“Non sono mai riuscito a capire se le belle persone abbiano una tendenza innata a far crescere le rose o se siano le rose nel loro crescere a rendere belle le persone.” Roland A. Beowne si chiedeva questo, io non conosco la risposta ma, nel dubbio, proverei a coltivarle.
La Rosa è certamente un fiore tra i più apprezzati. Non a caso è considerata la regina del giardino. Il merito è della sua bellezza, delle tantissime varietà, del suo intenso ed avvolgente profumo, della straordinaria gamma di colori, del fascino che ha vissuto ed attraversato secoli e secoli di storia.
Addentriamoci nel meraviglioso, immenso, romantico mondo delle rose.
La Rosa, più di ogni altro fiore, fa parte della storia. Ogni genere, ogni gruppo, ogni varietà ha alle spalle una storia da raccontare, fatta di persone, di lavoro, di mescolanze. Pensiamo che la storia della rosa come specie selvatica copre un arco temporale di milioni di anni. Le prime testimonianze sulla sua coltivazione risalgono a cinquemila anni fa.
Ma è negli ultimi 300-400 anni che le rose hanno iniziato a destare un interesse particolare, che poi è quello che questi fiori meritano. L’ibridazione nella storia delle rose ha svolto un ruolo fondamentale: a partire da fine Settecento e per tutto l’Ottocento le opere di ibridazioni sono state pressoché frenetiche e non ha mai subito arresti.
I numeri parlano chiaro: negli ultimi 150 anni sono stati create oltre diecimila cultivar di rose ed oggi se ne coltivano circa tremila selezionate tra le più belle, tra le più profumate, tra le più robuste.
L’unico neo pare rappresentato dalla difficoltà della scelta: è tanto vasta la gamma che è davvero difficile poter scegliere. Rose arbustive, rose antiche, rose moderne, rose tappezzanti, ibridi di tea. Ognuna ha le sue peculiarità, le sue caratteristiche, le sue esigenze colturali. Per ogni giardino c’è la sua rosa o ci sono le sue rose.
Proprio per la vastissima gamma di varietà è difficile descrivere la pianta di Rosa.
La Rosa è un arbusto che generalmente è eretto ma che può essere anche sarmentoso, ha foglie di colore verde più o meno scuro che contano delle mini-foglioline (da 5 fino ad 11) con margini dentati semplici o doppi, a seconda della specie, possono essere provviste di peli.
I fiori della rosa sono riuniti in infiorescenze, hanno un numero di petali che cambia a seconda della specie.
Le rose hanno un fusto con le spine, anche queste cambiano a seconda della specie.
Il frutto della rosa si chiama cinorrodo la cui grandezza e forma cambia a seconda della specie.
E’ quindi la specie che fa la differenza. E non solo la specie.
Classificazione botanica
Il Genere Rosa appartiene alla Famiglia delle Rosaceae e conta quasi duemila specie.
Principali specie, gruppi e varietà
Il genere Rosa è composto da circa 100/150 specie che hanno alcune caratteristiche fondamentali simili. Quando le specie si incrociano tra loro spontaneamente o per intervento dell’uomo si creano degli ibridi. Le nuove rose create sono denominate cultivar. Quando ci si trova in presenza di cultivar simili all’interno di una stessa specie viene dato un nome collettivo che definisce il gruppo di rose, (ad esempio gli Ibridi Tè, rose Bourbon etc)
Il nome commerciale è invece quello che viene dato per esigenze di vendita e che si lega solitamente a motivazioni di carattere emotivo, prendiamo ad esempio le rose moderne che vengono definite Inglesi, Romantiche, Nostalgiche etc. I nomi di nuove varietà sono spesso legati a personaggi famosi del mondo della cultura, della scienza, dello spettacolo.
Quando si parla di rose coltivate si parla dunque di ibridi ossia di fiori che sono il frutto di diversi incroci, per ottenere i quali si intraprendono vie differenti: si possono incrociare varietà diverse di rose, si possono incrociare specie diverse di rose, ci possono essere mutazioni naturali oppure mutazioni indotte.
Le varietà esistenti in commercio sono quindi infinite e generalmente la classificazione viene fatta in base alla grandezza: ci sono rose fiore grande, a fiore medio a fiore piccolo. Ma anche in base al colore. Ecco qualche esempio.
