto è un acheno grigio antracite e va raccolto a settembre

È nota anche con i nomi di cedronella, erba limona, citronella, erba cedra, limunina.

Ha origini mediterraneo-orientali, e in Italia è stata introdotta anticamente ed è stata spesso spontaneizzata.

Si trova presente in quasi tutte le regioni del nostro Paese. La si può incontrare ai margini di boschetti alterati, lungo le siepi e le strade di campagna, nel corso di viottoli ombreggiati, in luoghi freschi e ricchi d’ombra, su suoli umidi, basici, aridi d’estate, ricchi in composti azotati. Cresce dal livello del mare ai 1000 metri circa.

Il nome specifico suggerisce già che si tratta di una pianta officinale, la la Melissa officinalis contiene infatti diversi principi attivi e ancora oggi è impiegata come spezia e come pianta medicinale.

Classificazione botanica

Melissa officinalis
Melissa officinalis

La Melissa officinalis è una specie del genere Melissa appartenente alla famiglia delle Lamiacee.

Principali varietà

Tra le varietà di Melissa officinalis troviamo ‘Aurea’, che si presenta interamente dorata, soprattutto i giovani germogli, per questo motivo viene regolarmente tagliata; e la varietà ‘Variegata’ che presenta foglie variegate di giallo oro.

Fioritura

Melissa officinalis
Melissa officinalis – foto di H. Zell CC BY-SA 3.0


La Melissa officinalis fiorisce nel periodo che va da giugno fino a settembre. I fiori sono inizialmente di colore bianco e che poi sfumano in rosa ed in giallo.

Consigli per la coltivazione della Melissa officinalis

La Melissa officinalis può essere trattata sia come pianta da orto sia come pianta da giardino. E’ perfetta nell’angolo dedicato alle piante aromatiche.

Esteticamente offre il meglio di sé quando cresce in gruppi compatti e non si allunga eccessivamente mostrando vuoti eccessivi. La Melissa officinalis non ha particolari esigenze, ed è facile da coltivare, è sufficiente metterla in un terreno profondo e ricco, umido, e senza ristagni idrici. La posizione ottimale è quella in pieno sole, ma non per tutto il giorno, in quanto in estate potrebbe rivelarsi eccessivo.

Questa pianta officinale attira le api e, per la ricca produzione di nettare, è anche chiamata “fior d’api”.

E’ consigliabile tenere periodicamente pulita la zona dove si coltiva la pianta da erbe infestanti ed è opportuno eseguire una pacciamatura con paglia tutt’intorno alla pianta per evitare di sarchiare.

Coltivazione in vaso

La Melissa officinalis può essere coltivata anche in vaso, su terrazzi e balconi. Si deve inizialmente optare per un contenitore medio piccolo, e poi va rinvasata dopo tre anni.

A ogni rinvaso si deve rinnovare il terriccio.

Esattamente come le altre erbe aromatiche, anche la Melissa officinalis necessita di un terreno drenante, di irrigazioni costanti ma senza mai eccedere.

Coltivazione in piena terra

Melissa officinalis
Melissa officinalis – foto di Musa geçitCC BY-SA 3.0

La Melissa officinalis può essere seminata in primavera, va piantata in semenzaio nel mese di marzo e poi va trapiantata nell’orto tra aprile e maggio. La giovane piantina va annaffiata e sarchiata spesso.

La Melissa è sensibile ai rigori invernali.

Le buche devono essere larghe almeno quattro volte il diametro del pane di terra. Dopo aver depositato sul fondo una manciata di stallatico stagionato si inserisce la piantina e si ricopre con il terriccio. Si pressa bene e si irriga abbondantemente.

La distanza media di piantagione tra le piante è 60/80 cm.

Coltivazione in terrazzo

Se allevata in vaso, questa pianta officinale può essere allevata in terrazzo o in balcone. Anche in questo caso è bene rispettare le esigenze colturali, come esposizione e temperatura.

Temperatura

La Melissa officinalis resiste sia alle alte che alle basse temperature ma soffre caldo e aridità.

Luce

Richiede una posizione in ombra. In natura cresce spontanea nei luoghi freschi e semiombrosi.

Terriccio

Melissa officinalis
Melissa officinalis – foto di SABENCIA Guillermo César RuizCC BY-SA 4.0

La Melissa officinalis preferisce un terreno fresco e profondo.

Annaffiatura

La Melissa officinalis necessita di annaffiature regolari soprattutto durante l’estate.

