Cannabis legale: Avanza la riscoperta!

Cannabis sativa, pianta

Certamente in questi ultimi anni, vi sarà capitato di leggere o sentir parlare sui media, della riscoperta della coltivazione della canapa.

Infatti, grazie alla battaglia legislativa e comunicativa degli esercenti, delle riviste di settore e delle varie associazioni nate in questo ventennio, nel maggio 2016 si è giunti all approvazione della legge 242 sulla coltivazione della cannabis sativa L. chiamata anche comunemente canapa (lo ricordiamo quella senza effetti psicoattivi, da non confondere con la cannabis indica).

Ma andiamo con ordine.

Questa antica risorsa di cui noi italiani eravamo l’eccellenza, è stata per anni criminalizzata e tacciata come droga pericolosa, probabilmente a causa del proibizionismo mediatico costruito ad arte negli anni 50 dalle multinazionali americane della plastica e della farmacia.

Qui parlerò solo della pianta in quanto tale, non discuteremo gli effetti che produce la sostanza, nè dei vari problemi etici.

Cosa sta cambiando oggi ?

L’approvazione della legge 242 del 2016 (legge a dir poco lacunosa e confusionaria), possiamo tranquillamente affermare che ha avuto un effetto dirompente sia nelle istituzioni, nei media ed ovviamente nel mercato.

Si contano quasi 2000 aziende nate in meno di 2 anni, che coltivano, commercializzano o trasformano i derivati della pianta di cannabis sativa a basso contenuto di THC. Un economia nascente, una speranza che come al solito la nostra politica ha cercato prontamente di affossare.

Come dicevo, la situazione non è assolutamente chiara. Se vuoi capire meglio cosa si può fare e cosa non si può fare, ti rimando a questo articolo di NonSprecare.

Come posso coltivare Cannabis sativa legalmente

Semi di Mariuana Sativa

Chiaramente esistono un serie di semplici requisiti necessari per poter coltivare cannabis sativa L.

Una partita iva agricola oppure l’iscrizione all albo dei coltivatori diretti, è il primo requisito se si vuole commercializzarla.

Un altro aspetto importante, è l’obbligo di coltivare le 65 Varietà iscritte al catalogo EU, che infatti devono essere corredate di apposita certificazione, in fase di acquisto e vendita del prodotto.

Per finire, una volta avvenuta la seminata, è buona cortesia avvertire le autorità locali.

Il più importante requisito per poter effettuare questa coltura, è la soglia di legalità determinata dalla percentuale di thc (il cannabinoide psicoattivo).

La percentuale di thc non deve superare la soglia dello 0,5%, per non incorrere nella legge 309/90 sugli stupefacenti. Per questo motivo è necessario affidarsi solo a sementi certificate che garantiscono questo aspetto. Qualora per motivi di stress o stagionali la pianta dovesse superare detta soglia, il coltivatore è tenuto a consegnare il materiale vegetale alle autorità locali, per essere distrutto.

Certamente una consulenza da un avvocato esperto in materia, è vivamente suggerita.

Coltivazione Mariuana e Legge Italiana

E per coltivare canapa in casa a livello amatoriale?

Da qualche anno è stato legalizzato l’uso ornamentale e florovivaistico della pianta di canapa, non è raro ormai scorgere le piante di cannabis in negozi o vivai specializzati vendute per uso ornamentale. Molto presto sara possibile acquistare piante di canapa nei vivai come i Gerani o le Ortensie.

I fiori di canapa sono splendidi e profumati e possono avere anche proprietà benefiche.

Il 19 dicembre 2019 le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno stabilito in maniera chiara che coltivare poche piante ad uso personale non costituisce reato:

Non costituiscono reato le attività di coltivazione di minime dimensioni svolte in forma domestica. Attività di coltivazione che per le rudimentali tecniche utilizzate, lo scarso numero di piante ed il modesto quantitativo di prodotto ricavabile appaiono destinate in via esclusiva all’uso personale del coltivatore.

Tuttavia anche se questa sentenza fa ben sperare, coltivare cannabis indica mediaca, (cioe ad alto contenuto di thc) rimane ancora un reato perseguibile, anche se il giudice in sede di processo puo rifarsi a questa sentenza, prosciogliendo l’imputato perche il fatto non sussiste.

Per ulteriori chiarimenti si può consultare questo articolo (leggi qui). Aggiorneremo questo articolo quando la situazione sarà più chiara e certa.

Coltivazione Mariuana

Come reperire semi di cannabis sativa

Procurarsi semi di canapa sativa per la riproduzione in campo, è un aspetto che va considerato con largo anticipo. Le industrie sementiere italiane ed europee hanno visto lievitare le richieste in questi anni e cominciano a pretendere gli ordini, già dall’anno precedente.

Ci sono alcuni distributori, come ad esempio https://www.growshopitalia.com/semi-marijuana che riescono sempre a soddisfare gli agricoltori, comprando prima e in tempo, ingenti quantità di semi. Come accennato la legge 242/16 sulla canapa, consente la coltivazione solo di sementi certificate.

Assicuratevi sempre che i semi di cannabis sativa siano muniti di regolare cartellino e certificazione EU.

É possibile scaricare facilmente su google l’elenco delle 65 varietà certificate coltivabili nella comunità europea.

Qualora non si riuscisse ad acquistare semi di cannabis con cartellino, è possibile acquistare da vivai con regolare licenza, piantine germinate in plateau di varie dimensioni. Le quali sempre, devono essere provviste di certificazione.

Quali varietà di cannabis mi conviene coltivare

Diverse Varietà di Semi di Cannabis

Questa risposta esige una serie di altrettante domande. La pianta di canapa può avere una decina di destinazione d’uso a secondo di come si vuole trasformare o utilizzarla e la scelta della varietà influisce fortemente sul risultato finale. Ad esempio per uso alimentare tipo oli o farina, esistono varietà più produttive o resistenti per questo genere di coltura. Idem dicasi per le varietà da estrazione di terpeni o principi attivi, fibra e cosi via.

La coltivazione che ha spopolato in questi 2 anni, è certamente quella dei fiori di cannabis, sebbene come hanno potuto appurare gli agricoltori, è tutt’altro che semplice.

La differenza sostanziale tra le destinazioni d’uso, è che per la cannabis industriale (semi, oli farina e fibre), si opera con macchinari industriali dall’inizio alla fine, invece per le infiorescenze di cannabis si fa tutto a mano o quasi.

Coltivare cannabis per le infiorescenze

Coltivazione di Cannabis

Questo processo produttivo esige delle nozioni specifiche e delle tecniche appropriate nel quale solo l’esperienza può garantirvi il successo. Il fiore di qualsiasi specie vegetale è una cosa molto delicata che può rovinarsi in qualsiasi momento.

Allo stesso modo quando si coltivano fiori di cannabis, sono necessari alcuni accorgimenti ben precisi, sia durante la coltura, ma soprattutto per la raccolta e l’essiccazione.

Sebbene le informazioni su questi aspetti , tra fiere, giornali e la rete non mancano, vi suggeriamo di affidarvi ad un consulente esperto in materia.

Coltivazione cannabis, esistono consulenti esperti ?

Per fortuna si! Tuttavia essendo questo tipo di agricoltura relativamente nuova, non è facile individuare chi millanta esperienza comprovata. sedicenti scuole od aziende di consulenza hanno proliferato (passateci il termine)  in questo “mercato delle vacche”.

Fate attenzione ad esigere il curriculum di chi vi segue che possa comprovarne l’esperienza. Gli esperti della coltivazione della cannabis non mancano, ma solo chi è nel settore da sempre può aiutarvi.

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