Orchidea

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Classificazione botanica

Le orchidee appartengono all’ordine delle Asparagales, alla famiglia delle Orchidaceae e ad circa 775 generi, e specie tra i più noti troviamo il genere Brassia, Paphiopedilum, Phalaenopsis, Phragmipedium, Pleione, Vanda, Cambria, Cattleya, Dracula, Laelia, Lycaste, Cymbidium, Dendrobium, Miltonia Miltoniopsis, Odontoglossum, Oncidium.

Caratteristiche generali

Le Orchidee fanno parte di una famiglia di piante monocotiledoni, comprendono un elevatissimo numero di generi, specie e ibridi, che possono essere sia spontanei che coltivati. Nonostante le diversità tra le diverse specie ci sono dei denominatori comuni tra tutti i fiori di orchidea.

Il fiore di Orchidea ha una caratteristica struttura alata, composta nella parte superiore da un calice, costituito da tre elementi detti sepali, mentre nella parte inferiore abbiamo tre petali, uno di questi chiamato labello, differente dagli altri due per la sua forma.

Il colore e le dimensioni del labello variano a seconda delle diverse specie. I fiori delle orchidee sono composti sia da organi maschili che femminili, l’ impollinazione avviene tramite insetti che trasportano il polline gelatinoso di fiore in fiore. Le foglie sono per lo più semplici, a volte possono apparire carnose e di forma tubolare.

La maggior parte delle orchidee è originaria delle zone umide della fascia intertropicale.

Nel nostro Paese si trovano circa 85 di specie spontanee, diffuse sia in montagna che vicino alle nostre coste. Molte di queste specie sono in via di estinzione.

Oltre alle caratteristiche differenti anche gli habitat cambiano a seconda delle specie, troviamo le specie epifite, cioè che hanno solo radici aeree che crescono su tronchi o rocce, specie terrestri e specie sotterranee e semi-acquatiche. In tutto il mondo non esiste una zona che non abbia una specie autoctona.
Esiste proprio una classificazione che si basa sull’habitat e che consente di distinguere le orchidee tra: orchidee simpodiali, orchidee monopodiali, orchidee, terrestri, epifite, litofite.

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Principali generi e specie

La famiglia delle orchidee è davvero molto vasta, forse tra le piante fiorite è la più grande con le sue oltre 30.000 specie e con le centinaia di migliaia di ibridi. Citiamo alcuni generi tra i più noti e alcune specie e cultivar. Rimandiamo poi alle singole pagine per maggiori dettagli.

