Polygonum (Poligono)

Polygonum (Poligono)
Polygonum (Poligono)

Il Polygonum è un genere che include specie di piante erbacee rampicanti originarie dell’Asia centrale, diffuse allo stato rustico nei boschi soleggiati, su siepi e muretti.

E’ un arbusto caducifoglio rampicante caratterizzato da una crescita rapida, provvisto di una robusta e profonda radice rizomatosa-fascicolata.

Il genere è ricco di specie di piante erbacee, annuali e perenni, rustiche e di rampicanti suffruticosi, a foglie decidue, con numerosi piccoli fiori.

La pianta ha una parte aerea formata da vigorosi tralci che si allungano di circa 5 centimetri al giornoe che si arrampicano a qualsiasi sostegno che trovano a disposizione.

Le foglie hanno una forma ovata, il margine dentellato e la pagina lucida di colore verde chiaro. In autunno, prima di cadere, il fogliame assume una colorazione giallastra.

I fiori sono profumati e sono raggruppati in vistose infiorescenze bianche o rosa, erette o pendule, il cui colore va dal bianco al rosa carico in base alla specie.

I frutti sono acheni contenenti un solo seme e compaiono nel pieno dell’autunno, dopo la fioritura.

I semi, alati, oblunghi e neri vengono dispersi dal vento anche a notevole distanza dal luogo di produzione

Classificazione Botanica

Il Poligono, nome scientifico Polygonum è un genere appartenente alla famiglia delle Polygonaceae.

Principali specie

Le diverse specie di Polygonum possono essere suddivise tra piante che hanno un portamento cespuglioso e piante con portamento erbaceo.

Le specie rampicanti utilizzate a scopo ornamentale sono principalmente due: la baldschuanicum e la multiflorum.

Tra le piante con un portamento cespuglioso, sono comprese specie con fusti legnosi. rami flessibili e foglie non persistenti. Le specie appartenenti a questo gruppo sono

Polygonum scoparium

Nota come Poligono scopario, è una pianta con forma biologica nano-fanerofita/camefita suffruticosa. E’ endemica della Sardegna e si trova raramente negli incolti umidi fino a 300 m.s.l.m..

Polygonum  scoparium
Polygonum scoparium –foto di El Funcionario CC BY-SA 4.0

Polygonum equisetiforme

Questa specie si trova raramente al sud dell’Italia e in modo discontinuo fino a 600 m.s.l.m..

Le specie con portamento erbaceo hanno un ciclo biologico annuo o perenne; le foglie sono persistenti fino all’autunno, ed hanno la lamina intera; i fiori sono disposti all’ascella delle foglie cauline.

Polygonum equisetiforme
Polygonum equisetiforme -foto di Zeynel CebeciCC BY-SA 4.0

Polygonum maritimum

E’ caratterizzata da un fusto con portamento prostrato; foglie sempreverdi con riflessi bluastri; il perianzio del fiore è bianco-rossastro. Il ciclo biologico è perenne.

Polygonum maritimum
Polygonum maritimum -foto di Liliane ROUBAUDICC BY-SA 2.0 FR


Polygonum romanum

Il Poligono romano è caratterizzato da un portamento del fusto di tipo prostrato a raggiera con la parte apicale delle foglie acuta e la pagina inferiore con dei nervi secondari ben evidenti. Si tratta di una specie endemica che si può incontrare negli incolti aridi fino a 600 m. s.l.m. nell’Italia del sud.

Polygonum gussonii

Noto come Poligono di Gussone ha la parte apicale delle foglie arrotondata e la pagina inferiore che si presenta solo con il nervo centrale. Ha un ciclo biologico perenne. Si incontra lungo le strade e sentieri fino a 500 m. s.l.m. ad Ischia, Capri e in Sicilia.

Polygonum patulum

E’ una specie caratterizzata da foglie allargate e fusti eretti. Le foglie superiori sono più piccole di quelle inferiori. E’ diffusa su tutto il territorio italiano. Si trova per lo più nei campi di cereali fino a 1600 m.s.l.m.;

Polygonum arenarium

Ha un portamento del fusto prostrato; le foglie ascellari sono più piccole delle altre; la forma delle foglie è lanceolata. Cresce negli incolti aridi fino a 600 m..l.m.; è segnalata solo al sud.

Polygonum arenastrum

Ha un ciclo biologico annuale. Cresce su terreni incolti ma anche soggetti a calpestio; in Italia è diffusa su tutto il territorio fino a 1000 m. s.l.m.

