L’inquinamento atmosferico è uno degli argomenti più trattati e più dibattuti di sempre. Si cerca con le introduzioni di motori elettrici, di ibridi e quant’altro di sopperire a questo problema cercando in tutti i modi di preservare gli spazi verdi, uniche vere risorse per tutelare l’ambiente.
Quante volte abbiamo infatti, parlando di piante, sentito dire “il polmone della città”, oppure abbiamo ascoltato proverbi o citazioni riferiti alle piante ed alle loro qualità. Una, di Whitney Brown cita: “Piantate alberi. Ci danno due degli elementi più cruciali per la nostra sopravvivenza: ossigeno e libri”.
In effetti le qualità straordinarie delle piante sono risapute, le piante purificano aria (e anche le acque), le piante forniscono ossigeno, le piante rinfrescano e disinquinano, le piante sono dei filtri naturali.
Evviva dunque le piante, evviva i parchi, i boschi e le aree verdi, evviva i polmoni delle città che compensano in maniera egregia i danni dell’inquinamento atmosferico.
Ma le qualità straordinarie delle piante agiscono in maniera efficace anche nelle nostre case, negli ambienti chiusi (che poi sono quelli dove si trascorre la maggior parte del nostro tempo).
Si perché anche nelle nostre case e nei nostri uffici esistono agenti inquinanti che danneggiano non poco la nostra salute. Anzi, le nostre case sono spesso più inquinate che gli esterni.
Ecco dunque che le piante in casa (o in ufficio) non hanno solo la funzione di abbellire l’ambiente e di ritemprare lo spirito ma anche quella, decisamente più importante, di disinquinare l’aria che respiriamo.
Purificare le nostre case, gli ambienti in cui viviamo in maniera del tutto naturale è un vantaggio sotto tutti i punti di vista: la naturalità dell’agente disinquinante, la sua innata bellezza, la capacità di abbellire l’ambiente e il conseguente piacere di averlo in casa, il basso costo legato alla sua presenza, la facile reperibilità.
In ogni caso il ricambio dell’aria è importante. Fate cambiare aria più spesso che potete.
Metto subito l’elenco delle piante che sono (relativamente) facili da coltivare in casa e che puliscono gli ambienti.
Tutte le piante in qualche modo aiutano a pulire l’aria e forniscono ossigeno, queste piante sono semplicemente quelle più comuni, che meglio si adattano agli ambienti chiusi (con poco luce e aria secca) e più facili da curare.
Vedi anche l’articolo: La Fabbrica dell’Aria, un sistema innovativo per depurare l’aria.
L’elenco delle 50 piante che depurano l’aria di casa (o dell’ufficio)
Questo elenco messo a punto dal Dr Wolverton è classificato in ordine di efficacia. Cliccando sul titolo avrete la scheda di dettaglio della pianta.
Areca Palm
Una delle piante da appartamento più comuni e più usate. Arreda e disinquina ed ha una manutenzione piuttosto semplice
Lady Palm (Rhapis excelsa)
Qualcuno la chiama palma cinese, si tratta di una pianta da appartamento che appartiene alla famiglia delle Arecaceae. Si pensa sia originaria del sud della Cina, anche se poi ha avuto grande diffusione in Giappone.
Richiede poca luce e poca umidità, e queste caratteristiche l’hanno resa ideale per la coltivazione in appartamento, in ufficio e nei negozi.
Ha una crescita lenta che forma un denso cespuglio arrotondato molto decorativo. È resistente agli insetti ed è in grado di assorbire composti organici volatili.
Palma di bambù (Chamaedorea seifrizii)
Piccola palma originaria del Messico a crescita abbastanza lenta, che in natura raggiunge al massimo 6 metri. In appartamento l’altezza massima è di 1,8 metri. Aggiunge umidità all’aria secca e aiuta a depurare l’ambiente da benzene, tricloroetilene e formaldeide.
Ficus elastica “Robusta”
Il ficus elastica, nativo delle zone tropicali dell’Asia, è una delle tantissime specie del genere Ficus.
La varietà “Robusta” (talvolta chiamato semplicemente ficus ‘Robusta’) è molto comune come pianta da interno.
Eccelle nella rimozione di formaldeide.
Dracaena “Janet Craig”
È una cultivar molto diffusa di Dracaena fragrans, comunemente chiamata “tronchetto della felicità” ed a regalarla dunque per simboleggiare il buon auspicio.
