Il tappeto erboso: tipi, costo, messa in posa e manutenzione. Intervista a Daniele Marinotto

Parte integrante del giardino, il tappeto erboso e la sua posa, cura e manutenzione, sono fondamentali sia da un punto di vista estetico sia per quel che concerne la funzionalità stessa del giardino. E’ preferibile un prato a rotoli o un prato a semina naturale? Qual è il costo del tappeto erboso? E come manutenerlo? Queste e altre domande ho rivolto a Daniele Marinotto, da anni progettista, costruttore e manutentore di giardini, oltre che formatore di settore.
Dopo le interviste Il Giardino biologico e come curarlo e La potatura delle piante, in quest’occasione, per la rubrica Passione Giardinaggio, Daniele ci illuminerà sul tappeto erboso con la sua ormai consueta dovizia di particolari. Pronto a prende appunti? Cominciamo!

#1. Cos’è il tappeto erboso?

Il tappeto erboso è una parte integrante del giardino, assolve sia alla parte estetica (insieme alle piante) sia alla parte funzionale. Pensa al tappeto erboso come come a una moltitudine di piante da curare e coccolare.

#2. Qual è la funzione del tappeto erboso nell’allestimento di un giardino?

Oltre all’aspetto estetico, dobbiamo tenere presente le convenienze che derivano dal costruire il tappeto erboso e dal piantare alberi e arbusti intorno alle nostre abitazioni.

La più importante funzione svolta dal tappeto erboso nell’allestimento di un giardino è la termoregolazione che svolge, abbassando la temperatura e creando un microclima a noi congeniale.

Altre preziose funzioni del tappeto erboso sono l’assorbimento delle polveri sottili dannose alle nostra salute; la captazione delle precipitazioni meteoriche e, non da ultimo, l’emissione di ossigeno, al pari delle piante.

#3. È preferibile un prato a rotoli o un prato a semina naturale? Perché?

Non vi è alcuna differenza tra il prato pronto e quello seminato, infatti le varietà contenute nel prato pronto sono le stesse che possiamo seminare direttamente sul nostro terreno. La differenza sta nel pronto effetto.

Il prato a rotoli, dopo la radicazione (che in genere avviene in circa dieci giorni) può essere utilizzato immediatamente.

Con il prato seminato, invece, dobbiamo attendere la radicazione e i successivi sfalci fino all’infoltimento prima di poterlo usare.

#4. Quali sono i tipi di tappeto erboso che è possibile installare in un giardino?

Il tappeto erboso deve far parte della progettazione del giardino poiché la composizione del miscuglio da utilizzare, che sia esso composto da microterme o da macroterme, deve prevedere il grado di calpestio sopportabile e la futura manutenzione a cui vogliamo o possiamo sottoporlo.

#5. Quanto costa un tappeto erboso?

Questa è una domanda con due risposte. Il tappeto erboso, infatti, può essere fai da te o commissionato a dei professionisti. Il prezzo comunque non può essere generalizzato, poiché per determinarlo devono essere presi in considerazione diversi fattori, tra i quali: la correzione del terreno, la formazione delle pendenze, la qualità e le varietà delle sementi utilizzate, la tipologia dei concimi e la dimensione dell’area interessata.

Per quanto riguarda il tappeto erboso posato da un professionista, per un lavoro da 500 mq senza troppe problematiche il prezzo per il prato pronto è di circa 10/12,00 euro a mq e per quello seminato di 5/6,00 euro a mq.

Per il tappeto erboso fai da te dobbiamo considerare le caratteristiche e i prezzi dei materiali. I migliori miscugli di sementi devono avere un prezzo che si aggira intorno agli 11,00 euro a kg, devono essere selezionati, micorizzati, con alta purezza e germinabilità (sono queste le caratteristiche di confronto da analizzare quando si acquistano i sementi) da distribuire sul terreno in ragione di circa 30/40 grammi a mq.

