L’agrifoglio (Ilex aquifolium) è una bellissima pianta ornamentale, che spesso si vede con bacche rosse, che riesce con le sue forme e i suoi colori ad unirsi armoniosamente con qualsiasi altra decorazione natalizia scelta per la propria casa.
Infatti, non a caso è diventato uno dei simboli del Natale. In questo articolo, però, analizzeremo l’agrifoglio da un punto di vista del giardinaggio, collocandolo in maniera precisa nel grande regno delle piante e, ovviamente, fornendo tanti consigli utili per la sua corretta coltivazione.
Prima di addentrarci in questo grande e affascinante mondo e prima di creare il perfetto identikit dell’Ilex aquifolium, descriviamolo per generali linee.
È una pianta originaria del bacino del Mediterraneo e tante sono le varietà. Si presenta come un arbusto con foglie molto dure e dalla particolare forma seghettata, che ben si fanno notare alla vista, ma anche al tatto, dato il loro carattere pungente.
È proprio la foglia la parte più interessante dell’agrifoglio, che grazie ai suoi colori, che dal verde chiaro spaziano a tonalità leggermente più scure, con piccoli tocchi di un delicato giallo o bianco crema, donano alla pianta un aspetto molto caratteristico.
Unite a queste foglie, che non sono di grandi dimensioni, delle bacche di colore rosse o gialle: l’armonia generale di forme e colori è servita in modo prefetto.
Le bacche di agrifoglio
L’agrifoglio può essere etichettato come pianta decorativa dalla lenta crescita, mentre chi tra i numerosi vicoli della botanica riesce a muoversi senza perdersi, può collegare alla pianta l’aggettivo “dioica”. Quest’ultimo non è un termine che si utilizza proprio tutti i giorni, ma che per far chiarezza tra i pensieri di appassionati dal pollice verde e di chi semplicemente mostra un minimo di curiosità per un mondo così affascinante, quale quello delle piante, proveremo a descrivere con la massima semplicità.
L’agrifoglio è una pianta dioica per il semplice fatto che alcuni esemplari presentano solo fiori maschili, altri fiori femminili. Solo i fiori (bianchi a 4 lobi) degli esemplari appartenenti al secondo gruppo si trasformeranno in piccolissimi frutti rossi o gialli, le “drupe”.
Altra importante precisazione: per ammirare queste piccole perle di diverso colore è necessario collocare a distanza ravvicinata sia una pianta con fiori maschili, che una pianta con fiori femminili.
Quali sono le dimensioni dell’agrifoglio?
Questo particolare arbusto sempreverde riesce a raggiungere in età adulta un’altezza di circa 4-6m (esistono anche esemplari, molto longevi, che raggiungono altezze che sfiorano i 20m). Non si tratta di un arbusto molto slanciato, ma la sua forma è molto raccolta, con tantissime foglie (la loro dimensione è di circa 5-12 cm di lunghezza, mentre 2-6cm di larghezza) dalle affascinanti sfumature cromatiche.
Generalmente l’Ilex Aquifolium richiede ambienti umidi e ombreggiati, all’interno di fitti boschi tra gole di montagna e pendii ombrosi. Tranquilli, l’agrifoglio può essere coltivato tranquillamente in vaso e in piena terra in ogni angolo del proprio giardino.
Classificazione botanica
Per avere un quadro più preciso basta prendere come punto di riferimento le seguenti indicazioni:
Regno: Plantae;
Clade: angiosperme;
Clade: Eudicotiledoni;
Cl.: Asteridi;
Ordine: Aquifoliales;
Famiglia: Aquifoliaceae;
Genere: Elce;
Specie: Ilex aquifolium.
Principali specie e varietà di Agrifoglio
In generale possiamo indicare quali specie maggiormente conosciute di lex le seguenti:
Ilex aquifolium
E’ questa la specie che si prende come punto di riferimento quando di parla di agrifoglio. È un arbusto sempreverde originario dell’Europa sud-occidentale, dell’Africa settentrionale e dell’Asia occidentale.
