La stella di Natale è originaria del Messico. Il nome scientifico è Euphorbia pulcherrima, qualcuno la chiama anche Poinsettia (raramente Poinsezia) è la pianta delle feste di Natale per eccellenza: sempre intensamente colorata, capace di attirare l’attenzione e di creare da sola un’atmosfera natalizia.
Questa pianta viene coltivata non tanto per il verde delle foglie o per i fiori piccoli e insignificanti, ma per il bellissimo effetto cromatico (principalmente rosso, ma anche rosa e bianco) delle brattee, ovvero delle foglie trasformate, che circondano i fiori.
La Stella di Natale appartiene alla famiglia delle Euforbiacee, il genere comprende più di 1500 specie, tra cui l’Euphorbia pulcherrima, originaria del Messico. E’ una pianta arbustiva che, in determinati climi, può raggiungere anche i 3 metri di altezza, le foglie sono di colore verde intenso, vellutato, e hanno forma abbastanza strana, ovale ma con larghi festoni.
Fioritura
Come si diceva, il bell’aspetto della pianta deriva da queste pseudo-foglie colorate (chiamate Brattee) che circondano i veri e propri fiori.
I fiori della Stella di Natale (è un ciazo) sono insignificanti, gialli, riuniti in un ciuffetto al centro di una corono di larghe brattee, di varia grandezza, che possono essere di colore rosso vivo, rosa salmone, vermiglio oppure bianco.
In una infiorescenza ritroviamo numerosi fiori maschili ed un solo fiore femminile che una volta fecondato dà origine ad un frutto.
Le bratee sono disposte in modo da creare l’effetto di un fiore semplice o doppio
La fioritura avviene solo in serra verso la fine di Dicembre.
Come far Rifiorire una Stella di Natale?
Ribadiamo che “fiori” sono in realtà foglie modificate (brattee). Per far sì che l’anno successivo prossimo la pianta le produca nuovamente, dovete avere qualche attenzione.
Spesso, quando perde le foglie, viene gettata via; invece, se ha delle buone radici e viene posta in un luogo luminoso, lasciandola vegetare per tutta l’estate, possiamo farla rifiorire.
Durante il riposo estivo la si potrà tenere al sole o all’aperto con innaffiature anche sporadiche ma con qualche concimazione mensile. Quando la temperatura si abbassa riportiamola in casa.
E’ quasi impossibile ottenere l’apparizione invernale delle grandi brattee colorate se la pianta non può godere di una temperatura costante superiore ai 16 gradi nel periodo ottobre-dicembre.
La Stella di Natale è una pianta brevidiurna (“a giorno corto”), ovvero l’induzione alla fioritura viene “innescata” dalla diminuzione delle ore di luce rispetto a quelle di buio.
Per farla fiorire nuovamente intorno a Natale, dobbiamo fare in modo che a partire da Ottobre e per circa un mese e mezzo all’incirca dalle 17:00 del pomeriggio fino alle 5:00 del mattino sia al buio totale. Quindi in questo periodo metterla in una zona buia, ma con temperatura superiore a 16° C. Per il resto della giornata deve ricevere luce, è sempre una pianta che vive di Luce Solare.
Luce
In appartamento il vaso deve essere sistemato in buona luce, ma non al sole, alla caduta delle bratee si può continuare a utilizzare la stella di Natale a scopo ornamentale per circa un mese, sinché il fogliame si mantiene verde e fresco;
È una pianta tipicamente fotoperiodica o brevidiurna; per questo la sua fioritura avviene in pieno inverno quando le giornate sono più corte.
Una buona luminosità favorisce una crescita rigogliosa ma per avere una buona fioritura la pianta deve stare per buona parte della giornata al buio.
Dovresti quindi mettere la pianta in un luogo dove non riceva luce artificiale e in un ambiente comunque illuminato da non più di 7/8 ore di luce solare.
Temperatura
Questa pianta tollera ambienti con temperature oscillanti tra i 14-22 °C.
L’ideale è porla in una stanza stanza fresca, oppure sulle scale o sulla veranda, in un ambiente quindi luminoso, con temperature costanti di 20 °C e umidità elevata.
