Nandina domestica

Nandina domestica
Nandina domestica

In Cina è chiamata bambù sacro per il suo aspetto che ricorda il bambù, ed è coltivata vicino ai templi; in buona parte dell’Asia è considerata una pianta porta fortuna. É la Nandina domestica, un arbusto sempreverde che ha un altissimo potere decorativo tutto l’anno. Andiamo a conoscerla.

La Nandina domestica cresce lentamente ma può arrivare a misurare circa 1,50-2,00 metri di altezza. É caratterizzata da una chioma di forma arrotondata formata da fusti sottili simili a piccole canne, fittamente ricoperti di foglie persistenti, sottili e lanceolate, lunghe 4-10 centimetri e larghe 2-3 centimetri, che per gran parte dell’anno sono di colore verde chiaro e che diventano arancio-rosso in autunno-inverno.

La colorazione delle foglie, oltre che per il cambio delle stagioni, cambia con l’età della pianta: le foglie giovani sono inizialmente di una sfumatura che va dal rosa chiaro al rosso, poi diventano verdi o giallo-verdi.

In primavera fiorisce regalando piccoli fiori bianchi a forma di stella, con antere gialle al centro, larghi 1- 1,2 centimetri. Alla fioritura segue, durante l’autunno, la comparsa delle bacche sferiche di colore rosso acceso, che si fiori sono gli elementi decorativi della Nandina domestica che decora il giardino praticamente tutto l’anno: il fatto di mantenere le foglie per tutto l’inverno la distingue dalle altre piante.

Rappresenta la scelta ideale per comporre piccole siepi leggere o come arbusto singolo.

La Nandina domestica può essere coltivata anche come bonsai, ma si tratta di una coltivazione riservata ai più esperti.


Classificazione botanica

Nandina domestica

La Nandina domestica è una specie del genere Nandina appartenente alla famiglia delle Berberidaceae (la stessa del Berberis vulgaris o crespino comune).

Principali varietà della Nandina domestica

Esistono diverse varietà e moltissimi ibridi, comprese delle varietà nane con portamento particolarmente compatto, che arrivano a misurare 35-40 centimetri di altezza, adatte a bordure miste, ed altre con foglie rosso o aranciato per tutto l’anno, come la nandina fire power, qui sotto.

Ecco alcune le varietà:

Nandina domestica Alba

In questa varietà le foglie durante il periodo invernale non cambiano colore (rimanendo sempre verdi) e le bacche sono di colore bianco crema, anziché rosse. Si distingue facilmente per queste peculiarità.

Nandina domestica San Gabriel, (Filamentosa)

Questa varietà proveniente dal Giappone è provvista di foglie molto sottili che somigliano molto a quelle del bambù e che in autunno inoltrato cambiano colore passando dal verde al rosso porpora.
Non produce frutti e non è molto diffusa nel nostro territorio ed è difficile da reperire. Ha un portamento nano che arriva a misurare al massimo un’altezza e larghezza di 1,20 metri.

Nandina domestica varietà Royal Princess

Si tratta di un arbusto a crescita verticale composto da steli eretti che in primavera si ricoprono di fogliame bordeaux ed in autunno di foglie rosso arancio. In primavera-estate la varietà Royal Princess produce fiori bianco-rosati che sbocciano a grappoli alle estremità dei rami. In autunno è invece il momento della maturazione delle bacche rosse. Si tratta di una cultivar che si adatta al sole e all’ombra. Resiste alla siccità e alle temperature invernali molto rigide.


Nandina domestica varietà Fire Power

Questa varietà rientra tra le varietà nane, ha un altezza massima di 60 centimetri. Si tratta di un arbusto che prende la forma di un globo, con foglie (piccole ed ovali) che cambiano colore durante l’arco dell’anno, passando da verdi nel periodo estivo, rosse, arancione e gialle, durante tutto l’inverno. Viene usata in fioriere ed in piccoli giardini.

Nandina domestica varietà Stream rubra

La varietà Stream rubra produce un fogliame arancione che nei mesi più freddi dell’anno vira allo scarlatto. Le nuove foglie sono di color bronzo con riflessi aranciati, mentre le più vecchie vanno dal blu-verde all’oro e rosso. E’ una varietà molto decorativa in inverno proprio per il suo colore. E’ una pianta resistente, folta e compatta che può arrivare a misurare fino a 3 metri.

Nandina domestica varietà Harbor dwarf

Si tratta di una varietà nana che arriva a misurare fino a 2 mentri. Rispetto alle altre varietà produce foglie più piccole e più strette che formano un cumulo di fogliame denso che si dirama da terra. Le foglie hanno riflessi ramati in primavera, che virano al verde in estate. I frutti sono rossi.

Nandina domestica varietà Moon bay

In questa varietà le foglie fresche sono verdi e virano verso il rosso scarlatto brillante in inverno, creando un punto di grande attrazione nel giardino.

