Le piante di Natale

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Tra le piante che si ricevono in dono e/o che si regalano durante il periodo natalizio, si annoverano in particolare l’Euphorbia pulcherrima, meglio nota come Stella di Natale, l’agrifoglio o Ilex aquifolium e il vischio o Viscumalbum.

Sono note a tutti, ma quella che si conosce meno è la loro storia. Vediamole allora più da vicino.

Stella di Natale

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La leggenda vuole che la pianta dalle belle brattee rosse (questo il nome dei suoi petali grandi) sia nata una lontana sera della vigilia di Natale, grazie alla bontà di un bambino molto povero che volle portare in chiesa al bambin Gesù un mazzolino di frasche. Intimidito, gli cadde una lacrima sul misero dono e gli arbusti si trasformarono nel bellissimo fiore rosso.

La Stella di Natale appartiene alla famiglia dell’euforbiacee. Cresce in regioni dal clima caldo e temperato, per questo ha bisogno di caldo, di luce e non deve essere lasciata fuori all’aperto sul balcone.

Agrifoglio

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Per la bellezza delle sue bacche rosse e delle sue foglie verdi ben lucide, ondulate e spinose, l’agrifoglio è utilizzato da sempre nelle decorazioni e negli addobbi natalizi. Si usa, infatti, per fare ghirlande da appendere dentro e fuori casa, portacandele da mettere in salotto ed eleganti centrotavola.

Si dice che le sue foglie sono spinose per difendersi dalle capre, notoriamente ingorde e onnivore. Questa pianta avrebbe, infatti, sviluppato questa caratteristica fogliare solo fino ad una determinata altezza, in quanto nella parte sommitale le foglie non sono dentate. L’agrifoglio o Ilex aquifolium, è una pianta che cresce spontanea anche in Italia e si adatta facilmente a molti habitat. Le lucide bacche rosse compaiono all’inizio dell’inverno.

Vedi la scheda completa dell’Agrifoglio

Vischio

vischio

Le popolazioni nordiche la credevano una pianta caduta dal cielo. Una credenza che, nata dal tentativo di spiegare il fatto che il vischio non ha radici a terra, ma cresce sui rami di pioppi, querce e molti altri alberi, giustifica la particolare funzione che i druidi gli attribuivano.

Con il vischio, infatti, venivano preparate pozioni contro la sterilità e ogni male. Oggi, pur essendosi modificata, la tradizione continua e vede nel vischio un simbolo beneaugurante di armonia e fecondità.

Il vischio, che appartiene alla famiglia delle Viscacee, è un arbusto emiparassita, che cresce cioè sui rami dell’albero da cui trae linfa. Anche se durante le feste lo troviamo dorato artificialmente, in natura la sua corteccia è verde-giallognola, le foglie sono appaiate, carnose e coriacee, mentre la bacca è color paglierino.

vischio

I lavori del mese

Durante il mese di Nalale bisogna mettere a dimora le piante legnose. Durante il periodo di stasi vegetativa dell’inverno, la parte interrata si assesterà per bene e riprenderà al meglio il suo ciclo vegetativo in primavera. Occorre prendersi cura dell’abete natalizio. Se avete deciso di comprarne uno, ricordatevi di annaffiarlo ogni tre-quattro giorni.

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