Ariocarpus

Ariocarpus
Ariocarpus

Se non è fiorita è davvero difficile notarla, si mimetizza perfettamente tra foglie, rocce e terreno. Ma quando sboccia è impossibile non vedere i suoi fiori spettacolari. Si chiama Ariocarpus, una sorta di ostrica dei fiori, in quanto, esattamente come sono le ostriche, anche questa pianta è difficile da trovare e svela al suo interno un tesoro prezioso, che non è una perla ma un fiore.

Un tesoro che si può solo ammirare in quanto l’Ariocarpus è seriamente minacciato di estinzione ed il suo commercio delle piante raccolte in natura è vietato.

L’Ariocarpus è un genere di cactaceae che proviene da ampie aree del Messico centro-settentrionale. La sua distribuzione varia in base alla specie: alcune hanno un areale molto vasto, mentre altre sono endemiche di aree piccole e ben circoscritte. Il suo habitat si può riassumere in aree predesertiche con vegetazione formata da cespugli bassi xerofili.

Generalmente questo cactus vive in un terreno roccioso, poco evoluto dove la pianta si insinua a fittone tra le rocce e sviluppa una rete di radici più sottili subito sotto le rocce più superficiali. In questo modo può assorbire l’acqua di condensazione e le poche precipitazioni che caratterizzano le zone d’origine.

Gli Ariocarpus sono piante di bassa statura, sono senza spine ed hanno una grossa radice ben approfondita sul terreno che è in grado di insinuarsi anche nelle insenature più strette. La radice contiene piccole quantità di diversi alcaloidi che conferiscono un sapore amaro e che sono tossiche e che servono alla pianta per difendersi dagli erbivori.

E’ una pianta solitaria, di piccole dimensioni, è nota anche come “cactus delle rocce” o “cactus fossile“. Ha una germinazione di pochi giorni ma una crescita molto lenta: ci sono specie che dopo dieci anni non raggiungono i quattro cm di diametro e al massimo della crescita arrivano a 15/20 cm. Hanno un corpo succulento, seminterrato, con la superficie piatta e tubercolata e una grossa radice fittonata ed elastica formata da un grosso bulbo, spesso più grande della parte visibile. All’apice hanno una piccola rosetta con foglie spesse e robuste, senza spine, con tubercoli ricoperti di lanugine sulla sommità dai quali in autunno spuntano i fiori che ricoprono l’intera pianta.

Il colore, l’epidermide rugosa ed il fatto che l’intera pianta vive quasi completamente interrata fanno si che queste piante siano comunemente note con il nome di Pietre viventi.

Classificazione botanica

Ariocarpus è un genere di piante succulente appartenente alla famiglia delle Cactacee, sottofamiglia Cactoideae, tribù Cacteae.

La tribù Cacteae è enorme, comprende tantissimi generi molto comuni in coltivazione, tra cui: Astrophytum, Coryphantha, Cumarinia, Echinocactus, Escobaria, Ferocactus, Kroenleinia, Lophophora, Mammillaria,  Neolloydia,  Pediocactus,  Rapicactus,  Sclerocactus,  Stenocactus,  Strombocactus,  Thelocactus,  Turbinicarpus.

Principali specie

Il genere Ariocarpus comprende sei specie, la maggior parte delle quali provengono dal Messico mentre una sola è originaria del sud del Texas. vediamole:

Ariocarpus agavoides

Ariocarpus agavoides

Questa specie si presenta come una piccola cactacea a rosone con foglie tubercolate rigide e ruvide. Ha un fusto verdastro-marrone leggermente globoso, appiattito nella parte superiore, cresce sino a 3cm in altezza, e arriva a misurare 4-8cm di diametro, si tratta della specie più facile da coltivare tra gli Ariocarpus. Cresce in colline e pianure alluvionali su rocce calcaree a circa 1200 m. In questi luoghi la stagione delle piogge è l’estate. In natura ormai è raro per via della raccolta incontrollata, per l’agricoltura e per il bestiame. La pianta gradisce abbondanti annaffiature nel periodo di vegetazione ma occorre un terreno ben drenato e leggermente calcareo. E’ bene collocarla in una posizione luminosa ed evitare il sole diretto in estate. Tollera gli inverni freddi con temperature che arrivano fino a -10 °C purché siano completamente all’asciutto e con poca umidità ambientale. C

Produce fiori di color magenta che spuntano dalle areole più giovani a fine estate, misurano sino a 4 cm di diametro e sono lunghi circa 2-5 cm.

