Bromeliaceae, la grande famiglia delle Bromelie

Particolare della fioritura a grappolo della Billbergia Pyramidalis (Bromeliaceae)

Bromeliaceae (Billbergia Pyramidalis) (foto Jane Thomas CC BY-NC 2.0)

Le Bromeliaceae sono piante originarie delle Americhe, sopratutto nelle zone tropicali e sub tropicali, dove il clima è decisamente differente da quello del Vecchio Continente.

Quindi le Bromelie non possono essere coltivate in Italia? È molto difficile ricreare in modo preciso il loro habitat naturale, ma questo non significa che non è possibile colorare i propri ambienti domestici o il proprio balcone con queste spettacolari piante. Con le giuste accortezze è possibile curarle e farle crescere in totale sicurezza, regalando ai propri occhi la possibilità di ammirare tutta l’armonia dei colori e delle forme di queste piante di piccole dimensioni.

Sono piante molto delicate?

Come si dice, “l’apparenza inganna”! Ad una prima e superficiale analisi, basandosi solo su quanto detto fino a questo momento, potrebbero apparire come piante molto deboli e che difficilmente riuscirebbero sopravvivere a lungo sotto l’effetto del clima continentale e mediterraneo. Niente di più sbagliato. I vivaci colori della Bromelie e le loro delicate forme nascondono un’anima molto forte.

Gli antenati di queste piante affondarono le loro radici sulle alte montagne della Cordigliera delle Ande e nella foresta tropicale dell’Uruguay, per poi esser trasportate in lungo e in largo in tutta l’America del Sud e giungere fin da noi oltreoceano.

Questo è il dettaglio, di non poco conto, che permette si sottolineare che le Bromeliaceae sono piante molto forti. Sono davvero tante le varietà di Bromelie e per tutto l’anno è possibile godere della colorata vivacità di tali piante.

Classificazione botanica

Stringiamo amicizia con questa bellissime piante e conosciamole nel dettaglio analizzandone la classificazione botanica:

  • Regno: Plantae
  • Clado: Angiosperme; Monocotiledoni; Commelinoidi.
  • Orden: Poales.
  • Familia: Bromeliaceae.
  • Sottofamiglie:
  1. Bromelioideae: si caratterizza per le foglie spinose a rosetta che formano il caratteristico pozzetto. Si suddividono in due diverse categorie: quelle epifite dalle radici aeree che utilizzano gli alberi come supporto e quelle terrestri.
  2. Tillandsioideae: le specie appartenenti a questa famiglia si caratterizzano per il fatto di crescere sulle rocce (epifite), per le loro foglie senza spine e per il frutto contenuto in una particolare capsula.
  3. Pitcairnoideae: si tratta di bromeliacee terrestri con foglie spinose e carnose.

Recenti studi su queste piante hanno portato all’identificazione di ulteriori sottofamiglie. Infatti, la famiglia Pitcairnoideae è risultata parafiletica. Che cosa significa? Il tema è abbastanza ostico, ma per meglio capire il tutto è possibile dire che è stato necessario scindere i diversi taxa in ulteriori sottofamiglie. Ecco che a quelle prima descritte si aggiungono le seguenti sottofamiglie:

  • Puyoideae;
  • Navioideae;
  • Hechtioideae;
  • Lindmanioideae;
  • Brocchinioideae.

Principali generi delle Bromeliaceae

Tanti sono i generi di Bromeliaceae (se ne contano almeno 51) e in questa lunga lista è doveroso menzionare quelli più diffusi e coltivati:

  • Guzmania: pianta apprezzata per le sue foglie lunghe e dal colore verde intenso, che si mostra in tutta la sua bellezza con infiorescenze decisamente spettacolari. Originaria dell’Ecuador e della Colombia è una pianta epifita con radici ramificate;
Bromeliaceae: particolare della Guzmania Osyana

Guzmania Osyana (BotBln CC BY 2.0)

  • Vriessea: facilissima da coltivare si caratterizza per le foglie molto grandi e le vistose brattee.
Bromeliaceae: Vriesea Carinata

Vriesea Carinata (Tequila GFDL License)

  • Aechmea: si caratterizza per le foglie a forma di punta di lancia dall’aspetto molto decorativo. Le sue bacche cambiano colore e tollera bene terreni secchi. Bellissima è l’Aechmea Fasciata.

aechmea fasciata bromeliaceae

  • Bromelia: (sottofamiglia Bromelioideae), con calici profondi.
  • Quesnelia: (sottofamiglia Bromoliodeae), originaria del Brasile orientale.
    Quesnelia testudo

    Quesnelia testudo – foto di BotBlnCC BY-SA 3.0

  • Ananas: oltre che il frutto che normalmente siamo abituati a mangiare esistono anche ananas ornamentali. Il piccolo frutto sbuca dal centro della Bromelia.