I migliori concimi da utilizzare sono quelli a cessione controllata e un sacco da 25 kg costa circa 60/80,00 euro a seconda della composizione e della tecnologia e sono da distribuire a circa 30 gr./mq. L’acquisto del prato pronto a rotolo incide circa 3,5 /5,00 euro a mq, escluso i trasporti.

La differenza tra il tappeto erboso posato dal professionista e il tappeto erboso fai da te sta nella manodopera, nei mezzi per l’esecuzione e nella successiva garanzia e gestione del tappeto dopo la sua formazione.

#6. Come realizzare un tappeto erboso perfetto?

Il tappeto erboso perfetto è quello che soddisfa il proprietario. Come Giardiniere Bioetico, ritengo una cosa naturale la presenza di piante pioniere all’interno del prato e non userei mai i diserbanti selettivi per eliminarle. Altrettanto importante, però, è attuare tutte le tecniche agronomiche per mantenere il prato in salute.

Si comincia con la preparazione del terreno, dopo l’analisi delle condizioni ambientali (quella chimica e quella pedologica) si effettuano le dovute correzioni intervenendo con la correzione della struttura, con la correzione chimica (ph) e con l’integrazione organica.

Il secondo passo da compiere è la scelta del seme da usare: macroterme per le zone con clima invernale mite o caldo (Cynidon dactylon, Paspalum vaginatum, Zoysia japonica, Stenotophrum secundatum ) e microterme per le zone con clima invernale rigido (Festuca arundinacea , festuca rubra, Lolium perenne, Poa pratensis, Agrostide stolonifera). In Friuli e in tutto il nord Italia si usano le microteme mentre ho seminato paspalum in Sardegna e cynodon a Salerno, per farvi capire le aree di utilizzo.

Indispensabile è eseguire o acquistare sementi conciate con le micorrizze (associazione simbiotica tra funghi buoni e radici del prato). In commercio anche i prati in rotolo sono già micorizzati.

In foto potete vedere l’estensione dell’apparato radicale che permette al prato di sopportare periodi siccitosi e captare nutrienti in un’area di terreno davvero notevole. La scelta del seme tiene conto anche dell’utilizzo di varietà rizomatose o cespitose, a seconda della manutenzione o dell’utilizzo a cui è destinato. Ricordate che le rizomatose hanno capacità rigenerative maggiori.

Tappeto-erboso-passione-giardinaggio

#7. Quali sono i principali nemici di un tappeto erboso sano?

Il nemico numero uno è il manutentore che per pigrizia o ignoranza esegue tagli troppo bassi, usa concimi agricoli anziché quelli a cessione controllata e non segue una conduzione agronomica corretta programmata, provocando l’insorgenza delle malattie fungine che distruggono il prato lasciando spazio alle piante pioniere (infestanti) che vanno ad insediarsi negli spazi lasciati liberi .

#8. Ci suggerisci 3 consigli per manutenere un buon tappeto erboso?

Il primo consiglio è di fondamentale importanza. Una volta scelte le varietà, l’altezza di taglio è fondamentale per mantenerle in salute: Agrostide 0,5/1,25 cm, Cynodon 1,25/2,5, Poa Festuca rubra e Loietto 2,5/5,00 , Festuca arundinacea 3,75/7,5 cm.

Il secondo consiglio é senz’altro di micorizzare il tappeto erboso. Se non lo avete fatto in fase di semina, potete farlo in fase di arieggiatura o di rigenerazione. E’ fondamentale avere un apparato radicale esteso e in salute, come vi suggerisco nel video.

Il terzo consiglio è quello di affidare la messa il posa del prato a un Giardiniere Certificato Bioetico (o quantomeno richiedergli una consulenza), poiché è il solo che con la sua esperienza potrà farvi vivere un prato sano e in salute, senza l’utilizzo dei fitofarmaci che vengono utilizzati per il controllo delle malattie delle infestanti. Ricordate che hanno permanenza nel terreno e voi con i vostri bambini o animali dovreste utilizzarlo.

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