  • Angraecum Sesquipedale
    E’ nota anche con il nome di Orchidea di Darwin che si accorse per primo che aveva un impollinatore notturno.
  • Bletilla Striata
    Ha un’altezza di circa 30 cm ed è originaria della Cina, del Giappone e del Vietnam.
    La sua fioritura avviene generalmente tra marzo e giugno.
  • Cambria
    Orchidee ottenute da ibridazioni principalmente tra varietà appartenenti ai generi Oncidium, Odontoglossum e Miltonia.
  • Cattleya
    Si tratta di un’orchidea epifita originaria dell’America centrale, del Brasile e del Perù. I suoi fiori, dai colori vivaci, possono essere solitari o riuniti in infiorescenze.
  • Coelogyne cristata
    Una delle specie più apprezzate dagli appassionati di orchidee.
  • Cymbidium
    Proviene dalle regioni montuose tropicali e subtropicali dell’Asia.
    La sua fioritura avviene da gennaio a maggio in base alla specie.
  • Cypripedium calceolus
    E’ nota anche come scarpetta della Madonna, le sue origini si collocano in Asia ed in Europa.
  • Dendrobium
    Ha origini indiane, australiane e ci sono specie che provengono dalle isole del Pacifico meridionale.
  • Ludisia discolor
    Fa parte delle cosiddette orchidee gioiello, coltivate soprattutto per le loro foglie molto ornamentali
  • Macodes petoda
    È originaria di Sumatra e delle Filippine. Fa parte del gruppo delle orchidee gioiello ed è coltivata per la bellezza delle foglie.
  • Miltonia
    Detta anche Orchidea Pansé, proveniente dal Brasile.
  • Odontoglossum
    A questo genere appartengono circa 300 specie, native delle alte foreste dell’America centrale e meridionale. La loro fioritura avviene due volte l’anno.
  • Oncidium
    Genere di orchidee molto vario con molte centinaia di specie. Di solito hanno il labello carnoso. Sono conosciute anche come “Orchidee Ballerine”.
  • Phalaenopsis
    E’ nativa delle Indie Orientali e delle Filippine.
  • Paphiopedilum
    Le sue origini sono dell’Asia intertropicale. Generalmente la sua fioritura avviene in tutti i periodi dell’anno.
  • Stanhopea
    Proviene dal centro/sud america e può fiorire più volte l’anno
  • Vanda
    Cresce durante tutto l’arco dell’anno
  • Vanilla planifolia
    È originaria del Messico e viene coltivata ai tropici dove i baccelli di vaniglia che contiene vengono utilizzati in cucina e nella cosmesi.
  • Dracula bella
    E’ nativa della Columbia ed è molto scenografica
  • Bulbophyllum falcatum
    Si tratta di una pianta piccola di origine Africana, per vedere i suoi piccolissimi fiori occorre una lente d’ingrandimento

Pragmipedium
E’ originaria del Messico e dell’America meridionale.

Bulbophyllum Thai Spider
Si tratta di un ibrido artificiale.

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Cypripedium x ventricosum
E’ nota come essere una delle scarpette di Venere.

Pleurothallis insigne
La si trova nell’America tropicale.

Hamelwellsara Happy Hour
Un ibrido con fiori vivaci dai colori accesi

Psychopis Krameriana
Il suo nome significa “che somiglia ad una farfalla”, si tratta di una specie davvero molto bella.

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Consigli generici per coltivare le orchidee

Come per tutte le piante anche le orchidee hanno delle particolari esigenze che vanno rispettate se si vuole una crescita corretta ed una buona fioritura.

Coltivare le orchidee non è impossibile, anzi ci sono specie, come la Phalaenopsis, la Oncidium, la Paphiopedilum e la Cymbidium proprio adatte ai principianti.

I consigli migliori li trovate sulle pagine dei singoli generi o specie. Qui ci sono consigli generali.

Esposizione

A seconda della varietà cambiano anche le esigenze legate all’esposizione ed al clima. L’ Orchidea predilige esposizioni con un abbondante illuminazione, ma non alla luce diretta del sole. La luce è determinante per la loro crescita ma possono esserci variazioni di quantità a seconda della specie. Anche la temperatura ideale per la coltivazione di queste piante può variare a seconda della specie. Comunque si consiglia per la maggior parte delle specie di evitare il caldo torrido e le gelate invernali.

Idem, per quel che riguarda l’umidità ambientale, troppa può provocare la comparsa di macchie sui fiori, poca può fare ingiallire il fogliame.. E’ meglio umidificare l’ambiente piuttosto che bagnare direttamente il substrato.

Per maggiori informazioni vedi anche l’articolo “Di quanta luce hanno bisogno le Orchidee?

Annaffiature

Durante i mesi più caldi le orchidee vanno annaffiate dalle 2 alle 4 volte per settimana. Durante i mesi più freddi le annaffiature si possono portare ad una volta la settimana.
E’ bene considerare che le epifite assorbono anche l’umidità dall’ambiente circostante grazie alle radici aeree.
L’acqua ideale è quella piovana ma è possibile usare anche acqua filtrata o acqua distillata.

L’acqua deve essere a temperatura ambiente.

