La Plerandra elegantissima è una pianta conosciuta con molti nomi differenti: Aralia elegantissima, Dizygotheca elegantissima, Schefflera elegantissima.
Si tratta di un arbusto sempreverde originario di un’area ristretta della Nuova Caledonia sud-occidentale dove cresce nelle foreste umide. Nei luoghi di origine raggiunge altezze anche di 7 metri, ma coltivato all’interno in vaso cresce fino a circa 2 metri.
È caratterizzato da foglie alterne che crescono su un picciolo che misura una lunghezza di circa 12 centimetri negli esemplari giovani e che arrivano fino a 40 centimetri nelle piante adulte. Inizialmente le foglie sono color porpora e poi virano al verde scuro con una nervatura centrale in rilievo di colore bianco verdastra. In autunno produce grappoli di fiori verde chiaro seguiti da frutti neri.
Classificazione botanica
La Plerandra elegantissima è una specie del genere Plerandra della famiglia delle Araliaceae.
Fioritura
Le infiorescenze sono formate da piccolissimi e numerosi fiori generalmente di colore giallo-verdastro. Raramente fiorisce in casa.
Consigli per la coltivazione della Plerandra elegantissima
La Plerandra elegantissima richiede un po’ di cure: una temperatura costante non soggetta a sbalzi climatici, un adeguato livello di umidità, un’adeguata luminosità ed un terreno drenante.
Coltivazione in vaso
La Plerandra elegantissima può essere allevata anche in vaso, anzi è una delle piante d’appartamento più apprezzate. La sua altezza come pianta da appartamento è generalmente di 1,50- 2 metri. Si deve scegliere un luogo luminoso che le permetta di ricevere le adeguate ore di luce.
Questa pianta non cresce molto rapidamente, quindi può rimanere nello stesso contenitore per alcuni anni, senza avere bisogno di essere rinvasata. Il rinvaso può essere fatto nel momento in cui si nota che la pianta ha raggiunto dimensioni tali per cui le radici necessitano di maggiore spazio.
Coltivazione in piena terra
Considerando le esigenze in termini di temperatura, la Schefflera elegantissima raramente può essere allevata in piena terra. Nel caso il clima lo consenta, in giardino si deve scegliere un luogo luminoso che le consentano di ricevere le adeguate ore di sole.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Durante l’inverno il vaso va spostato in casa.
Temperatura
Nella valutazione della temperatura adeguata è sempre bene regolarsi con il luogo di origine della pianta. In questo caso la Plerandra elegantissima necessita un ambiente caldo e di una temperatura minima di 10°C.
Luce
Questa pianta ama la luce o, eventualmente, la semi ombra.
Terriccio
Il terreno ideale della Plerandra elegantissima è ben drenato, sciolto e ricco di sostanza organica. Può essere da leggermente acido a neutro e va tenuto costantemente umido.
Annaffiatura
Il terreno va mantenuto costantemente umido e la pianta necessità di un adeguato grado di umidità che si può mantenere attraverso le nebulizzazioni con acqua non calcarea così da scongiurare il rischio che si manifestino le macchie sul fogliame. Tra un’irrigazione all’altra è opportuno attendere che lo strato superiore del terreno si asciughi.
Moltiplicazione
La moltiplicazione avviene generalmente per seme. I semi vanno lasciati un paio di giorni in acqua e poi vanno interrati molto superficialmente in un terriccio organico sabbioso. Il tutto va mantenuto ad una temperatura di circa 25 gradi.
È possibile anche la moltiplicazione per talea da fare in primavera- estate. Si prelevano le talee dai rami dell’anno precedente tagliando le foglie alla base e dimezzando quelle nella parte alta del rametto. Le talee vanno poi sistemate in un composto di torba e sabbia e mantenute in un luogo umido con una temperatura di circa 20 °C.
Nel momento in cui compaiono i nuovi germogli,si possono sistemare le talee sistemate in un nuovo contenitore.
Un’altra opzione è la propagazione per margotta da farsi in primavera.
Concimazione
La Plerandra elegantissima va concimata mensilmente dalla primavera all’autunno, con un prodotto bilanciato da sciogliere nell’acqua delle innaffiature.
Potatura
Questa pianta ha una crescita lenta ma può essere potata per controllarne le dimensioni.
Altri consigli per la cura
Uno dei problemi principali della Schefflera elegantissima è la caduta delle foglie che si può prevenire evitando o comunque limitando gli spostamenti, gli sbalzi di temperatura e le correnti d’aria.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La Plerandra elegantissima è spesso attaccata dalla cocciniglia che si palesa attraverso macchie scure nella parte sottostante delle foglie.
In caso di attacco limitato, si può intervenire manualmente eliminando i parassiti con un batuffolo e dell’alcool. Si possono anche lavare le foglie colpite con acqua e sapone neutro, risciacquando poi con attenzione.
Curiosità
Il nome Plerandra si compone delle parole greche Pléres e androsche significano rispettivamente pino e maschio in riferimento agli stami che sono presenti nel fiore.
L’epiteto specifico significa invece molto elegante.
Con il nome di Schefflera elegantissima, questa pianta ha ottenuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.
Tossicità e/o uso erboristico
La Plerandra elegantissima non è una pianta tossica ma la linfa contiene delle sostanze che potrebbero irritare la pelle sensibile.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
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