Aucuba

Aucuba
Aucuba

L’Aucuba è un genere di piante che appartiene alla famiglia delle Cornaceae, originario dell’Asia.

E’ una sempreverde che somiglia all’Alloro (la specie Acucuba japonica è chiamata alloro macchiato), largamente sfruttata come pianta da appartamento e come siepe.

E’ molto decorativa in tutte le stagioni: in autunno e nei mesi invernali sul fogliame verde risaltano le drupe rosso brillante.

Trattandosi di una pianta dioca per la produzione delle bacche è necessario che due piante diverse, una con fiori femminili ed una con fiori maschili, siano vicine. In primavera si riveste di fiorellini a pannocchia.

Ha un portamento eretto ed arriva a raggiungere due metri d’altezza, sfoggia una chioma fitta e tondeggiante, i rami ed il fusto sono di color verde brillante. E’ caratterizzata da foglie lanceolate-ovali lunghe dai 2 ai 7 cm, cuoiose, lucide. Le foglie possono avere margini lisci o dentellati in base della specie.

Da marzo ad aprile produce fiori piccoli, con quattro petali violacei-marroni.

Classificazione botanica

Aucuba
Aucuba – foto di NeoneoCC BY-SA 3.0

Aucuba è un genere di piante appartenente alla famiglia delle Cornaceae.

Principali specie

Il genere Aucuba comprende una decina di specie. Qui riportiamo tre specie principali: la Aucuba japonica (la più diffusa nei nostri giardini), L’Aucuba himalaica e l’Aucuba chinensis.

Aucuba japonica

Aucuba japonica
Aucuba japonica – foto di TeunSpaans CC BY-SA 3.0

L’Aucuba japonica è un arbusto sempreverde originario del Giappone, che arriva a misurare un’altezza di 2 metri ed una larghezza di 1,5 metri. E’ senza dubbio la più diffusa.

Ha una crescita media, presenta foglie coriacee, lucide di colore verde picchiettate di giallo. Nel mese di giugno fiorisce regalando piccoli fiori verdastri, seguiti, in autunno, da bacche rosse sugli esemplari femminili.

Vive all’aperto tutto l’anno, ma durante i mesi freddi nelle zone dell’arco alpino va protetta con una pacciamatura.

E’ una pianta resistente: tollera il freddo, il caldo intenso e anche il vento salmastro.

Ci sono diverse varietà che si diversificano per le caratteristiche del fogliame:

  • Aurea bicolor è caratterizzata da una grande macchia gialla vicino alla nervatura centrale
  • Concolor e Crassifolia caratterizzate da foglie spesse e coriacee
  • Crotonoides che presenta foglie punteggiate di giallo
  • Dentata caratterezziato da foglie profondamente incavate

Aucuba chinensis

Aucuba chinensis
Aucuba chinensis

Questa specie è originaria della Cina meridionale, di Taiwan, della Birmania e del Vietnam del Nord.

Può avere portamento arbustivo o essere un piccolo albero. Solitamente arriva a misurare fino a 6 metri di altezza, ma può essere più grande.

Presenta foglie spesse di colore verde scuro sopra e verde chiaro sotto, talvolta con denti lungo i margini.

Aucuba himalaica

Aucuba himalaica
Aucuba himalaica – foto di peganumCC BY-SA 2.0

Si tratta di una specie originaria dell’Himalaya caratterizzata da foglie ovali con i bordi lisci.

Fioritura


L’Aucuba fiorisce da marzo ad aprile. I fiori non sono molto appariscenti. Alla fioritura seguono i frutti, il vero “pezzo forte” della pianta. Il frutto è una bacca di color rosso molto decorativa che resiste per parecchi mesi.

Consigli per la coltivazione dell’Aucuba

Aucuba
Aucuba

L’Aucuba è una pianta molto resistente che può essere coltivata sia all’aperto che in vaso (anche in casa).

Preferisce un luogo semiombreggiato e riparato, cosi che i gelidi venti invernali, non rovinino le foglie. Necessita comunque di una breve esposizione diretta ai raggi del sole.

