Rosmarino

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus

Un profumo inebriante che si distingue tra tutti: il rosmarino è un ingrediente comunissimo nella cucina italiana, possiede tante proprietà, ed è una delle piante immancabili nel nostro giardino o nel nostro balcone, una tipica pianta mediterranea.

Dal 2017 il suo nome scientifico è “Salvia rosmarinus“, il precedente era Rosmarinus officinalis, ma tutti lo conosciamo come rosmarino, si tratta di un arbusto sempreverde originario della macchia secca e dei luoghi rocciosi delle zone mediterranee dell’Europa meridionale e dell’Asia occidentale.

Arriva a misurare un’altezza di 4-6 metri, ha un portamento eretto e arrotondato.

È caratterizzato da piccole foglie verdi scure. I fiori, presenti per buona parte dell’anno, sono di un bel colore azzurro-violetto e sono riuniti in grappoli all’ ascella delle foglie.

Il frutto è composto da quattro acheni di colore bruno e di piccole dimensioni.

L’intenso profumo aromatico emanato dalla pianta è dovuto all’ olio essenziale presente principalmente nei rametti giovani e nei fiori. Il Rosmarino oltre ad essere una pianta officinale, vanta anche un eccellente valore ornamentale: può abbellire bordure, giardini e balconi.

Classificazione botanica

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus– foto di Rémi MontillotCC BY-SA 4.0

Il rosmarino appartiene alla famiglia delle Lamiaceae al genere Rosmarinus dal 2017 il nome scientifico è “Salvia rosmarinus“.

Il precedente era Rosmarinus officinalis,

Principali varietà

Ecco alcune varietà di Salvia rosmarinus

Salvia rosmarinus ‘Arp’

Salvia rosmarinus Arp
Salvia rosmarinus Arp– foto di Photo by David J. StangCC BY-SA 4.0

Si tratta di una cultivar scoperta in Texas nel 1972. Ha un portamento eretto nota per l’eccellente resistenza. Regala fiori blu chiaro. Le foglie sono piccole e profumate, lanceolate, di colore grigio-verde (più grigio della maggior parte delle altre cultivar).

Salvia rosmarinus ‘Blue Rain’

Questa varietà ha un portamento prostrato e ricadente ed è caratterizzata da piccoli fiori di colore blu chiaro. Il periodo di fioritura di questa cultivar è più lungo rispetto ad altre specie e varietà.

Salvia rosmarinus ‘Gorizia’

Salvia rosmarinus Gorizia
Salvia rosmarinus Gorizia– foto di Photo by David J. StangCC BY-SA 4.0

Questa varietà è stata chiamata così in onore di Gorizia, in Italia. È stata introdotta nel 1986. È un arbusto eretto e sempreverde caratterizzato da fusti spessi e rigidi di colore marrone rossastro e foglie lunghe, larghe e grasse.

Le foglie, che sono due volte più grandi di quelle di altre cultivar di rosmarino, emanano un aroma dolce e delicato. Gli steli spessi sono ottimi spiedini per le grigliate. In estate, il rosmarino presenta fiori azzurri a grappolo lungo gli steli. Cresce da 3 a 5 metri di altezza e di larghezza.

Salvia rosmarinus ‘Spice Islands’

La “Spice Islands” è una cultivar eretta con fiori blu scuro e foglie spesse. Viene comunemente coltivata per motivi culinari grazie al sapore pungente delle sue foglie.

Rosmarinus officinalis ‘Albus’

Salvia rosmarinus Albus
Salvia rosmarinus Albus– foto di FfordCC BY-SA 3.0

Si tratta di una varietà con portamento eretto la cui peculiarità è rappresentata dal colore della fioritura: i fiori sono bianchi, e spiccano sul verde intenso delle foglie.

Rosmarinus officinalis ‘Fota Blue’

Rosmarinus officinalis ‘Fota Blue’
Rosmarinus officinalis ‘Fota Blue’

Anche il Rosmarinus officinalis ‘Fota Blue’ è un semi-prostrato dalla crescita vigorosa, ma la sua fioritura è di un prezioso blu scuro dai riflessi violetti.

Rosmarinus officinalis ‘Pyramidalis’

Questa varietà, come suggerisce il nome, è caratterizzata da un portamento eretto. Il colore dei fiori è quello tipico della specie: un colore azzurro cielo.

Fioritura

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus– foto di THORCC BY 2.0

Il rosmarino fiorisce in primavera regalando fiori che, come le foglie, sono commestibili.

I fiori sono piccoli e sbocciano in grappoli ascellari lungo i germogli dell’anno precedente.

Le piante coltivate all’aperto fioriscono generalmente tra gennaio ed aprile, periodi ai quali si può aggiungere qualche sporadica fioritura in estate o in autunno, in particolare se le piante vengono potate dopo la fioritura di fine inverno-primavera.

Le piante in contenitore svernate in casa fioriscono dalla tarda primavera all’estate. I fiori attraggono farfalle, api e altri insetti impollinatori.

