Oreocereus

Oreocereus trollii
Oreocereus trollii – foto di Frank VincentzCC BY-SA 3.0

L’Oreocereus può essere considerato la controparte sudamericana del Cephalocereus. Sono infatti cactus molto simili: entrambi con sviluppo colonnare, entrambi ricorperti da una spessa lana bianca o peli.

Alcune specie del genere hanno presentano cosi tanti peli da oscurare completamente gli steli sottostanti. Il rivestimento lanoso conferisce loro un aspetto morbido, ma è sufficiente un esame più attento a rivelare spine acuminate che si estendono oltre la lana. Andiamo a conoscere da vicino l’Oreocereus.

Il genere Oreocactus raggruppa una serie di cactus originari della catena delle Ande nel sud America e diffusi, in natura, solo ad altitudini elevate. La pianta colonizza le zone montagnose del Sudamerica ed include specie di diverse forme e misure, che vanno dal cactus colonnare al cactus globulare. Il fusto di queste piante è ricoperto da lanuggine bianca che protegge il fusto dal freddo.

Diverse specie di Oreocereus che si trovano in coltivazione sono coltivate proprio per questa lanuggine che hanno fatto ribattezzare la pianta con il nome comune “Old Man Cactus” o “Old Woman Cactus”. Il rivestimento fornisce protezione contro i raggi UV che alle altezze dove cresce questo cactus sono piuttosto intensi.

L’ Oreocactus è caratterizzato da un fusto con portamento solitamente colonnare, suddiviso in 10-15 costolature verticali. Il fusto cresce diritto e con poche ramificazioni, può essere solitario o raggruppato in cespi. Può arrivare a misurare al massimo 2 metri di altezza. Produce fiori a forma di tromba, generalmente di colore rosso vivo o arancione simili a quello del genere Cleistocactus.

I fiori sono sovente impollinati dai Colibrì. I frutti sono rotondi e carnosi.

Classificazione Botanica

L’Oreocactus è un genere appartenente alla famiglia delle Cactaceae, alla famiglia delle Cactaceae, sottofamiglia delle Cactoideae, tribù delle Trichocereeae.

Alla tribù delle Trichocereeae appartengono altri genere di cactus ben conosciuti tra cui Echinopsis, Espostoa, Gymnocalycium, Leocereus, Lobivia, Matucana, Rebutia.

Principali specie

Il genere Oreocereus raggruppa una decina di specie, oltre a qualche variante. Eccone alcune

Oreocereus celsianus

Oreocereus celsianus
Oreocereus celsianus – foto di Stan Shebs CC BY-SA 3.0

L’Oreocereus celsianus è una specie che si è ampiamente diffusa ad alta quota in Argentina , Bolivia e Perù. Cresce naturalmente su suoli rocciosi e ben drenati tra le alte montagne, soprattutto nei pendii con orientamento a est e nord.

Fiorisce in zone caratterizzate da un clima freddo e secco in inverno e caldo con rare piogge in estate.La lanuggine bianca che la ricopre fornisce protezione dalla luce intensa tipica delle quote più elevate.

La pianta è inoltre dotata di “agenti chimici antigelo” contenuti nella sua linfa che la rendono alquanto resistente al gelo. I fiori, particolarmente strutturati, vengono impollinati dal più grande dei colibrì.

Oreocereus doelzianus

Oreocereus doelzianus
Oreocereus doelzianus – foto di Diego DelsoCC BY-SA 4.0

Oreocereus doelzianus cresce in alta quota principalmente sui versanti orientali nelle valli interandine. Questo cactus è ricorperto di lanuggine. Produce fiori di un intenso colore rosso vivo portati verso l’estremità degli steli.

L’ Oreocereus doelzianus forma basse colonie di esili cerei con molti fusti eretti che successivamente diventano molto ramificati dalla base o poco al di sopra del suolo.

Oreocereus hempelianus

L’ Oreocereus hempelianus è un corto cactus cilindrico caratterizzato da dense brevi spine marroni e luminosi fiori viola / rossi quando è maturo. Si tratta di una specie piuttosto variabile. Ha un portamento semplice o raggruppato dalla base con l’età. Il gambo è prima sferico e poi diventa allungato ed eventualmente corto-cilindrico con l’età. Arriva a misurare 30-40 cm (raramente 60) cm di altezza, e 10-15 cm di diametro. La specie cresce nella macchia andina su suoli rocciosi e sabbiosi dove è localmente abbondante e diffusa.

