Cephalocereus

Cephalocereus senilis
Cephalocereus senilis – foto di Catherine SnodgrassCC BY 2.0

Il Cephalocereus è un cactus colonnare che nel suo habitat naturale può arrivare a misurare anche 15 metri di altezza ma coltivato in interno arriva ad un’altezza massima di di 40 centimetri. E’ un genere che conta 48 specie di piante succulente per lo più diffuse in Messico ed in alcune aree dell’America centro-meridionale (in particolare in Brasile)

E’ caratterizzato da rami che crescono obliquamente dal fusto principale, di colore bluastro o grigio-blu, suddiviso in otto costolature solcate da areole spinose con un margine acuto, che presentano ciuffi di spine gialline o brune, e che talvolta sono nascoste da una sorta di “capigliatura” che rappresenta proprio la peculiarità del genere.

La pianta è infatti ricoperta da setole bianche o grigie in particolare nella parte terminale detta anche cefalio (testa). Dal cefalio spuntano poi i fiori che presentano una forma tubolare e che hanno una breve corolla molto allungata. Questo cactus produce dei frutti rossi rotondi che nel momento in cui seccano si schiudono e lasciano cadere i semi neri. Fiorisce soltanto una volta che la pianta diventa adulta e poiché han una crescita molto lenta è quasi impossibile ottenere la fioritura.

Il Cephalocereus è una pianta molto longeva che impiega decine d’anni, anche 40 o 50, in base alla specie. prima di raggiungere la maturità

Classificazione botanica

Il Cephalocereus è un genere appartenente alla famiglia delle Cactaceae.

Principali Specie

Il genere conta circa 40 specie la più nota è indubbiamente il Cephalocereus senilis.

Cephalocereus senilis

Cephalocereus senilis
Cephalocereus senilis – foto di CanaanCC BY-SA 3.0

Si tratta di un pianta originaria del Messico, che allo stato spontaneo arriva a misurare fino a 12 metri di altezza e fino a 40-50 centimetri di diametro mentre in vaso gli esemplari giovani misurano un’altezza che va da 0,5 a 1 metro ed un diametro di 15-20 centimetri. Questo cactus colonnare, non ramificato, presenta numerose costolature e sottili spine gialle. Da ogni areola oltre alle spine si formano 20-30 peli bianco-argentei, che misurano una lunghezza fino a 12 centimetri e che ricoprono interamente la pianta.

La fioritura del Cephalocereus senilis avviene solo negli esemplari molto sviluppati, che siano alti minimo 6 metri. La pianta fiorisce lanotte nella zona apicale regalando fiori di colore rosa.

Cephalocereus palmeri

Cephalocereus palmeri
Cephalocereus palmeri – foto di Leonora EnkingCC BY-SA 2.0

Questo cactus colonnare è caratterizzato da uno stelo bluastro ricoperto di lana setosa. Può raggiungere un’altezza che va dai 2 ai 6 metri. Gli steli hanno un diametro che arriva a misurare sino a 10 centimetri sono verdi da giovani e bluastri quando crescono. Conta da 7 a 9 coste arrotondate con areole ricoperte da lunghi peli bianchi che possono misure sino a 6 centimetri.

Gli esemplari giovani hanno spine gialle, che poi diventano brune e che infine diventano grigie. L’area dove crescono i fiori, chiamata pseudo-cefalio, è ben definita e circoscritta lateralmente tra tre o quattro costole. I fiori sono tubolari a forma di campana, sono lunghi 6-8 centimetri e sono di colore porpora brunastro, biancastro all’interno.

I frutti maturi sono di forma sferica (4-6 centimentri di diametro), rossi, nudi con polpa rossa. Si sviluppano in poche settimane. Si tratta di un cactus vigoroso che ama una posizione soleggiata ed ha bisogno di almeno 4 – 6 ore di luce diretta.

Durante l’estate va annaffiato regolarmente e rinvasato ogni due anni per garantire una crescita regolare. Si deve usare terreno leggermente acido ma che sia drenante. Resiste a brevi gelate in inverno se lasciato asciutto.

