Billbergia

Billbergia pyramidalis

Billbergia pyramidalis

La Billbergia è una pianta sempreverde originaria del Brasile, del Paraguay e dell’Honduras. E’ facile capire dal suo aspetto che appartiene alla ricca famiglia delle Bromeliaceae.

Si tratta di una pianta molto decorativa la cui  altezza varia da 30 a 60 cm, immaginate una pianta  simile a un tubo con 5-8 foglie. I fiori del Billbergia durano poco ma sono molto belli, possono essere a cascata o verticali con una grande varietà di colori: viola, blu, giallo, verde o bianco. I fiori rappresentano il modo migliore per distinguere i sottogeneri.

La Billbergia è caratterizzata da, dicevamo, 5 o 6 foglie lineari di consistenza carnosa, con un elegante  portamento ricurvo e con margini spinosi; le foglie, di colore verde o verde grigio, si espandono partendo da una rosetta.

Il genere Billbergia prende il nome dal  botanico svedese Gustavo Billbergia. Venne introdotta in coltivazione per la prima volta nel 1815, ma ci vollero oltre 80 anni per ottenere, in Francia nel 1897, il primo ibrido, Billbergia “Herbaultii”, un incrocio ottenuto dalla Billbergia amoena e la  Billbergia leopoldii.

Classificazione botanica

Il genere  Billbergia appartiene alla famiglia delle Bromeliacee.

Principali specie

Billbergia è uno dei 40 generi di bromeliacee. Il genere include circa sessanta specie che principalmente sono originarie del Brasile.

Si tratta di un genere particolarmente adatto per piante da esterno in climi temperati o da appartamento.

Tra le  specie del genere Billbergia ricordiamo:

Billbergia nutans

Billbergia nutans

Billbergia nutans  Danny S. CC BY-SA 4.0

Questa specie è  originaria di diversi paesi del sud America (Brasile, Uruguay e Argentina). Arriva al massimo  a 50 cm di altezza.

Possiede le  foglie tipiche del genere, di lunghezza di circa 50 cm, strette, con i margini spinosi e per un lungo tratto erette, con le punte che si estroflettono all’infuori andando a formare la classica “rosetta centrale di foglie” tipica delle bromeliacee.

Produce fiori a campana riuniti in racemi che emergono da brattee di colore rosa.

Billbergia pyramidalis

Billbergia pyramidalis

Billbergia pyramidalis

Si tratta di  una specie da esposizione che  non supera i 40 cm di altezza. Ha foglie lunghe circa 30 cm e larghe 2 cm, disposte a formare la caratteristica rosetta centrale.

Produce un fiore molto bello, caratterizzato da un gambo bianco che termina con due brattee rosso vivo dalle quali spuntano i fiori di colore carminio con i bordi violetti.

Billbergia saundersii

Billbergia saundersii

Billbergia saundersii  BotBln CC BY-SA 3.0 h

La Billbergia saundersii è una specie con  foglie strette e appuntite di colore verde brillante  con i margini di colore rossastro e con delle strisce trasversali di colore più chiaro screziate di rosso e di giallo. Produce fiori riuniti in racemi gialli alla base, violacei a partire dal centro e fino alle punte.

Billbergia zebrina

Tra tutte le specie questa è quella che diventa più grande.

Ha fiori su rosetta alta anche 90 cm con foglie, rivestite da squame bianche, rosso vive o verdi scure con striature argentee.  produce fiori aranciati con i petali interni bordati di verde.

Billbergia x Windii

Billbergia x “Windii”

Billbergia x “Windii” Frank Vincentz CC BY-SA 3.0 

E’ un ibrido ottenuto dalla Billbergia nutans, E’ caratterizzato da foglie ricurve, di colore grigio-verde, coperte di squame rigide. Lo scapo fiorifero resta parzialmente avvolto da brattee rosa e termina in un racemo formato da fiori tubulosi con sepali rosa, petali rosa, bordati di blu e stami gialli.

