Kalmia

Kalmia

La Kalmia è un bellissimo arbusto sempreverde ornamentale originario dell’America settentrionale, dove cresce spontaneo sotto le chiome di grandi alberi nei freschi boschi.

È una pianta  acidofila ed ha quindi le stesse esigenze del Pieris o dei rododendri, quindi vuole un terreno torboso e con pH basso (acido), che non sia mai completamente asciutto e che sia ben drenante.

La sua altezza varia a seconda delle specie, in generale è intorno ad un metro, e la larghezza varia dai 70 cm al metro.

Ha una crescita lenta, le sue foglie, alterne ed opposte, sono di colore  verde scuro sulla pagina superiore e verde-grigio sulla pagina  inferiore, i suoi  fiori sono piccoli, rotondi piatti di colore rosa o bianchi, dopo i fiori è il turno dei frutti che spuntano in agosto-settembre che sono scuri a capsule semilegnose, che a maturazione si aprono per liberare i semi.

La Kalmia si sviluppa componendo densi arbusti ramificati larghi e alti il cui colore è  verde nelle piante giovani e marrone negli esemplari adulti.

Kalmia

Classificazione botanica

Kalmia è un genere che appartiene alla famiglia delle Ericaceae e che conta circa dieci specie. E’ originaria del Nord America e di Cuba.

Principali specie

Al genere Kalmia, appartengono 8 specie di arbusti sempreverdi, rustici, a fioritura estiva. Vediamone alcuni.

Kalmia angustifolia

Kalmia agustifolia
Kalmia angustifolia Puusterke CC BY-SA 4.0

Questa specie è originaria delle regioni nord-orientali dell’America settentrionale. La sua altezza arriva a 1,5 m, idem per la larghezza. Le sue foglie sono ellittico-lanceolate.

Nei mesi di giugno-luglio produce fiori rosa-porpora che sono riuniti in corimbi larghi 5 cm e che sbocciano all’ascella delle foglie.

Tra le diverse varietà la Ovata è caratterizzata da foglie più grandi rispetto alla specie rustica; la Rubra invece, si distingue per le foglie verde scuro e fiori rosso scuro.

Kalmia hirsuta

Questa specie ha una coltivazione piuttosto complessa , fiorisce in estate e non supera i sessanta centimetri d’altezza

Kalmia cuneata

Questa specie è originaria delle regioni orientali degli Stati Uniti, la sua altezza arriva a 3 m. Ha portamento eretto è semisempreverde, ed è caratterizzata da  foglie ovato-oblunghe.

Nel mese di giugno sbocciano fiori bianchi, riuniti in corimbi (infiorescenze a grappoli).

Kalmia latifolia

Kalmia latifolia

Questa specie è originaria delle regioni nord-orientali dell’America settentrionale. La sua altezza arriva a 3,5 m idem per il diametro. E’ un arbusto con foglie ellittico lanceolate, coriacee, lucide, velenose. I fiori sbocciano in maggio-giugno e sono di un bel rosa brillante, con stami appariscenti, riuniti in corimbi terminali lunghi 8-10 cm.

Kalmia polifolia

Kalmia polifolia
Kalmia polifolia peupleloup CC BY-SA 2.0

Questa specie è originaria dell’America settentrionale, è alta 50 cm e ha una larghezza di 1,2-1,5 m. E’ un arbusto sempreverde, strisciante, rustico, caratterizzato da foglie ovali-oblunghe, coriacee. In maggio-giugno sbocciano i fiori, rosa, larghi 1,5 cm, riuniti in corimbi terminali..

Kalmia ericoides

Questa specie è di origine cubana. E’ caratterizzata da steli decombenti lunghi circa 1,5 metri ricoperti da foglie ellittiche di colore verde e velenose. Durante il periodo della fioritura produce fiori bianchi o rosa.

Va coltivata in terreno acido e si adatta bene anche in vaso ma attenzione perché è tossica per gli animali domestici e il bestiame in genere.

