Alocasia

Alocasia

Orecchie di elefante: le Alocasia sono piante affascinanti (By James Steakley [CC BY-SA 3.0 or GFDL], from Wikimedia Commons)

Descrizione generale

Al genere Alocasia appartengono specie originarie delle aree tropicali del sud-est asiatico e subtropicali dell’Australia orientale. Non sono piante che si fanno apprezzare per le copiose fioriture, ma sono le grandi foglie ad attirare l’attenzione.

Le Alocasia rientrano nel grande gruppo delle piante ornamentali più belle da collocare in un ambiente chiuso, poiché con le loro forme e le grandi foglie, che sembrano delle orecchie di elefante (comunemente vengono proprio chiamate Orecchie di Elefante), riescono a portare delle note tropicali anche negli appartamenti situati nel bel mezzo del caos cittadino.

Basta anche solo un esemplare, magari posizionato in un angolo particolare della casa, per ricreare uno scenario di lussureggiante vegetazione domestica.

Le Alocasie possono essere coltivate solo all’interno? Con le parole appena dette, ben si può capire che quasi tutte le specie, dato che giungono a noi da zone dove il clima è particolarmente caldo e umido, si adattano meglio ad una coltivazione in vaso in luoghi riparati. Non è da escludere, come vedremo in seguito, la coltivazione in piena terra, anche se particolarmente difficoltosa.

Tutte le specie, infatti, possono essere definite come “fragili giganti”, dall’aspetto muscoloso, ma con poca forza. Le Alocasia sono piante particolarmente delicate, quindi mai farsi ingannare dalle apparenze e dalle dimensioni.

Caratteristiche generale Alocasia

Le Alocasia sono piante rizomatose e sempreverdi: proprio dai rizomi nascono e si sviluppano le grandi foglie e i fiori. Prima abbiamo detto che queste piante non colpiscono per la copiosa fioritura, ma non abbiamo negato l’esistenza di fiori, i quali si affacciano a fatica tra le enormi foglie.

Le foglie, a forma di grande freccia, possono arrivare anche al metro e più di lunghezza e sono di colore verde intenso nella maggior parte dei casi. Alcune specie, pur mantenendo forma e dimensioni del fogliame, si differenziano dalle altre per i colori delle foglie, che possono essere anche color bronzo, violacee e con nervature scure o chiare molto evidenti.

È difficilissimo portare le Alocasia alla fioritura, specialmente quando coltivate in casa.

Non basta ricreare l’habitat ideale per il loro sviluppo per poter ammirare gli strani fiori. Strani per il semplice fatto che si compongono di più parti: lo spadice è composto da fiori maschili provvisti di stami (nella parte alta), da fiori sterili (nella parte centrale) e da fiori femminili (parte bassa).

A fatica queste infiorescenze dalla particolare forma, simili a quelle delle Calle, riescono a svilupparsi e a farsi notare tra il fitto e grande fogliame. Poco importa, poiché lo spettacolo è comunque assicurato. Una piccola foresta tropicale in casa? Con le Alocasia è possibile!

Classificazione botanica

Regno: Plantae;
Clade: Angiosperme;
Clade: Monocots;
Ordine: Alismatales;
Famiglia: Araceae;
Sottofamiglia: Aroideae;
Tribù; Colocasieae;
Genere: Alocasia.

La famiglia è la stessa del Caladium, della Monstera, dello Spatifillo, dello Zamioculcas.

Principali specie e varietà

Quali sono le specie maggiormente diffuse e le varietà di Alocasia più ricercate? Scopriamolo insieme.

Alocasia Cuprea

Non sembra una normale pianta, ma una vera e propria opera d’arte fatta da un abile artigiano del bronzo. Le grandi foglie sono così lucenti e perfette nella forma, che appunto sembrano il risultato di un lungo lavoro di forgiatura. È una specie originaria del Borneo e presenta delle foglie dal colore molto particolare: il rame di base (può avere anche tonalità tendenti al viola) è interrotto con grazia da sfumature di verde intenso e lucente. La particolarità sta nel fatto che, guardando la pianta da diverse angolazioni, sembra cambiare colore, con giochi cromatici davvero affascinanti. È una delle specie maggiormente ricercate per la coltivazione in vaso in appartamento, proprio perché riesce con la massima eleganza a rendere unico ogni ambiente. Le foglie possono anche raggiungere i 70cm di lunghezza.