Fioritura

La Billbergia produce  fiori riuniti in infiorescenze molto appariscenti. Seppur i fiori veri e propri scompaiono rapidamente restano  intatti i sepali di consistenza cartacea e di un bellissimo colore. La fioritura avviene in primavera ma, essendo una pianta coltivata in serra, viene forzata per avere piante fiorite in quasi tutte le stagioni dell’anno.

E’ normale che dopo averci regalato una splendida fioritura, la Billbergia muoia. Nel frattempo alla base della pianta saranno cresciuti numerosi polloni che sostituiranno la pianta madre.

Consigli per la coltivazione della  Billbergia

La Billbergia non è difficile da coltivare, può essere allevata in vaso o su cortecce o su sughero, come tipica epifita.

Preferisce posizioni luminose, anche in pieno sole purché l’esposizione non avvenga nelle ore più calde della giornata e con temperature incluse tra i 10°C ed i 30°C. Ama l’aria quindi se  allevata in appartamento è importante garantire un ottimo arieggiamento evitando le correnti d’aria fredda che non sono gradite.

Tra le specie la Billbergia nutans è la specie che ha minori esigenze di temperatura rispetto alle altre pertanto nelle zone a clima mite può essere coltivata con successo all’aperto, purché in posizione riparata dai raggi diretti del sole durante le ore più assolate.

Coltivazione in vaso

La Billbergia vive bene in vasi da 10 cm di diametro,  tuttavia le varietà più grandi sono meglio conservate in vasi leggermente più grandi. Le piante che possono raggrupparsi possono essere conservate in vasi da 15 cm. La maggior parte delle piante può essere coltivata su legno o su sughero. Le piante coltivate in un terriccio formeranno un sistema di radici adattato ad assorbire acqua e sostanze nutritive dal terreno mentre le piante che crescono su legno o corteccia produrranno una serie di robuste radici atte a mantenere la pianta salda,  ma che non sono  in grado di assorbire acqua e sostanze nutritive.

Il rinvaso si effettua in tarda primavera usando un contenitore leggermente più grande del precedente. Il terriccio ideale per il rinvaso è costituito da un miscuglio in parti uguali di torba, trucioli di corteccia e vermiculite. Anche un mix di vermiculite, perlite e torba canadese in parti uguali è adatto per questa pianta. In ogni caso il mix dovrebbe essere leggero, ben drenato e leggermente acido. Per garantire un adeguato drenaggio occorre stratificare sul fondo del vaso della ghiaia grossolana. E’ meglio impiegare vasi di terracotta che, rispetto a quelli in plastica, permettono al terriccio di respirare e quindi correggere eventuali errori di annaffiatura.

Coltivazione in terrazzo davanzale

La Billbergia può essere coltivata in terrazzo se il clima lo consente.

Billbergia pyramidalis

Billbergia pyramidalis

Temperatura

La temperatura ideale per la Billbergia non deve essere inferiore ai 15 gradi. Temperature troppo basse possono provocare qualche danno, ma la pianta generalmente le tollera.

Luce

La Billbergia va tenuta in buona luce ma non al sole diretto e, come tutte le piante da appartamento, va tenuta al riparo dalle correnti d’aria e lontano da fonti di calore. In generale, migliore è la circolazione dell’aria e maggiore è l’umidità, maggiore è la quantità di luce che possono sopportare.

Terriccio

Molte piante crescono su sughero o su legno. Le piante  in vaso preferiscono un terreno leggero, non calcareo tendenzialmente acido, formato da una miscela di torba, trucioli di corteccia, perlite o vermiculite in parti uguali.

Annaffiatura

Le annaffiature devono essere piuttosto scarse nella stagione invernale (è sufficiente mezzo litro d’acqua alla settimana) e devono essere abbondanti nella in primavera e in estate. E’ importante fare attenzione che non si creino ristagni idrici.