Oreocereus leucotrichus

Oreocereus leucotrichus
Oreocereus leucotrichus – foto di Leonora EnkingCC BY-SA 2.0

Oreocereus leucotrichus è un piccolo cactus colonnare arbustivo, che forma densi ciuffi larghi ricoperti di spine. È una specie molto variabile. Oreocereus tacnaensis Questa specie ha un portamento eretto, quasi prostrato e ramificato. E’ caratterizzata da steli il cui colore va dal blu-verde al grigio-verde, lunghi fino a 3 m e dal diametro di 4-8 cm. Presenta 10-16 costole, dentellate. Produce fiori bilateralmente simmetrici, che vanno dal rosso brunastro al rosso sangue, e che misurano 8-11 centimetri di lunghezza.

Oreocereus varicolor

Questa specie forma piccoli grappoli di diversi rami che sorgono basalmente, e che misurano fino a 50 centimetri di altezza. E’ caratterizzata da steli colonnari corti, di colore verde chiaro, del diametro di 6-10 centimetri, ricoperti di lana densa. Produce fiori il cui colore va dal rosa al carminio, che sono lunghi fino a 4 centimetri. Cresce nella Bolivia meridionale e nell’ Argentina settentrionale.

Oreocereus trollii

Oreocereus trollii
Oreocereus trollii – foto di Stan Shebs CC BY-SA 3.0

Si tratta di un cactus colonnare arbustivo che presenta peli fini e completamente avvolgenti e che ha spine di colore giallo-ambra. E’ una specie molto apprezzata tra gli appassionati di cactus.

Fioritura

I fiori dell’Oreocereus crescono sulla sommità del fusto e sono generalmente rossi o di altri colori vivaci, grandi e campanulati.

Consigli per la coltivazione dell’ Oreocereus

Oreocereus ritteri
Oreocereus ritteri – foto di Michael WolfCC BY-SA 3.0

Gli Oreocereus sono cactus longevi e resistenti, caratterizzati da una crescita molto lenta. Non è complicato coltivarli ma è indispensabile considerare le loro esigenze ed evitare i classici errori di coltivazione: scegliere una posizione luminosa ma riparata dal sole diretto nelle ore più calde e annaffiare regolarmente ogni 3-4 giorni in primavera ed estate.

Coltivazione in vaso

Il cactus cresce letanmente e pertanto non ha bisogno di rinvasi frequenti. Quando si procede al rinvaso, però, occorre fare particolare attenzione a non danneggiare le radici.

Si estrae la pianta dal vecchio vaso con tutto il pannetto di terra, si puliscono tutte le radici eliminando le parti secche, di lascia alcuni giorni la pianta a radici nude su foglio da cucina per far rimarginare le eventuali ferite nell’operazione di pulizia, si prende un vaso leggermente più grande e si compone una la miscela di terriccio con 1/3 di terriccio commerciale per cactaceae (terriccio universale setacciato, terriccio da giardino, terriccio maturo di foglie) e 2/3 di materiale inerte.

Si riempie il vaso a metà, si poggia la pianta con le radici ben aperte su questo strato, si immette l’altro i terricio con leggera pressione intorno allaa pianta.

Coltivazione in piena terra

Oreocereus
Oreocereus

Occorre considerare che si tratta di piante che provengono da zone di montagna, per questo è bene valutare la possibilità di coltivarle in piena terra.

Gli Oreocereus sopportano temperature minime fino a 4 °C e possono resistere anche a brevi gelate, purché il terreno sia ben secco. Il substrato dove coltivarle deve essere quello tipico per le piante succulente e quindi deve essere molto drenante, sciolto, con granulometria grossa.