alocasia cuprea

La particolare foglia dell’Alocasia Cuprea (Henryr10 CC BY-NC-ND 2.0)

Alocasia macrorrhiza

È una delle specie che vanta una maggiore diffusione e che, anche se le dimensioni sono decisamente diverse, ha caratteristiche estetiche simili a quelle del banano nano. È una pianta davvero spettacolare, con fusto carnoso e grandi foglie a forma di cuore che possono tranquillamente superare i 30cm. Queste sono solitamente di colore verde chiaro, anche se non è raro imbattersi in esemplari di Alocasia macrorrhiza dalle foglie più scure o porpora (sono tantissime le cultivar che si possono trovare con facilità in commercio). Le foglie donano alla pianta una forma così armoniosa, che quasi passa in secondo piano la presenza del fiore. Anche se è difficilissimo assistere alla fioritura (specialmente quando coltivata in casa), il fiore c’è ed è anche molto bello. Infiorescenze molto simili a quelle delle calle, che fioriscono in estate. In natura può raggiungere anche i 5m di altezza.

alocasia macrorrizha

Alocasia macrorrizha nel suo naturale habitat (By Lijealso [GFDL or CC BY 3.0], from Wikimedia Commons)

Alocasia sanderiana

Foglie grandi e colori lucenti: le caratteristiche di base delle specie che appartengono a questo genere non cambiano, ma ognuna ha un dettaglio che la rende unica. La specie Sanderiana, ha foglie a forma di freccia di colore verde scuro, sulle quali sono ben visibili delle nervature color metallo e dei riflessi cromatici che creano particolari giochi di luce. È meglio coltivare questa pianta in casa e quando spostata all’aperto si consiglia sempre di posizionarla in luoghi riparati.

alocasia sanderiana

Alocasia sanderiana (By Kurt Stüber [1] [GFDL or CC-BY-SA-3.0], via Wikimedia Commons)

Alocasia cucullata

È una delle più piccole del genere, conosciuta anche come Taro cinese. È molto diversa dalle altre specie, proprio per le sue dimensioni: difficilmente supera il metro di altezza. Le piccole foglie, piccole orecchie di elefante, presentano spesse venature sulla pagina inferiore. Sono di colore verde chiaro e con margini rovesciati. Comunemente conosciuta come “Mano di Buddha”, viene collocata dagli abitanti di alcune regioni della Tailandia proprio davanti la porta d’ingresso di casa. Questo perché, quando il vento soffia, le foglie della A. cucullata ondeggiano dolcemente, quasi come se le mani di Buddha si muovessero per salutare e augurare fortuna a coloro che si apprestano ad entrare in casa.

alocasia cucullata

Giovani esemplari di Alocasia cucullata (Henryr10 CC BY-NC-ND 2.0)

Alocasia indica

Specie originaria della Malesia, anch’essa di dimensioni più contenute rispetto alle specie prima descritte (quando coltivata in vaso). È molto apprezzata proprio per il suo più delicato aspetto: le foglie sagittate sono di colore verde scuro con riflessi e venature più chiare sulla parte inferiore, mentre violacei sulla pagina inferiore. La varietà più richiesta è la “metallica”, con colori più lucenti sulla parte superiore della foglia.

alocasia indica

Alocasia indica (By Photo by David J. Stang [CC BY-SA 4.0], via Wikimedia Commons)

Alocasia x amazonica

Senza troppi giri di parole possiamo tranquillamente affermare che l’Alocasia x amazonica è la varietà più apprezzata e richiesta. È un ibrido ottenuto dall’incrocio di Alocasia longiloba e Alocasia sanderiana, che può essere coltivato in vaso o anche direttamente in giardino. Cresce senza particolari problemi in verande o cortili ben riparati, purché si riesca a mantenere un livello di umidità abbastanza alto. Ovviamente il clima deve essere particolarmente mite per tutto l’anno. Le foglie sono molto grandi e a forma di freccia: possono raggiungere i 60cm di lunghezza e una larghezza di circa 30cm. Sono di colore verde scuro e presentano delle venature bianche (o crema) molto vistose. Anche i margini hanno una colorazione diversa, sempre tendente al bianco. È una specie che fiorisce nel periodo primaverile o estivo. Perché questa varietà è così ricercata? Oltre che essere bellissima, riesce a stravolgere qualsiasi ambiente come un uragano tropicale: perfetta per stanze più piccole o per grandi spazi, riesce sempre a diventare la protagonista di casa. È impossibile non notarla.