Polygonum Arenastrum

Polygonum Arenastrum -foto di Christian FischerCC BY-SA 3.0

Polygonum rurivagum

Il Poligono campagnolo è caratterizzato da foglie larghe fino a 4 millimetri, ha un portamento di più gracile della specie aviculare. E’ caratterizzata da internodi lunghi, da foglie lanceolate e lineari con evidenti nervature longitudinali. Ha un ciclo biologico annuale .

Polygonum aviculare

Ha un ciclo biologico annuale. Cresce su terreni incolti ma anche soggetti a calpestio; in Italia è diffusa su tutto il territorio fino a 1900 m. s.l.m..

Polygonum capitatum

Adatta per le zone d’ombra e mezz’ombra. Si tratta di una tappezzante a fioritura continua versatile e mutevole capace di coprire ampie superfici e creare effetti ridenti e gioiosi.

Di facile coltivazione, viene utilizzata nelle aiuole ombreggiate ed asciutte dove altre piante non vegeterebbero rigogliose, infatti questa pianta non teme l’ombra e sopporta periodi di siccità.

Sempreverde nei climi più miti, resiste a qualche grado sotto zero.

Ottima per il sotto bosco abbinata a Vinca, Ajuga Reptans, Felci, Ellebori, Ortensie.

polygonum capitatum – Foto di Hideya HAMANO – (CC BY-NC-ND 2.0)

Polygonum baldshuanicum (Fallopia baldschuanica)

Noto anche come Fallopia o vite russa è una specie originaria delle regioni del mar Nero, impiegata a scopo ornamentale per coprire muri e ringhiere di recinzione.

Si tratta di una rampicante vigorosa caratterizzata da foglie ovate e lucide di colore verde chiaro.

Nel periodo che va da luglio a settembre produce  infiorescenze a pannocchie lunghe 25 cm composte da piccoli fiori bianchi o rosa.

Polygonum multiflorum (Reynoutria multiflora o Fallopia multiflora)

É una vigorosa pianta rampicante originaria della Cina e del Giappone. É caratterizzata da foglie ovate con apice leggermente appuntito e con la pagina di colore verde intenso.
Produce fiori bianchi dalla primavera all’autunno. Adatta per coprire, muri, cancellate e pergolati.

Polygonum multiflorum
Polygonum multiflorum -foto di FanghongCC BY-SA 3.0

Fioritura

Il Polygonum fiorisce in estate, dall’inizio di luglio alla fine di settembre producendo numerosi fiori.


Consigli per la coltivazione del Polygonum

Polygonum
Polygonum

Il Polygonum è coltivato come pianta ornamentale nelle zone urbane, montane e costiere. E’ usato per decorare balconi, tralicci, colonne, pergolati e recinzioni divisorie

Coltivazione in vaso

Il Poligono è coltivato anche in vaso, per la vigoria della sua crescita ha bisogno di un vaso largo e profondo riempito con un terreno ricco di sostanza organica misto a sabbia e con materiale drenante come perlite o argilla espansa. Dopo l’impianto va irrigato abbondantemente e spostato in un luogo soleggiato ed a ridosso di un sostegno. Si interviene con le annaffiature quando il terreno è completamente asciutto. Il terreno va arricchito con somministrazioni di fertilizzante organico specifico per piante verdi fiorite

Il rinvaso si effettua in primavera quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature. Si usa un vaso via via più grande e del nuovo terriccio fresco e fertile. Nel momento in cui non è più possibile fare il rinvaso in maniera agevole si asporta il terreno superficiale, circa 3 centimetri e lo si sostituisce con altrettanto nuovo.

Coltivazione in piena terra

Polygonum
Polygonum

Per la coltivazione del Polygonum in piena terra, dipende dalla specie in questione. Per quelle arbustive si deve mantenere una distanza tra le piante di circa 2-4 metri considerando che raggiungeranno un’altezza media di 5 metri.

Pianta da siepe

Il Polygonum non è una pianta da siepe ma può essere usata per decorare le recinzioni divisorie.

Temperatura

Il Polygonum sopporta senza problemi temperature minime anche molto rigide, di molti gradi inferiori allo zero ma è meglio avere una protezione alla base con una pacciamatura di paglia o foglie secche.

Luce

Questa pianta cresce bene a mezz’ombra ma per poter produrre copiose fioriture richiede l’esposizione al sole pieno.

Terriccio

Le varie specie di Polygonum anche se vegetano senza problemi nei terreni calcarei, preferiscono quelli freschi, sciolti, ricchi di sostanza organica e ben drenati. Il pH del terreno deve essere leggermente acido o neutro

Annaffiatura

Il Polygonum va annaffiato solo se necessario.

E’ una pianta che generalmente si accontenta delle acque piovane e va annaffiata solo in periodi di prolungata siccità e in estate. Le annaffiature vanno sospese in autunno – inverno nel momento in cui la pianta entra in riposo vegetativo.