Consigli per la coltivazione del Rosmarino

Il rosmarino è facile da coltivare dell’orto, si tratta di una perenne e pertanto non deve essere seminata ogni anno.

È una pianta coltivata in quasi tutto il territorio italiano.

Coltivazione in vaso

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus– foto di Petar43CC BY-SA 3.0

Il rosmarino ben si presta alla coltivazione in vaso. Le dimensioni del contenitore sono importanti, poiché devono tenere presente la crescita delle radici e della parte aerea.

Il rinvaso si effettua in primavera se necessario. Il terreno ideale deve essere sciolto e drenante.

Coltivazione in piena terra

Gli esemplari allevati in piena terra vanno collocati in un punto riparato ma esposto al sole.

Pianta da siepe

Il rosmarino ben si presta per la creazione di piccole siepi. In tal caso è bene mantenere una distanza di 50/70 cm di distanza tra un cespuglio e l’altro.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. IL vaso va posizionato in un punto del balcone o del davanzale che possa essere facilmente raggiunto dai raggi diretti del sole. Se la pianta è allevata in una zona particolarmente fredda è bene coprirla durante l’inverno.

Temperatura

Trattandosi di una pianta mediterranea, il rosmarino ama il caldo.

Tuttavia ha una buona tolleranza al freddo, fino a qualche grado sotto lo zero, anche se può essere danneggiato da gelate di lunga durata.

Se si coltiva al nord è bene scegliere posizioni ben esposte al sole e riparate dalle correnti, altrimenti si deve optare per la coltivazione in vaso in modo da poter ritirare la pianta durante i mesi invernali.

Luce

Il rosmarino ama il sole, per questo è bene scegliere una posizione che garantisca alla pianta una buona illuminazione.

Terriccio

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus– foto di MargalobCC BY-SA 4.0

Il terreno idoneo per la coltivazione del rosmarino deve essere sciolto, fresco e ben drenato e non deve essere troppo umido.

Annaffiatura

Il rosmarino non richiede annaffiature frequenti ed è bene fare asciugare il terreno tra un’irrigazione e l’altra. Le troppe annaffiature causano il marciume radicale.

Moltiplicazione

Il Rosmarino si propaga per talea. Le talee si prelevano a settembre-ottobre (o febbraio-marzo nei climi caldi), prelevando un ramo lungo circa 10 centimetri e togliendo le foglie nella parte inferiore. Le talee si fanno radicare in vivaio e infine si mettono a dimora in primavera (o settembre-ottobre al sud).

È importante mantenere il terreno umido per i primi mesi, poi una volta sviluppate le radici non occorre irrigare se non quando necessario.

Concimazione

Il Rosmarino è una pianta rustica e per questo non richiede concimazioni particolari. Alla ripresa vegetativa si può fare una concimazione completa per stimolare la pianta alla crescita.

Potatura

Durante il primo anno è bene optare a metà i giovani rami cosi da rinforzare la pianta. Dopo è sufficiente prelevare periodicamente dei rametti. Si può anche intervenire per dare alla pianta una forma precisa.

Abbinamenti con altre piante

Il rosmarino ha la capacità di respingere alcuni insetti che attaccano le colture, per questo ben si presta ad essere allevato con qualsiasi pianta della famiglia dei cavoli, come broccoli, cavolfiori e cavoli ricci.

Il Rosmarino può essere altresì abbinato alla salvia tenendo però presente che entrambe le piante hanno un apparato radicale molto sviluppato. È bene lasciare sempre almeno 50 cm tra le due piante. Si può abbinare anche alla lavanda sempre tenendo presente lo stesso principio.

Altri consigli per la cura

Del rosmarino si impiegano sia le foglie che i fiori, la raccolta si fa in estate quando la pianta è in piena fioritura. I rametti con i fiori si appendono a testa in giù al buio in un luogo asciutto ed areato.

Quando sono essiccati, foglie e fiori si conservano in vasetti di vetro sigillati.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus– foto di Photo by David J. StangCC BY-SA 4.0

Il rosmarino è piuttosto resistente agli attacchi di parassiti e malattie. Tuttavia la pianta può essere colpita da l’oidio, in particolare in condizioni di umidità o con scarsa circolazione dell’aria. Si deve porre particolare attenzione ai ristagni idrici che possono provocare marciumi radicali.

Curiosità

Secondo gli Egizi il Rosmarino simboleggia l’immortalità, poiché i suoi rami, anche se recisi, rimangono freschi e verdi. I Romani lo bruciavano durante le cerimonie religiose. La leggenda narra che, dopo essere stati cacciati dal giardino dell’Eden, Adamo ed Eva ricevettero in dono una pianta di rosmarino e una di salvia in segno di protezione.

Il nome del genere Salvia deriva dalla parola latina salveo che significa “salvare o guarire”, per le proprietà curative attribuite ad alcune piante del genere.

L’epiteto specifico rosmarinus significa “rugiada del mare”, in riferimento all’habitat nativo di questa specie.