E’ particolarmente sensibile alle correnti d’aria fredda, evitare quindi tutti i colpi d’aria
Acqua
Quanta acqua dare alla Stella di Natale?
Innaffiate ogni due o tre giorni controllando con le dita il grado di umidità del terreno. Il terriccio non deve mai seccare del tutto ma restare fresco senza essere fradicio poiché potrebbero marcire le radici.
Meglio usare acqua non calcarea.
Se l’aria è secca, può essere utile spruzzare un po’ le foglie.
Concime
Le stelle di Natale si concimano nel periodo dello sviluppo e della fioritura ogni 2 settimane
La stella di Natale è velenosa?
Una delle domande comuni su questa pianta è ma “la Stella di Natale è tossica” ? Sicuramente è irritante.
Gli steli secernono un lattice molto urticante per cui quando maneggi la pianta, usa i guanti. Attenzione anche agli animali domestici, è tossica anche per loro.
Se vieni a contatto la pianta è bene lavarsi le mani e non mettere le dita in bocca.
Il lattice a contatto con la pelle può provocare reazioni più o meno intense che vanno dal semplice prurito, a eritema.
Se viene in contatto con gli occhi può causare bruciore, anche intenso. Stessa cosa per la mucosa orale o faringea.
Se il lattice viene ingerito può provocare nausea, vomito e/o diarrea. In tal caso meglio avvertire il medico.
Altri consigli per la coltivazione della Stella di Natale
Va rinvasata in primavera con terriccio nuovo e concimato, alla ripresa vegetativa della pianta utilizzando un vaso di poco superiore al precedente.
Amano terreni leggermente acidi e leggeri per consentire l’arieggiamento delle radici.
La moltiplicazione va effettuata in aprile-maggio prelevando delle talee di ramo lunghe 8-9 cm con una-due foglie.
Come e quando potare le stelle di Natale?
Il periodo ideale per queste operazioni è compreso tra la fine dell’inverno e la primavera, perché in settembre la pianta inizia a prepararsi per la fioritura.
Il primo passo per la potatura della stella di Natale è quello di eliminare le foglie secche e le eventuali parti danneggiate.
Successivamente è necessario tagliare i rami della lunghezza desiderata. Si ha la tendenza a lasciare i rami corti, in maniera tale che si possa ottenere una pianta dallo sviluppo denso e compatto.
Durante la potatura dai rami può fuoriuscire del liquido biancastro. Come abbiamo già detto è molto importante lavarsi bene le mani poiché si tratta di una sostanza altamente tossica e velenosa.
Dopo che l’operazione di potatura è stata effettuata, posizionate la pianta in un luogo poco illuminato poiché è ancora debole e il sole potrebbe danneggiarla.
Problemi, Parassiti e Malattie
Se sulle brattee rosse appaiono macchie grigie, e al tatto si sbriciola può essere un attacco fungino (Botritis spp) un fungo molto pericoloso: in questo caso è meglio gettare sia la pianta che il terriccio che rappresenta un pericoloso veicolo che può infettare le altre piante.
La Stella di Natale teme i ristagni d’acqua e le innaffiature troppe abbondanti, posso far marcire le radici che assumono un brutto odore o fanno cadere precocemente le foglie. Questo fenomeno si può solo prevenire facendo attenzione a non esagerare con l’acqua.
Talvolta può essere attaccata da afidi, te ne accorgi perché le foglie diventano appiccicose e infestate dagli afidi. Rimuoveteli manualmente, schiacciandoli, e applicate un insetticida a base di piretro.
Potrebbero a volta apparire delle macchie brune sulla pagina inferiore delle foglie. La colpa è della cocciniglia a scudetto. Si rimuove facilmente usando un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o puoi lavarla con un acqua e sapone neutro strofinando molto delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti, dopo di che la pianta va risciacquata molto bene per eliminare tutto il sapone.
La Stella di Natale perde le foglie. Cosa fare?