Moltiplicazione

La pianta si riproduce per seme, talea e per propaggine.

Moltiplicazione per talea

La moltiplicazione per talea si fa in estate, nel periodo che va da luglio ad agosto si prelevano le talee di legno semi maturo lunghe 8-10 centimetri , che abbiano una porzione del ramo portante. Si eliminano le foglie lasciando solo quelle apicali e poi si piantano le talee in un miscuglio di torba e sabbia in parti uguali. Il tutto va mantenuto appena umido fino al radicamento. Le nuove piante così ottenute vanno quindi trasferite in vasi singoli ed allevate in essi fino al momento della messa a dimora definitiva

Se le talee si prelevano tra ottobre-novembre, devono essere di legno maturo, lunghe 25 centimetri, e in questo caso vanno messere a radicare all’aperto nel terreno sciolto e sabbioso.

Moltiplicazione per propaggine

Il Poligono si può propagare anche tramite propaggine. Nel mese di giugno si interra una parte di ramo sano e vigoroso e quando ha radicato si stacca dalla pianta madre

Concimazione

Per una crescita ottimale per la produzione di fiori a profusione il Polygonum va concimato ogni 20 giorni durante la primavera usando concimi a lenta cessione a base di azoto e potassio. Durante l’ autunno-inverno la pianta ha invece bisogno di una concimazione fatta con stallatico maturo, che va interrato alla base dell’arbusto.

Potatura

La potatura del Polygonum si esegue tagliando completamente i rami secchi e quelli danneggiati dal freddo. Si accorciano leggermente gli apici dei rami sia per favorire l’emissione di nuovi getti basali e laterali che per dare armonia di forma alla chioma.

La potatura si fa in particolare nei primi anni di vita della pianta per indirizzare i giovani tralci nella direzione voluta.

Può essere necessario intervenire sugli esemplari adulti per contenerne lo sviluppo eccessivo.

Per gli interventi di potatura usate cesoie ben affilate e disinfettate per evitare trasmissioni di malattie.

Abbinamenti con altre piante

Il Polygonum può essere coltivato anche in zone ombrose del giardino, in tal caso si abbina bene all’Hosta, Vinca, Ajuga Reptans, Felci, Ellebori, Ortensie.

Altri consigli per la cura

Preferisce terreni fertili e freschi e cresce bene anche in quelli fortemente calcarei.

Non ha bisogno di cure particolari ma come tutte le altre piante rampicanti ha bisogno di un sostegno adatto.  

Una leggera pacciamatura basale di paglia o foglie secche protegge l’apparato radicale dal gelo invernale.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Polygonum
Polygonum -foto di Christian AmetCC BY-SA 3.0

Il Polygonum è una pianta rustica e vigorosa che è frequentemente attaccata dagli afidi, minuscoli parassiti animali che colonizzano steli e ascelle fogliari in particolare quando il clima è eccessivamente umido.

La pianta può subire il marciume radicale se il terreno non è ben drenato.

I trattamenti anticrittogamici o antiparassitari si eseguino con prodotti specifici o biologici a base di piretro. Si rivelano utili anche le nebulizzazioni con l’antiparassitario all’aglio, o l’insetticida naturale al sapone di Marsiglia. anche solo a scopo preventivo.

Curiosità

Il Polygonum baldshuanicum è adatto per coprire, muri, cancellate e per i pergolati.

Il nome del genere deriva dal greco e letteralmente significa molti nodi ed allude al particolare aspetto dei numerosi internodi che si formano lungo i tralci. Il genere è stato classificato da da Linneo nell’anno 1737.E’ noto anche con il nome di Centinodia.

Tossicità e/o uso urboristico

Il Polygonum cuspidatum è stato storicamente impiegato nella medicina tradizionale cinese, soprattutto come erba lassativa e, occasionalmente, come alimento nelle culture asiatiche.
Sono note diverse applicazioni terapeutiche della specie, in quanto l’estratto derivato è indicato per il trattamento di varie patologie. Attualmente, questa pianta ha assunto notevole importanza in relazione all’elevata concentrazione di resveretrolo nei suoi rizomi.
La peculiarità dell’estratto secco della radice della pianta sta nel contenuto di resveretrolo che è 400 volte superiore rispetto all’uva ed ai suoi derivati. Il Polygonum cuspidatum è la maggiore fonte naturale di questo fitocomponente, che contiene nella forma biologica più attiva.

L’estratto della radice del Polygonum cuspidatum è indicato per il trattamento di: ipertensione, prevenzione delle patologie cardiovascolari, ipercolesterolemia, iperlipidemia, prevenzione delle neoplasie, patologie gastrointestinali

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

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