Diffuso allo stato naturale in tutto il territorio della nostra penisola, si presenta come una specie rustica, facilissima da coltivare e molto resistente (non teme i freddi inverni e le cure sono davvero limitate).
Coltivarla come pianta singola, da inserire in specifici punti del giardino è un’ottima scelta, ma coltivarla come siepe è uno spettacolo unico.
Ilex cornuta
Un arbusto sempreverde caratterizzato da una lenta crescita, foglie lucide di circa 5-8cm di lunghezza, che crescono in modo tale da conferire alla pianta una forma arrotondata. I bordi delle foglie sono ondulati ed hanno dalle 4 alle 6 punte spinose.
Può essere collocato praticamente ovunque e riesce a resistere senza problemi anche a temperature molto basse, che scendono di diversi gradi sotto lo zero. I suoi frutti sono delle vistose bacche di colore rosso.
Agrifoglio Ilex crenata
Le sue foglie sono lanceolate e con piccole dentellature marginali, le quali mantengono il loro lucido colore anche nel periodo invernale. È un arbusto sempreverde a lenta crescita e a portamento verticale, che riesce a raggiungere altezze di circa 3m.
I piccoli e bianchi fiori sbocciano nel periodo che va dalla fine della primavera all’inizio dell’estate, mentre i frutti (si trovano solo sulle piante femminili; quelle maschili non presentano alcun frutto, ma sono necessarie come impollinatori) sono delle piccole bacche di colore scuro. Ideale per siepi di grandi dimensioni.
Principali cultivar di agrifoglio (Ilex aquifolium)
Prendendo come punto di riferimento la specie Ilex aquifolium, possiamo indicare diverse cultivar, tra le quali descriviamo quelle che con maggiore facilità è possibile trovare in commercio:
Agrifoglio Ilex aquifolium Amber
Varietà dalle dimensioni contenute che raggiunge altezze massime di 6 metri e larghezze che non vanno oltre i 3m. Si presentano con fusto di colore verde e foglie con margini interi, dalla forma ellittica e dal colore verde brillante. Produce dei frutti, le bacche, di colore giallo.
Agrifoglio Ilex argentea marginata
Rispetto alla cultivar prima descritta, questa raggiunge altezze di gran lunga superiori (circa 15m) ed ha una espansione di circa 4m. Anche il fusto è diverso: il colore dominate è il verde, ma le vistose striature di colore bianco crema sono ben visibili. Le foglie hanno margini spinosi e le bacche prodotte dagli esemplari femminili sono di colore rosso.
Ilex argentea Marginata Pendula (Agrifoglio Variegato)
Varietà dalla chioma di forma scomposta, vagamente sferica, con ramificazioni pendule.
Il fusto ha una colorazione rosso porpora molto ornamentale. Le foglie hanno un colore verde scuro con i margini (spinosi) bianco crema. Una delle caratteristiche più affascinanti riguarda proprio il colore delle foglie: hanno una colorazione rosso porpora nei primi stadi di sviluppo, che svanisce con il passare del tempo.
Anche questa cultivar produce bacche rosse, ma in quantità ridotta rispetto a tutte le altre.
Agrifoglio Ilex aurea Regina
Varietà di sole piante maschili, con foglie ovali dal colore verde e dai margini color dell’oro. Per crescere ed arrivare al suo massimo vigore (dimensioni: altezza circa 3,5m; larghezza: 2,5/3m) sono necessari molti anni, più di venti.
È una varietà che ben si presta ad essere coltivata in giardino e che riesce ad adattarsi alle più diverse condizioni climatiche e quasi a tutti i tipi di terreno. Insomma, è facilissima da coltivare, anche perché non necessita di cure costanti.
Fioritura
Quando avviene la fioritura dell’agrifoglio?
Il periodo di riferimento è quello primaverile, tra maggio e giugno. La fioritura dell’Ilex aquifolium è molto particolare, poiché non sono i fiori ad attirare l’attenzione, ma quei piccolissimi puntini rossi che spuntano tra le foglie.
I suoi fiori, se paragonati a quelli messi in mostra da altre piante, di certo non vincono lo scontro diretto, ma comunque si presentano come delicati e profumati.