Si propaga facilmente da seme, ma impiega 5-8 anni per raggiungere le dimensioni di fioritura.

Ariocarpus bravoanus

Ariocarpus bravoanus
Ariocarpus bravoanus Süleyman Demir (CC BY 2.0)

L’ Ariocarpus bravoanus arriva a misurare al massimo 6-8 cm. di diametro e di 3-4 cm. fuori terra, con la parte centrale piuttosto depressa. In natura, durante l’estate, la pianta tende ad asciugarsi ed a scomparire nel terreno.I fiori che spuntano al centro della rosetta sono di colore rosa acceso o con sfumature bianche.

L’Ariocarpus bravoanus, è una pianta a rischio di estinzione.

Ariocarpus fissuratus

 Ariocarpus fissuratus
Ariocarpus fissuratus – foto di Stan Shebs (CC BY-SA 3.0)

Questa specie ha un’area di diffusione molto ampia: gli USA, il sud-est del Texas e lo stato del Nuovo Messico, ill Messico settentrionale negli stati di Coahuila, Chihuahua e Durango e Zacatecas. Il suo habitat sono zone piane calcaree ed i dolci pendii rocciosi tra i 500 ed i 1.200 metri s.l.m. Le sue dimensioni massime sono di circa 20 cm. di diametro e 10 cm. di altezza.

I fiori rispetto alle dimensioni della pianta sono molto grandi e sono di colore malva o rosa scuro.

Ariocarpus scaphirostris

Ariocarpus scaphirostris
Ariocarpus scaphirostris– foto di Michael Wolf (CC BY-SA 3.0)

Questa specie è una pianta a crescita lenta caratterizzata da una rosetta di piccole dimensioni: circa 6-7 cm. di diametro e 3-6 cm. di altezza. Ha tubercoli divergenti, curvi e con lanuggine ed un colore che va dal grigio al verde scuro.

In autunno produce fiori di colore rosa, viola tendente al violaceo.

Non è una pianta facile da coltivare, per via del suo del suo delicato apparato radicale, che può facilmente marcire. Qualora si voglia farlo, va scelta una posizione soleggiata, calda ed anche nel periodo vegetativo non bisogna annaffiare copiosamente.

Ariocarpus retusus

Ariocarpus retusus
Ariocarpus retusus – foto di CactiLegacy ( CC BY-SA 4.0)


Si tratta di una specie ad ampia distribuzione e quindi molto variabile, cresce nella parte centro meridionale del deserto di Chihuahua, ad altezze tra 1300 e 2000 metri s.l.m.

E’ caratterizzata da una grossa radice tuberosa con rosette di un bel colore grigio, o blu-verde, appiattite, globose, leggermente arrotondate in alto che raggiungono 3-12 cm di altezza e 10-25 cm di diametro. Sulla punta dei tubercoli presenta areole arrotondate di 1-5 mm di diametro.

Dopo diversi anni, nelle nostre zone erso ottobre, dall’apice lanoso produce bei fiori bianchi (rosa o più raramente magenta), diurni di 4-5 cm di diametro e 2 cm di lunghezza.

La sua coltivazione non richiede particolari cure. Necessita di un terreno ben drenante, leggermente calcareo (per questo è buona abitudine aggiungere piccole parti di gesso) e vasi profondi per accogliere la grossa radice. Teme l’associazione di umidità e freddo. E’ opportuno garantire molte ore di luce anche diretta, purchè venga abituata in modo graduale all’esposizione. Si tratta della specie più semplice del genere a crescere da seme, ma occorreranno circa 6-10 anni affinché raggiunga la dimensione della fioritura, per questo spesso la si trova innestata

