Pilea cadierei

pianta di alluminio

Prima di descrivere la Pilea cadierei vorrei evidenziare la caratteristica che più mi piace di questa pianta: quando il polline dei fiori è maturo, è sufficiente una leggera brezza per fare aprire il bocciolo e fare scattare in alto il filamento dell’ antera che contiene il polline, il risultato è che si alza in alto una piccola nube.

La Pilea cadierei è un’erbacea perenne originaria del Vietnam, che appartiene famiglia delle Urticaceae, la stessa famiglia dell’ortica, si tratta di una specie del Genere Pilea ed è anche nota con il nome pianta d’alluminio.

Sfoggia dei densi ciuffi di foglie tondeggianti o cuoriformi verdi, con una superficie fitta di depressioni e rigonfiamenti screziata di macchie bianco-argento.

Non arriva a misurare più di 40-50 cm (ma ci sono varietà nane ancora più piccole), ed ha un aspetto quasi metallico. Produce piccoli fiori che sono molto simili a quelli dell’ortica ma che non hanno alcun valore ornamentale.

Classificazione botanica

La specie Pilea cadierei appartiene al genere Pilea della famiglia delle Urticacee. Il genere comprende circa duecento specie di piante erbacee perenni, di queste, le specie coltivate come piante decorative sono circa dieci sempreverdi originarie dell’America centro-meridionale e sono

Fioritura

La Pilea fiorisce in estate producendo infiorescenze apicali di fiorellini bianchi, gialli o verdastri, che difficilmente sbocciano nelle piante coltivate in appartamento. I fiori non sono decorativi sono le foglie ad esserlo.

Coltivazione Pilea cadierei

La Pilea cadierei è facile da coltivare e non richiede particolari accorgimenti, ha una crescita rapida e un alto potere decorativo.

Viene infatti scelta dai meno esperti che non vogliono rinunciare al verde in casa.

Si tratta di una pianta di facile coltura spesso coltivata in panieri appesi, in particolare le specie rampicanti.

Coltivazione in vaso

La Pilea cadierei è adatta alla coltivazione in vaso. La pianta va rinvasata ogni anno nel mese di marzo.

Il terriccio deve essere fertile, meglio aggiungere sabbia per favorire il drenaggio. È bene inserire di pezzi di coccio sul fondo del contenitore per favorire il drenaggio e scongiurare il rischio di marciumi radicali.

Coltivazione in piena terra

Nelle regioni caratterizzate da un clima rigido la Pilea cadierei viene coltivata in appartamento mentre nelle regioni con clima mite è possibile coltivarla anche all’esterno nei giardini ghiaiosi, nel giardino mediterraneo, in quello costiero e anche in vaso su terrazzi o balconi.

È importante riservarle un’esposizione in ombra o mezz’ombra e mai al sole diretto.

Coltivazione in terrazzo

Pilea Cadierei

La Pilea cadierei ha un forte spirito di adattamento, riesce a vivere bene sia in appartamento che sul terrazzo, sotto un portico o in veranda. In caso di temperatura adeguata, la Pilea cadierei è quindi perfetta per i balconi, in particolare nella versione rampicante che la rende idonea per i panieri appesi.

Temperatura

La temperatura ideale per la Pilea cadierei è di 17-22 C°, in linea di massima la temperatura non dovrebbe mai scendere al di sotto dei 10 °C nella stagione invernale, ed essere attorno ai 25 °C durante l’estate. Nelle regioni a clima mite la pianta può essere lasciata all’aperto tutto l’anno.

Luce

Per un corretto sviluppo della pianta d’alluminio, è bene riservarle una posizione in luogo semi-ombreggiato o all’ombra completa
In appartamento è bene scegliere una posizione luminosa ma mai ai raggi diretti del sole o vicino a termosifoni o altre fonti di calore. L’ideale è dietro una finestra esposta a nord-est, protetta da una tenda.

Terriccio

La Pilea cadierei preferisce terreni sciolti, molto ben drenati che siano ricchi di materia organica.

