Epiphyllum

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Epiphyllum

Quello delle piante grasse è davvero un mondo immenso, una grande  famiglia che comprende un elevato numero di piante con differenze anche molto rilevanti tra loro: dalla piccola succulenta da tenere sul davanzale al scenografico cactus che prende le attenzioni del giardino.

Oggi vi parliamo di una pianta che appartiene a questa grande e variegata famiglia: l’ Epiphyllum, detto anche  cactus orchidea.

Già il nome lascia intendere la sua peculiarità: si tratta di una pianta epifita, ossia che vive su altre piante, generalmente impiegate come sostegno, e che si disseta attraverso la pioggia e l’umidità presente nell’aria. Alcune specie, pur mantenendo la loro caratteristica di piante epifite, crescono con le radici ancorate al terreno, ma hanno comunque le radici aeree che occorrono per recuperare dall’aria, l’acqua ed i nutrimenti e a compensare il poco sviluppo dell’ apparato radicale.

Diversamente  dalla maggior parte dei cactus, l’Epiphyllum vive in un ambiente molto umido, è originario delle zone tropicali del Centro e del Sud America, il suo habitat naturale è la foresta dove vive in un ambiente caldo e luminoso ma protetto dai raggi solari diretti.

Oggi è molto usata come pianta d’appartamento sia per la facilità di coltivazione sia per l’alto potere decorativo  per il quale va anche il merito alla ricca fioritura.

Si tratta di una pianta perenne, caratterizzata da un fusto piatto, generalmente stretto, con i margini dentellati. È  priva di foglie. Sono i rami inspessiti che sovente paiono foglie.

Gli steli raggiungono la lunghezza massima di un metro, sono molto ramificati e senza di spine; nelle piante giovani  sono di colore verde chiaro, poi si scuriscono sino ad colorarsi  di una tonalità tra il verde e il grigio.

In estate durante la notte, si aprono i vistosi fiori, che arrivano a misurare 15-18 centimetri di diametro, di diversi colori: rosso-fucsia-arancione, bianchi tutti accomunati dalla loro scenografica bellezza.

Epiphyllum

Epiphyllum

Classificazione Botanica

Il genere Epiphyllum appartiene alla Famiglia delle Cactaceae, sottofamiglia Cactoideae, Tribù Hylocereeae.

Principali Specie

Esistono una dozzina di diverse specie del genere Epiphyllum e ci sono  numerosissime cultivars, soprattutto  della specie Epiphyllum crenatum.

Epiphyllum crenatum (ora Disocactus crenatus)

Epiphyllum crenatum

Epiphyllum crenatum  Epibase CC BY-SA 3.0 

Questa specie è  densamente ramificata ed ha un’altezza che può raggiungere il metro.  Ha fusti a sezione cilindrica nella parte basale che diventano però piatti nella parte distale.

Produce fiori di colore bianco-crema a forma di tromba, molto grandi, tanto che arrivano ad avere un diametro anche di 15 cm ed una lunghezza di 25 cm.

In commercio si trovano molte cultivars che derivano dall’incrocio di questa specie con altri generi, più semplici da coltivare e fioriscono con maggiore facilità.

Epiphyllum ackermannii (ora Disocactus ackermannii)

Epiphyllum ackermannii

Epiphyllum ackermannii Andreas Maitisch CC BY 2.0 h

Si tratta di una specie molto diffusa, caratterizzata da fusti lunghi e piatti, tipici del genere. II fiori sono grandi, delicati e disponibili in una varietà di colori, a seconda della varietà. Per lo più rosso brillante. Il periodo di fioritura è aprile-giugno. Questa specie ha foglie verdi dritte, piatte, color carbone, carnose lunghe 30-45 cm, larghe 3-5 cm.

Epiphyllum angolare (Epiphyllum anguliger ora Disocactus anguliger)

Epiphyllum Anguliger

Epiphyllum anguliger

Originaria del  Messico e dell’India, questa specie è caratterizzata  da steli ramificati carnosi verdi. Lo  stelo è piatto, lungo fino a 30 cm e largo 3-5 cm

La pianta produce fiori bianchi lunghi fino a 20 cm e di 6-8 cm di diametro. La pianta fiorisce di notte e ha intenso profumo. Dopo la fioritura, compaiono frutti di colore giallo-bruno, di diametro ovale di 3-4 cm.

Per questa specie ci sono diverse varietà, che derivano dall’incrocio e differiscono per forma, colore e dimensione dei petali.

Epiphyllum guatemalense

Questa specie si distingue per la speciale forma degli  steli che ricorda una catena.

Epiphyllum phyllanthus

Questa specie è originaria dell’America centrale e meridionale. Ha grandi dimensioni arriva a misurare fino 1 m di altezza. I fiori sono grandi, lunghi fino a 30 cm e di diametro fino a 18 cm, bianchi con una sfumatura rosa.

Epiphyllum hookeri

Epiphyllum Hookeri

Epiphyllum hookeri  carole smith CC BY 2.0

Questa specie è originaria del Messico e dell’Honduras, dove cresce sugli alberi o sulle rocce.