Pianta da appartamento popolare, duratura, facile da coltivare, nativa dell’africa tropicale.
Edera (Hedera helix)
La vediamo spesso ricoprire le facciate di ville e casolari, ma anche muri di recinzione. È bella ed avvolgente.
L’edera, genere Hedera, fa parte della famiglia delle Araliaceae, comprendente numerose specie, tra cui la comunissima Hedera helix.
Palma da datteri nana (Phoenix roebelenii)
Palma di piccole dimensioni molto facile da curare, di origine asiatica. Ha il portamento elegante e cespuglioso. L’altezza massima del suo fusto può raggiungere i 2,5 metri. E’ una pianta perenne a crescita lenta. E’ in grado di eliminare dall’aria degli interni la formaldeide e lo xilene.
Ficus macleilandii Alii
Si tratta di una varietà tra le più comuni di Ficus. Si tratta di una pianta legnosa con foglie molto lunghe e appuntite. E’ in grado di filtrare molti agenti inquinanti come formaleide, tricloroelitene e benzene.
Felce di Boston “Nephrolepis exaltata”
Appartiene alla famiglia delle Polipodiacee ed è la più coltivata tra le “felci comuni”. Presenta lunghe fronde ricurve di consistenza leggermente cartacea e con i margini seghettati. Assorbe formaldeide, xilene e toluene.
Spathiphyllum
Appartiene al genere delle Araceae Juss, alla sottofamiglia delle Monsteroideae, tribù delle Spathiphylleae, e comprende circa 30 specie tropicali dalla forma elegante. Lo conosciamo come Spatifillo. E’ efficace contro benzene e tricloroetilene. E’un’ottima alleata nella lotta dei più comuni composti organici volatili, quali il benzene, la formaldeide e il tricloroetilene ma risulta efficace anche con toluene e xilene.
Dracaena fragrans “Massangeana”
Cultivar molto ornamentale di Draceana fragans con foglie allungate, ricadenti verso il basso, verdi sul bordo esterno e con una striscia al centro.
Pianta subtropicale appartenente al genere Draceana della famiglia delle Asparagaceae. Rimuove il benzene, il formaldeide, loxilene e il toluene dagli ambienti.
Pothos (Epipremnum aureum)
Epipremnum aureum G.S.Bunting in Italia anche chiamata Pothos o Scindapsus aureus è una pianta sempreverde comunemente utilizzata per scopi ornamentali per merito della sua notevole capacità di adattamento e resistenza E’ in grado di combattere la formaleide.
Nephrolepis obliterata
È una felce ornamentale molto elegante in grado di rimuovere la formaldeide prodotta dal fumo di sigaretta, dal gas dei fornelli, dagli smalti, dai sacchetti di plastica.
Chrysanthemum morifolium
Appartiene alla famiglia delle Compositae, è una pianta perenne suffrutticosa che, a dispetto delle usanze nostrane che lo vuole come protagonista per celebrare i defunti, ha un nome che significa fiore d’oro. La conosciamo come crisantemo.
E’ in grado di filtrare il benzene presente in collanti, detersivi, plastiche e vernici.
Gerbera jamesonii
La Gerbera jamesonii è la specie di gerbera più comunemente coltivata. E’ originaria dell’Africa e dell’Asia orientale e fa parte della famiglia delle compositae. Ne esistono circa 70 specie di perenni, erbacee, semirustiche; sono particolarmente adatte per la produzione di fiori da recidere. Si coltivano facilmente in tutte le regioni a clima mite. E’ ideale per combattere la trielina.
Dracena (Dracaena dermensis)
Dracaena deremensis è un piccolo arbusto con foglie molto lunghe, lucide con eleganti strisce in bianco o in avorio lungo i margini del fogliame; di questa specie esistono diverse varietà, tutte apprezzate per la decorazione dell’appartamento.
E’ perfetta per combattere sostanze inquinanti come xilene, tricloetilene e formaleide. Nel libro Wolverton fa differenza, ma oramai La Deremensis e la Fragrans sono considerate la stesse specie.
Dracaena marginata
Si tratta di una pianta sempreverde con un bel fogliame, stretto e lungo, molto apprezzata negli appartamenti. Di facile manutenzione e resistente ai parassiti. E’ originaria del Madagascar e, secondo la moderna classificazione APG appartiene alla famiglia delle Asparagaceae.
Negli ultimi anni la Dracaena Marginata è diventata sinonimo della Dracaena reflexa var. angustifolia.