Fioritura

La bellezza della Kalmia risiede tutta nella sua fioritura rosa o purpurea, che avviene a tarda primavera/inizio estate a seconda della varietà.

Regala splendide macchie di colore con i suoi fiori bianco-rosati, rosa carico o rossi

Consigli per la coltivazione della Kalmia

La Kalmia si pianta in settembre-ottobre o in aprile-maggio, in terreno umido, torboso, non calcareo, meglio se in posizioni ombreggiate. Ama un clima fresco, una luce intensa ma non il sole diretto.

Si può coltivare in vaso (e in tal caso si può sposare all’ombra durante i mesi estivi e tenerlo esposto dalla fine dell’inverno alla metà della primavera) o in piena terra.

Non è pianta impegnativa, va potata solo periodicamente, è abbastanza rustica e non tende ad ammalarsi facilmente.

Kalmia latifolia

Coltivazione in vaso

La Kalmia si sviluppa senza problemi anche in vaso anche perché è caratterizzata da una crescita lenta.

Il vaso adatto deve avere un diametro almeno di 40 centimetri e altrettanto profondo.

Il terriccio deve essere specifico per acidofile quindi a pH basso. E’ meglio optare per un miscuglio composto da terriccio universale, 1 parte di torba, 1 parte di pomice o altro materiale inerte atto a garantire il drenaggio dell’acqua delle annaffiature.

Non bisogna eccedere con le annaffiature e va lasciato asciugare il terreno tra un apporto idrico e il successivo per scongiurare il rischio di ristagni idrici.

Per evitare innalzamento del pH del terreno e per assicurare i nutrienti indispensabile alla sua crescita, occorre eseguire periodicamente le concimazioni.

Quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio dell’acqua delle annaffiature, in media ogni 3 anni, occorre rinvasare la pianta in un contenitore più grande ed avendo cura di non rompere il pane di terra che avvolge le radici. Nella sezione vasi potete vedere il contenitore più adatto.

Coltivazione in piena terra

La messa a dimora della Kalmia va eseguita durante la primavera o l’autunno. La pianta va collocata in una porzione di giardino che sia parzialmente ombrosa. Prima metterla a dimora occorre creare il suo terreno ideale mischiando nel terreno del terriccio composto per lo più da foglie con in più della torba e della sabbia.

La buca destinata ad accogliere la Kalmia deve essere alta e profonda il doppio del vaso che la contiene. Una volta estratta dal vaso l’arbusto andrà inserito nella buca con tutto il pane di terra che avvolge le radici e ricoperto fino al colletto con nuovo terriccio. Dopo l’impianto la pianta va annaffiata per bene e pacciamata con aghi di pino o abete.

Temperatura

La Kalmia vive all’aperto tutto l’anno, al sole sull’arco alpino, a mezz’ombra al Centro-Nord o in ombra al Sud; non sopporta il caldo estivo ma tollera bene il gelo. La temperatura minima non deve scendere sotto i -30/-20 °C

Luce

La Kalmia ama la luce quindi è optare per posizioni che la espongano adeguatamente ai raggi solari in particolare a quelli del mattino e della sera.

La collocazione varia molto a seconda della zona dove la pianta viene coltivata. Nelle zone più fredde va bene il sole di qualsiasi ora. Nelle zone caratterizzate da un clima troppo caldo è meglio scegliere posizioni ombrose o semi ombrose al massimo quelle raggiunte dal sole nelle ore del primo mattino o del tardo pomeriggio.

L’esposizione diretta ai raggi del sole durante le ore più calde può ustionare le foglie danneggiandole gravemente. Nelle regioni con estati miti e più fresche, la Kalmia può essere messa a dimora anche al sole diretto.

Tollera bene il freddo invernale.