L’acqua dovrebbe essere leggermente acida e priva di minerali, di dovrebbe pertanto utilizzare acqua distillata o acqua piovana per evitare l’accumulo di minerali sulle foglie. La Billbergia teme l’umidità al colletto e deve essere annaffiate nel centro della rosetta lasciando il terreno praticamente asciutto, come avviene in natura, essendo le piante epifite.

Moltiplicazione

Dopo la fioritura la pianta matura subisce un lento declino, ma si svilupperanno alla base della pianta le nuove piantine. Quando la nuova piantina misura  circa 1/3 della dimensione della pianta adulta può essere rimossa e piantata in un nuovo vaso, oppure può essere lasciato dov’è. Le nuove piante radicano rapidamente in primavera e di solito fioriscono in 1-3 anni. Se le piantine non vengono rimosse, si può  rimuovere la pianta madre quando muore così da consentire alle piantine di crescere.

Le Billbergie possono essere moltiplicate ​​da seme, ma si tratta di un processo lento che può richiedere molti anni. Oppure per divisione dei cespi in primavera, a una temperatura di circa 21°C, avendo cura di tenere il terreno appena umido e nebulizzando le foglie.

Concimazione

La concimazione è importante per la Billbergia. La si può fare con un prodotto minerale solubile da somministrarsi ogni 15 giorni circa con le annaffiature  L’eccessiva concimazione può portare a piante sovradimensionate, più suscettibili ad insetti e malattie.

Potatura

La pianta di Billbergia non si pota: è sufficiente eliminare le foglie che via via seccano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Altri consigli per la cura

Per stimolare la fioritura della Billbergia è consigliabile collocarla accanto ad un cesto di mele, le mele mettono etilene (etene) che accelera naturalmente la produzione dei fiori.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Difficilmente le piante correttamente distanziate che crescono in un’area ben ventilata sono colpite da malattie o attaccate  insetti.  Se il fogliame muore forse la pianta è sottoposta a freddo eccessivo e/o ad annaffiature troppo abbondanti.

Il ragnetto rosso può attaccare la pianta  ma si può prevenire mantenendo alta l’umidità ambientale Si combatte con prodotti acaricidi. La cocciniglia si manifesta con la formazione di escrescenze marroni e appiccicosa e si combatte meccanicamente asportandole e trattando la pianta con un prodotto anticoccidico o strofinando le parti colpite con un batuffolo imbevuto di acqua e alcool.

Curiosità

Con il  nome Billbergia si indicano normalmente piante assai simili ma appartenenti a due diversi generi Billbergia e Aechmea. Ambedue i generi sono di origine tropicale e comprendono alcune fra le più belle piante da appartamento. Sono stati importati in Europa nel 1930 circa.

Il nome comune con il quale questa specie è chiamata è lacrima d’angelo.

Il genere Billbergia deve il suo nome a Gustav Johann Billberg (1772-1844), un botanico svedese.La Billbergia è una pianta ornamentale d’appartamento apprezzata per la bellezza del suo fogliame, per i suoi fiori molto decorativi e perchè poco esigente di cure.

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3 pensieri su “Billbergia

  1. Ho una billbergia e durante l’inverno l’ho innaffiata poco.
    Purtroppo x prolungare la fioritura ho messo all’apice del fiore un po’ d’acqua il fiore e’ morto poco dopo.
    Quando mi sono accorta che era rimasta dell’acqua era tardi perche’ le foglie intorno sono marcite quindi nn l’ho piu’ innaffiata.
    Poi ha ripreso bene ma adesso le foglie i basso stanno diventando molli e marroni. Come mai?

    • Può essere un ambiente troppo freddo o una eccessiva annaffiatura. Tienila al secco per un po’ e poi vaporizzala soltanto…

  2. Ho una bilbergia in vaso da molti anni , ottenuta dai getti dopo la morte della pianta madre, ha un bel fogliame ma non sono più riuscita ad ottenere dei fiori . Cosa fare?
    Come trattarla ?
    Grazie


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