Per una come me che vede cibo ovunque è difficile iniziare a descrivere il Pandano senza virare subito nell’argomento culinario, ma questa pianta merita di essere tributata anche come semplice pianta.
Perché è bella, perché decora le nostre case regalando un tocco di verde elegante e versatile e perché, lo scopriremo assieme, il Pandano riveste una grande importanza in tantissimi ambiti.
Si tratta di un genere con il nome scientifico Pandanus che include sia specie con portamento arbustivo che specie arboree, che possono raggiungere un’ altezza anche di 20 metri.
L’habitat tipico delle specie del genere Pandano è la foresta pluviale.
È caratterizzato da un fusto cilindrico, liscio, ramificato dicotomicamente, che presenta delle cicatrici anulari in corrispondenza della zona di inserzione dalle foglie caduche.
Ha foglie coriacee, ensiformi, di diversa intensità di verde, striate longitudinalmente di bianco o di giallo, di solito sono disposte a spirale all’apice del fusto, la cui lunghezza varia da 30 centimetri fino a 2 metri, con margini seghettati in quasi tutte le specie.
Il Pandano è una pianta dioica, ha quindi fiori maschili e femminili portati su piante distinte. I fiori maschili hanno una larghezza di due o tre centimetri, i femminili sono leggermente più grandi.
I frutti del Pandano ricordano l’ananas (vedi foto sopra), sono verdi nelle prime fasi e poi virano all’ arancione-rosso a maturazione avvenuta. Alcune specie come il Pandanus edulis producono frutti commestibili per l’uomo.
Alcune specie, come il Pandanus utilis, tollerano un certo grado di salinità e crescono bene vicino al mare.
Alcune specie vengono coltivate per estrarne le fibre tessili come ad esempio il Pandanus adoratissimus, Pandanus. utilis, altre per i frutti eduli come il Pandanus edulis, altre a scopo ornamentale come il Pandanus baptisii, il Pandanus sanderi, il Pandanus veitchii.
Classificazione botanica
Il Pandano appartiene alla famiglia delle Pandanacee, il genere comprende circa 140 specie che sono originarie dell’Australia, delle Filippine, di Ceyon, delle Hawaii, della Malesia, dell’Africa e dell’India
Principali specie
Le diverse specie di Pandanus rappresentano un’importante risorsa ecologica per molte forme di vita animale, e sono ampiamente utilizzate nell’artigianato, nella gastronomia e nella medicina popolare di molte zone.
Ad esempio il granchio Cardisoma carnifex si nutre dei frutti di Pandanus tectorius favorendone la dispersione dei semi e l’insetto stecco Megacrania batesii si nutre solo delle foglie di Pandanus tectorius
Vediamo alcune specie:
Pandanus amaryllifolius
le foglie di questa specie in India e nel sud-est asiatico sono impiegate per il confezionamento dei cestini dentro i quali vengono fatte cuocere carni, pesci e legumi;
Pandanus aquaticus
è una specie endemica dell’Australia. Il serpente acquatico Acrochordus arafurae staziona frequentemente tra le radici di Pandanus aquaticus. Alcune rane arboricole come Litoria rothi, Litoria bicolor e Litoria rubella si trovano quasi esclusivamente su Pandanus aquaticus
Pandanus bullii
questa specie ha foglie lunghe 60 cm, molto spinose lungo i margini
Pandanus candeabrum questa specie è nota anche come albero candelabro, può raggiungere un’altezza di 8 metri, è caratterizzata da foglie di colore verde-azzurro oppure è variegate, molto spinose.
Pandanus lindenii
questa specie presenta foglie riunite in densi ciuffi, spesso marginate di bianco, particolarmente lucide.
Pandanus pygmaeus
questa specie è alta solo 60 cm, è tra le specie più indicate per la coltura in vaso.
Panadanus utilis
questa specie può raggiungere anche i 18 metri di altezza, produce germogli commestibili grazie ai quali si chiama anche cavolo-palmizio, ha foglie di colore verde-azzurro con spine rossastre.
Pandanus baptisii
questa specie è caratterizzata da foglie di colore verde-azzurro con striature longitudinali giallo brillante, che possono essere talmente grandi da ricoprire l’intera lamina fogliare. Il margine fogliare è intero e liscio.
Pandanus sanderi
questa specie ha dimensioni contenute, è caratterizzata da foglie lunghe 80-100 cm., di colore verde pallido, con bande bianchi o margini e punte bianchi o rossi.
Pandanus utilis
specie impiegata per ottenere fibre tessili, ha foglie che raggiungono la lunghezza di 1,5 metri, di colore verde scuro, con i margini caratterizzati da spine rosse. Particolarmente sensibile alle variazioni di temperatura, è adatta ad ambienti spaziosi per le dimensioni che può raggiungere.
Pandanus veitchii
questa specie è caratterizzata da foglie che hanno margini seghettati e apice acuminato e che sono di colore verde brillante e striate longitudinalmente di bianco-crema. Le foglie possono raggiungere la lunghezza di 60 cm. Vicino alle foglie basali si sviluppano, negli esemplari adulti (generalmente di quattro o cinque anni), radici aeree che penetrano nel terriccio. È il Pandanus più noto come pianta d’appartamento.