Nandina domestica varietà twilight

Si tratta di una varietà resistente al gelo con portamento eretto cespuglioso la cui altezza massima arriva a 120 centimetri. Il fogliame è macchiato di bianco. In primavera le foglie hanno un colore ramato rosa, che cambia con l’età adulta.

Fioritura

Nandina domestica
Nandina domestica


In primavera la Nandina domestica produce piccolissimi fiori bianchi dal centro giallo, riuniti in grappoli, che sbocciano all’apice dei rami. Dopo i fiori è il turno delle bacche che decorano la pianta anche con il gelo invernale. L’alternarsi di fiori e bacche con la costante presenza delle foglie che cambiano colore è il punto di forza di questa pianta.

Consigli per la coltivazione della Nandina domestica

Nandina domestica – foto di A. BarraCC BY-SA 3.0

É una pianta che non ha molte esigenze. Per quel che concerne il terreno, preferisce quelli di medio impasto, freschi, drenati, profondi e mediamente fertili. E’ intollerante ai ristagni idrici e, quando è adulta, ha una particolare resistenza alla siccità, sia pur per periodi brevi.

Preferisce essere esposta al sole, almeno per mezza giornata o di mezzombra molto luminosa. Vegeta bene anche all’ombra ma fiorisce poco e di conseguenza non fruttifica, mentre le foglie diventano verde scuro, senza assumere le tipiche colorazioni autunno-invernali. Quindi all’ombra perde le caratteristiche che la rendono cosi decorativa.

Resiste bene al freddo, anche con temperature ben al di sotto dello 0°C, che accentua invece l’arrossamento del fogliame. In Italia può essere coltivata pressoché ovunque, dalle Alpi alle Isole, avendo cura di posizionarla in mezz’ombra al Sud e lungo le coste, dove il sole estivo è più cocente.

Le sue bacche sono molto apprezzate dagli uccelli, che contribuiscono alla diffusione della specie disperdendone i semi con gli escrementi. Per questo motivo nelle campagne può essere usata per creare siepi monospecifiche o miste volte a fornire cibo all’avifauna stanziale e migratoria. Proprio per il fatto che gli uccelli contribuiscono alla sua propagazione, la Nandina domestica, in alcuni stati degli USA, viene segnalata come pianta invasiva.

Coltivazione in vaso

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Nandina domestica – foto diそらみみCC BY-SA 4.0

Si presta molto bene alla coltivazione in vaso. Il vaso deve avere dimensioni adeguate allo sviluppo dell’apparato radicale e della parte epigea o chioma, deve quindi essere largo almeno 40 cm e profondo 50 cm. La pianta teme ristagni d’acqua, per questo è consigliabile metterla a dimora con un terriccio composto da tre parti di terriccio universale e una di torba. Inoltre, è opportuno mettere sul fondo del vaso dei pezzi di coccio o dell’argilla per favorire il drenaggio.

Il rinvaso va eseguito in primavera, quando le radici della pianta hanno occupato tutto lo spazio disponibile e fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso. Il nuovo contenitore deve essere più largo e profondo del precedente. Occorre interrarre la pianta fino a 3-6 cm dal bordo del vaso e subito dopo annaffiarla per favorire l’attecchimento nella nuova dimora.

Coltivazione in piena terra

Questa sempreverde è adatta ad essere coltivata come esemplare singolo, o in siepi colorate; le varietà nane si usano anche nelle bordure o nel bordo misto.

Il periodo migliore per la messa a dimora della Nandina domestica è la primavera. Le piante vanno interrate nel terreno ben lavorato fino all’altezza del colletto e dopo aver compattato il terreno tutto intorno vanno irrigate abbondantemente e successivamente trattate con le cure destinate agli esemplari giù cresciuti.

Pianta da siepe

Nandina domestica
Nandina domestica – foto di Phillip MerrittCC BY-NC-SA 2.0

La Nandina domestica ha un aspetto molto compatto che la rende perfetta come pianta da siepe. Si avrà una siepe dall’aspetto tondeggiante che decorerà in tutte le stagioni.

Coltivazione in terrazzo

Le diverse specie, tranne quelle di notevoli dimensioni, possono essere facilmente coltivate anche in vaso su balconi e terrazzi purché il vaso abbia dimensioni adeguate.

Temperatura

Questa sempreverde è piuttosto rustica ed è in grado di sopportare sia il caldo che il freddo, resistendo anche a temperature sotto lo zero.

In tutta Italia può vivere all’aperto tutto l’anno.

Luce

La pianta ama posizioni in pieno sole o semiombreggiate ma luminose. In tal modo può fiorire, fruttificare e produrre il suo caratteristico fogliame colorato. Vive anche all’ombra ma fiorisce meno e non avviene il tipico cambio di colore delle foglie.

Terriccio

Nandina domestica
Nandina domestica – foto di Mauricio MercadanteCC BY-NC-SA 2.0

La Nandina domestica può essere coltivata in qualsiasi terreno, purché sia drenato, ma preferisce un terreno fertile e non troppo asciutto.

Annaffiatura

Gli esemplari adulti resistono bene alla siccità accontentandosi dell’acqua piovana e vanno annaffiati occasionalmente solo nei periodi di forte siccità.