Vi riportiamo questa dichiarazione della Regina d’Ungheria che ben riassume quello che è l’apprezzamento per questa erba aromatica.

«Io donna Isabella, regina d’Ungheria, di anni 72, inferma nelle membra e affetta di gotta, ho adoperato per un anno intero la presente ricetta donatami da un eremita mai da me conosciuto, la quale produsse su di me un così salutare effetto che sono guarita e ho riacquistato le forze, sino al punto da sembrare bella a qualcuno.

Il re di Polonia mi voleva sposare ma io rifiutai per amore di Gesù Cristo. Ho creduto che la ricetta mi fosse stata donata da un angelo.

Prendete l’acqua distillata, quattro volte trenta once, 20 once (28,35 gr n.d.r.) di fiori di rosmarino, ponete tutto in un vaso ben chiuso, per lo spazio di 50 ore: poi distillate con un alambicco a bagnomaria. Prendete una volta alla settimana una dramma (3,545 grammi n.d.r.) di questa pozione con qualche altro liquore o bevanda o anche con carne.

Lavate con esso il viso ogni mattina e stropicciate con essa le membra malate. Questo rimedio rinnova le forze, solleva lo spirito, pulisce le midolla, dà nuova lena, restituisce la vista e la conserva per lungo tempo; è eccellente per lo stomaco e il petto» (cfr . Giuseppe De Vitofranceschi, Le virtù medicinali del rosmarino, Milano 1983).

Il rosmarino si può usare fresco direttamente nei cibi, come infuso o decotto. Per l’uso esterno sono molto efficaci i risciacqui per il mal di denti e le frizioni per combattere i dolori reumatici e il mal di testa.

Per le contusioni e le slogature si impiegano i cataplasmi delle foglie tritate e riscaldate nell’olio.

Si può inoltre usare per risciacquare e rinforzare i capelli e come disinfettante per le sue proprietà antisettiche. Inoltre si rivela efficace per combattere le rughe e per ringiovanire la pelle si possono fare vaporizzazioni con il suo infuso concentrato

Il suo infuso è anche usato nella vasca da bagno come stimolante. Ha anche poteri afrodisiaci (meglio se mescolato a menta e salvia).

In cucina, è un ingrediente immancabile nella dieta mediterranea.

Tossicità e/o uso erboristico

Salvia rosmarinus
Salvia rosmarinus– foto di Photo by David J. StangCC BY-SA 4.0

Il rosmarino è un’ottima pianta balsamica nota ed apprezzata fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali. Vanta proprietà toniche e stimolanti delle funzioni gastrointestinali, diuretiche, cardiache; favorisce la digestione, l’appetito e interviene positivamente in astenie ed esaurimenti nervosi.

Il Rosmarino è considerato antinfiammatorio e antiossidante, oltre a essere un antidolorifico naturale. E’ utile nel combattere mal di testa e cefalea ed è indicato in caso di tensione nervosa, stanchezza e depressione.

Alcuni studi hanno dimostrato che il rosmarino potrebbe rafforzare la memoria e migliorare la circolazione sanguigna, confermandone così la nomea di “erba del ricordo”.

In cucina aggiunto alle pietanze (legumi, minestre e sughi, immancabile nella preparazione di arrosti e della carne in generale), il rosmarino ne migliorerà il sapore e le renderà più digeribili.

Si tratta di una pianta che abbonda in fatto di oli essenziali:pinene, conforene, limonene, flavonoidi, acidi fenolici, tannini, resine, canfora. Inoltre il rosmarino contiene anche l’acido rosmarinico che ha proprietà antiossidanti.

Il rosmarino è stimolante, è tonico, stomachico, antispasmodico, eupeptico, antiossidante, antinfiammatorio e antisettico. Il suo olio ha potenti proprietà antibatteriche e fungicide.

Inoltre il tannino presente nel rosmarino possiede proprietà astringenti si può dunque utilizzare in casi di diarrea o per ridurre flussi mestruali troppo abbondanti. Trova impiego nei disturbi intestinali compresi i casi di meteorismo, di spasmi ventrali.

Si rivela utile in casi di vertigini, di inappetenza, e per l’esaurimento psicofisico. Ottimo per stimolare la memoria e per i casi di depressione. Ottimo anche come tonico digestivo del fegato.

Ma le proprietà non finiscono qui: i rosmarino è un ottimo stimolante naturale capace di aumentare il flusso sanguigno e di ristabilizzare la resistenza dei capillari fragili. Se si soffre di mal di gola di può utilizzare l’infuso di rosmarino.

In profumeria si ha un largo utilizzo di olio essenziale di rosmarino per la preparazione di lozioni, profumi, linimenti, saponi e collutori.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Il rosmarino simboleggia la buona salute, la rinascita, l’immortalità, la sincerità, la fedeltà e la felicità. Il rosmarino è augurio di buon auspicio: in Inghilterra si portava all’occhiello del rosmarino per rendere possibile qualunque impresa.

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