Philodendron erubescens
Il Philodendron Erubescens (Filodendro) è la più popolare e diffusa pianta d’appartamento ed la pianta “amica degli alberi” perché in natura cresce sugli alberi delle foreste tropicali che utilizza come supporto. La specie Philodendron erubescens è originaria della Colombia ed è caratterizzata da bellissime foglie con sfumature rosse quando giovani.
Syngonium (Syngonium podophyllum)
Il Syngonium (Singonio) è una splendida pianta apprezzata e coltivata per il suo fogliame decorativo e per la sua semplicità di coltivazione. La specie podophyllum è originaria del centro America ed è la specie più coltivata e diffusa. E’ caratterizzata dalla marcata differenza tra foglie giovani e quelle adulte: le prime sagittate e le seconde lobate e con i due lobi posteriori che assumono la forme di due orecchie.
Dieffenbachia “Exotica Compacta”
E’ un arbusto sempreverde e perenne che appartiene alla famiglia delle Aracee e il genere comprende una ventina di specie originarie dell’America tropicale.
Chamaedorea elegans
E’ una pianta originaria dell’America centrale ed in particolare del Messico e paesi limitrofi a clima tropicale e la sua particolarità è la crescita molto rapida. Nel giro di 5-6 anni può raggiungere anche i 2,5 metri di altezza.
La Chamaedorea elegans ha un fusto sottile disposto a rosetta, e fronde che si sviluppano al centro della pianta, lunghe dai 30 ai 60 cm
Ficus benjamin
Tra le piante ornamentali da interno più apprezzate e regalate. Ha un portamento elegante che appartiene alla famiglia delle moraceae.
Schefflera (Schefflera arboricola)
E’ tra le varietà più coltivate della specie. Fa parte della famiglia delle Araliaceae, è una pianta da interni sempreverde e rustica, facile da coltivare.
Begonia Semperflorens
Appartiene alla famiglia delle Begoniacee e il genere è composto da moltissime specie a cui sono da aggiungere varie migliaia di forme orticole, varietà e ibridi. La varietà sempreflorens ha laradice fascicolata, è originaria del Brasile, è perenne, ma generalmente coltivata come annuale.
Philodendron selloum
Il Philodendron selloum è una specie di filodendri di dimensioni piuttosto grandi, caratterizzata da piccioli fogliari che possono raggiungere anche i 60 cm di lunghezza. Tollera molto bene le basse temperature e poca luce.
Esistono comunque varietà nane che si adattano meglio alla coltivazione in piccoli spazi.
Philodendron oxycardium (o scandens)
Specie di Filodendro, con caratteristiche foglie a forma di cuore. Esistono diverse varietà ed ibridi con colorazioni diverse. Risulta ottima nel filtraggio delle sostanze inquinanti volatili in particolare con la formaldeide.
Il nome ufficiale della specie ora è Philodendron hederaceum.
Sansevieria trifasciata
La Sansevieria trifasciata è originaria dell’Africa occidentale. E’ caratterizzata da foglie carnose, sessili strette e lunghe screziate di verde e di bianco. E’ in grado di rimuovere il benzene, la formaldeide, lo xilene e il toluene.
Dieffenbachia “camilla”
Originaria dell’America centrale e meridionale questa pianta appartiene alla famiglia delle Araceae ed è una delle pianta tra le più presenti nelle nostre case.
Philodendron domesticum
Fa parte della famiglia delle Araceae, è’ una specie rampicante, vigorosa, con belle foglie lucide e carnose, ondulate, di un gradevole verde intenso, sostenute da un lungo e spesso picciolo, a volte lunghe 50-60 cm e larghe 30 cm; può svilupparsi in altezza fino anche a 3 metri.
Rimuove la formaldeide, lo toluene, il tricloroetilene e lo xilene dall’atmosfera circostante.
Araucaria heterophylla
Fa parte della famiglia delle Araucariaceae.
L’Araucaria heterophylla, è nota anche come pino di Norfolk, quando è piccola è una buona pianta d’appartamento.
Homalomena wallisii
Pianta rizomatosa, fa parte della famiglia delle Araceae, è una pianta perenne tropicale che raggiunge i 15/30 cm di altezza.
Ha foglie ovali lanceolate di un verde vellutato intenso con marcature di un bel giallo marmorizzato.