ibrido alocasia x amazonica

Alocasia x amazonica (By Jerzy Opioła [GFDL or CC BY-SA 4.0], from Wikimedia Commons)

Fioritura

Come detto in precedenza, le Alocasia non vantano una spettacolare fioritura. È difficilissimo far sviluppare l’alta infiorescenza tra le foglie, anche se il livello di umidità è mantenuto alto e costante nell’ambiente e tutti i consigli sulla perfetta coltivazione sono stati seguiti alla lettera. Solitamente fioriscono tra l’estate e l’autunno, ma la spata (con fiori bianco crema) non sempre si farà vedere con il suo portamento fiero.

fioritura alocasia

Il fiore dell’Alocasia (Maja Dumat CC BY 2.0)

Consigli per la coltivazione delle Alocasia

Le Alocasia non sono piante impossibili da gestire, ma neanche rientrano nella categoria di quelle facili da coltivare, come ad esempio il Trichocereus o la Surfinia. Le origini tropicali complicano leggermente le cose, poiché maggior attenzione deve essere prestata al livello di umidità (quindi, temperatura e annaffiature) e alla corretta esposizione. Le Orecchie di Elefante sono sempre pronte a far restare a bocca aperta l’osservatore: vediamo come prendersi cura delle Alocasia.

Coltivazione in vaso

La coltivazione in vaso è perfetta per le specie appartenenti a questo genere. Ovviamente non potrà essere utilizzato un vaso di piccole dimensioni, altrimenti si rischia di veder la pianta cadere a terra, trascinata dal peso delle grandi foglie.

Il grande vaso scelto per la coltivazione della pianta dovrà contenere, sul fondo, pezzi di coccio, sabbia grossolana o qualsiasi altro materiale idoneo ad evitare ristagni di acqua. Tanta umidità, ma nessun ristagno di acqua: è questa la prima regola di fondamentale importanza per prendersi cura al meglio delle Alocasia. Il rinvaso dovrà essere effettuato ogni due o al massimo tre anni (a seconda della velocità di crescita della specie) alla fine dell’inverno. Scegliere solo ambienti particolarmente luminosi.

Coltivazione in piena terra

Vedere una pianta del genere in giardino non può che essere un piacere indescrivibile per gli occhi. Grandi, dai colori brillanti tipici delle foreste tropicali e sempreverdi. Però…c’è sempre un però pronto a rovinare la festa! Le Alocasia sono più facili da coltivare in casa, mentre non riescono ad adattarsi a climi più freddi. Insomma, solo se abitate in una località di mare, un luogo dove la temperatura è particolarmente mite durante tutto l’anno, è possibile provare a piantare una delle tante specie direttamente in giardino. Il rischio è davvero alto, ma se le condizioni climatiche consentono questa tipologia di coltivazione è possibile creare un angolo paradisiaco proprio davanti casa.

In giardino si consiglia di posizionare le Alocasia vicino ad altre piante che hanno le stesse necessità per quanto riguarda le annaffiature (abbondanti). Questo per assicurare alla pianta sempre un altro livello di umidità, condizione necessaria per una sana crescita. Perfetta è la collocazione vicino ad un piccolo specchio d’acqua artificiale: in questo modo non solo l’umidità sarà costante, ma lo spettacolo sarà sublime. L’importante è non posizionare mai la pianta all’interno di una ben visibile depressione del terreno, perché in questo modo i ristagni di acqua potrebbero danneggiarla gravemente in pochissimo tempo.

È difficile rinunciare alla coltivazione in piena di terra di queste meravigliose specie, ma un’altra soluzione c’è. Se proprio il clima non è sempre dalla vostra parte, potete coltivarla come annuale.