Cephalocereus bradei

Questa specie è endemica dello stato di Minas Gerais, in Brasile, nella Serra do Cabral e nel versante occidentale della Serra do Espinhaço. Si tratta di un cactus con spine nere che scompaiono rapidamente con l’invecchiamento degli steli. Gli steli sono di colore blu glauco.

Il Cipocereus bradei è piuttosto fiorifero, sia nell’habitat che nella coltivazione ed fiori sono di uno spettacolare blu all’esterno e bianchi all’interno.

Cephalocereus polyanthus

Questa specie cresce ad altitudini comprese tra 850 e 1.000 metri sul livello del mare. Si tratta di un affascinante cactus snello, caratterizzato da fusti quasi completamente ricoperti di spine biancastre-giallastre, soprattutto verso l’apice dove si sviluppa lo pseudocefalo e dove spuntano tanti piccoli fiori rosso-rosa.

Fioritura

Cephalocereus senilis
Cephalocereus senilis – foto di BrokenSphereCC BY-SA 3.0

La fioritura del Cephalocereus è molto rara, in quanto le diverse specie fioriscono soprattutto in età adulta. I fiori sono notturni e piuttosto rari da ammirare perché durano l’arco di una notte. Questo cactus fioriesce nei mesi di giugno o luglio, producendo fiori che spuntano dal cefalio ed hanno forma di tubo largo e peloso con una breve corolla molto allungata. Durano solo una notte e sviluppano frutti globosi rossi che seccando si aprono lasciando cadere i semi neri.

Consigli per la coltivazione del Cephalocereus

Il Cephalocereus è un cactus molto coltivato (in particolare la specie Cephalocereus .senilis). Si tratta di una pianta piuttosto delicata, per questo è frequente trovarla innestata su specie più robuste. Nella coltivazione è raccomandabile il pieno sole e una particolare attenzione nelle innaffiature.

Coltivazione in vaso

Il Cephalocereus può essere coltivato in vasi profondi che siano 20-30 cm di diametro che siano riempiti con un terriccio sciolto formato da 2 parti di composta da vasi e 1 parte di ghiaia fine o sabbia grossolana. Va rinvasato ogni 1 o 2 anni nei mesi di marzo-aprile. Va annaffiato abbondantemente durante la primavera e l’estate avendo cura di lasciare asciugare la superficie del terreno tra un’annaffiatura e l’altra.

In inverno il terreno va tenuto quasi completamente asciutto. La temperatura minima invernale non deve scendere sotto i 5° C. Con il trascorrere del tempo i peli perdono la loro colorazione argentea, quindi è opportuno, nella tarda primavera, tagliare la porzione apicale della pianta e rinvasarla, dopo 4-5 giorni, cioè quando la superficie del taglio si è perfettamente asciugata.

Coltivazione in piena terra

Cephalocereus senilis
Cephalocereus senilis – foto di Dick CulbertCC BY 2.0

Nella coltivazione di una qualsiasi pianta è sempre opportuno considerare la zona di origine della stessa.

In questo caso provenendo da zone caratterizzate da clima caldo è bene riservare la coltivazione in piena terra solo nelle zone più calde dell’Italia meridionale che possano assicurare alla pianta una temperatura adeguata alle sue esigenze. L’esposizione deve essere al sole.

L’abbondanza di luce diretta favorisce la crescita delle lunghe setole che rappresentano la principale caratteristica del genere. Le piante molto giovani possono invece essere poste a semi ombra.

Durante l’inverno è bene riparare la pianta, quindi coprire gli esemplari coltivati all’aperto. Il terreno di coltivazione deve essere ben drenato, questo è fondamentale per scongiurare il rischio di marciumi radicali.

Coltivazione in terrazzo

Le piante in vaso possono essere tenute in terrazzo durante i mesi caldi.

Temperatura

Il Cephalocereus sopporta bene la calura estiva è infatti abituato alle alte temperature, ma deve restare sempre sopra gli 7-9°C. Quindi è bene coltivarli all’aperto nelle zone caratterizzate da inverni non rigidi.

Luce

Questo cactus preferisce esposizioni soleggiate. Si raccomanda dunque l’abbondanza di luce diretta che, oltretutto, aiuta a far crescere le lunghe setole. Gli esemplari più giovani possono essere collocati a mezz’ombra.