Maranta leuconeura Kerchoveana
Il genere Maranta appartiene alla famiglia delle Marantaceae. Si tratta di piante sempreverdi, erbacee originarie della foresta equatoriale del Brasile e della Guyana dove crescono nei luoghi ombrosi del sottobosco. La specie ‘Kerchoveana’ presenta foglie vellutate di colore grigio-verde intenso con macchie quadrate marroni.
Banano nano (Musa cavendishii)
Pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Musacee caratterizzata da grandi foglie verdi molto ornamentali che alla base hanno un colore rosato.
Cactus di Natale (Schlumbergera buckleyi)
I ‘cactus di Natale’ sono ibridi membri del genere Schlumbergera un genere di piante che appartiene alla famiglia delle Cactaceae originarie dell’America tropicale. Appartiene ai “cactus epifiti”; le sue poche specie sono tutte facilmente coltivabili ed hanno una fioritura molto intensa e diversificata stagionalmente.
Interessante la sua caratteristica di produrre ossigeno la notte.
Cactus di Pasqua (Schlumbergera gaertneri)
E’ una pianta grassa caratterizzata da fusti ricadenti ed appiattiti e da fiori semplici o doppi di diverso colore a seconda della specie di appartenenza. La specie gaertneri fiorisce in primavera per questo è chiamata anche Cactus di Pasqua. Il nome ufficiale è ora Hatiora Gaertneri.
Cissus rhombifolia
La conosciamo con il nome di Cisso. E’ una sua varietà. E’ originaria del Sud America e delle Indie occidentali. E’ una pianta rampicante sempreverde a crescita rapida che tollera anche l’ombra.
Liriope spicata
E’ una pianta erbacea perenne sempreverde, facile da coltivare, piuttosto particolare per le sue foglie che rendono luminoso qualsiasi angolo scuro. La fioritura, con spighe bianco-lavanda, va dalla tarda estate all’inizio dell’autunno.
Orchidee Dendrobium
Il Dendrobium è una specie delle orchidee, molto diffusa nelle case grazie all’eleganza dei suoi fiori e ai colori vivi e brillanti.
Falangio (Chlorophytum comosum) meglio conosciuta come Nastrino
Pianta erbacea sempreverde che appartiene alla famiglia delle Asparagaceae originaria del Sudafrica. Molto diffusa negli appartamenti, grazie alla facilità di coltivazione e alla bassa richiesta di luce, è nota con il nome di Falangio o Nastrino (o Nastrina). Esistono varietà a foglia variegata.
Grazie al suo fitto fogliame e ai fiori bianchi la pianta è in grado di filtrare benzene, ossido di carbonio, formaldeide e xilene.
Aglaonema crispum “Silver Queen”
Fa parte della famiglia delle Araceae, ha origini tropicali e subtropicali. Si tratta di un sempreverde perenne. Rimuove il benzene e formaldeide.
Anthurium
L’Anthurium (italianizzato in Anturio) è una tipica pianta d’appartamento erbacea a fogliamo decorativo, molto nota e apprezzata per la sua fioritura prolungata e la sua longevità.
È un genere di piante appartenente alla famiglia delle Araceae, originario dell’America equatoriale e sub-equatoriale.
Croton (Codiaeum variegatum pictum)
Appartiene alla famiglia delle Euforbiaceee, il genere comprende poche specie, di cui solo una (il variegatum) viene coltivato in Europa.
Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima)
La vediamo nelle nostre case durante il periodo natalizio. Molto utilizzata anche come regalo in quel periodo.
Il genere Euphorbia, appartiene alla famiglia delle Euforbiacee, e comprende oltre 1500 specie tra cui anche la famosa Stella di Natale.
Azalea nana e Rododendro (Rhodedendron)
Si tratta di piante bellissime appartenenti alla famiglia delle Ericaceae. Sono piante originarie di zone boscose ed umide di alta montagna dove vivono spontaneamente accanto a corsi d’acqua in luoghi ombreggiati. E’ in grado di combattere la formaleide. La conosciamo anche come rododendro.
Calathea makoyana
Pianta tropicale sempreverde originaria dell’America meridionale. Ha un’altissima potenzialità ornamentale, merito delle sue foglie bellissime. E’ nota come Calatea.
Aloe Vera
Famosa per i tantissimi benefici del suo succo, è una pianta che appartiene alla famiglia delle Aloaceae. E’ un’ottima alleata contro formaleide e benzene.
Ciclamino (Cyclamen persicum)
Colorato ed allegro il ciclamino è una delle piante che più ornano balconi e terrazze. Si tratta di una pianta invernale capace come poche altre a resistere alle basse temperature.