Coltivazione in terrazzo

Durante le stagioni più calde è possibile spostare il vaso su ampi balconi e terrazzi, prestando sempre la massima attenzione all’esposizione e senza avere mai troppa fretta di mostrare a tutti la propria Alocasia. Mai spostare all’aperto (se si vive in zone dove il clima non è mite) la pianta quando le temperature possono ancora scendere bruscamente e improvvisamente sotto i 15°C. Inoltre, mai lasciare l’Alocasia sotto i diretti raggi del sole durante la stagione estiva, specialmente nelle ore centrali della giornata.

coltivazione alocasia terrazzo

E’ possibile spostare le Alocasia sul balcone o sistemarle in una luminosa veranda, ma sempre prestando la massima attenzione alla corretta esposizione (newflower CC BY-NC-ND 2.0)

Temperatura

Le Alocasia sono piante tropicali, quindi difficilmente potranno svilupparsi e godere di ottima salute quando la temperatura ambientale (anche quando coltivate in casa) non è molto calda. La temperatura ideale è tra i 20 e i 35°C (in casa tra i 15 e i 25°C.) Ecco perché prima abbiamo più volte sottolineato che coltivare le specie appartenenti a questo numeroso genere è particolarmente difficile e rischioso in giardino. Alcune specie riescono anche a sopportane bene il freddo, ma il gelo è spietato con tutte.

Un ambiente molto caldo è ideale, ma di conseguenza anche l’umidità dovrà essere elevata, altrimenti la pianta perderà completamente le foglie. In casa è possibile nebulizzare di frequente l’acqua sulle grandi foglie (oltre che assicurare alla pianta regolari e abbondanti annaffiature), anche più volte al giorno durante la primavera e l’estate.

Luce

“Nelle foreste la luce è poca, quindi l’Alocasia può crescere anche in condizioni di scarsa luminosità”. Se questo pensiero, anche solo per un secondo, ha percorso alcuni sentieri della vostra mente, è giunto il momento di darvi un bel pizzicotto e tornare nella realtà. Anche se la logica non è assolutamente sbagliata, il genere che stiamo descrivendo non rientra tra le piante da coltivare in ombra totale.

Per la coltivazione in vaso in appartamento si consiglia di scegliere ambienti molto luminosi (vicino una finestra con esposizione a sud), mentre quando si parla di coltivazione in piena terra (quando possibile) è meglio scegliere una posizione di mezz’ombra.

Le Orecchie di Elefante amano la luce, ma non riescono proprio a stringere amicizia con i più forti raggi del sole, dai quali devono essere protette. Anche durante la bella stagione, quando si decide di spostare all’esterno il vaso, si consiglia di collocarlo al riparo, magari sotto un bel gazebo o sfruttando la luce filtrata di altre grandi piante.

luce e esposizione alocasia

Le Alocasia hanno bisogno di tanta luce anche in casa (Henryr10 CC BY-NC-ND 2.0)

Terriccio

Se le pretese sono maggiori per quanto riguarda la temperatura, l’umidità e l’esposizione, si riducono di molto quando si parla di terriccio perfetto. Un substrato ideale è composto da terriccio universale, torba, foglie e sfagno. L’importante è che sia molto soffice e ben sciolto, poiché le radici prodotte dai rizomi sono abbastanza fragili. Drenante: ecco un’altra caratteristica fondamentale che deve avere il terriccio.

Innaffiature

Le annaffiature delle Alocasia devono sempre essere abbondanti nei mesi più caldi, perché è fondamentale mantenere il terriccio costantemente umido. Quando il termometro comincia a segnare temperature elevate e le difficoltà nel mantenere alto il livello di umidità aumentano, è possibile nebulizzare dell’acqua direttamente sulle foglie.

In inverno le annaffiature, meno abbondanti ma sempre regolari, possono essere fatte con minor frequenza, senza mai lasciar asciugare completamente il terriccio.

Moltiplicazione

La moltiplicazione delle Alocasia avviene generalmente per divisione dei rizomi, operazione da fare preferibilmente nel periodo autunnale. La tecnica appena citata non è difficile da mettere in atto, ma occorre sempre prestare la massima attenzione.

Come procedere? Durante il rinvaso è possibile separare i getti giovani o tagliare dei piccoli segmenti di rizoma (talea di rizoma). È importante assicurarsi che ogni segmento di rizoma abbia almeno una o due gemme. Terminata questa prima fase si dovrà collocare la parte di rizoma prelevata in un substrato idoneo a trattenere l’umidità. Coprire con un telo di plastica trasparente, in modo tale da permettere alla luce di passare, ma di incrementare anche il livello di umidità. Il contenitore deve essere sistemato in un ambiente caldo (temperatura costante di circa 25°C) e attendere lo sviluppo dei getti. Le nuove piantine dovranno essere tenute al riparo fino alla primavera successiva, assicurando alle stesse tanta umidità e calore. Solo in seguito sarà possibile rinvasarle scegliendo un contenitore più ampio e procedere alle normali azioni previste per la coltivazione delle Alocasia.