Per gli esemplari coltivati in piena terra le esigenze idriche sono leggermente inferiori rispetto agli esemplari allevati in vaso. Sono temuti gli eccessi di acqua. Le piante giovani o messe a dimora da poco tempo richiedono regolari innaffiature che vanno eseguite però solo quando il terreno è completamente asciutto.

Moltiplicazione

Nandina domestica
Nandina domestica – foto di cultivar413CC BY 2.0

La Nandina domestica può essere moltiplicata sia con la semina, che con le talee.
I semi ricavati dalle bacche si possono interrare ma molti di loro non risultano fertili.


Verso la fine del mese di settembre dagli apici dei suoi rami semilegnosi si possono ricavare delle talee lunghe circa 15 centimetri che andranno invasate in un misto di terreno e sabbia al 50%. Le talee vanno poi lasciate in un luogo caldo e ombreggiato per tutto il periodo invernale, avendo l’accortenza di mantenere il terreno umido.

Agli inizi della primavera si possono mettere a dimora definitivamente, interrate in un giardino, oppure travasate in un vaso più grande.

Concimazione

Nandina domestica
Nandina domestica

In autunno la Nandina domestica va concimata mettendo ai piedi della pianta dello stallatico pellettato, e al termine dell’inverno usando del concime granulare a lenta cessione, che si scioglierà progressivamente nei mesi successivi rinforzando la fioritura e la fruttificazione.

Potatura

La pianta non ha bisogno di potature, se non quelle volte a rimuovere, a fine inverno, i rami che portavano le bacche ormai cadute.

Può anche succedere che, a distanza di anni e se non ben esposta alla luce, la pianta si spogli alla base tendendo a concentrare la vegetazione in alto e mostrando gli steli nudi nella parte inferiore. In questo caso può risultare efficace una potatura di ritorno, da eseguire alla ripresa vegetativa (marzo-aprile secondo latitudine) anche a 20-30 cm da terra, per favorire l’emissione di polloni dalla base e ricostituire in toto la parte aerea.

Abbinamenti con altre piante

Nandina domestica
Nandina domestica

Essendo adatta a creare siepi e avendo un aspetto non troppo appariscente, può fungere da sfondo per molte altre piante. Può essere abbinata a varietà di Kniphofia a fiori rosso, arancio o giallo o a piante di Hosta plantaginea o all’ Hemerocallis.

Altri consigli per la cura

La Nandina domestica è una pianta molto rustica è necessario solo fare attenzione all’adeguato drenaggio del terreno.

Durante il periodo estivo predilige una posizione soleggiata e riparata dal vento mentre nel periodo invernale a temperature molto rigide ( al di sotto dei -10°C) rischia di perdere il fogliame.

Parassiti, Malattie ed altre Avversità

Difficilmente si ammala, tuttavia può essere colpita da acari e afidi, che possono annidarsi sotto le foglie e da marciume delle radici, provocato da troppa acqua.

Curiosità

Nandina domestica

La Nandina domestica è una pianta originaria della Cina e poi si è diffusa anche in Giappone dove viene coltivata da vari millenni e dove è considerata sacra. E’ stata introdotta in Europa da William Kerr che la portò con se da Canton a Londra.

In estremo Oriente, la Nandina Domestica è chiamata Bambù sacro, o Bambù celeste.
Secondo una vecchia tradizione giapponese se si affidano le proprie paure ed i propri incubi ad una pianta di Nandina domestica, si entra sotto la sua protezione e si viene liberati dalle nefaste conseguenze. Le piante di Nandina vengono collocate ai lati degli ingressi delle case e dei templi per scacciare la sfortuna.


Le sue bacche vengono utilizzate come ornamento degli altari dei templi e nel periodo di Capodanno vengono regalate come augurio di un inizio di un nuovo anno fortunato.

Il nome Nandina fu attribuito successivamente dal botanico Carl Thumberg, allievo di Linneo e uno dei primi a studiare e introdurre in Europa la flora giapponese; Nandina deriva dalla latinizzazione del termine giapponese nan-ten, che nella lingua originale significa longevità, inverno.

Tossicità e/o uso erboristico

Nandina domestica
Nandina domestica

Tutte le parti della pianta contengono acido cianidrico che in certe quantità potrebbero essere fatali per ingestione. Quindi la pianta è da considerarsi tossica. Le bacche contengono anche alcaloidi come la nantenina, una molecola che blocca gli effetti della MDMA negli animali. Gli uccelli generalmente non sono affetti da queste tossine, per questo contribuiscono alla dispersione dei semi della pianta attraverso i loro escrementi.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

Secondo la tradizione giapponese, affidare i propri incubi ad una pianta di Nandina domestica protegge dalle loro conseguenze.

In estremo Oriente la Nandina è chiamata Bambù sacro o celeste perché considerata una pianta portafortuna al pari dell’Agrifoglio, per questo motivo viene piantata accanto alle porte di casa o dei templi per scacciare la sfortuna.

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