Aechmea fasciata
Pianta tropicale che sfoggia un fiore bellissimo. Fa parte della famiglia delle Bromeliaceae e viene scelta per abbellire i nostri appartamenti proprio per la sua fioritura e per il fogliame. Il nome comune è Ecmea.
Orchidea Falena (Phalaenopsis)
Simbolo della perfezione e dell’armonia, questa orchidea è una tra le piante più amate e più regalate.
Kalanchoe (Kalanchoe blossfeldiana)
Una pianta grassa dall’aspetto molto gradevole con una fioritura prolungata
Le ricerche scientifiche sull’uso delle piante in ambienti chiusi
Per quel che concerne l’efficacia, questa è confortata da ricerche scientifiche compiute, tra l’altro, dalla NASA, in particolare dal professor Bill Wolverton che è stato uno degli scienziati pionieri che ha studiato l’efficacia delle piante d’appartamento sulla qualità dell’aria e che ha prodotto alcuni dei lavori di ricerca più popolari ed esaustivi sull’argomento mettendo a punto un elenco di ben 50 piante in grado di disinquinare l’aria negli ambienti domestici e in ufficio.
Il suo lavoro trentennale conforta con risultati sorprendenti e molto precisi. Egli non solo si limita a fornire un elenco di 50 piante ma da consigli su come da queste piante si possa ottenere la massima efficacia.
Le ricerche scientifiche svolte dalla National Aeronautics and Space Administration (NASA) erano volte a realizzare futuri sistemi di supporto vitale per poter sopravvivere sulla luna e in altri pianeti, le navicelle spaziali forniscono un ambiente adatto ai passeggeri che viaggiano attraverso lo spazio ma possono essere utilizzate solo per brevi periodi di tempo a causa dell’accumulo rapido delle sostanze chimiche organiche volatili, provenienti sia dalle persone stesse che dalle varie attrezzature e macchinari utilizzati.
Ecco dunque la necessità di depurare l’aria.
Ma il problema del disinquinamento degli ambienti domestici inizia farsi sentire già alla fine degli anni 1970, quando iniziano i primi segni della crisi energetica e quando si comincia a progettare e costruire edifici per massimizzare l’efficienza energetica.
Isolamento termico e conseguente ridotto ricambio di aria fresca sono le principali cause dei problemi lamentati dai lavoratori che hanno occupato i nuovi edifici: prurito agli occhi, eruzioni cutanee, sonnolenza, problemi respiratori , mal di testa.
È stato stabilito che la chiusura ermetica degli edifici ha contribuito in modo significativo ai problemi di salute dei lavoratori.
A ciò si aggiungano i materiali di costruzione, le apparecchiature per ufficio e gli arredi. Tutti portatori di agenti inquinanti.
La necessità di trovare una soluzione al problema si fa dunque sempre più urgente.
Tra il 1980 e il 1984 la NASA dimostra che alcune piante poste in camere sigillate ed esposte a sostanze chimiche organiche volatili hanno la capacità di rimuovere le stesse sostanze dall’aria. La capacità di depurazione dell’aria delle piante è dunque ufficiale.
Ma gli studi scientifici che confermano le altissime potenzialità delle piante in questo senso sono tantissime e sono tutti concordi: le piante fungono da veri e propri impianti di depurazione naturale ed agiscono in maniera efficace contro alcuni inquinanti atmosferici presenti nelle nostre case e nei nostri uffici, le piante hanno la capacità di assorbire dal 50 al 90% delle sostanze inquinanti presenti nell’aria.
La scarsa qualità dell’aria negli ambienti non è un dato da sottovalutare, è collegata a svariati problemi di salute, in particolare nei bambini. Si parla soprattutto di asma, di allergie, di dermatiti ma anche di patologie più severe soprattutto se le esposizioni a sostanze tossiche sono prolungate.
Come risolvere il problema dell’aria inquinata in casa?
L’American Academy of Allergy, Asthma and Immunology in un rapporto del 2010 ha suggerito che una buona filtrazione dell’aria degli ambienti interni è senza dubbio una buona strategia per migliorare la salute globale, in tal senso anche i depuratori di aria possono essere dei validi sistemi per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo nelle nostre case, tuttavia i sistemi di filtrazione ed i depuratori d’aria non riducono i livelli di tutti gli inquinanti presenti negli ambienti interni, anzi in alcuni casi il problema potrebbe addirittura aggravarsi .