Le vere protagoniste dell’agrifolio sono le bacche di colore rosso (anche gialle o bianche a seconda delle cultivar), che però vengono prodotte solo dalle piante femminili, che hanno vicino delle piante maschili necessarie per l’impollinazione.
Consigli per la coltivazione dell’Agrifoglio
Stiamo descrivendo una pianta che non si colloca tra quelle particolarmente esigenti. Ora potete tirare il primo sospiro di sollievo.
Inoltre, il suo posizionamento, specialmente quando si parla di coltivazione in piena terra, non andrà ad incidere in modo particolare sulla crescita della pianta. Quindi, scegliete il punto che più preferite nel vostro giardino e procedete alla messa a dimora dell’agrifoglio. Questo è il momento del secondo sospiro di sollievo.
Generalmente gli arbusti richiedono particolari cure e tanta attenzione circa la corretta esposizione, ma non è il caso del nostro amico dalle rosse bacche. Tuttavia alcune accortezze devono comunque esser prese: ecco alcuni consigli per coltivare l’agrifoglio in tutta sicurezza.
Coltivazione in vaso
Si è soliti vedere spettacolari esemplari di agrifoglio tra le altre piante presenti in giardino, ma è possibile coltivare questo arbusto anche in vaso. Si svilupperà in maniera più contenuta, ma dal punto di vista ornamentale non perderà alcuna stellina di gradimento.
In questo specifico caso, dato che si sta parlando di una specie rustica e resistente, sarà possibile collocare il vaso anche su ampi terrazzi e balconi di ogni genere, senza la paura delle basse temperature. L’agrifoglio non deve essere entrato in casa in inverno, ovvero coperto con teli o altro.
L’unica cosa da fare è procurarsi un grande vaso e riempirlo con del terriccio di ottima qualità. Mai dimenticare di adagiare sul fondo del vaso dell’argilla espansa, al fine di creare un sicuro strato drenante.
Coltivazione in piena terra: una bellissima siepe di agrifoglio
Il luogo migliore dove coltivare l’agrifoglio? Direttamente in giardino. È possibile optare per la messa a dimora di una singola pianta o anche per la creazione di una vera e propria siepe, pronta a regalare un grandissimo spettacolo con l’apparire delle bellissime e delicate bacche. In quest’ultimo caso si consiglia di rispettare precise distanze tra una pianta e l’altra, generalmente di circa 60cm.
La messa a dimora deve avvenire nel periodo che va dalla fine di settembre e l’inizio del mese di ottobre, utilizzando delle piante coltivate in vaso. In molti consigliano anche di effettuare la messa a dimora nel periodo primaverile e non è assolutamente un errore.
Come procedere? Per prima cosa scavate una buca di 60 o al massimo 80cm di profondità e con un diametro di circa 40cm. Inserite le piantine, ma non copritele subito con lo stesso terriccio dello scavo. La cosa migliore da fare è inserire prima uno strato di sabbia e torba (per un ottimo drenaggio), poi il terriccio fino a coprire la buca scavata.
Procedere con abbondanti annaffiature ed il gioco è fatto. Non è una pianta magica, quindi, bisognerà attendere un po’ prima di vedere una bellissima e folta siepe di agrifoglio.
Temperatura
Quanta forza che ha questa pianta! Non teme il freddo e neanche il caldo: si trova a suo agio anche con temperature molto basse (qualche problema potrebbe sorgere quanto la colonnina di mercurio scende di molto sotto lo zero) e molto alte (il clima caldo non è particolarmente amato dall’agrifoglio, dato che è una pianta che cresce anche in zone di montagna, ma al contempo non lo spaventa).
Quindi, buttate via la stazione meteo che avete posizionato in giardino! Anzi, no! Continuatela ad utilizzare per altre piante più delicate.
Luce
Per quanto riguarda la corretta esposizione dell’agrifoglio c’è da fare una piccola precisazione: specie come l’Ilex Aquifolium e come la maggior parte di quelle più conosciute prediligono una collocazione in pieno sole; le varietà a fogliame unicamente verde, invece, prediligono delle zone di mezz’ombra.