Ariocarpus kotschoubeyanus

Ariocarpus kotschoubeyanus
Ariocarpus kotschoubeyanus – foto di Dornenwolf (CC BY 2.0)

Ariocarpus kotschoubeyanus ha una distribuzione molto ampia anche se estremamente frammentata e puntiforme. Si tratta della specie più piccola del genere ed è caratterizzata da una rosetta che al centro è depressa e solitamente piatta e non supera i 7 cm di diametro. Ha tuberticoli triangolari verde scuro. Presenta una grossa radice a fittone che si trova sotto il terreno. Produce fiori che sono generalmente magenta e che in alcune sottospecie sono bianchi o rosa pallido. Non è una specie facile da coltivare.

Fioritura

I fiori spettacolari rappresentano il punto forte del genere Ariocarpus. La fioritura inizia da settembre e si protrae sino a tutto novembre quando gli altri cactus non fioriscono più. I fiori sono bianchi, rosa o porpora e spuntano al centro della pianta e possono arrivare fino a 4/5 cm di larghezza.

Consigli per la coltivazione dell’Ariocarpus

Gli Ariocarpus sono piante difficili da coltivare, la crescita è lenta e la fioritura difficile ma con le dovute attenzioni e con le opportune cure si avranno grandi soddisfazioni. Tra i principali accorgimenti è bene ricordare che questi cactus vogliono un’esposizione in pieno sole ed un ambiente arieggiato, si tratta di un ottimo modo per limitare il rischio di parassiti ai quali gli Ariocarpus sono molto soggetti.

La temperatura minima dovrebbe attestarsi sui 6-8 °C, e l’ambinete deve essere ben secco. E’ opportuno annaffiare abbondantemente ma solo nel momento in cui il terreno è ben secco. E’ bene optare per una terra argillosa mista a ghiaia senza spigoli che potrebbero ferire la radice.

Coltivazione in vaso

Gli Ariocarpus possono essere coltivati in vaso. Nella scelta del vaso ci sono pareri contrapposti: la terracotta evita maggiormente il ristagno profondo ma rende facile la concentrazione e l’aderenza delle radici sottili sulla parete del vaso, con la conseguenza dello stress idrico e delle ovvie difficoltà in caso di necessità di rinvaso. Per questo motivo sono da preferire i vasi in plastica, che devono essere molto profondi e con diametro leggermente superiore al diametro della pianta per permettere l’annaffiatura dall’alto e lunghi periodi senza rinvaso.

Questo cactus non gradisce il trapianto e non ha frequenti necessità di rinvaso per via della crescita molto lenta ma, se necessario, è opportuno fare estrema attenzione a non lesionare né la radice principale né le piccole radici filamentose che si dipartono da essa. La pianta svasata va lasciata asciugare bene, e occorre cospargere eventuali ferite con polvere di carbone. L’asciugatura deve essere fatta per circa due settimane in posizione di ombra luminosa. Una volta eseguito il trapianto si deve aspettare almeno 10 giorni prima di annaffiare.

Temperatura

Ariocarpus fissuratus

Ariocarpus fissuratus Michael Wolf CC BY-SA 3.0

Gli Ariocarpus sopportano una temperatura minima sui 6-8 °C, con la pianta tenuta in ambiente ben secco. In vegetazione gradiscono l’aria umida ed il fresco della notte molte ore di luce solare, con lieve ombreggiatura nei mesi più caldi e tanta ventilazione.

Luce

Questa pianta ha bisogno di molte ore di luce, quindi sceglietele un’esposizione in pieno sole, con ambiente arieggiato . Durante l’ inverno va protetta dal freddo intenso e dall’eccessiva umidità ambientale. Con la giusta esposizione si limita il rischio di parassiti ai quali gli Ariocarpus sono molto soggetti.

Terriccio

Per la coltivazione dell’Ariocarpus occorre impiegare un terriccio molto povero di humus e con un ph preferibilmente neutro. E’ meglio usare un miscuglio di terreno argilloso poroso e drenante composto da argilla vulcanica, terriccio torboso e pomice fine che non abbia spigoli vivi.