Le rose antiche
In questa categoria troviamo la rosa Blanche Double de Coubert, la Rosa Buole de Neige, la Rosa Charles de Mills, la Rosa De Rescht, la Rosa Fantin Latour, la Rosa Frau Dagmar Hartopp, la Rosa Louise Odier, la Rosa Mdame Isaac Pereire, la Rosa Madame Pierre Oger, la Rosa Mainden’s Blush, la Rosa mundi, la Rosa rugosa, la Rosa rugosa Alba, la Rosa Souvenir de la Malmaison, la Rosa William Lobb. Generalmente queste rose fioriscono una volta l’anno. Vanno potate all’inizio della primavera. La potatura non dee essere drastica ma deve ridurre il volume della pianta di un terzo.
Le rose arbustive
Tra le rose arbustive troviamo La rosa Ballerina, la rosa Bonica, la Rosa Felicia, la Rosa Golden Celebration, la Rosa Eglantyne, la Rosa Nevada.La fioritura di queste rose avviene più volte durante l’estate. Le potature energiche non occorrono ma si deve solo rendere forte la struttura. Ad inizio primavera si tagliano i rami secchi, quelli danneggiati, malati, deboli e vanno tagliati raso terra alcuni dei fusti più vecchi. I fusti principali sani vanno accorciati di circa un quarto
Rose Ibridi di Tea
In questa categoria citiamo la Rosa Savoy Hotel, la Rosa Peace, la Rosa Paul Shirville, la Rosa Freedom, la Rosa ElinaAd inizio primavera si tagliano i rami secchi, poi si rimuovono i rampi più vecchi ragliandoli raso terra. Si lasciano circa 4-5 fusti giovani e si portano a 15 cm da terra. All’inzio dell’inverno l’altezza dei fusti va ridotta di un terzo onde evitare danneggiamenti alle radici da parte del vento.
Rose floribunda
Tra gli esempi di rose floribunda troviamo la Rosa Arthur Bell, la Rosa princess of Wales, la Rosa Queen Elizabeth, la Rosa English Miss, la Rosa Pretty lady.La potatura di queste rose si fa ad inizio primavera eliminando i rami secchi e malati.
La struttura che si lascia deve essere formata da 7-8 fusti giovani e forti. I capolini che appassiscono durante l’estate vanno rimossi. All’inzio dell’inverno l’altezza dei fusti va ridotta di un terzo onde evitare danneggiamenti alle radici da parte del vento.
Le rose con i fiori rossi:
Rosa baccara
Questa specie nasce nel 1956. La Rosa baccarat appartiene al gruppo Ibride di Tea. E’ caratterizzata da da pochi rami, stelo alto, perfetto da recidere e da essiccare, e offre continue fioriture.
La Rosa baccara, è caratterizzata da fogliame verde scuro, si sviluppa in altezza arrivando a misurare fino a quasi un metro di altezza e 60 centimetri di larghezza. Le piante si possono coltivare anche ad alberello.
I fiori hanno circa 40 petali, di un intenso coloro rosso scuro cangiante in nero velluto, e arrivano a misurare fino a 10/11 cm di diametro. Si coltiva con successo anche in vaso.
Si tratta della specie più nota anche se non tollera gli sbalzi di umidità e quindi la sua coltivazione è stata sostituita in parte dalla Rosa red success.
Rosa red success
La Rosa red success regala dei meravigliosi fiori che contano anche 50 petali a fiore.
Rosa visa
I petali per fiore sono circa trenta, si tratta di una specie molto apprezzata.
E’ è un’altra splendida rosa rossa che produce una trentina di petali per fiore.
Le rose con i fiori rosa:
Rosa sonia
La sua coltivazione inizia da 1990. Si tratta di una specie molto amata e molto nota, i suoi fiori contano circa venti petali ciascuno.
Le rose con i fiori gialli
Rosa cocktail
Si tratta di una rosa molto grande la cui coltivazione è molto diffusa in quanto ha una lunga conservazione in acqua.
Le rose con fiori bianchi
Rosa alba
È una rosa di cui si hanno notizie certe dal XV secolo in qualche scritto botanico. Si pensa sia la rosa bianca della casata degli York a cui si opponeva quella rossa dei Lancaster, probabilmente la Gallica «Red damask».
I cespugli delle rose Alba sono alti, eretti e vigorosi e per queste caratteristiche si prestano anche alla realizzazione di siepi. Sopporta le posizioni a nord. E’ caratterizzata da un fogliamente verde-grigio molto ricco e da fiori bianchi o leggermente rosati, profumati. Ha un aspetto romantico che le ha suggerito nomi ricchi di fascino.