E’ il caso delle concentrazioni di ozono che, secondo uno studio, raggiungono, con l’utilizzo di alcuni depuratori, livelli superiori di quelli di sicurezza stabiliti dalla US Environmental Protection Agency.
La soluzione dunque arriva dalle piante da appartamento che, oltre alla fotosintesi base che rimuove l’anidride carbonica restituendo ossigeno, possono rimuovere sostanze tossiche da aria, suolo, ed acqua metabolizzando alcune sostanze chimiche tossiche.
Importante per questa “pulizia” anche l’utilizzo di un buon terriccio. Una buona parte della “depurazione” avviene grazie ai batteri presenti nel suolo.
Quali sono gli inquinanti presenti nelle nostre case?
In effetti “fa strano” pensare che nelle nostre case, così sempre linde e fresche ci siano degli agenti inquinanti. Spesso di pensa che una pulizia accurata degli ambienti sia sufficiente a scongiurare il pericolo, oppure pensiamo erroneamente che “ciò che non si vede non esiste”. Beh purtroppo non è così.
Benzene, formaldeide, tricloroetilene, cloruro di ammonio, pentaclorofenolo (PCP), monossido di carbonio, radiazioni da parte dei nostri elettrodomestici, monitor per computer e televisori … queste sostanze nocive sono tutte presenti nelle nostre case e nei nostri uffici, negli asili, nelle scuole, nelle fabbriche.
A conti fatti spesso l’aria all’interno di questi ambienti risulta essere molto più inquinata dell’aria al di fuori.
Centinaia di queste sostanze chimiche tossiche vengono rilasciate dai mobili, dai tappeti, dai materiale da costruzione, e poi vengono intrappolati da sistemi di ventilazione chiusi, portando alla miriade di reazioni allergiche respiratorie.
Il problema sussiste soprattutto con le nuove abitazioni a risparmio energetico che, a dispetto delle tecnologie con le quali sono state costruite, presentano la “controindicazione” (ovviamente non voluta) di avere, nella maggior parte dei casi, uno scarso scambio di aria interno-esterno. D
Dunque se la costruzione ad alta efficienza energetica non è stata attentamente progettata per mantenere un corretto scambio d’aria (che è fondamentale sempre) una conseguenza è l’aumento di concentrazioni di inquinanti.
Se si pensa che in questi ambienti (casa, ufficio, scuola, fabbrica, negozio) trascorriamo il 90% del nostro tempo allora il discorso si fa piuttosto allarmante.
Vediamo nel dettaglio alcune sostanze inquinanti che possono trovarsi indoor.
- Benzene
Il benzene è un solvente utilizzato molto comunemente ed è anche presente in molti elementi di base:
benzina, inchiostri, oli, vernici, materie plastiche e gomma.Inoltre, viene utilizzato nella fabbricazione di detergenti, di esplosivi, di prodotti farmaceutici e di coloranti.Chimicamente è un idrocarburo aromatico monociclico di alta tossicità per l’uomo.Per comprendere la sua tossicità basta rendersi conto che un’esposizione che va da 5 a 10 minuti ad un tasso di benzene nell’aria al 2% potrebbe essere letale. Tassi inferiori possono generare sonnolenza, stato confusionale, mal di testa, vertigini, tachicardia, tremore, danni renali e danni al fegato.Inoltre il benzene irrita pelle e occhi.Inoltre sono stati dimostrati gli effetti mutogeni in colture di cellule batteriche che hanno evidenziato attività embriotossiche e cancerogenicità in alcuni test.Esistono prove scientifiche anche del rapporto tra benzene e alterazioni cromosomiche e leucemia.Il contatto ripetuto con benzene provoca infiammazioni, vesciche, e dermatiti.Il benzene viene principalmente generato dal traffico ma si trova anche nelle nostre case e negli altri ambienti chiusi, prodotto da fonti come il fumo di tabacco, dalle combustioni domestiche incomplete del carbone e del petrolio e dai vapori liberati da prodotti che usano questa sostanza come solvente come detergenti, colle, vernici e cere per mobili.Un buon consiglio è quello di evitare di aerare i locali nelle ore di traffico elevato e di preferire detergenti e vernici che non contengano benzene.