Annaffiatura

La pianta richiede annaffiature regolari ogni 15-20 giorni circa, è opportuno lasciare asciugare il terreno tra un’ annaffiatura e l’ altra. Con l’ arrivo dell’autunno le annaffiature vanno drasticamente ridotte e sospese durante l’inverno. Quante le temperature sono alte vanno annaffiate abbondantemente avendo sempre avendo cura di lasciare asciugare completamente il terreno tra un’irrigazione e l’altra.

E’ di fondamentale importanza evitare i ristagni idrici.

A tal fine si può mettere nella parte vicino al colletto del materiale inerte come un mix di pomice e lapillo (scoria) di granulometria 3 mm.

Ariocarpus

Ariocarpus Dornenwolf from Deutschland CC BY 2.0

Moltiplicazione

Per la riproduzione dell’Ariocarpus si ricorre per lo più al seme. Dato che le piante hanno una crescita piuttosto lenta quando la nuova piantina ha terminato di germogliare, può convenire innestarla su piante a crescita rapida per conferirle più vigore in un tempo più breve del normale.

Con la semina difficilmente si avranno fiori prima dei 5 anni. Si possono riempire piccoli contenitori con un normale terriccio per la semina delle cactee, sul quale vanno sparsi i semi, senza interrarli. Poi si bagna bene con un fungicida e si copre con un vetro o un nylon. Per favorire la germinazione può essere utile un’escursione termica tra il giorno e la notte, soprattutto per le specie più settentrionali. Le piantine, una volta germinate, gradiscono per i primi mesi un ambiente chiuso, umido.

Concimazione

Durante la fase di crescita vegetativa è necessario fornire un apporto di elementi nutrienti per sopperire alle carenze del terreno.
Durante i rinvasi inoltre andrebbero somministrati fertilizzanti a lenta cessione.

Altri consigli per la cura

L’Ariocarpus necessità di terreni particolarmente calcarei, leggeri e ben drenati. Queste piante crescono molto lentamente e se il terrno è troppo grasso o se si fornisce troppa acqua tendono a marcire molto facilmente. Vanno coltivate in terra magra e permeabile, d’estate al sole e all’aperto, in modo che possano godere del fresco e dell’aria umida della notte e della prima mattina e all’asciutto e al fresco d’inverno. In tal modo possono vivere per molti anni.

Parassiti malattie

Occorre avere tutti gli accorgimenti che si hanno con le piante grasse. La pianta può subire gli attacchi dai funghi che colpiscono le cactacee: Fusarium, Phitium, Phitophora, ecc. occorre agire in maniera preventiva effettuando almeno due trattamenti, all’inizio e alla fine della stagione vegetativa, con fungicidi che hanno il più ampio spettro possibile, sia spruzzando la parte aerea sia annaffiando.
L’Ariocarpus è vulnerabile anche all’attacco di cocciniglie e ragnetto rosso.

Curiosità

L’Ariocarpus era considerata, al pari del Peyote, una pianta sacra presso le popolazioni indigene che la impiegavano per provocare allucinazioni e come fitoterapico per attacchi febbrili e di malaria.

L’Ariocarpus è oiginario del Texas e del Messico settentrionale. E’ una pianta che cresce lentamente, ed è molto difficile vederla fiorire, nel caso dovesse verificarsi la fioritura, ogni fiore avrà la durata di pochi giorni; il fiore si chiude di notte e si riapre il giorno successivo

Gli Ariocarpus sono piante così rare da essere minacciate di estinzione. Erano conosciute presso le tribù indiane con il nome di chaute (colla) perchè ne ricavavano il materiale per incollare i vasi di terracotta.

Tossicità uso erboristico

Tutte le specie contengono nella radice, in piccole quantità, diversi alcaloidi.

“ Attenzione: le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico”

Linguaggio dei fiori

Come per tutte le piante grasse, anche per l’Ariocarpus vale il discorso della resistenza alle avversità. Caratteristica che si riversa nel linguaggio dei fiori.

Iscriviti alla newsletter

Compila il form per ricevere periodicamente novità dal nostro sito.

L'hai trovato interessante? Votalo, e dicci come migliorarlo nei commenti
[Voti Totali: 6 Media: 4.5]


Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.