La pianta assomiglia ad un arbusto, ha steli eretti fino a 60-100 cm di lunghezza e fino a 10 cm di larghezza di colore verde chiaro.

Nelle piante adulte la base dello stelo è lignificata, ha una forma triangolare o arrotondata. Fiorisce a fine della primavera – l’inizio dell’estate producendo grandi  fiori a forma di imbuto di  colore bianco o crema, con un aroma fragrante.

Epiphyllum oxypetalum

È la specie più comune in natura e probabilmente anche quella più diffusa come pianta ornamentale, cresce spontaneamente in Messico, Venezuela, Brasile. Ha steli eretti con forma arrotondata.

È chiamato “la regina della notte” per la fioritura notturna intensamente profumata.

I fiori sono grandi, bianchi, a forma di imbuto, lunghi fino a 30 cm e diametro di 17 cm. Questa specie cresce rapidamente e si moltiplica facilmente.

Epiphyllum

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Fioritura

La caratteristica principale di questo genere sono i grandi fiori molto appariscenti e profumati che nascono solo sui rami che hanno  almeno due anni di età. I fiori possono raggiungere anche i 30cm di diametro e  si aprono di notte (da qui il nome Regina della notte).

La fioritura generalmente  avviene in estate ed è abbondante anche se dura solo pochi giorni ma il periodo di fioritura varia  a seconda della specie.

Grazie all’ibridazione  si trovano in commercio cultivars che producono fiori dai colori più diversi e di dimensioni molto ragguardevoli, semplici o composti.

Consigli per la coltivazione dell’ Epiphyllum

L’Epiphyllum, trattandosi di una pianta epifita tropicale, necessita di un ambiente luminoso e caldo ma non eccessivamente soleggiato.

Per garantire una fioritura abbondante richiede concimazioni da marzo a settembre (ogni due irrigazioni). In inverno è necessario  garantire una temperatura che non scenda mai al di sotto dei 10 °C.

Coltivazione in Vaso

Se allevato in vaso l’Epiphyllum necessita  di terreni sciolti, ricchi di sostanza organica e materiale grossolano per evitare la compattazione del terreno attorno alle radici ed il ristagno dell’acqua di irrigazione.

Il vaso deve essere capiente, stabile e più largo che alto, consideriamo che  in pochi anni la pianta crescerà molto e avrà steli lunghi e pesanti mentre  le radici, poco sviluppate, non necessitano di spazio in profondità

La pianta si rinvasa ogni 2-3 anni e solo quando ha sviluppato un certo numero di nuovi rami. Il momento migliore è alla fine della fioritura.

Coltivazione in Piena Terra

 Questa pianta è perfetta per essere coltivata  direttamente in piena terra nelle zone costiere tirreniche, nelle  regioni del’Italia del Sud, in luoghi soleggiati e riparati dai venti freddi.

In tutto il resto di Italia è adatta alla coltivazione in vaso come pianta da interno, da tenere però anche all’aperto dalla primavera avanzata fino alla fine dell’estate.

Temperatura

L’Epiphyllum non tollera le basse temperature. In estate, la temperatura diurna ideale si aggira intorno ai 20-25° C., l’umidità relativa dovrebbe essere molto alta, intorno al 50-80% e rigorosamente in posizione ombreggiata.

Le temperature al di sotto dei 7°C possono essere tollerate per un brevissimo lasso di tempo.

È preferibile quindi, nelle zone dove l’inverno è particolarmente rigido, allevare la pianta in vaso così da poterla spostare  in un luogo più caldo durante tutto il periodo invernale anche se occorre tenere presente che per la fioritura è importante, durante il periodo invernale, tenere la pianta ad una temperatura compresa tra i 7-10°C e senza luce artificiale dopo il tramonto.

Sono piante che amano l’aria quindi è fondamentale assicurare una buona ventilazione facendo in ogni caso attenzione sia ai venti troppo caldi che a quelli troppo freddi.

Questa pianta non soffre per le alte temperature a patto che l’ambiente e il terreno siano sempre umidi.

Epiphyllum

Epiphyllum

Luce

L’Epiphyllum preferisce la luce solare indiretta o filtrata. Ama  l’umidità dell’aria. Non ama l’esposizione in pieno sole e non tollera i raggi solari diretti, è preferibile una zona di luce abbondante e diffusa; l’ideale sarebbe posizionarla di fronte di una finestra schermata da una leggera tenda.

Terriccio

Il substrato ideale per la coltivazione dell’Epiphyllum è  costituito da una miscela di torba, sabbia di fiume e foglie, con l’aggiunta di una buona quantità di materia organica; quindi questa pianta predilige un terreno ben drenato e aerato, come quello richiesto dalle orchidee

Annaffiatura

Diversamente dalla maggior parte delle piante grasse, il terriccio deve essere mantenuto sempre umido, ma vanno evitati i  ristagni idrici. Le annaffiature devono essere piuttosto abbondanti durante il periodo vegetativo della pianta, mentre  nei mesi autunnali ed invernali è sufficiente mantenere un minimo tasso di umidità del suolo.