Le rose bicolore
Rosa candia
La rosa Candia vanta una grande resistenza alle malattie, ai parassiti ed all’inquinamento senza bisogno di trattamenti né pesticidi. Produce fiori su tutta l’altezza unendo una fioritura abbondante e quasi continua a un’ottima resistenza alle malattie. Ha una grande rapidità di sviluppo e vanta un portamento ricoprente che ben si addicono ad un uso in scarpate e rocciati. Il fiore è rosso a rovescio chiaro e stami decorativi. In inverno i numerosi piccoli frutti arancione che ornano il cespuglio prolungano l’effetto decorativo.
Ha ricevuto diversi premi come : la Medaglia d’oro a Madrid, la Medaglia d’argento a Ginevra, Grande Rosa del secolo a Lione, oltre al prestigioso A.D.R. tedesco.
Rosa bettina
Le sue peculiarità sono i petali dentellati e il colore. Si tratta di una varietà è irresistibile che un portamento compatto, equilibrato ed un fogliame decorativo verde scuro. I fiori contano circa 35 petali, la fioritura continua.
Ha vinto il 1° Premio della Città a Barcelona, Premio Società delle Rose spagnole, 1° Premio Monza, Medaglia d’argento a Roma.
Fioritura
Anche quando si parla di fioritura occorre differenziare tra specie e varietà.
Generalmente le rose fioriscono dalla tarda primavera a tutta l’estate. Ma ci sono varietà rifiorenti che regalano fioriture anche in autunno. Le fioriture sono sempre spettacolari: quando sboccia una rosa è sempre uno spettacolo per i sensi. Il fiore cambia in base alla specie: può cambiare nella grandezza, nella forma, nel numero di petali, nel colore, nel tipo di profumazione.
Per i roseti si devono fare due-quattro cimature tardive atte a formare molti steli. Prima quelle tardive e dopo le precoci. Cosi facendo si stimola la produzione di un numero di germogli quasi uguale a quelle cimato ma con un certo anticipo. Circa 50 giorni dopo la cimatura la pianta fiorisce.
Consigli per la coltivazione della Rosa
La coltivazione delle rose è piuttosto semplice. L’importante è prevenire gli attacchi dei parassiti ai quali le rose sono particolarmente soggette. Per crescere sane e vigorose e per resistere all’attacco dei parassiti, le rose necessitano però delle dovute attenzioni che possono variare in base alla varietà. Generalmetne amano il sole, irrigazioni effettuate con il giusto criterio, concimazioni adeguate, potature mirate. Le giuste attenzioni ripagheranno con meravigliose, incantevoli fioriture.
Coltivazione in vaso
Non si può dire che le rose amino stare in vaso. Hanno radici forti che tendono a spingersi molto in profondità nel terreno. Costringerle a forza in un vaso non è il massimo del benessere. Però si possono coltivare in contenitori adeguati purchè siano sufficientemente grandi e purchè garantiscano un drenaggio perfetto. Indicativamente le rose arbustive richiedono vasi di 60 centimetri di profondità.
Le rose ad alberello o rampicanti richiedono vasi di 80-120 centrimetri di profondità. Le rose miniatura , patio e le piccole polyanthia richiedono vasi di 25-30 centimetri di profondità. Non si devono usare contenitori eccessivamente grandi perchè il terriccio verrebbe presto occupato dalle radici, che cresceranno a discapito della parte aerea.
Prima di procedere alla messa a dimora delle rose è necessario potare leggeremente radici e rami. Sul fondo del contenitore è opportuno disporre 3-5 centimentri di materiale drenante per scongiurare il rischio di ristagni idrici.
Vi versa il terriccio preparato con 6 parti di terra da giardino 2 parti di torba e due parti di sabbia e fertilizzante a lenta cessione. Si colloca la rosa in modo che il colletto si trovi da 3-4 centimetri sotto il bordo del vaso. Si sistema la rosa e si riempie il vaso premendo con cura. Alla fine si annaffia abbondantemente fino a che l’acqua non fuoriesce dai fori di scolo del vaso.
Coltivazione in piena terra
Non c’è giardino senza rose, o almeno così dovrebbe essere. Si tratta di piante che si adattano perfettamente ad ogni contesto.
Per la coltivazione in piena terra, occorre, innanzitutto, scavare una buca che abbia il diametro doppio rispetto al vaso e che abbia una profondità pari alla lunghezza della lama della vanga. La location deve essere soleggiata, il terreno deve essere ben drenato e non deve avere ospitato rose in passato in quanto perché potrebbe causare malattie da trapianto.
La terra della buca va mescolata con letame maturo in pari quantità. La rosa va posta nella buca e vanno stese le radici. Dopo avere stabilizzato la pianta e dopo aver annaffiato a sufficienza occorre pacciamare con letame maturo. Durante la primavera, quando risvegliano le gemme si deve applicare un fertilizzante apposito.