Kalmia latifolia

Terriccio

Come tutte le piante acidofile (Ortensia, Rododendro, Azalea, ecc.), la Kalmia predilige terreni sciolti, ben drenati a pH acido (6,5). Il terreno migliore, in particolare per la coltivazione in vaso, è una miscela di una parte di terriccio universale con 3 parti di torba, una parte di pietra pomice e una parte di stallatico.

Annaffiatura

La Kalmia è una pianta che ha bisogno di molta acqua nel periodo primaverile e durante la fioritura. Durante autunno – inverno si deve invece annaffiare pochissimo.

Se allevata in vaso si deve innaffiare con acque non dure in quanto il contenuto di calcare abbassa l’acidità del substrato meglio usare acqua distillata o acqua piovana.

Moltiplicazione

La Kalmia può essere moltiplicata per seme, per via agamica per talea semilegnosa oppure per propaggine.

Moltiplicazione per seme

La semina si esegue mettendo i semi a germinare in un terriccio specifico, soffice e ben drenato. Che va mantenuto costantemente umido fino alla comparsa dei germogli. Quando le piantine saranno abbastanza robuste per essere maneggiate potranno essere messe a dimora definitive in piena terra o in vaso.

Moltiplicazione per talea

Le talee semilegnose vanno prelevate con cesoie affilate e disinfetate, si mettono a radicare in un mix di sabbia e torba in parti uguali, che va mantenuto in luogo fresco e umido fino alla completa radicazione delle talee.

Le piantine ottenute per seme e per talea si allevano in vaso e in un luogo protetto per minimo due anni prima di essere messe a dimora definitiva. Le talee di Kalmia si prelevano nel mese di agosto da getti laterali dell’anno.

Moltiplicazione per propaggine

Tra agosto e settembre, si può moltiplicare la pianta con il metodo della propaggine ossia interrando i rami più lunghi e flessibili fino a quando non emettono radici. A radicazione avvenuta si staccano dalla pianta madre e si trapiantano.

Concimazione

Alla fine dell’inverno è bene concimare la pianta interrando alla sua base del concime organico ben maturo; in estate ogni 20 giorni si deve somministrare del concime liquido specifico per piante da fiore diluito nell’acqua delle annaffiature seguendo le dosi consigliate sulla confezione.

Potatura

Prima della ripresa vegetativa, in primavera, vanno recisi eventuali rami danneggiati o secchi. Vanno accorciati quelli troppo lunghi e disordinati per dare alla pianta una forma armoniosa, e si asportano i fiori appassiti.

Abbinamenti con altre piante (Consociazione)

La Kalmia si può abbinare con altre piante acidofile come l’ Enkianthus, la Leucothoe, l’ Azalea, il Rododendro, la Camelia, il Pieris

Altri consigli per la cura

Per combattere la clorosi ferrica occorre irrorare le foglie e il terreno con una soluzione di solfato di ferro o ferro chelato e per le irrigazioni è meglio preferire acqua piovana.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Le piante di Kalmia possono essere colpite da malattie fungine o crittogame come il mal bianco o oidio, caratterizzato da depositi di polvere biancastra sulle foglie e che riduce la fotosintesi e ne compromette la crescita;

Altro problema può essere il marciume radicale, che propagandosi al colletto e alla massa vegetativa ne provoca il rammollimento e la morte per asfissia;

La clorosi ferrica si manifesta invece con l’ingiallimento delle foglie ed è causata da un terreno a pH acido.

Kalmia

Curiosità

La Kalmia è conosciuta anche con altri nomi comuni come alloro americano e lauro di montagna. La pianta deve il suo nome a Peter Kalm un discepolo finlandese di Linneo che visse intorno al diciottesimo secolo.

Tossicità

La Kalmia è una pianta tossica e velenosa sia per gli uomini sia per gli animali.

Libri e Bibliografia

2019 Daily Planner Flowers Pretty Star Shaped Kalmias 384 Pages: (Notebook, Diary, Blank Book) di Distinctive Journals

Floral Journal Star Shaped Kalmias Copertina flessibile –di Distinctive Journal

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