Terriccio

Questa pianta necessita di un terreno molto drenante per scongiurare il rischio di marciumi radicali. Può essere impiegato un mix specifico per cactacee. Per tutti i consigli relativi al terriccio ideale per i cactus vi rimando a questo articolo sui substrati per cactus.

Annaffiatura

Cephalocereus – foto di Leonora (Ellie) Enking CC BY-SA 2.0

Per quel che concerne le annaffiature ci si può regolare praticando irrigazioni piuttosto abbondanti d’ estete quasi inesistenti d’ inverno quindi si deve procedere annaffiando ogni 3-4 giorni in primavera ed estate, diminuendo la frequenza in autunno e sospendendola del tutto in inverno.

Moltiplicazione

Per la moltiplicazione del Cephalocereus si ricorre generalmente alla semina ma si può ricorrere anche alle talee di fusto. La semina si esegue nel mese di aprile, alla temperatura di 20 ° C, adagiando i semi in un miscuglio composto dauna parte di composta da semi ed una parte di sabbia.

Con la moltiplicazione per talea si prelevano i germogli che generalmente si formano dopo il taglio della zona apicale della pianta, si fanno essiccare per qualche giorno e infine si piantano in una composta sabbiosa con la consapevolezza che difficilmente attecchiranno.

Concimazione

Per la concimazione, da fare una volta all’anno, ad inizio della primavera si può impiegare un fertilizzanti per cactacee, ricco di azoto.

Potatura

Non si può parlare di vera e propria potatura ma di taglio della porzione apicale della pianta che si esegue nella tarda primavera quando le setole perdono la loro tipica colorazione argento.

Abbinamenti con altre piante

Questa pianta può essere abbinata ad altre piante grasse ed ad altri cactus se si vuole realizzare un giardino roccioso ad esempio abbinato all’ Echinocactus.

Altri consigli per la cura

Cephalocereus
Cephalocereus – foto di Dick CulbertCC BY 2.0

Per la coltivazione del Cephalocereus è bene impiegare terreni leggermente calcarei. Occorre proteggere la pianta dagli sbalzi di temperatura e dalle correnti d’ aria fredda. Nella moltiplicazione per talea è molto importante far asciugare sempre le superfici di taglio prima di mettere le talee a radicare in sabbia. Il rinvaso si esegue in primavera, se necessario, utilizzando un vaso solo leggermente più ampio del precedente.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Questo cactus soffre più che tutti gli altri cactus il marciume radicale, quindi è opportuno porre una particolare attenzione alle annaffiature e usare un terreno drenante.

Prima dell’arrivo dei mesi freddi è bene eseguire un trattamento antifungino ad ampio spettro. Gli esemplari che sono state colpiti da ticchiolatura o da altre patologie fungine vanno curate in maniera particolare, avendo cura di raccogliere e distruggere tutte le foglie affette dalla malattia.

In caso di attacco importante di cocciniglie radicali, che si palesano sotto forma di sostanza bianca occorre intervenire asportando l’intero pane di terra ponendo la pianta sotto un rubinetto ed immergendo poi per mezz’ora le radici in un anticoccidico. Si fanno dunque asciugare le radice e si rinvasa con del terriccio nuovo e sano.

In caso di infestazione modesta è sufficiente una annaffiata eseguita a fondo con un anticoccidico, fino a far uscire il liquido dal foro di scolo, operazione da ripetere a distanza di una settimana. Si tratta di trattamenti che vanno eseguiti durante la stagione di crescita.

Curiosità

Il Cephalocereus è una pianta originaria dell’ America centromeridionale, in particolare del Brasile. Si può coltivare in vaso su terrazzi e balconi, ma anche in giardino. E’ nota anche col nome volgare di “Cacto del nonno” per via della colorazione delle setole che ricordano una testa imbiancata. Tossicità il Cephalocereus non è una pianta tossica né per l’uomo né per gli animali.

Linguaggio dei Fiori

Il cactus in generale esprime fedeltà e sentimento duraturo. Si tratta di una pianta che cresce spesso in condizioni difficili e questo simboleggia la resistenza alle difficoltà

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