Se si annaffiano troppo le orchidee muoiono, quella della troppa acqua rappresenta la causa di morte più comune per le orchidee in vaso. Con un’eccessiva irrigazione le radici si decompongono e non sono più in grado di assorbire. Questo è il motivo per il quale spesso le orchidee sono coltivate in vasi trasparenti: per controllare lo stato delle radici e regolare le annaffiature.

Se, al contrario, le orchidee vengono annaffiate troppo poco si manifestano diversi sintomi come l’appassimento e l’afflosciamento delle foglie.
Per aumentare l’umidità negli ambienti troppo secchi si possono nebulizzare le foglie.

Per maggiori informazioni vedi l’articolo dedicato: Come innaffiare le orchidee

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Terreno-rinvaso

Il substrato per le specie epifite funge principalmente da sostegno e per le specie specie terrestri funge da nutriente.
Il periodo ottimale per rinvasare le orchidee è la primavera meglio se la pianta non è in fiore. Alcune orchidee vanno rinvasate biennalmente o triennalmente
Generalmente le orchidee preferiscono substrati acidi, con una buona aeratura, soffici, che siano poveri di elementi minerali; un terriccio potrebbe essere composto da torba, sfagno, foglie e corteccia di conifere, radici di felci, terra di bosco.
Spesso le specie epifite sono coltivate su “zattere” di corteccia, di sughero o miste a materiali spugnosi, per fare in modo che la pianta cresca in un habitat il più simile possibile a quello naturale

Concimazione

I terricci per le orchidee scarseggiano in sostanze nutritive. Questo perché si tratta di piante poco esigenti in questi termini. Il concime comune per le piante da appartamento non va bene, risulta troppo forte e potrebbe bruciare le radici. Occorre optare per due fertilizzanti: uno più equilibrato da usare per la crescita primaverile ed estiva e uno più ricco di potassio che favorisce la fioritura in autunno ed inverno. Si cambia fertilizzante quando cambia la stagione: le due fasi devono coincidere.

Per maggiori informazioni vedi l’articoli: Concimare le orchidee

Fioritura

La fioritura delle orchidee avviene spontaneamente nel periodo autunnale ma può anche avvenire anche in altri periodi dell’ anno, questo per le varie manipolazioni dell’ uomo.
Per favorire la fioritura del Cymbidium si deve tenere presente che questa pianta, per fiore l’anno successivo, necessita di molta luce e di un deciso calo delle temperature notturne durante l’estate. La differenza ideale dovrebbe aggirarsi attorno agli 8 gradi per una quindicina di giorni.
Se non c’è pericolo di gelate la pianta dovrebbe essere portata all’esterno, in posizione riparata. Prima che arrivi il freddo la pianta va riportata all’interno e va tenuta in un luogo fresco. E’ fondamentale che l’ambientamento avvenga in modo graduale perché i cambiamenti bruschi provocano la caduta delle gemme.

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Moltiplicazione

Le orchidee si moltiplicano per seme o vengono propagate vegetativamente per divisione delle piante adulte o per coltura di apici meristematici. Si tratta di operazioni piuttosto complesse che occorre compiere in ambienti particolari, non si possono fare a casa.

Qualora si volesse tentare vi consigliamo di provare con i Cymbidium che si possono moltiplicare per divisione. Si prende una pianta che ormai è divenuta troppo grande per il suo vaso. La si divide in maniera tale da ottenere tre grandi pseudobulbi verdi e un vecchio bulbo bruno. La pianta va tagliata cercando di fare meno danni possibili.
Vanno controllate le radici di ogni “cespo”, vanno eliminate quelle danneggiate. Le radici che restano vanno tagliate a 12 cm circa di lunghezza. Le piante vanno rinvasate in vasi sufficientemente grandi nei quali dovranno restare nei due anni successivi.

Meglio comunque limitarsi a curare la propria orchidea e a lasciare la propagazione agli esperti del settore che hanno disponibile tutta l’attrezzatura necessaria.

