Realizzare un perfetto prato all’inglese con facilità

Come realizzare un prato all'inglese
Il prato inglese è una delle soluzioni più gettonate per la realizzazione di eleganti e ordinati giardini

Per realizzare un prato inglese perfetto in ogni suo centimetro quadrato è opportuno seguire delle precise tecniche di coltivazione, ormai ben sperimentate, impostate su precisi principi agronomici.

Non è difficile trasformare lo spazio esterno in un giardino che per alcuni aspetti richiama l’eleganza di un campo da golf. Un prato ben curato è un biglietto da visita di valore per la propria abitazione. Per essere sicuri di non sbagliare neanche un passaggio, così da ottenere senza problemi quello che può essere definito come “un prato da far invidia”, abbiamo deciso di dare alcuni pratici consigli per un risultato impeccabile.

La perfezione è sempre difficile da raggiungere, ma se ci si concentra sull’ uniformità come principale caratteristica del prato da creare di certo non si potrà andar lontano da quello che è stato il concetto di bellezza per i Greci, che appunto si rispecchiava in quello di perfezione.

L’obiettivo, per quanto impossibile possa sembrare, è quello di creare un vero e proprio verde tappeto, una naturale moquette, andando contro le regole dettate da Madre Natura. Si cerca di uniformare, per quanto possibile, cioè che la natura cerca di portare verso la variabilità.

È possibile? Per buona parte, ma occorre tanta pazienza e un lavoro mirato.

Il prato all’inglese può far anche da cornice ad un magnifico giardino d’acqua o un giardino roccioso. Meraviglioso!

Come realizzare un perfetto prato all’inglese: le 4 fasi della semina

Non vogliamo perderci tra tante parole, ma passare nell’immediato ai fatti. Ecco cosa fare per ottenere un prato uniforme e che nella perfezione ricerca la sua naturale essenza:

  • lavorare con cura tutta l’area, anche in profondità, per rendere il terreno uniforme e morbido.
    In questa prima fase è possibile ricorrere a diserbanti chimici per eliminare le erbe indesiderate e tutti i semi o i rizomi presenti nel substrato.
  • Una seconda lavorazione del terreno è utile per interrare fertilizzanti chimici e organici, così da favorire l’attecchimento dell’erbetta.
    È l’ Agrostis stolonifera la regina dei prati all’inglese: una precisa distesa di erba dalla chiara colorazione verde, senza fiorellini o altri strani ciuffetti che nulla hanno a che fare con questa specie.
  • La semina deve essere effettuata durante il periodo primaverile o autunnale utilizzando i migliori semi selezionati della specie prima citata, oppure un mix tra Lolium italicum, Lolium perenne, Poa pratensis, Poa annua, Festuca rubra, Festuca ovina, Festuca arundinacea, Agrostis tenuis. Non tutte queste specie dovranno essere mischiate tra loro, ma basterà scegliere tre o quattro di queste per ottenere un caratteristico manto erboso. I semi dovranno essere interrati con delicatezza utilizzando un rastrello.
  • Terminata la semina si può passare su tutta la superficie con un pesante rullo per compattare al meglio il terreno. Cosa resta da fare? Attendere che l’erba cresca.

Quelli appena descritti sono le 4 fasi della semina del prato all’inglese, ma come prendersi cura dello stesso?

Prendersi cura del prato all’inglese

Il prato inizia a mostrarsi in tutta la sua naturale eleganza, indossando un verde abito da sera che sfoggia senza altri accessori. La bellezza del prato inglese è proprio questa: un manto erboso pressoché perfetto che non necessita di alcun’altra pianta da fiore o un’artificiale e originale aiuola per far innamorare l’osservatore.

Cosa fare per mantenerlo sempre meraviglioso?
Una volta che il prato è spuntato starà a voi decidere le modalità e la tipologia di manutenzione: mentre l’altezza per la rasatura può essere liberamente scelta in base ai propri gusti (anche se più bassa è l’erbetta più raffinato apparirà il prato), la concimazione e l’irrigazione devono seguire precisi schemi.

Una buona fertilizzazione si può ottenere solo utilizzando concimi a base di azoto, fosforo, potassio e microelementi in buone percentuali, ma anche con l’aggiunta di una buona dose di sostanza organica. È consigliato intervenire quattro volte l’anno, cioè ogni tre mesi, ma è possibile anche provvedere ad una totale rigenerazione del prato, con conseguente concimazione, durante la primavera.

Per quanto riguarda l’irrigazione non si può che consigliare un impianto automatico (magari computerizzato), così da assicurare sempre il giusto apporto di acqua a seconda delle stagioni e seguendo una regolare cadenza. Ottimi sono gli impianti automatici sotterranei, anche se rientrano nella categoria dei più costosi, perché possono essere impostati per ricreare il cosiddetto clima inglese. Un buon livello di umidità è quello che serve per evitare di veder apparire chiazze gialle qua e là e veder seccare in breve tempo il prato.

Il vento e gli uccelli non vanno d’accordo con la realizzazione e il mantenimento di un perfetto prato all’inglese. I semi trasportati possono intaccare l’uniformità del manto erboso portando alla comparsa di erbe che proprio non hanno nulla a che vedere con le specie indicate. Contrastare la propagazione naturale delle erbe non è facile, ma intervenendo manualmente e utilizzando specifici diserbanti per graminacee è possibile controllare il tutto.

La rasatura del prato è una fondamentale operazione da effettuare con regolarità e grande attenzione. E’ possibile utilizzare macchine automatiche quando la superficie è molto ampia o tagliaerba manuali elicoidali quando il giardino è di piccole dimensioni. Meglio non esagerare con un “taglio troppo corto“.

Spiccioli” consigli per il prato all’inglese

Fino a questo momento abbiamo dato diverse dritte per realizzare un elegante prato all’inglese e mantenerlo sempre al meglio, ma desideriamo ampliare la lista dei suggerimenti:

  • mai superare le dosi consigliate dal produttore per la concimazione.
  • Rasare spesso il prato, ma senza esagerare: avere davanti casa un vero e proprio green come quello dei più prestigiosi campi da golf può essere bello, ma i problemi non tarderanno ad arrivare. L’erba troppo corta è più debole e durante le più calde estati è possibile vederla seccare in un batter d’occhio.
  • Areare il terreno con gli appositi attrezzi a punteruoli o a lame. Un’attività abbastanza faticosa, ma il duro lavoro sarà ricompensato con la visione di un prato perfetto e sano.
  • Nel caso della comparsa di muschio utilizzare solo prodotti specifici che possono fare anche da concime chimico.
  • Optare per un mix di erbe più resistenti e non solo per la Agrostis stolonifera significa realizzare un prato all’inglese che perde un solo punticino nella scala di valore dell’eleganza, ma che di certo ne conquisterà tanti su quella della resistenza.
  • Mai abbandonare il prato… e neanche rinunciare alle vacanze! Se avete in programma una lunga vacanza estiva di un mese, chiedete al vicino di prendersi cura, un minimo, del vostro prato, così da non avere spiacevoli sorprese al ritorno.

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