Concimazione

Le Alocasia sono piante che crescono in modo abbastanza rapido, quindi è importantissimo provvedere con regolarità alla fertilizzazione, specialmente nel periodo primaverile ed estivo. Durante le stagioni calde è opportuno effettuare le concimazioni ogni 20/30 giorni, mentre durante l’autunno e l’inverno è possibile anche sospenderle. Meglio utilizzare un concime liquido (concime per piante verdi con alte percentuali di potassio) da somministrare direttamente alla pianta con l’acqua per l’irrigazione.

Potatura

Come intervenire su piante così grandi? Le Alocasia non devono essere potate, ma basta effettuare una regolare pulizia generale, eliminando le foglie secche e danneggiate.

Altri consigli per la cura

In molti casi è possibile notare delle piccole gocce che dalle grandi foglie cadono a terra. La pianta, proprio con questo pianto silenzioso, non cerca di attirare l’attenzione, ma si protegge da quella che potrebbe essere un’eccessiva umidità ambientale. Le lacrime di Alocasia identificano al meglio il fenomeno della guttazione: la pianta non riesce a trattenere tutta l’acqua delle innaffiature o delle nebulizzazioni e comincia ad espellerla proprio attraverso le foglie. Basta solo diminuire le irrigazioni e controllare meglio il livello di umidità ambientale per far tornare il sorriso a queste meravigliose piante.

alocasia cura guttazione

Lacrima di Alocasia (guttazione). Tanta umidità e annaffiature costanti, ma mai esagerare. (titanium22 CC BY-SA 2.0)

Parassiti, malattie e altre avversità

Prima abbiamo sottolineato l’importanza delle concimazioni, proprio perché carenze nutrizionali possono causare l’ingiallimento delle foglie, esponendo anche la pianta ad attacchi di afidi e cocciniglie. Una pianta debilitata è preda facile per questi parassiti, i quali possono essere tranquillamente scacciati via con una pulizia delle foglie (rispetto a molte altre piante è più facile sciacquare e ripulire le grandi foglie) o intervenendo con prodotti specifici.

Il ragnetto rosso, invece, attacca l’Alocasia quando è basso il livello di umidità. Il miglior modo per tenere lontana la minaccia di un attacco è provvedere a regolari nebulizzazioni.

Attenzione al colore delle foglie! Quando le foglie cominciano ad assumere una colorazione più scura e cominciano ad apparire meno vitali, è meglio cambiare subito la posizione alla pianta. La pianta sta subendo l’azione (e i danni) causati da un’esposizione diretta ai raggi del sole. Quando le grandi foglie perdono la loro lucentezza tipica o quando i margini cominciano a diventare leggermente più scuri, significa che la pianta sta soffrendo per le poche o sbagliate concimazioni.

Curiosità

Il nome di questo genere di piante dalle grandi orecchie (non è difficile capire il motivo per cui sono anche conosciute come “Orecchie di Elefante”) deriva da Colocasia, altro genere simile di piante, nel quale prima rientravano anche le specie ora appartenenti al genere Alocasia.

Tossicità

La tossicità delle Alocasia è dovuta alla presenza di cristalli di ossalato di calcio in ogni sua parte verde. Ingerire qualsiasi parte di questa pianta è molto pericoloso (può causare gonfiore alla gola).

Linguaggio dei fiori

Non c’è un vero e proprio significato nel linguaggio dei fiori che fa diretto riferimento all’Alocasia.

Resta una pianta spettacolare, perfetta per portare in casa un pizzico di bellezza tropicale.

Si adatta perfettamente a qualsiasi tipologia di arredamento ed è la pianta perfetta da regalare a chi, dopo un viaggio nei Paesi del sud-est asiatico o in altro luogo di origine della stessa pianta, lì ha lasciato un pezzo del suo cuore. In Tailandia è spesso collocata davanti la porta di casa per dare il benvenuto ai visitatori e augurare tanta fortuna.

 

 

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