Ardisia

Capace come poche di evocare lo spirito natalizio, l’Ardisia è una pianta d’appartamento molto amata per il fogliame e per le sue bacche rosso brillante.

Si tratta di una pianta arbustiva sempreverde che apparteneva alla famiglia delle Mirsinaceae, è originaria delle Indie Orientali e della Cina e può essere considerata una validissima sostituta della Stella di Natale.

Ha un’altezza media di circa 80 cm e presenta rametti a portamento eretto ricoperti da tante foglie, di forma ovata-lanceolate, molto decorative che sono alternate, coriacee e verde scuro.

L’Ardisia produce fiori gradevolmente profumati, a forma di stella, con piccoli petali di colore bianco o rosso o viola.

Ma la cosa interessante della Ardisia sono i frutti: lucide bacche di colore rosso brillante che restano sui rametti fino alla successiva fioritura e che tanto ricordano le ciliegie.

L’Ardisia è spontanea nelle Americhe, in Asia, in Australia e nelle isole del Pacifico, soprattutto ai tropici.

Classificazione Botanica

L’Ardisia è un genere di piante da fiore appartenente alla famiglia delle Primulaceae, sottofamiglia delle Myrsinoideae.  Nell classificazione precedente apparteneva alla famiglia delle Myrsinaceae.

In pratica è un parente dei ciclamini, entrambi i generi appartengono alla sottofamiglia delle Myrsinoideae.

Del genere sono classificate oltre 700 specie una di queste, l’Ardisia japonica, è una delle 50 erbe fondamentali nella medicina tradizionale cinese.

Principali Specie

Ecco alcune tra le specie più note di Ardisia.

Ardisia crenata

Ardisia crenata

Questa specie è originaria di Cina e India, ed è l’unica che può essere coltivata sia in serra che in appartamento. Si tratta di un arbusto a portamento eretto alto 60-90 cm che può raggiungere una larghezza di circa 40 cm.

L’Ardisia crenata fiorisce a giugno producendo infiorescenze a pannocchie ascellari composte da fiori a forma di stella bianco-crema con sfumature rosse e profumati.

Le decorative bacche sono di colore rosso corallo e durano molti mesi sulla pianta, anche fino alla fioritura successiva.

Di questa specie ne esiste anche una varietà a fiori gialli.

Vedi l’articolo dedicato all’Ardisia crenata

Ardisia humilis

Ardisia humilis

Ardisia humilis Misolonax CC BY-SA 4.0

Questa specie è caratterizzata da grandi foglie lanceolate e cuoiose lunghe da 5 a 15 cm verde scuro. Produce fiori di colore rosa pallido, raccolti in pannocchie piatte e pendule.

Alla fioritura seguono le bacche rosse che virano al nero a fine maturazione.

Ardisia solanacea

Ardisia solanacea

Ardisia solanacea Vinayaraj CC BY-SA 3.0

Questa specie è caratterizzata da rami rosso-brunastri ricoperti da foglie lunghe 10-15 cm cuoiose di colore verde chiaro.

L’Ardisia solanacea, durante il periodo della fioritura, produce fiori di colore rosa-violetto.

Dopo la fioritura compaiono bacche rossastre che a maturazione diventano nere.

Ardisia japonica

Ardisia japonica

Ardisia japonica Krzysztof Ziarnek, KenraizCC BY-SA 4.0

Conosciuta come marlberry, l’Ardisia japonica è originaria dell’Asia, nella Cina orientale, del Giappone e della Corea

Si tratta di un arbusto sempreverde a crescita ridotta, alto 20-40 cm. Ha foglie opposte o in spirali, ovali, lunghe 4-7 cm e larghe 1,5-4 cm, con margine seghettato e apice acuto.

I fiori sono bianchi o rosa pallido.

Un certo numero di cultivar sono state selezionate per la coltivazione come piante ornamentali, tra cui “Hakuokan” e “Ito Fukurin” con foglie variegate, “Hinotsukasa“, con foglie pallide color crema e “Matsu Shima” con steli rosa e foglie variegate.

È usato come pianta medicinale nella medicina tradizionale cinese. Dosi eccessive della pianta come medicina possono essere tossiche per i reni.

Fioritura

L’Ardisia fiorisce da fine primavera ad inizio estate mentre le bacche rosse maturano in autunno e solitamente durano fino alla fioritura successiva.

Consigli per la coltivazione dell’Ardisia

L’Ardisia viene solitamente considerata rustica.

Pur essendo originaria dell’Asia non ha difficoltà, a crescere in alcuni casi spontanea nel nostro paese.

Viene coltivata come pianta ornamentale da esterno nelle zone caratterizzate da inverni miti mentre nelle regioni del Nord Italia è coltivata come pianta d’appartamento.

Durante i mesi estivi la pianta può essere spostata all’aperto in un luogo fresco e semi-ombreggiato ma per scongiurare il rischio che le foglie avvizziscano in inverno va riportata in casa.

Le bacche rosse dalle diverse sfumature rendono l’Ardisia perfetta per ornare giardini, aiuole, siepi e case.

Coltivazione in Vaso

L’Ardisia si rinvasa in primavera ogni 3 -4 anni. Il nuovo vaso deve essere di qualche centimetro più grande del precedente e va impiegato del terriccio nuovo e fresco.