Parassiti e malattie

I problemi più comuni legati alle orchidee trovano origine non tanto dalle malattie quanto da una scorretta manutenzione legata alle errate temperature o annaffiature.
Se ad esempio la luce è poca si possono indebolire i germogli, si possono accartocciare le foglie, può non formarsi la gemma fiorale.
Se al contrario la luce è eccessiva allora si possono ingiallire le foglie, può comparire una colorazione rossa nel fogliame, si possono decolorare i fiori.
Anche un’umidità eccessiva può fare ingiallire le foglie, degradare i pseudobulbi e fuoriuscire le radici dal vaso

Le temperature troppo basse possono fare comparire una colorazione rossastra nel fogliame più giovane, possono fare imbrunire la base dei fiori, possono fare comparire maculature brunastre sui fiori.

Consigli

Il substrato da utilizzare per le Orchidee può essere diverso a seconda della specie, nella maggior parte dei casi i materiali da utilizzare sono: sfagno, torba, frammenti di scorza di pino, foglie di faggio, corteccia di sughero, cortecce varie, polistirolo. La moltiplicazione avviene sia per seme che per divisione, da tener conto che queste operazioni sono molto complesse, da eseguire in determinati ambienti, quindi si sconsiglia di effettuarli in casa. Il rinvaso si effettua solo in alcuni casi: quando la pianta è cresciuta troppo, e quindi il vaso è diventato piccolo per poterla ospitare, quando la pianta è infestata da parassiti e muffe, infine quando il substrato diventa marcio a causa di eccessi idrici.

Curiosità

La maggior parte delle specie è originaria delle zone tropicali di Asia, America centrale e Sudamerica.

La famiglia delle Orchidacee risulta tra le più numerose al mondo, conta infatti circa 650 generi, 25.000 specie e più di 100.000 ibridi. Questa pianta è utilizzata anche a scopo terapeutico, come emolliente e antinfiammatorio.

In arte l’ Orchidea ha da sempre rappresentato la raffinatezza, il lusso, la sensualità e l’eleganza.

Le orchidee sono quasi tutte allogame ossia ad impollinazione incrociata, pertanto in natura per favorire il contatto del polline con i pronubi (insetti, colibrì, pipistrelli, lumache), devono dare via a degli stratagemmi perché la scarsa produzione di nettare dei loro fiori non basta per attirarli; tra gli stratagemmi più curiosi troviamo la somiglianza di alcuni fiori di orchidee che in ricorda le femmine di certi insetti.

Linguaggio dei fiori

L’orchidea simboleggia la “totale dedizione”. E’ anche simbolo di romanticismo, di passione, di sensualità.

Questo fiore si regala quando si è certi di provare sentimenti corrisposti.

L’orchidea è anche il simbolo di raffinatezza e di eleganza.

Da secoli è considerato afrodisiaco, con la sua radice o con i suoi steli si preparavano elisir d’amore, pozioni magiche e ricette contro la sterilità.

La leggenda narra del greco che Orchide, fanciullo bellissimo al quale erano spuntati due seni femminili, si uccide buttandosi da una rupe e come d’incanto sul luogo della sua morte spuntano tantissimi fiori, chiamati orchidee dallo sventurato Orchide.

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6 pensieri su “Orchidea

  1. ciao a tutti sono Manila

    e volevo dirvi che le orchidee sono il simbolo della raffinatezza e del lusso e si regalano per riconoscere la sensualità e l' eleganza di una donna 🙂

  2. L'anno scorso, ho ricevuto in regalo ,una bellissima pianta di orchidea con due tralci,e meravigliosamente, ha

    rallegrato per quasi un anno la mia casa! Se ne potessi trovare una simile ,la comprerei subito!

    Maria Bernardina

  3. ho acquistato una pianta fiorita di orchidea, alcuni fiori sono aperti, un paio si sono aperti a casa mia e i più piccoli, ancora chiusi sono appassiti. qualcuno sa come mi devo comportare?


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