Fioritura
Il Pandano produce su piante distinte, fiori maschili e femminili . I primi hanno una larghezza di due o tre centimetri, i fiori femminili sono leggermente più grandi.
Consigli per la coltivazione del Pandano
Non ha particolari esigenze ed è facile da coltivare.
Coltivazione in vaso
Le piante di Pandanus allevate in vaso necessitano di una miscela di terriccio di foglie, humus e torba, mescolati a poca sabbia e corteccia sminuzzata, così da ottenere un substrato fertile e ricco di materia organica, che sia ben drenato e che trattenga di umidità ma senza consentire la formazione di ristagni d’acqua. Il Pandano va rinvasato almeno una volta ogni due anni. Ha una crescita particolarmente lenta.
Temperatura
Il Pandano necessita di una temperatura minima invernale intorno ai 18-22 °C, e di una temperatura minima estiva non inferiore a 20-25 °C. Questa pianta non ama infatti le temperature inferiori ai 15°-18° C. In inverno è consigliato riporle in appartamento, specie nel caso si vada incontro a temperature molto rigide e a gelate.
Luce
Il Pandano richiede un ambiente luminoso ma non va esposta al sole diretto, inoltre si devono evitare le correnti d’aria.
Terriccio
Il terriccio ideale per il Pandano è una miscela a base di terra da giardino, con aggiunta di sabbia per aumentarne il potere drenante.
Annaffiatura
Il Pandano ha bisogno di molta umidità nel periodo compreso tra aprile e novembre mentre durante l’inverno, periodo in cui la pianta è a riposo, le annaffiature devono essere quasi del tutto sospese e sarà sufficiente nebulizzare il fogliame settimanalmente.. Per garantire freschezza e turgidità alla pianta, è bene spruzzarla anche in inverno, ogni 10 giorni, con acqua e stimolante ormonico.
E’ bene accertarsi, tra un apporto idrico ed il successivo, che il terreno sia ben asciutto.
Moltiplicazione
La riproduzione del Pandano avviene generalmente per trapianto dei polloni posti alla base della pianta che vanno recisi tra il mese di febbraio e quello di aprile. Vanno poi piantati in vasi di circa 10 cm di diametro e tenuti all’ombra alla temperatura di 22°-24° C. quando compaiono i germogli, significa che è avvenuta la radicazione, e allora possono essere trapiantate nei vasi definitivi e trattati come piante adulte.
Si può tentare anche di seminare il pandano in cassette da riproduzione che vanno riempite di apposita composta per semi e tenute all’ombra, alla temperatura di 27 °C. Generalmente la germinazione avviene in 6-8 settimane. Quando le piantine sono abbastanza grandi da poter essere maneggiate, si possono trapiantare in vasetti singoli.
Concimazione
Il Pandano va concimato per tutto l’anno due volte al mese alternando estratto di alghe a un fertilizzante minerale completo
Altri consigli per la cura
Il Pandano gradisce posizioni molto luminose e soleggiate. E’ opportuno, nonostante ciò, evitare che riceva i raggi diretti del sole nelle ore diurne più calde della stagione estiva. Il Pandano, è abituato alle zone tropicali, pertanto amano ambienti umidi e non afosi.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Se le foglie avvizziscono e cadono forse sono presenti ristagni d’acqua o la pianta è stata esposta a correnti d’aria.
Il Pandano subisce spesso l’attacco della cocciniglia cotonosa che si può asportare meccanicamente con un batuffolo con acqua ed alcool, oppure usando anticoccidici specifici.
Curiosità
Il nome scientifico Pandanus, riprende la denominazione malese “pandang” con cui si designavano queste piante, gli inglesi chiamano i pandani con lo strano nome “pino a vite” per indicare l’inserzione a spirale delle foglie sul tronco; queste piante sono anche note come “alberi candelabro”.
In India i germogli del Pandanus odoratissimus o cavolo palmizio, rappresentano un’ottima risorsa alimentare.
Nei luoghi d’origine (Filippine, Ceyon, Hawaii) il pandano è considerato albero sacro.
Il Pandanus amaryllifolius rappresenta una delle erbe più importanti nella cucina indonesiana è largamente usato nel sud-est asiatico come insaporitore nel riso e nelle carni, assieme a cui viene tradizionalmente cucinato, il succo estratto dalle foglie viene inoltre impiegato per aromatizzare vari tipi di tè e desserts.
Le foglie di Pandanus amaryllifolius si intrecciano per realizzare piccoli cestini o contenitori per le pietanze.
Nella tradizione popolare un succo estratto dalle foglie di pandano sembrerebbe aiutare contro i disturbi reumatici.
Le piante di Pandano sono una importante risorsa ecologica: cibano insetti e uccelli, e proteggono gli animali dai predatori. è inoltre usata per aromatizzare il riso, il curry e i dolci e come deodorante per la casa, essendo anche un repellente naturale per scarafaggi.
Uso erboristico
Oltre che per il sapore il pandano è noto per le sue proprietà benefiche: a Réunion le infiorescenze sono considerate afrodisiache, in alcune tribù del Bangladesh si usa come lassativo e per curare i raffreddori, o dolori in generale. Inoltre il Pandano è da sempre considerato un ottimo rimedio antistress e anche per questo merita davvero tutto il nostro rispetto.
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