Rosa pianta da siepe
Le siepi di rose sono meravigliose: possono essere siepi di confine, oppure siepi informali, veri e propri cespugli. Le rose possono fungere da protezione dal vento, possono mimetizzare, possono delineare un sentiero, possono fungere da barriera impenetrabile.
Nella scelta della pianta da siepe si può optare per rose selvatiche (o botaniche) se si vuole avere delle siepi belle anche in autunno per la presenza dei frutti. Si deve sempre tenere in considerazione in tipo di terreno, l’esposizione e la funzione della siepe (se è una siepe a scopo funzionale o puramente estetico). Si può optare per siepi di sole rose o per siepi miste che consentono di creare meravigliose combinazioni.
Coltivazione in terrazzo
Ci sono delle varietà di rose che ben si prestano per essere coltivate in terrazzo. Le rampicanti ad esempio, o quelle con portamento ricadente. Ma anche un alberello di rosa in un contenitore rappresenta un ottimo modo per decorare il terrazzo. E’ opportuno seguire le indicazioni per esposizione, coltivazione in vaso ed annaffiature.
Temperatura
Le rose hanno una buona resistenza sia alle basse che alle alte temperature. Possono affrontare i rigori dell’inverno nella maggior parte delle zone italiane senza bisogno di particolari protezioni. Ci sono varietà che hanno una spiccata resistenza al freddo, Le temperature ideali per la fioritura sono tra i 12 ed il 25 gradi. Qualora durante il periodo di fioritura le temperature si mantengono più basse, le rose produrranno i cosiddetti “rami ciechi” cioè privi di gemme a fiore.
Luce
A seconda della specie si sceglie dove impiantare il rosaio occorre dunque accertarsi al momento dell’acquisto delle singole esigenze relative alla collocazione della pianta. Ci sono delle rose che hanno ereditato la tolleranza all’ombra, merito di secoli di selezioni dei geni.
Se si opta per l’impianto all’ombra questa non deve però essere fitta.
Terriccio
Le rose si adattano a qualsiasi tipo di substrato, ma il terreno ideale per il loro sviluppo è quello fresco, profondo, ricco di sostanza organica, ben drenato, di medio impasto con una leggera tendenza all’argilloso.
Annaffiature
Né i fiori delle rose né le foglie dovrebbero essere bagnati durante l’annaffiatura in quanto questo favorirebbe le malattie fungine.
Le annaffiature, che si fanno le sere estive e le mattine primaverili, devono essere abbondanti, l’acqua deve bagnare la base del cespuglio fino ad entrare in profondità nel terreno.
Moltiplicazione
La Rosa si può moltiplicare per seme, per talea, per margotta, per propaggine, per innesto.
Moltiplicazione per seme
Si tratta di un tipo di propagazione da riservare solo nel casi in cui si intenda riprodurre una specie rara. Comporta tempi molto lunghi ed una grande esperienza. Occorrono fino a 5 anni perchè un esemplare nato da seme fiorisca.
Moltiplicazione per talea
Si tratta di un metodo di moltiplicazione vegetativa che consente di ottenere un nuovo esemplare da una porzione di ramo della pianta madre. Per le rose si impiegano talee di legno tenero, preparate nei mesi di giugno-luglio oppure talee di legno duro, verso la fine dell’autunno.
Si sceglio uno stelo non fiorito, robusto, sano e ancora verde e si taglia di 10 centimetri con un taglio obliquo subito sotto l’ascella di una foglia. Si immerge la talea in acqua. In un contenitore si mette uno stratno di argilla espansa, si riempie con un composto adatto alla radicazione delle talee, si interra la talea per pochi centimetri. Si annaffia e si ricopre con un film plastico. Si mette in una posizione luminosa ma non alla luce diretta del sole. Dopo circa 50 giorni spunteranno i nuovi germogli e si potrà piantare la talea in un vasetto con torma umida, mantenendo la pianta coperta per altri 20 giorni. Poi si potrà rinvasarae in un altro contenitore.
Concimazione
Ogni due anni occorre concimare le rose con del letame che va sparso sul piede della pianta (e poi interrato)
E’ bene concimare anche con del concime granulare
Potatura
Vedi anche l’articolo dedicato alla potatura delle rose.
La potatura delle rose dipende dalla specie, ognuna ha esigenze differenti. In ogni caso la potatura serve per eliminare i rami secchi e per ridurre le dimensioni di tutta la pianta. La rosa si pota durante il suo periodo di riposo con un taglio obliquo a circa 5-7 mm al di sopra della gemma . Dopo la potatura occorre disinfettare la ferita.
