Piante e luci: come creare un piccolo vivaio in mancanza di un ambiente esterno

piante interno con luci

Da diverso tempo, alcuni tipi di piante sono impiegate come elementi di arredo e di design per spazi interni come il salotto, l’ingresso di casa, la cucina oppure la camera da letto.

Una moda partita nello scorso decennio che, a poco a poco, si sta trasformando in una vera e propria abitudine diffusa su tutto il territorio nazionale.

Prima di procedere all’acquisto di questi tipi di piante, devi sapere che sfortunatamente non tutte le piantine sono fatte per stare in salotto.

Alcune, addirittura, rischiano di appassire in pochi giorni se lasciate in casa, distanti dal contatto costante con la luce solare, fondamentale per la loro crescita.

Altre, al contrario, possono tranquillamente progredire e fiorire anche in casa, dopo aver fissato temperature simili a quelle esterne con l’impiego di luci LED. In questo modo, le diverse componenti della pianta come foglie, gambi e fusto non sono mai private della quantità di calore di cui hanno incessante bisogno.

È possibile, infatti creare un piccolo vivaio all’interno della casa utilizzando impianti di illuminazione come le catenarie di luci Led, in modo da creare la giusta temperatura per le piante, impreziosendo tutto l’ambiente circostante e donando un aspetto sofisticato.

Si tratta davvero di sistemi impensabili fino a qualche anno fa, capaci di ridimensionare l’importanza della luce solare per gli esseri vegetali.

Con passione, impegno ed alcune accortezze, anche chi non dispone di uno spazio esterno può dedicare del tempo a piante, fiori e frutti, concedere un tocco di naturalezza al soggiorno e nel frattempo recuperare la calma e le energie dopo una giornata particolarmente impegnativa.

Scoprirai presto che la coltivazione indoor può essere un fantastico toccasana per la mente e per il corpo, tanto da non poter più farne a meno.

I benefici delle luci sulle piante indoor

Oggigiorno, le tecniche per prendersi cura di piante, fiori ed erbe nell’appartamento si dividono in due grossi blocchi.

Il primo blocco è costituito dai meno recenti sistemi manuali. Il riferimento è a luci led che vengono accese solo in casi di emergenza, premendo un semplice tasto posizionato a lato.

La seconda categoria riguarda sistemi automatizzati in grado di produrre fasci di luce controllati e mirati di modo che non siano dannosi per gli esseri vegetali.

Posta questa importante distinzione, bisogna riconoscere che tra i più diffusi sistemi automatici si inseriscono i tubi luminosi e le catenarie.

Si tratta, in buona sostanza, di una serie di piccoli led posti in rapida successione all’interno di un tubicino che funge da involucro protettivo. Il cavo che unisce le lucine viene reso molto sottile per consentire a queste ultime di ruotare senza intoppi sul fusto, fino ad arrivare alle foglie. Dopo aver avvolto la pianta con le lucine, si potrà procedere all’accensione e godersi lo spettacolo di colori.

I modelli di ultima generazione offrono la possibilità di regolare diversi aspetti importanti come intensità, colori e tempistiche direttamente dal proprio smartphone dopo aver completato l’accesso sulla relativa applicazione.

Questi sistemi automatizzati sono ben apprezzati dai consumatori in quanto uniscono l’utile al dilettevole.

L’amica verde beneficia della luce e del caldo di cui necessita per sopravvivere, mentre la famiglia si gode lo show proposto dalla fusione di diverse tonalità. Alla fine, tutti possono dirsi completamente soddisfatti.

Riguardo il prezzo di una catenaria, esso è determinato da un’attenta valutazione su funzionalità, materiali impiegati nella realizzazione del prodotto, lunghezza del cavo e numero di led presenti al suo interno.

Ci sono sistemi alternativi per tenere alla luce le piante di casa?

Può capitare che ad alcuni non piaccia quell’effetto avvolgente prodotto dalle catenarie sulle piante presenti in casa.

Niente paura, ci sono molte alternative estremamente interessanti. Prime fra tutte, le lampade HID, chiamate anche a scarica ad alta intensità, possono vantare di una grandissima potenza lumen x watt. Tra le maggiormente impiegate, ci sono quelle con ioduri metallici, capaci di riprodurre un fascio luminoso vicino a quello emesso dai raggi solari.

Meritano di essere menzionate anche le lampade fluorescenti. Il grado di intensità è compreso tra i 30 e i 90 lumen x watt, molto inferiore rispetto a quello sprigionato dalle lampade HID. In genere, le lampade fluorescenti hanno la forma di un tubo e sono impiegate nelle prime fasi di sviluppo.

L’ultima possibile soluzione è data dalle lampade a led, la tipologia più venduta sul mercato italiano ed internazionale. Tra i punti di forza di questi prodotti si inserisce sicuramente il rapporto qualità/prezzo che non ha rivali ormai da anni.
I modelli proiettati verso il futuro presentano dei led di colore diverso miscelabili così da soddisfare particolari esigenze che potrebbero insorgere nelle varie fasi di crescita della pianta.
Lo spettro di luce è stato oggetto di tanti test in laboratorio per essere fedele il più possibile a quello solare. In conclusione, tanto per la persona alle prime esperienze quanto per il pollice verde indoor è doveroso operare un bilanciamento tra le funzionalità del prodotto ed i bisogni reali.

È giusto utilizzare la tecnologia led per la crescita di piante?

Quando non c’è modo di posizionare delle piante o dei fiori all’esterno dell’immobile ma nonostante ciò si vuole ugualmente ricreare un angolo verde, è giusto fare affidamento sulla tecnologia led.

Una mossa intelligente è quella di differenziare i sistemi di illuminazione, tenendo conto dello stadio raggiunto dall’essere vegetale. Un’affermazione confermata da diversi studi scientifici internazionali.

Gli studi di settore hanno confermato che lampade led in grado di provocare spettri di colore rosso sono un valido sostegno in fase di fioritura, facilitando la crescita frondosa e la formazione delle biomasse, mentre quelle a spettro blu sono l’ideale in fase vegetativa se si vogliono limitare possibili eccessi.

Per facilitare il processo di fotosintesi, il consiglio che viene dato dai professionisti è quello di puntare su spettri tendenti al verde. I risultati ottenuti con questi innovativi metodi hanno lasciato a bocca aperta tanto i professionisti quanto gli appassionati delle coltivazioni indoor.

Un altro grande vantaggio della tecnologia led è dato dalla intrinseca capacità di far luce con zero emissioni di calore.

Inoltre, i diodi sono super efficienti dal punto di vista energetico e resistenti sia agli schizzi d’acqua che agli sbalzi di temperatura.

Infine, non creano nessun pericolo per la salute dell’uomo in quanto privi di metalli pericolosi come il mercurio, spesso utilizzato in passato nelle coltivazioni indoor. Dopo aver creato l’ambiente più ideale per ospitare le piante e farle crescere rigogliose si potrà dare libero sfogo alla propria fantasia, addobbando la stanza con ornamenti preziosi e d’effetto, come lanterne e catenarie di luci colorate.

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