Moltiplicazione

Questa aromatica si può facilmente propagare, sia per divisione dei cespi, ed in questo caso si procede in primavera o in autunno, che per seme.

Nella propagazione per seme è possibile seminare in piena terra nei mesi di in aprile-maggio, o in semenzaio verso la fine di febbraio. Si può poi trapiantare a dimora lasciando circa 20-30 cm tra una pianta e l’altra. Si deve optare per terreni freschi, profondi e ombrosi.

Concimazione

Esattamente come per tutte le piante perenni anche per la Melissa officinalis occorre intervenire sporadicamente con concimazioni. Una volta all’anno si deve concimare con compost maturo o letame, per mantenere ricco il suolo. Anche in fase d’impianto risulta utile incorporare una modesta quantità di compost maturo.

Potatura

Melissa officinalis
Melissa officinalis – foto di Gideon PisantyCC BY 3.0

Cimare frequentemente gli apici della Melissa officinalis stimola la crescita e, di conseguenza, la produzione di nuovi rametti. In autunno tutti gli steli secchi e danneggiati si potano alla base usando forbici ben affilate e disinfettate. Nella primavera successiva la melissa produrrà nuovi cespi di foglie di colore verde brillante.

Abbinamenti con altre piante

Questa pianta può essere abbinata ad altre piante aromatiche erbacee come la menta, il timo, il basilico, la salvia e la maggiorana.

Altri consigli per la cura

La Melissa officinalis si raccoglie nel mese di maggio prima che inizi la fioritura. Foglie e fiori si mettono ad essiccare all’aria in posto ombreggiato e si conservano in un sacchetto di carta da pane al buio.

Parassiti, malattie ed altre avversità

La Melissa può essere attaccata dagli afidi. E’ inoltra soggetta diverse malattie come il marciume radicale, che si può prevenire evitando ristagni di acqua in prossimità della coltura. Non sono quasi mai necessari trattamenti di difesa.

Curiosità

É originaria dell’ Europa e dell’Asia. Il nome del genere deriva dal greco “mèlitta” che significa ape da miele, si tratta infatti di una delle piante mellifere per eccellenza.

Il nome specifico deriva invece da “offícina” ossia laboratorio, per la sua versatilità ed utilità nel campo della farmaceutica, dell’erboristeria, della liquoristica, della profumeria e simili.

Tossicità e/o uso erboristico

Melissa officinalis
Melissa officinalis

In medicina Melissa officinalis ha proprietà antispasmodiche e antinervine, vanta un’azione carminativa, diaforetica, stomachica ed emmenagoga. Agisce sul fegato stimolando la coleresi e sui reni favorendo la diuresi. Inizialmente ha una debole azione eccitante, ma poi si trasforma in un calmante. Questo la rende tra le piante più usate in caso di insonnia ed eccitazione.

Le sue proprietà si possono così riassumere:

  • sedative: la Melissa officinalis agisce sulle sindromi ansiose e ansiose-depressive e sui disturbi del sonno di origine nervosa, oltre che su diverse manifestazioni di origine nervosa quali palpitazioni, extrasistoli, tachicardia, vertigini, acufeni da stress, emicranie di origine nervosa. E’ in grado anche di sedare la tosse.
  • antispastiche sul tratto gastroenterico e genito-urinario: calma i disturbi gastrointestinali come la dispepsia, l’aerofagia, la flatulenza, la nausea, il vomito, la gastrite, l’ulcera peptica, gli spasmi gastrointestinali, i dolori mestruali.
  • antivirali, antibatteriche e antifungine: questa pianta è usata, ad esempio, per trattare le infezioni labiali da Herpes simplex di tipo 1 e costituisce un potente antifungino.
  • cicatrizzanti e astringenti.

In cucina è largamente impiegata per insaporire bevande, macedonie di frutta, insalate fresche, frittate, carni e pesce, dolci e marmellate.

La Melissa officinalis ha anche qualche controindicazione. Si deve considerate che agisce inibendo in parte l’attività della tiroide, pertanto il suo uso è sconsigliato nei soggetti che soffrono di ipotiroidismo. Per il medesimo motivo ne è sconsigliata l’assunzione durante la gravidanza e l’allattamento. Inoltre non si deve usare se si è a rischio di sviluppare un glaucoma, in quanto secondo recenti studi questa pianta sarebbe in grado di aumentare la pressione intraoculare.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Libri

Seguendo il link troverai un elenco di libri sulle piante aromatiche.

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