Di solito se cadono tutte o buona parte delle foglie può essere dovuta all’esposizione della pianta a correnti d’aria. Meglio cambiare posizione, e metterla in un luogo tranquillo senza sbalzi repentini. La pianta non sopporta cambiamenti repentini di temperatura e correnti fredde.
Questo può accadere anche se non si ha cura di imballarla bene durante il trasporto. Anche durante il trasposto va imballata bene per non far prendere troppo freddo.
Se le foglie verdi diventano gialle prima di cadere, può dipendere dalle radici della pianta che sono danneggiate. La causa principale in questo caso sono il freddo o l’umidità stagnate. Ridurre le innaffiature quindi.
Se invece le punte delle foglie diventano marroni e si seccano, vuol dire che manca acqua. In questo caso la pianta reagisce inizialmente perdendo le foglie. La ripresa dell’irrigazione é di solito sufficiente per la ripresa della pianta.
In generale la pianta va sistemata in un luogo riparato, senza correnti d’aria, lontano da fonti di calore. Deve essere mantenuta leggermente umida, ma senza ristagni d’acqua.
Curiosità
L’origine del nome scientifico della stella di Natale, Euphorbia, è abbastanza oscura e si rifà, probabilmente, a una leggenda secondo cui lo scopritore dei principi benefici contenuti nel lattice che stilla dai tessuti di queste piante è da attribuire a Eufbio, medico di Giuba re dei Numidi.
Il nome della specie comune della Stella di Natale (Euphorbia pulcherrima) si riferisce al periodo di fioritura della pianta che corrisponde, grosso modo, al periodo natalizio. Pulcherrima in latino significa “bellissima”.
Il nome Euphorbia pulcherrima si deve al botanico tedesco Carl Ludwig Wilenow.
L’Euphorbia pulcherrima è nota anche come Poinsettia pulcherrima, da cui deriva il nome comune di poinsezia con cui si usa designare la specie che verso Natale ci regala le sue stupende, vellutate brattee rosse, rosa, banche e avorio.
Il nome Poinsettia, deriva dal politico statunitense Joel Roberts Poinsett che negli anni 20 del 1800, mentre era ambasciatore in Messico vide un cespuglio di questa splendida pianta fiorita. Poinsett importò la pianta negli USA e iniziò il business che dura ancora oggi.
Il 12 dicembre si festeggia è il Poinsettia Day, la giornata della Stella di Natale, nata negli Stati Uniti per celebrare il successo di questa particolarissima pianta, che è una delle più vendute nel Nord America.
Sino alla fine dell’Ottocento la poinsezia era pressoché ignota in Europa mentre veniva già ampliamente usata in America e soprattutto in Messico dove la stella di Natale è considerata quasi sacra e viene utilizzata per la decorazione delle chiese, per adornare la casa delle giovani spose o la cameretta dei neonati.
La stella di Natale è molto indicata alla vita in casa anche perché possiede la proprietà di rimuovere vapori chimici nocivi dall’aria di ambienti chiusi (vedi l’articolo sulle piante anti-inquinamento).
Perché viene regalata a Natale?
In Messico questa pianta, che gli Aztechi chiamavano Cuitlaxochitl, è associata al Natale da moltissimo tempo, anche a causa della “fioritura” natalizia. Già, al tempo di Poinsett, veniva chiamata “flor de Noche Buena” (ovvero in spagnolo Fiore della Vigilia di Natale).
Che significato ha la Stella di Natale?
Nel linguaggio dei fiori la Stella di Natale è il simbolo di gioia e di buon augurio: la pianta incarna lo spirito della rinascita e serenità tipico del Natale.
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L’euphorbia pulcherrima fu portata in Occidente intorno al 1830.
Per farla fiorire a Natale, da settembre a novembre la pianta va tenuta al buio per 4 ore al giorno. E Natale risplenderà di nuovo.
Il vero fiore della Poinsettia non è quello – comunemente rosso, a volte biancastro o rosa- che vediamo in cima alla pianta, e che in realtà non è altro che una serie di foglie, dette “brattee”, mascherate da fiore.