Importante è lasciare tanto spazio attorno alla pianta, assicurando alla stessa non solo un ambiente aperto, ma anche senza altri vegetali ingombri.
Terriccio
L’agrifoglio predilige i terreni tendenti all’acido (valori di pH tollerati: minimo 5,5 e massimo 7,8), mentre odia quelli argillosi. Qual è l’ottimale soluzione? Un mix di torba e terriccio con ottima base organica è il top.
Se a tutto questo si aggiunge anche una parte di sabbia è perfetto, al fine di evitare dei pericolosi ristagni di acqua.
Innaffiature
“Melius abundare quam deficere”. L’annaffiatura dell’agrifoglio non deve mai essere troppo frequente, ma è sempre necessario bagnare il terreno fino in profondità.
Se la pianta è coltivata in vaso due volte alla settimana possono bastare.
Se la pianta è in piena terra, basta innnaffiare all’inizio per farlo attecchire bene, e poi dovrebbero bastare le piogge Ma è opportuno intervenire con irrigazioni d’emergenza durante periodi estivi caratterizzati da particolare siccità.
Utilizzare preferibilmente acqua a temperatura ambiente, da somministrare dopo il calar del sole.
Moltiplicazione
La moltiplicazione dell’agrifoglio può avvenire in due modi:
- per talea: rappresenta la più vantaggiosa delle soluzioni ed è anche la più semplice. Le talee devono essere prelevate alla fine dell’estate o all’inizio del periodo autunnale, per poi essere messe a dimora in un substrato composto da metà sabbia e metà torba. In autunno potranno essere spostate nella loro nuova e definitiva casa.
- per seme: la semina si effettua nel periodo autunnale o primaverile, ma può risultare molto difficoltosa. Infatti, la germinazione è piuttosto lunga, dai 24 ai 36 mesi.
A questi due metodi se ne aggiunge anche un altro, la moltiplicazione per margotta, utilizzata come alternativa alla riproduzione per talea. Una tecnica che consiste nel far radicare un ramo ancora collegato alla pianta madre. Non molto utilizzata, poiché la prima tecnica descritta è molto più semplice e resta l’opzione migliore.
Concimazione
Per ammirare una bella e rigogliosa pianta è opportuno concimare l’agrifoglio con regolarità. Le concimazioni iniziano con la primavera e si protraggono fino all’autunno.
I concimi da utilizzare sono diversi, a seconda della specifica stagione:
- primavera/estate: concime a base di potassio e azoto, per favorire l’attività vegetativa e la fioritura;
- autunno: concime organico da mescolare direttamente al terreno alla base della pianta.
Devono essere effettuati specifici interventi ogni 30 giorni circa.
Potatura dell’agrifoglio
La potatura è un’altra operazione di fondamentale importanza, da effettuare in piena estate (alla fine del mese di luglio). Questa pianta, come detto, ha una crescita lenta, quindi, al posto del termine potatura è corretto anche utilizzare il termine “spuntatine”.
Questo perché non serve intervenire in modo pesante, ma con criterio, in modo tale da conferire alla pianta la forma desiderata e la massima simmetria e armonia delle forme (specialmente nel caso di vere e proprie siepi).
La potatura è utile per rimuovere parti secche e danneggiate, stimolando la produzione di nuovi germogli laterali. Sacrificare rami con fiori e bacche è sempre un peccato, ma è l’unica cosa da fare per evitare che l’agrifoglio si spogli completamente e diventi rado.
Parassiti, malattie e altre avversità
L’agrifoglio è una pianta molto resistente, ma purtroppo è il bersaglio preferito di tante malattie. Tra queste ultime, sono due quelle che la minacciano costantemente:
- cocciniglia: si tratta di un parassita che si nutre della linfa dell’agrifoglio, facendo seccare le foglie. In questi casi, la cura migliore è la somministrazione di specifici prodotti (antibiotici).
- ruggine: causata da un fungo che fa ingiallire le foglie nella loro parte superiore, formando anche delle macchie di colore giallo sulle stesse. Non appena si nota il cambiamento di colore e appaiono le prime macchie è necessario subito correre ai ripari, utilizzando un fungicida sistemico.