Coltivazione in terrazzo

La pianta, condizioni climatiche ed esposizione permettendo, può essere allevata anche in terrazzo. Nel periodo che va da marzo ad ottobre può essere esposta in balcone ad est cosi che possa prendere il sole pieno dalle 8 alle 13 circa

Temperatura

Gli Oreocereus sopportano temperature molto basse, ma non tollerano l’umidità. Riescono a resistere ad una temperatura fino a 4 °C e anche a brevi gelate, purché il terreno sia ben secco.

Luce

Oreocereus
Oreocereus – foto di Frank Vincentz CC BY-SA 3.0

Necessitano di molta luce brillante e anche del sole diretto, ma non nei mesi estivi. Si deve scegliere una posizione molto luminosa ma che sia possibilmente riparata dal sole diretto in particolare nelle ore più calde della giornata. Da questo punto di vista le piante più giovani sono le più delicate.

Terriccio

Il terriccio adatto per gli Oreocereus è un terreno standard per cactacee.

Annaffiatura

Queste piante possono tollerare anche brevi periodi di siccità. Vanno quindi annaffiate poco, pochissimo durante la stagione invernale e vanno mantenuti appena umidi durante i mesi più caldi. Ci si può regolare con annaffiature ogni 3-4 giorni in primavera e in estate. Poi occorre diminuire progressivamente in autunno fino a sospendere completamente le bagnature in inverno.

Moltiplicazione

Oreocereus doelzianus
Oreocereus doelzianus

La riproduzione degli Oreocereus avviene prevalentemente per seme: occorre depositare i semi su un letto sabbioso alla temperatura di 21°C per favorire la germinazione. Se la pianta produce polloni laterali, gli stessi potranno essere utilizzati come talea, che andrà poi interrata nel periodo estivo, tra fine giugno ed agosto.

Concimazione

Durante il periodo vegetativo questi cactus vanno concimanti con dello stallatico ben maturo o con un prodotto specifico per cactacee.

Potatura

Gli Oreocereus vanno potati solo se lo stelo è danneggiato. L’operazione si fa all’inizio della primavera.

Abbinamenti con altre piante

Gli Oreocereus possono essere abbinati con piante che hanno le medesime esigenze culturali, quindi con altri cactus.

Altri consigli per la cura

Oreocereus celsianus
Oreocereus celsianus

Per favorire il drenaggio e scongiurare il rischio di marciumi radicali si può utilizzare un substrato composto da terreno fertile con aggiunte di sabbia grossolana. Per una buona crescita, è necessario rinvasare ogni anno le piante giovani. La moltiplicazione avviene per talee da prelevare dalla parte apicale in primavera.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Il principale nemico degli Oreocereus è l’eccesso di acqua o di umidità che può portare al marciume radicale.

Questo cactus, cosi come gli altri cactus, può essere suscettibile all’attacco di alcuni funghi che provocano marciumi, di afidi, di ragnetto rosso e cocciniglia.

Per prevenire i marciumi basta garantire un corretto drenaggio e non eccedere con le annaffiature. Se si nota la presenza di insetti parassiti, spesso nascosti tra le costolature o all’inserzione dei polloni, alla base della pianta, si possono rimuovere manualmente con un batuffolo di cotone o un cotton fioc imbevuti di alcol. Si possono debellare gli afidi utilizzando una soluzione di acqua e sapone di Marsiglia e, in caso di infestazioni imponenti. si possono usare specifici insetticidi.

Curiosità

Oreocereus leucotrichus
Oreocereus leucotrichus – foto di Krzysztof GolikCC BY-SA 4.0

L’ Oreocereus è una pianta originaria dell’America settentrionale, Perù, Bolivia, Argentina, Cile. Si tratta di una pianta molto longeva e resistente. Il nome deriva dal greco “òros” (montagna). Nel sua habitat naturale la pianta può raggiungere un metro di altezza. È diffusain natura, infatti, solo ad altitudini elevate.Le sottili spine essiccate dell’Oreocerus celsanus vengono utilizzate per imbottire materassi

Tossicità

L’Oreocerus non è tossico ma occorre fare attenzione alle spine.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori l’Oreocereus si rifà a quello delle Cactaceae, che simboleggiano la resistenza alle avversità ed alle difficoltà. Aggiungerei che le setole che nascondono le spine, possono essere una sorta di attenzione non tutto è come sembra.

Dove acquistare questo cactus

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