Il vero fiore è l’infiorescenza giallognola che vediamo all’apice dei rami, senza valore decorativo (beh, questione di gusti, c’è a chi piacciono…).
a Natale mi hanno regalato 3 stelle di Natale (poinsezia) che dopo un paio di giorni ho interrato in un vaso abbastanza largo con terriccio comune, e collocato in una sala molto luminosa con esposizione a nord, lontano dal calorifero.
Ricordo con piacere, ed invidia, di averle viste in paesi come il Marocco dove, anziché vivere in maniera stentata, erano rigogliose e molto grandi.
So inoltre che richiedono parecchia acqua: i miei precedenti tentativi di farle durare sono naufragati dopo poco. Qualche consiglio? Cosa mi suggerite?
Forse dovresti annaffiarla di meno.
E fare attenzione alla illuminazione. Si tratta di una pianta di abitudini brevidiurne, che necessita di luce intensa solo per un breve periodo (diciamo 4 ore in inverno e 8/9 in estate) e buio ininterrotto per il resto della giornata.
Tenere sempre presente questo fatto che è molto importante perchè nel suo habitat messicano quella è la norma data dalla natura.
La fioritura avviene alla metà di dicembre e le brattee resistono spesso fino a marzo. A volte si ripropone una seconda fioritura proprio in quest’epoca. Per questo periodo somministrare acqua solo quanto basta perché la terra non si secchi completamente.
Verso la fine di aprile la pianta dovrebbe essere rinvasata nello stesso vaso. Dopo averla accuratamente potata tagliando i rami principali per due terzi e riducendo leggermente le radici.
Attenzione che, come tutte le Euphorbiaceae, dal taglio produrrà un liquido biancastro urticante e appiccicoso. Si deve arrestare l’emorragia con un pizzico di terriccio messo sui tagli. Poi lavarsi le mani.
Quando ricomincia a vegetare si deve concimarla leggermente e trasportarla all’esterno, in piena luce ma non al sole diretto. Ed annaffiarla; concimando ancora regolarmente ogni quindici giorni.
Verso la fine di agosto fare una seconda leggera potatura per stimolare l’emissione di nuovi getti, e concimare con concimi ricchi di fosforo e potassio. A metà di settembre riportarla al coperto, ma in buona luce e con non meno di 15°C.
Se seguirai queste regole, non banali, in novembre riappariranno le brattee ed in dicembre avranno colorazione e forma completa.
La mia stella di natale insomma, dopo un breve periodo di buona salute, ha iniziato a perdere tutte le foglie sia rosse che verdi. In breve, erano rimasti solo i rami e secchi secchi anche quelli, poi dopo breve, hanno ricominiciato a puntare le foglioline.
Ora non so che fare? Taglio i rami? Lascio tutto così?
Se sta ributtando delle foglioline è un Bene.
Il fatto che abbia perso tutte le foglie e che i rami vecchi si siano seccati può essere dovuto alla sua provenienza da una coltivazione di serra, intensa e forzata. E’ già buona che stia riprendendosi; segno che le istruzioni le hai seguite per benino.
Ora, se io fossi in te, taglierei tutti i rami secchi ad un centimetro esatto sopra la più alta delle foglioline nuove. Usa un paio di cesoie da giardino e non le forbici! E metti sul taglio un po’ di terriccio per fermare la fuoriuscita del lattice.
Continua con l’annaffiatura leggera (quando il terreno si asciuga superficialmente) e con una moderata concimazione ogni 12/15 giorni.
Portala in una zona luminosa ma abbastanza fresca della casa -non in pieno sole- e tienila lì finché le condizioni atmosferiche non ti permettano di metterla all’aperto. In primavera ed in estate annaffia regolarmente. Ma non esagerare mai…
Quando saremo verso agosto ricordati di seguire le istruzioni per ridurre le ore di luce
La mia Euphorbia pulcherrima (stella di natale) è sopravvissuta all’estate e sono in attesa di vedere se rifarà i bei fiori rossi.
Nel frattempo continuo a curarla e ho notato che ultimamente sui rami più sviluppati crescono molti rinascenti.
Che fare? lasciarli e indebolire il ramo o toglierli? grazie.