Parassiti e malattie
Per quanto riguarda la rosa, differentemente da quanto avviene per le altre piante, malattie ed attacchi parassitari devono essere prevenuti. Diverse malattie possono colpire la pianta ecco le principali:
Malattie da funghi
Quando si verifica un attacco fungino il sintomo principale è la presenza di muffa grigia che ricopre le foglie
In caso di attacco grave i boccioli fiorali si piegano.
Attacco di Botrytis cinerea
Si tratta di un fungo molto frequente nelle rose ed è dovuto alla mancanza di disinfezione quando si taglia volontariamente o non la pianta.
Si può quindi evitare trattando la pianta opportunamente
Diplocarpon rosae
la Diplocarpon rosae nota anche come macchia nera si manifesta con macchie nere sulle foglie delle rose. Si tratta di una malattia provocata da un fungo.
Si eliminano le parti morte della pianta di rosa e dal terreno circostante, vanno evitati i ristagni d’acqua sulla pianta che va mantenuta sempre ben aerata. Chimicamente si può trattare con prodotti come benzimidazoli, triforine, clorotalonil, mancozeb o maneb.
Phragmidium macronatum
Questo fungo provoca attacchi di ruggine e si manifesta con macchiette arancio su foglie, piccioli e su i giovani germogli della rosa. le parti colpite vanno potate.
Sphaerotheca pannosa var. rosae
Questo fungo provoca il mal bianco o oidio, una delle più gravi malattie della rosa. In questi casi la pianta si ricopre di una patina polverulenta biancastra e i fiori e le foglie sono deformi e necrotizzano
Anche insetti e acari possono causare malattie, ad esempio Typhlocyba rosae L. più conosciute come cicaline provocano macchie chiare sulle foglie e sui germogli . In questi casi occorre intervenire sulle rose con insetticidi specifici a base di acefate, piretro o diazinone .
La melata si manifesta invece con piccoli insetti che saltano e volano sulle foglie e sui germogli . Anche in questo caso la pianta va trattata con antiparassitari specifici facilmente reperibili da un buon vivaista.
Il ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso fa ingiallire ed accartocciare le foglie delle rose.
Le rose possono avere malattie provocate da virus.
Un attacco virale chiamato mosaic rose si manifesta con foglie che presentano un disegno che somiglia ad un mosaico, cloritiche / gialle, maculature anulari, con le nervature più chiare.
Raccolta e conservazione
L’orario ottimale per raccogliere rose è tra le 15,00 e le 17,00, in questo lasso di tempo gli zuccheri prodotti durante la fotosintesi clorofilliana raggiungono il valore più elevato. la Rosa non va raccolta quando il bocciolo è ancora troppo chiuso perché danneggerebbe la pianta.
Gli steli Appena raccolti vanno posti subito in acqua leggermente acida (la si può rendere acida con l’aggiunta di acido citrico o acido ascorbico) . Si dovrebbe aggiungere anche un po di zucchero (per favorire la chiusura degli stomi e ridurre la traspirazione della pianta) e un battericida.
L’acqua del nostro rubinetto, sempre calcarea e con ioni non è indicata. Meglio usare acqua deionizzata o distillata o bollita.
Curiosità
Il termine Rosa deriva dal sanscrito da cui ha avuto origine sia il vocabolo greco rodon che quello latino rosa. Tutte le rose producono fiori idonei per l’utilizzo in cucina.
Tante rose sono state create per ibridazione nel diciannovesimo secolo, quando ancora non esisteva il registro internazionale delle rose, e la maggior parte dei creatori di rose non conservava i dati. Ci sono poi rose create in modo accidentale da appassionati così come esistono rose che si sono ibridate spontaneamente.
Linguaggio dei fiori
Le rose sono tra i fiori più regalati. Si regalano perché sono belle ed eleganti ma anche perché le rose, e così come tutti i fiori, “parlano”. Quello che dicono dipende dal loro colore, vediamo dunque il loro significato a seconda del loro colore:
rose di colore rosa: gratitudine, apprezzamento, simpatia e amicizia; ma può essere anche interpretato come un sentimento d’amore innocente.
Rosa bianca: nel linguaggio dei fiori rappresenta la purezza, verginità, l’amore eterno.
Rosa gialla: nel linguaggio dei fiori la rosa gialla simboleggia la gelosia.
Rosa rossa: amore passionale e travolgente. Il rosso rappresenta il colore dell’amore, della vita, del sangue e del fuoco. Era considerato anche il colore del Dio della Felicità, che dispensava la ricchezza agli uomini.
Rosa blu: rappresenta fede, la fiducia, l’onestà.
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