Per ciò che concerne la frequenza, è opportuno  irrigare ogni 2-3 giorni nella stagione calda; in caso di altre temperature è opportuno  vaporizzare la pianta con acqua demineralizzata.

Durante l’irrigazione, il terreno fare  fluire rapidamente l’acqua attraverso i fori di drenaggio così  da inumidire il substrato e non lasciarlo inzuppato. Fare sempre attenzione a non lasciare ristagni idrici nel sottovaso.

Se durante il periodo della fioritura notate che  la pianta sia meno turgida del solito non allarmatevi perché è normale e si riprenderà da sola senza alcuna variazione dell’apporto idrico o nutrizionale.

Moltiplicazione

L’Epiphyllum si moltiplica per talea di foglia. Le talee, lunghe circa 10-15 cm, si prelevano in estate, dalla fine di luglio – inizi di agosto. Una volta prelevate vanno sistemate per circa sette giorni in un luogo riparato e fresco dove la ferita si asciugherà.

Poi si piantano per circa 1/3 della loro lunghezza in una composta formata da terra fertile e sabbia e si sistema il contenitore  all’ombra e ad una temperatura intorno ai 21°C.

Durante il periodo di radicazione il terreno va mantenuto  leggermente umido.  Ci vogliono circa 2-3 settimane perché le talee radichino poi  la pianta può essere trattata come se fosse adulta. Dopo dopo circa 3 anni le nuove piante fioriranno.

Concimazione

L’Epiphyllum  va concimato, ogni due settimane durante tutto il periodo vegetativo, con un fertilizzante ricco di potassio e fosforo, ma povero di azoto. Negli altri periodi le concimazioni vanno sospese.

Potatura

L’Epiphyllum non si pota. E’ sufficiente eliminare solo le parti che disseccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

 Altri Consigli per la cura

Si consiglia di rinvasarle ogni 2-3 anni. Queste piante succulente necessitano di essere poste a dimora in un substrato che abbia un ottimo drenaggio.

Parassiti, Malattie ed altre Avversità

L’Epiphyllum  è particolarmente resistente alle malattie ed ai parassiti.

Se la  pianta raggrinzisce e diventa molle forse ha ricevuto troppe annaffiature si deve quindi togliere la pianta dal vaso ed eliminare le radici danneggiate, si  fa asciugare la terra, si rimette la pianta nel vaso e si attende minimo una settimana prima di annaffiare.

Se la  pianta appare come bruciata probabilmente  è stata esposta al sole diretto ed occorre spostarla in una posizione luminosa ma mai al sole diretto.

La presenza di fessure nei rami è dovuta ad eccessivi sbalzi di temperatura tra il giorno e la notte occorre in tal caso sistemare la pianta in modo che non sia sottoposto a questi stress termici.

Se si formano macchie sulla pagina inferiore delle foglie indicano la   presenza di cocciniglia che si può togliere meccanicamente con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool. O, nei casi più gravi, utilizzando  degli antiparassitari specifici.

Curiosità

L’Epiphyllum è una pianta molto coltivata per l’abbondante fioritura. Il nome del genere deriva da due termini greci epí (sopra) e fýllon (foglia), ad indicare i fiori che nascono sopra i margini dei cladodi.

Alcuni chiamano queste piante anche orchidee cactus per via della loro caratteristica di essere piante epifite anche se nulla hanno a che vedere con le orchidee.

Le prime ibridazioni sono datate primi 1800, in Inghilterra da dove  si sono poi diffuse in Francia, Germania e Belgio e ai primi del 1900 negli Stati Uniti, soprattutto in California. Qui, grazie al clima favorevole, questa pianta è praticamente diventata la capitale dell’ Epiphyllum nel mondo.

È una pianta epifita, cresce cioè aggrappandosi ad altre piante anche se si nutre autonomamente, prendendo acqua e nutrienti dall’atmosfera e dalla quello che si trova sui tronchi o sulle rocce che usa come appiglio. È detta anche “Lingua di Suocera”.

Una varietà conosciuta e coltivata è l‘Epiphyllum oxypetalum, conosciuta come “Belle de nuit“, ha enormi fiori bianchi e profumati che si aprono nelle notti e si richiudono appena fa giorno.

Linguaggio dei Fiori

Il nome comune, antipatico ammettiamolo,  “Lingua di suocera” è riferito alla lunghezza dei rami irti di spine fastidiose che tanto somigliano alla lingua di una suocera pronta ad emettere critiche. Se lo si regala si può portare però il significato anche all’altra caratteristica ossia al fatto che di notte apre i suoi fiori profumati.

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4 pensieri su “Epiphyllum

  1. Salve

    magnifica pianta

    sono alla ricerca di varietà d'epiphillum

    ho una varietà Gialla e quella Rossa e morta

    può indicarmi dove posso trovare queste piante

    Grazie


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