Nelle operazioni di rinvaso è opportuno estrarre la pianta dal vaso con tutto il pane di terra che avvolge le radici e di ripiantarla al momento stesso.

Temperatura

La temperatura minima invernale non deve scendere al di sotto dei 7°C, mentre la temperatura estiva non deve scendere al di sotto di 18 °C.

Se le temperature salgono al di sopra dei 21 °C le foglie tendono ad appassire e le bacche avvizziscono e cadono. Diciamo che le temperature ottimali per l’Ardisia sono intorno ai 18-20°.

Luce

L’Ardisia ama i luoghi molto luminosi ma non tollera il sole diretto.

Terriccio

Il terreno ideale per l’Ardisia è una miscela di torba, sabbia e terriccio in parti uguali. Il terreno deve essere ben drenato.

Ardisia

Annaffiatura

L’Ardisia richiede annaffiature abbondanti, regolari e costanti in estate e ridotte in inverno ma assicurandosi che terra del vaso sia sempre umida.

In estate le piante che sono tenute all’aperto, vanno nebulizzate ogni 3-4 giorni con acqua a temperatura ambiente.

Moltiplicazione

L’Ardisia si moltiplica per seme e per talea.

Moltiplicazione per seme

La semina delle bacche si esegue in tarda primavera quando è scongiurato il rischio delle gelate notturne e quando la temperatura si mantiene intorno ai 24 °C.

In marzo si seminano in terrine le bacche più grosse, subito dopo la raccolta, stratificandole su un substrato specifico a circa 5 mm di profondità e coprendole con del terriccio fresco e fertile. Per favorire la germinazione dei semi il semenzaio va coperto con un foglio di plastica.

Si deve mantenere l’atmosfera umida e la temperatura intorno ai 20-24 °C. Quando compaiono i primi germogli, la temperatura va portata a circa 15 °C. Generalmente la germinazione avviene nel giro di qualche settimana. Quando le piantine sono sufficientemente grandi per poter essere maneggiate, si piantano in vasi di 7-8 cm di diametro con terriccio, torba e sabbia. Successivamente si tagliano le estremità delle radici più lunghe e si procede ad un’altra invasatura. Questa tecnica di moltiplicazione ha tempi molto lunghi. Ad 1 anno circa dalla semina le piantine non superano i 2 centimetri di altezza.

Ardisia crenata

Ardisia crenata – fotoKENPEI CC BY-SA 3.0

Moltiplicazione per talea

L’Ardisia si può riprodurre anche per talea, si tratta di una moltiplicazione più facile e garantisce che le nuove piante sono identiche a quella madre

Questo tipo di riproduzione si effettua nel periodo che va dalla primavera all’autunno. Le talee, lunghe circa 10 cm, si prelevano dai getti laterali completi, lasciando alla base un pezzetto di corteccia e successivamente si mettono a radicare in un composto a base di sabbia e torba mantenuto umido, alla temperatura di 24 °C.

Nel giro di 6-8 settimane le talee radicheranno purché si abbia cura di mantenere la temperatura ideale, le nuove piantine vanno infine trapiantate in contenitori e trattate come la pianta madre.

Concimazione

A partire dal mese di aprile ogni settimana, fino a quando le bacche avranno assunto la loro colorazione, è bene somministrare all’Ardisia del concime liquido universale diluito nell’acqua delle innaffiature. Oppure, in alternativa, si può somministrare, ogni 40 giorni, ai piedi della pianta un concime granulare a lenta cessione, che sia equamente bilanciato in azoto (N), fosforo (P) e potassio (K) ed i microelementi.

Potatura

Nel mese di febbraio è opportuno potare la pianta per tenerla ordinata.

Vanno accorciati con tagli obliqui i rametti di circa 10 centimetri con delle cesoie ben affilate e disinfettate. I tagli devono essere obliqui ed opportunamente trattati con un cicatrizzante specifico per le piante per scongiurare il rischio che insorgano malattie fungine

Parassiti, malattie ed altre avversità

L’Ardisia teme gli afidi che attaccano foglie e fiori, e che si possono eliminare lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.

Altro problema può verificarsi con la cocciniglia cotonosa che attacca foglie e steli soprattutto in presenza di clima caldo e secco.

I parassiti possono essere rimossi manualmente con un batuffolo di cotone idrofilo imbevuto in una soluzione di acqua ed alcool. Se si tratta invece di una forte infestazioni occorre irrorare il fogliame con prodotti antiparassitari specifici.

Curiosità

L’Ardisia è una pianta perenne caratterizzata da una crescita molto lenta e da un ciclo vegetativo molto breve: dopo il terzo anno di vita diventa improduttiva e va rinnovata.

Il nome della pianta deriva dal greco ardis (punta).

Tossicità e/o uso Erboristico

Le foglie di Ardisia contengono il principio attivo FR900359, che sembra essere particolarmente efficace nella cura degli attacchi di asma e che potrebbe esser ben presto utilizzato per la produzione di medicinali efficaci anche contro altre malattie respiratorie.

“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei Fiori

L’Ardisia nel linguaggio dei fiori, simboleggia la “buona fortuna”, quindi regalatela o regalatevela per il buon augurio.

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