Il terreno ideale è acido non calcareo, profondo, drenato e ricco di humus. Resiste bene anche a basse temperature, in casa va collocata in ambienti freschi e vicino ad una fonte di luce.

Nonostante la resistenza della pianta è necessario adottare qualche accortezza: se le foglie sono bagnate e vengono irradiate dalla luce del sole, si macchiano in modo irreversibile.

Il peso della neve può spezzare i rami, ed è quindi necessario scuotere la neve dopo una nevicata abbondante.

L’Aucuba, infine, non tollera i terreni poco drenati dove l’acqua ristagna a lungo, in quanto in quelle condizioni è facilmente attaccata da un fungo che fa annerire le foglie.

Coltivazione in vaso

Questa pianta può essere coltivata in vaso e cresce bene anche in appartamento. Va collocata in una stanza fresca Il rinvaso si esegue in primavera ogni 2 -3 anni. Il terreno ideale deve essere ricco di sostanza organica e ben drenato.

Per la scelta del vaso ci si può orientare per vasi piccoli e di ceramica o terracotta con un diametro da 12 cm a 15 cm se la pianta è piccola, e da 13 cm a 20 cm in caso di pianta già grande.

Usate un terriccio molto ben dreanto. Si riempie con il terriccio preparato in precedenza e si pone la piantina al centro facendo in modo che le radici non siano intrecciate. Gli spazi vuoti si riempiono con il terriccio. Si comprime leggermente e si innaffiate poco. Il vaso va tenuto a mezz’ombra, al riparo dalla luce diretta del sole.

Coltivazione in piena terra

L’Aucuba può essere messa a dimora dall’autunno alla primavera, escludendo i periodi in cui il terreno è inzuppato d’acqua o gelato.

Benché questa pianta richieda davvero ben poche cure, per attecchire bene è necessaria qualche attenzione al momento della messa a dimora. Si deve scavare una buca larga e profonda che sia il doppio del vaso che contiene la pianta al momento dell’acquisto, occorre quindi mescolare la terra dello scavo con compost o letame maturo e annaffiare regolarmente per i primi anni.

Pianta da siepe

Aucuba japonica
Aucuba japonica – foto di Bsm15~commonswiki CC BY-SA 3.0

Queste sempreverdi sono perfette per realizzare siepi folte e piene e molto belle nella versione variegata. Si devono sistemare le diverse piante a circa 1 metro di distanza una dall’altra, così da non soffocarsi reciprocamente durante lo sviluppo.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi, si deve scegliere una collocazione a mezz’ombra.

Temperatura

Si tratta di una pianta che resiste bene al freddo (sopporta anche diversi gradi C sottozero), ma è bene ripararla dai venti freddi invernali.

Durante il periodo vegetativo è necessaria un’elevata umidità ed una temperatura di almeno 18°C.

Dopo la fioritura, la pianta va collocata in un ambiente piuttosto fresco ma con temperatura non inferiore ai 12°C

Luce

E’ preferibile una collocazione a mezz’ombra, ma è necessario ch ericeva qualche ora di luce anche se non un’esposizione alla luce diretta del sole. Se esposta troppo al sole l’Aucuba le foglie potrebbero annerirsi.

Terriccio

Non ha bisogno di terreno particolare, ma comunque preferisce un terreno leggero e ben drenato.

Annaffiatura

La pianta va annaffiata con regolarità ma sopporta senza problemi anche brevi periodi di siccità.

E’ importante evitare i ristagni idrici. L’eccesso di acqua ed i terreni troppo bagnati favoriscono l’insorgenza di marcescenze e marciume radicale.

Le innaffiature devono essere abbondanti e regolari dalla primavera all’autunno, ma non si deve mai lasciare il terreno inzuppato. Nel mese di marzo, non appena riprende a pieno lo sviluppo vegetativo, si deve addizionare alla zolla di terreno sottostante il fusto, del concime a lenta cessione organico non troppo ricco di azoto e sempre in piccole quantità.

