Phyllostachys

Phyllostachys
Phyllostachys – foto di Samuel WantmanCC BY-SA 3.0

Il Phyllostachys è un genere che include diverse specie di bambu’ sempreverdi di medie e grandi dimensioni di origine asiatica. Ci sono molte specie nella Cina centrale e meridionale, alcune nell’Indocina settentrionale e sull’Himalaya, altre che si sono naturalizzate in Asia, Australia, America ed Europa meridionale.

Si tratta di piante rizomatose che tendono a diffondersi nel terreno, talvolta anche in modo aggressivo. Sono caratterizzate da un fusto o culmo e da un imponente fogliame talvolta variegato e da canne anch’esse colorate.
Alcune specie di Phyllostachys arrivano a misurare un’altezza di 30 metri di altezza.

Classificazione botanica

Phyllostachys è una genere appartenente alla famiglia delle Poaceae, sottofamiglia Bambusoideae, tribù Arundinarieae.

Alla sottofamiglia delle Bambusoideae (comunemente chiamati Bambù) appartiene anche il genere Fargesia, la Bambusa e la Pseudosasa.

Principali specie

Tra le specie del genere riportiamo le seguenti:

Phyllostachys aureosulcata

Phyllostachys aureosulcata
Phyllostachys aureosulcata– foto di 用心阁 /YongxingeCC BY-SA 3.0

Specie è originaria del nord-est della Cina, ma è ampiamente coltivata come pianta ornamentale e in taluni casi è considerata una pianta infestante, a causa dello sviluppo vigoroso.
Si coltiva al meglio in terreni profondi, ricchi e costantemente umidi, in pieno sole ma tollera una leggera ombra.

Prende il nome dalla scanalatura gialla che appare sugli internodi del culmo. I solchi gialli sono particolarmente vistosi sui nuovi culmi. I culmi sono verdi e crescono eretti fino a raggiungere un’altezza di 25-30 metri.

Presenta foglie lanceolate, appuntite, di colore verde oliva, pelose alla base. Le foglie sono generalmente sempreverdi, a meno che la pianta non venga esposta a temperature inferiori allo zero.

Phyllostachys aurea

Phyllostachys aurea
Phyllostachys aurea– foto di Matt LavinCC BY-SA 4.0

Si tratta di uno dei bambù ornamentali e più utilizzati per la creazione di siepi (sia in piena terra che in contenitore) per via dei tutte le sue numerose ramificazioni che partono dal basso a formare una fitta schermaglia. La sua versatilità lo rende uno dei bambù più noti e diffusi in Italia.

È caratterizzato da canne di colore verde che con il tempo virano al giallo-marrone. Presenta foglie molto decorative di un bel verde-giallo dorato. Può raggiungere un’altezza di cinque metri.

Vanta dei tratti distintivi che lo differenziano dagli altri bambù: gli internodi sono ravvicinati e spesso deformati nella parte basale del culmo. I culmi, che si presentano dritti e lisci, inizialmente glauchi diventano nel corso del tempo verdi o gialli se ricevono i raggi solari.

Phyllostachys edulis

Phyllostachys edulis
Phyllostachys edulis

Comunemente nota come bambù moso, questo bambù è una specie rizomatosa che in condizioni favorevoli, può raggiungere un’altezza di 25-60 metri. È originario dei boschi di latifoglie della Cina, ma è stato introdotto in altre parti del mondo, tra cui il Giappone, dove è diventato un importante simbolo di prosperità nella cultura giapponese.

Presenta culmi legnosi che presentano nodi a intervalli. I nodi dei culmi formano un fusto segmentato che è cavo, tranne che nel nodo stesso. I culmi sono colonnari e si assottigliano solo in prossimità dell’apice, dove i nodi più alti producono attraenti rami laterali che a loro volta portano le numerose ed eleganti foglie sottili, strette e lanceolate.

I culmi sono grigi vellutati da giovani e diventano verdi o gialli con l’età, con una fioritura bianca sotto i nodi. Gli insignificanti fiori bianchi compaiono raramente (circa una volta ogni 67 anni).