Oltre, ovviamente, a depurare l’aria degli ambienti con le piante. - Tricloroetilene (trielina) Tricloroetilene (TCE), noto come trielina è un prodotto commerciale con una vasta gamma di usi industriali.E’ un liquido limpido, incolore, molto volatile, di odore simile a quello del cloroformio. I suoi vapori sono circa 4 volte più pesanti dell’aria.Oltre il 90 per cento del TCE prodotto viene utilizzato nello sgrassaggio del metallo e come lavasecco nelle industrie, ma è utilizzato anche negli inchiostri da stampa, nelle vernici, nelle lacche, nelle vernici nelle colle (ad esempio nei calzaturifici).Nel 1975, il National Cancer Institute ha confermato che questa sostanza chimica è cancerogena.L’intossicazione da tricloroetilene è una malattia causata da assorbimento di questa sostanza.Nell’intossicazione acuta si osservano agitazione psicomotoria, tremori, cefalea, sonnolenza, ipotensione, nausea, vomito, diarrea (da ingestione) sofferenza epato-cellulare, irritazione congiuntivite, bruciore agli occhi, tosse (irritazione bronchiale), dispnea ed edema polmonare – alterazioni renali.
Nell’intossicazione cronica prevalgono i sintomi a carico del sistema nervoso: cefalea, astenia, sonnolenza, euforia alternata con depressione, turbe della memoria, vertigini, e ancora tachicardia, extrasistoli e anche sintomi da contatto come lesioni cutanee (dermatite da contatto). - Formaldeide: La formaldeide è una sostanza chimica onnipresente in quasi tutti gli ambienti interni.Si tratta di un gas incolore che ha tantissime proprietà: è un potente battericida, è un disinfettante e un fissativo, un ottimo conservante.L’esposizione prolungata a questa sostanza che rilascia le molecole nell’ambiente circostante, è dannosa per la nostra salute tanto che nel 2004 l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro l’ha inserita nell’elenco delle sostanza cancerogene.Le fonti più comuni e diffuse di formaleide sono le vernici, gli adesivi, le schiume isolanti, i trattamenti e le finiture per i pavimenti, i Prodotti in legno pressato, il compensato, il truciolato, i pannelli di fibra a media densità (MDF), il fumo di camini e stufe, il fumo di tabacco, il gas da combustione, i tendaggi stampati, alcuni tipi di cosmetici, i capi trattati che non hanno bisogno di stiratura, carta da parati e cartone.Tra i sintomi da esposizione prolungata troviamo tosse,nausea, difficoltà respiratorie, asma, reazioni cutanee e reazioni allergiche.Più che essere allarmisti, però, dobbiamo essere attenti e previdenti.
Con i dovuti accorgimenti si possono limitare i danni da esposizione prolungata: oltre a tenere piante disinquinanti occorre arieggiare gli ambienti, in particolare quando si utilizzano vernici o prodotti chimici, è necessario pulire bene stufe e camini, è importante non fumare in casa, è preferibile utilizzare mobili naturali o in legno massiccio non trattato e non pressato. - Pentaclorofenolo: Il pentaclorofenolo (PCP) è un composto organoclorato impiegato come pesticida e disinfettante.
Prodotto per la prima volta nel 1930, è stato commercializzato con diversi nomi commerciali. Si può trovare in due forme: PCP come tale oppure come sale sodico del PCP, che si dissolve facilmente in acqua.Viene utilizzato, prevalentemente come sale sodico, come insetticida, viene impiegato come defogliante prima della mietitura, come diserbante, fungicida, molluschicida e antivegetativo in generale.Si trova, in qualità di conservante, in prodotti come legno, prodotti del legno, tessuti, amido, destrine e colle.Esiste la possibilità di esporsi al pentaclorofenolo in ambiente lavorativo attraverso l’inalazione di aria contaminata oppure attraverso il contatto cutaneo con i prodotti di legno trattati con PCP. L’esposizione a grandi quantità di pentaclorofenolo può causare effetti dannosi a carico di alcuni organi (fegato, reni, polmoni), a carico del sangue, del sistema nervoso centrale, del sistema immunitario, del tratto gastrointestinale. Inoltre l’esposizione a pentaclorofenolo può comportare l’insorgenza di neoplasie maligne come il linfoma di non –Hodgkin, il mieloma, il cancro al rene.
Quante piante usare?
Il consiglio è di usare almeno una pianta di medie/grandi dimensioni ogni 9 mq. Meglio se ce ne sono di più.
In realtà studi recenti (vedi qui) hanno fatto notare che per avere degli effetti significativi, bisogna riempire la casa di piante. Bisogna metterne tante, altrimenti non si ottengono risultati.