Moltiplicazione

Aucuba japonica
Aucuba japonica – foto di DigigalosCC BY-SA 3.0

L’Aucuba si può moltiplicare per semi o per talea.

Si tratta di una pianta dioica, pertanto, per ottenere i semi, sono necessari sia l’esemplare maschio e che quello femmina (generalmente un maschio per quattro-cinque femmine).

La semina si può fare al termine dell’estate-autunno, ma è un metodo lento che non sempre dà buoni risultati.

E’ preferibile usare le talee, che devono essere lunghe circa 12/20 cm, e che vanno prelevate nei mesi di agosto-settembre.

Vanno tagliate le foglie a metà e poi le talee vanno messe a radicare in un cassone freddo con un miscuglio di sabbia e torba. Nella primavera successiva, dopo la radicazione, le piantine vanno trapiantate in vivaio o in un luogo riparato e lasciate per 1-2 anni, fino alla messa a dimora definitiva.

Concimazione

Aucuba
Aucuba

Nel periodo primaverile-estivo si deve intervenire usando un fertilizzante completo diluito all’acqua di annaffiatura, ogni 20 giorni circa.

Potatura

Questa pianta non richiede potature regolari ma dopo qualche anno può rivelarsi utile una potatura per conferire forma e compattezza alla pianta che tende a svilupparsi troppo sia in altezza che in larghezza.

Il primo anno dopo l’impianto i rami delle piante che formano una siepe vanno accorciati di un terzo, mentre sulle altre piante si deve interviene solo per potare i getti troppo lunghi che alterano la sagoma dell’arbusto o per eliminare i getti che manifestano la “reversione” cioè quelli con foglie completamente verdi, che vanno tagliati alla base nel punto in cui si sono formati sul fusto principale.

Abbinamenti con altre piante

L’Aucuba può essere abbinata con cespugli da fiore e specie da siepe come il Pittosforo o il Lauroceraso.

Altri consigli per la cura

Si tratta di una pianta facile da coltivare, che tollera l’ombra intensa, i fumi e i gas. Si pianta in settembre-ottobre o in marzo-aprile in posizione soleggiata o parzialmente soleggiata.

Per assicurare l’impollinazione si pianta un individuo maschile ogni tre piante femminili. Si moltiplica per talee semilegnose, in primavera e in autunno.

Se coltivata in vaso si deve provvedere alla pulizia periodica delle foglie e occorre porre le piante all’aperto nella bella stagione.

Parassiti, malattie ed altre avversità

L’Aucuba può essere attaccata dalle cocciniglie che colpiscono i rami e la pagina inferiore delle foglie, stimolando la pianta a produrre sostanze zuccherine che la rendono più soggetta ad attacchi di fuliggini. Occorre eliminare fisicamente i parassiti e usare un prodotto anticoccidico o strofinare la parte colpita con un batuffolo di cotone imbevuto di acqua e alcool.

I ristagni d’acqua possono provocare marciumi e disseccamento fogliare.

Un terreno troppo compatto o secco può provocare la comparsa di macchie nerastre sulle foglie.

Curiosità

L’Aucuba cresce spontaneamente in Cina, nelle regioni dell’Himalaya e in Giappone.

Il nome deriva dal giapponese Ookiba, con tre gruppi di specie e relativi ibridi di arbusti sempreverdi largamente diffusi nel XIX secolo come piante ornamentali.

Tossicità e/o uso erboristico


Le foglie e le bacche dell’Aucuba sono tossiche: l’ingestione può provocare l’irritazione della mucosa orale e gravi disturbi gastrici e nausea.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

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6 pensieri su “Aucuba

  1. La mia Aucuba ultimamente sta soffrendo. Le cime si sono afflosciate e i rami si stanno annerendo, ho provato a togliere le foglie appassite, ma ora sta prendendo a tutta la pianta.
    Non so cosa fare.
    Spero che mi possiate dare qualche suggerimento.


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