È bene garantire alla pianta spazio sufficiente per avere uno sviluppo armonioso, per questo è bene rinvasare le piante almeno ogni 2-3 anni, avendo particolare attenzione per i fusti che si spezzano facilmente.

Se la crescita è rapida allora il rinvaso annuale rappresenta la soluzione ottimale. In tal caso l’operazione va eseguita in primavera, impiegando un terreno ricco e ben drenato. Per garantire un buon grado di drenaggio va aggiunta della sabbia al composto.

Annaffiatura

Per avere una pianta d’alluminio sana e rigogliosa, è opportuno annaffiarla regolarmente, ogni 4-5 giorni, assicurandosi che tra un’innaffiatura e l’altra il terreno si asciughi, questo perché la pianta non tollera i ristagni idrici.

Durante l’inverno, soprattutto se la pianta è collocata in un ambiente non riscaldato, è opportuno ridurre le annaffiature, facendo attenzione a non bagnare assolutamente le foglie che potrebbero facilmente macchiarsi e marcire.

La Pilea cadierei ha bisogno di molta umidità, è quindi consigliabile vaporizzarle spesso, con acqua demineralizzata. Si può assicurare alla pianta la corretta umidità mettendo sottovaso i ciottoli o argilla espansa.

Pianta di alluminio

Moltiplicazione

La moltiplicazione di queste piante si esegue generalmente per talea, tagliando al di sotto di un nodo un germoglio terminale lungo circa 10 cm.

Si svilupperà un’intera pianta nel giro di poche settimane. Le talee vanno collocate in contenitori con torba e sabbia e sistemate in un luogo riparato ed ombreggiato ad una temperatura costante di circa 22° C .In alternativa si possono mettere talee in acqua, sempre a temperatura controllata, trasferendole in un vasetto con del terriccio nel momento in cui sviluppano un discreto apparato radicale.

Concimazione

nel periodo che va da marzo a ottobre è opportuno fornire alla Pilea cadierei del concime per piante verdi ogni 15-20 giorni; nei mesi invernali occorre fertilizzare ogni 35-40 giorni.

Potatura

Per avere una pianta d’alluminio bella a lungo è opportuno cimare regolarmente l’estremità dei fusti. Si tratta di un’operazione che permette ai fusti di ramificarsi donando alla pianta un aspetto più cespuglioso.

Per riempire la base della pianta che negli anni tenderà a spogliarsi si possono aggiungere ogni 1-2 anni nuove piantine ottenute per talea.

Altri consigli per la cura

La rinvasatura va fatta in primavera, avendo però cura di non usare vasi con diametro di molto superiore a quello precedente. Si possono moltiplicare sia per talea apicale (pezzetto di ramo posto nella parte alta della pianta) che per porzione di fusto, poste entrambe in un terriccio composto da torba e sabbia in parti uguali.

Pilea Cadierei

Parassiti, malattie ed altre avversità

La Pilea cadierei può essere attaccata da parassiti e malattie.

Tra gli insetti che più comunemente possono danneggiarla citiamo: afidi, ragnetto rosso, cocciniglie. Questi piccoli parassiti sono visibili anche ad occhio nudo, e possono essere eliminati anche manualmente anche con un’energica doccia.

La pianta può soffrire anche di malattie fungine come Oidio, muffa bianca, marciume del colletto, marciume radicale. Troppa acqua o troppa umidità, ristagni idrici, possono favorire l’insorgere di queste malattie, su cui spesso è difficile intervenire mediante anticrittogamici.

In caso di marciume radicale può essere utile svasare la pianta, eliminare le radici marce e trapiantarla in nuovo terriccio, irrorando tutta la pianta ogni 15 giorni con un prodotto a base di sali di rame.

La luminosità eccessiva può causare lo scolorimento delle foglie.

Curiosità

La Pilea cadierei viene anche chiamata “pianta d’ alluminio”, a causa delle sue striature argentee.

Tossicità

La Pilea cadierei non è una pianta tossica.

Linguaggio dei fiori

La Pilea nel linguaggio dei fiori è un porta fortuna che augura denaro, benessere ed abbondanza . Regalarla è dunque di buon auspicio

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