Questo perché la ricerca di Wolverton era fatta in un ambiente chiuso, invece le nostre case e i nostri uffici sono aperti.
Conclusione: davvero le piante possono togliere l’inquinamento domestico?
A parte questo prezioso elenco è bene sottolineare che quasi tutte le piante del pianeta possiedono la capacità di depurazione dell’aria.
Importante per la buona riuscita è anche il terriccio usato. Molti batteri presenti nel terriccio danno una grande aiuto, quindi usate un buon terriccio.
Seguendo i consigli del Dr Wolverton possiamo avere la consapevolezza delle capacità della nostra pianta e avere comunque un supporto scientifico che attesti la sua proprietà depurativa.
Ovviamente la scelta della pianta (o delle piante) deve tenere presente anche i gusti personali perché, ricordiamo, la pianta oltre che disinquinare l’aria che respiriamo ha anche la funzione di ritemprare lo spirito, di mettere buonumore, di arredare gli ambienti.
Una sinergia di funzioni positive che lavora per il nostro benessere psicofisico.
In ogni caso, le sole piante non bastano a ripulire l’aria, come riportato sopra, recenti studi, hanno fatto vedere che per avere effetto bisogna usare molte piante in casa.
Rimane quindi essenziale il ricambio dell’aria, aprite ogni tanto le finestre, o usate gli scambiatori meccanici opportuni.
Riassumendo ecco le 50 piante che disinquinano l’aria di casa e ufficio
- Areca Palm
- Lady Palm (Rhapis excelsa)
- Palma bambù
- Ficus robusta
- Dracaena dermensis
- Edera (Hedera helix)
- Palm (Phoenix roebelenii)
- Ficus macleilandii Alii
- Felce di Boston “Nephrolepis exaltata”
- Spathiphyllum
- Dracaena fragrans
- Pothos (Epipremnum aureum)
- Nephrolepis obliterata
- Chrysanthemum morifolium
- Gerbera jamesonii
- Dracena (Dracaena dermensis)
- Dracaena marginata
- Philodendron erubescens
- Syngonium (Syngonium podophyllum)
- Dieffenbachia “Exotica Compacta”
- Chamaedorea elegans
- Ficus benjamin
- Schefflera (Schefflera arboricola)
- Begonia Semperflorens
- Philodendron selloum
- Philodendron Oxycardium
- Sansevieria trifasciata
- Dieffenbachia camilla
- Philodendron domesticum
- Araucaria heterophylla
- Homalomena wallisii
- Maranta leuconeura Kerchoveana
- Banano nana (Musa cavendishii)
- Cactus di Natale (Schlumbergera buckleyi)
- Cactus di Pasqua (Schlumbergera gaertneri)
- Cissus rhombifolia
- Liriope spicata
- Dendrobium Orchid
- Falangio (Chlorophytum comosum)
- Aglaonema crispum “Silver Queen”
- Anthurium
- Croton (Codiaeum variegatum pictum)
- Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima)
- Azalea nano (Rhodedendron)
- Calthea makoyana
- Aloe Vera
- Ciclamino
- Aechmea fasciata
- Orchidea Falena (Phalaenopsis)
- Kalanchoe (Kalanchoe blossfeldiana)
Infografica – 10 Piante che Purificano l’Aria di Casa e del tuo Ufficio
Se l’infografica ti è piaciuta, puoi diffonderla liberamente, utilizzando il codice qui in basso:
bellissimo articolo
La foto postata per indicare la schefflera non è quella corrispondente ma è quella della pianta di evonimo variegato.
Corretto, grazie
ho trovato l’articolo molto interessante e ben illustrato dalle foto delle piante ; volevo lasciare la mia valutazione di 5 stelle, ma per errore ne ha salvate solo 2 e non mi è stato possibile rettificare. sono dispiaciuta e vorrei rimediare . come è possibile?
Ottimo articolo che cita ricerche scientifiche e non opinioni personali del guru di turno.
Apre una finestra su insospettabili condizioni dell’aria di casa! E sui miti dell’isolamento termico totale. Le finestre vanno aperte qualche minuto ogni paio d’ore, soprattutto se abbiamo la fortuna di non vivere in grandi città. E grazie alle piante, che funzionano meglio degli apparecchi filtranti, costosi ed energivori.
Grazie.
Il ricambio d’aria è necessario, ora esistono anche meccanismi automatici che la cambiano.
E le piante aiutano, senza aspettarsi miracoli.