Phyllostachys nigra

Phyllostachys nigra
Phyllostachys nigra– foto di Daniel VenturaCC BY-SA 4.0

Questa specie è un grande ed elegante bambù sempreverde caratterizzato da canne arcuate, che sono inizialmente verdi e che con la maturità diventano bruno-nerastre. Presenta foglie strette-lanceolate che misurano una lunghezza fino a 12 cm.

Fioritura

Circa 40 anni fa è stato condotto uno studio da cui è emerso che i bambù fiorirebbero in sincronia per evitare l’estinzione: i semi che producono costituiscono un cibo apprezzato da molte specie animali.

Le piante di bambù in generale spendono così tanta energia nella fioritura/fruttificazione da morire poco dopo.

Consigli per la coltivazione del Phyllostachys

Phyllostachys
Phyllostachys

Il Phyllostachys cresce bene in terreni fertili, ricchi di humus, umidi ma ben drenati, in pieno sole o in ombra parziale.

Rappresenta una buona pianta di sfondo per grandi paesaggi e si rivela utile sui pendii per combattere l’erosione del suolo.

Coltivazione in vaso

Il Phyllostachys può essere coltivato in vaso, in quanto si sviluppa limitatamente in altezza.
È preferibile optare per un vaso di forma conica con pareti inclinate cosi che che il rizoma tenda a crescere verso l’alto e sia spinto a uscire in superficie.

Coltivazione in piena terra

Il Phyllostachys è adatto per la formazione di macchie nei giardini. La sua resistenza alla siccità lo rende idoneo alla collocazione in pieno sole. Si deve considerare che il suo rizoma è fortemente invasivo ed è in grado di colonizzare ampie superfici.

Pianta da siepe

Si tratta di una pianta adatta per creare siepi compatte che raggiungono maggiori altezze rispetto a quelle che raggiunge se allevata in vaso. Tra le specie probabilmente la specie Phyllostachys aurea è la più adatta per creare barriere decorative e funzionali,

Coltivazione in terrazzo

Le specie allevate in vaso sono idonee per essere allevate in terrazzo e balcone.

Temperatura

Il Phyllostachys sopravvive tra -15 e 40 °C. Va protetto dai venti freddi e secchi.

Luce

Cresce bene in pieno sole ma tollera una leggera ombra

Terriccio

Questo bambù può essere coltivato in un terreno fertile, ricco di humus, umido ma ben drenato, in pieno sole o all’ombra parziale. In vaso si può usare un mix a base di terriccio.

Annaffiatura

Tollera la siccità e se allevata in piena terra può essere irrigata saltuariamente nei mesi vegetativi, all’incirca da aprile a ottobre. Gli esemplari allevati in vaso vanno annaffiati regolarmente da marzo ad ottobre.

Moltiplicazione

La propagazione può essere fatta per divisione in primavera.

Concimazione

È sufficiente concimare all’inizio della primavera con un fertilizzante liquido bilanciato.

Potatura

Phyllostachys
Phyllostachys

La pianta si può potare in qualsiasi momento tagliando alla base le canne secche, deboli o spezzate. In primavera si possono tagliare le parti rovinate dal freddo per favorire la crescita di nuovi getti. Per avere una siepe regolare, si può potare la parte alta in estate, dopo la crescita dei nuovi getti.

Altri consigli per la cura

Una pacciamatura di tipo organico aiuta a trattenere l’umidità e fornisce un nutrimento estivo. È bene evitare di piantare le piante in piccole aree senza aver prima installato barriere radicali o di coltivarle in grandi vasi di plastica affondati nel terreno fino al bordo.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Sono comuni la ruggine e l’infestazione dello stelo. I nuovi germogli possono essere attaccati da lumache e chiocciole.

Curiosità

Alcune delle specie più grandi, note come “bambù da legno”, sono impiegate come legname da costruzione e per la costruzione di mobili.

Diverse specie sono coltivate come piante ornamentali, anche se possono diventare invasive e fastidiose nei giardini, a meno che non vengano limitate artificialmente o coltivate in contenitori.

Il nome Phyllostachys significa “spiga fogliare” e si riferisce alle infiorescenze

Tossicità e/o uso erboristico

I germogli di alcune specie sono commestibili e consumati a scopo alimentare.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

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