Occhio anche agli attacchi di insetti: afidi, oziorrinco e minatori fogliari.
Curiosità
Avete mai sentito parlare di Ilicina? È una particolare sostanza contenuta nella corteccia dell’agrifoglio, le cui caratteristiche sono simili a quelle della caffeina. A tale sostanza si attribuiscono proprietà febbrifughe e toniche.
Le foglie, invece, sono state al centro di una importante ricerca pubblicata sul Botanical Journal of the Linnean Society. Perché alcune foglie hanno margini pungenti e altre no? È questa la domanda fulcro della ricerca. Si tratta di un particolare meccanismo di difesa: le foglie che si trovano nella parte bassa sono pungenti e man mano che si sale perdono questa caratteristica. Quindi, è la pianta a decidere quali foglie dovranno avere i margini pungenti e quali no, per non essere mangiata dagli animali.
Esiste anche una particolare varietà di agrifoglio con foglie poco spinose, il Matè (Ilex paraguariensis), dalle quali si ricava un infuso eccitante.
Differenze tra Pungitopo e Agrifoglio
Molte persone confondono il Pungitopo con l’Agrifoglio. Ma sono piante profondamente differenti, attenzione a non confonderle.
Hanno si diverse caratteristiche in comune: entrambi sono sempreverdi, hanno le foglie che pungono, hanno le bacche rosse, simboleggiano il Natale, sono protette in natura, sono dioiche.
Ma anche tante differenze:
- Le foglie dell’agrifoglio sono verde scuro lucente, ovali o ellittiche, coriacee e presentano margine spinoso, soprattutto nei rami più bassi della pianta, mentre quelle in alto sono più lisce. Quelle del pungitopo sono appiattite, ovali, rigide e con la sola estremità pungente, senza differenza tra foglie alte e basse.
- I fiori del pungitopo sono bianco-verdastro, invece quelli dell’agrifoglio sono bianco-rosastri.
- L’agrifoglio può arrivare a altezze importanti (diversi metri), il pungitopo al massimo intorno al metro.
- Le bacche del Pungitopo sono grosse e singole, quelle dell’agrifoglio piccoline e a grappoli.
Tossicità agrifoglio
L’agrifoglio (Ilex Aquifolium) è una pianta che presenta un importante grado di tossicità. Le parti velenose sono le bacche e le foglie, che contengono glucosidi simil-digitalici (principi attivi).
L’ingestione di pochi frutti può provocare torpore e un pericoloso stato infiammatorio dell’apparato gastro-intestinale, con vomito e diarrea.
Agrifoglio nel Linguaggio dei fiori
Attenzione a regalare un agrifoglio! Sono tanti i significati legati a questa pianta:
- la caratteristica di essere un arbusto sempre verde è legata alla longevità e all’augurio di una vita serena;
- le foglie con margini pungenti sottolineano, da un punto di vista ironico, il carattere brusco del destinatario;
- le bacche sono di buon augurio.
Come comportarsi? In generale, il vero significato del dono di un rametto di agrifoglio è quello dell’augurio di successo, fortuna e tanta allegria.
Tante sono le leggende legate a questa pungente pianta dalle rosse bacche, tutte che sottolineano la forza della stessa. Ad esempio, è dai tempi di Plinio il Vecchio che si consiglia di piantarlo vicino la porta di casa per tenere lontani gli spiriti maligni.
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Buongiorno, vorrei acquistare alcuni arbusti maschi perché ho in giardino quattro piante femmina che hanno fatto le bacche solo quando stavano in vivaio. Mi chiedevo se può andare bene il maschio della varietà myrtifolia che è reperibile su Internet poiché le foglie delle mie piante sembrerebbero più larghe e in un caso più piccole e quindi appartenere ad un’ altra varietà.
Ho una pianta di agrifogliio che sepolta da un viburno si è allungata molto sulla cima e svuotata alla base, vorrei ridurlo forma a cespuglio, i rami che dovrei accorciare hanno un diametro di circa 7 cm. Rischio qualcosa tagliando ? In quale periodo potrei intervenire ?