Pineapple fruit farm growing

  • Tillandsia: pianta dalle foglie strette e appuntite. La maggior parte delle varietà vive in aria. Questa specie riesce facilmente ad adattarsi a molteplici habitat. Una pianta dalle piccole radici, spesso usate solo per aggrapparsi a dei sostegni, data la sua natura di epifita e litofita.
Bromeliaceae Tillandsia Flabellata

Tillandsia Flabellata (Kurt Stüber GFDL License)

  • Neoregelia: originaria del Brasile non ha un vero e proprio fiore come la maggior parte delle Bromelie. Le foglie cambiano colore partendo dal centro creando un effetto molto particolare.

Neoregelia Bromeliaceae

  • Cryptyantus: una delle pochissime Bromelie che vive sul terreno. Il fiore si nasconde tra le foglie.

cryptanthus on rock

  • Billbergia: bellissima la sua fioritura a grappolo. Una Bromelia con meno foglie ma una fioritura decisamente spettacolare (purtroppo la fioritura dura poco).

Billbergia pyramidalis (Kyoto)

  • Nidularium: tipica delle foreste pluviali del Brasile, si presenta con un colore giallo brillante e un verde intenso delle foglie.
Bromeliaceae Nidularium

Nidularium Procerum (Bocabroms CC BY-SA 3.0)

  • Pitcairnia: originarie degli altopiani del Sud America, con foglie ricadenti e fiori di colore rosso, rosa, giallo o bianco.

Beautiful bromeliaceae in tropical garden in Martinique. Tropical Balata garden in Martinique

Fioritura

Le Bromeliacee sono piante molto richieste proprio per il fatto che si presentano con una forma decisamente particolare e per la loro fioritura.

Le foglie sono disposte a rosetta e possono essere più o meno larghe alla base e assumere una posizione verticale o orizzontale.

Tutte però hanno una comune caratteristica: le foglie sono molto grandi e possono essere spinose (caratteristica che ritroviamo nella maggior parte di queste piante ma non in tutte). Il colore delle foglie può variare, andando a toccare tutte le tonalità di verde, accompagnato con striature di colore rosso, viola o anche nero che donano alla pianta una piacevole armonia cromatica.

Tutte le foglie delle Bromeliaceae condividono una caratteristica comune: una struttura chiamata trichomes. Nello specifico si tratta di un vero e proprio sistema di assorbimento molto efficiente.

Nelle specie che si trovano nelle regioni desertiche dove l’aria è calda e secca e il sole avvolge completamente e ininterrottamente le piante, queste strutture aiutano anche l’impianto a ridurre la perdita di acqua e proteggere le piante dalla radiazione solare. Trichomes più piccole si trovano, invece, sulle Bromeliaceae che vivono in ambienti più umidi.

Dalla rosetta centrale di foglie si sviluppa un’infiorescenza formata da piccolissimi fiori che proprio non amano passare inosservati. Seppur piccoli e adagiati dolcemente su di uno stelo, si mostrano in tutto il loro splendore con vivaci colori. Al termine della fioritura la maggior parte delle Bromelie producono piccole bacche (delle vere e proprie capsule), anch’esse molto colorate, all’interno delle quali si trova il seme. Insomma, ogni pianta regala uno spettacolo doppio.

Merita un cenno il fiore delle Bromeliaceae, sempre colorato e vivace. La forma del fiore è differente tra le diverse specie, ma per quanto riguarda le piante che generalmente si trovano nei nostri appartamenti assume la forma di una spiga.

Fiori rossi, bianchi (molto rari) e gialli che riescono a rendere unico un intero ambiente domestico, ovvero riescono a trasformare in modo incredibile un angolo di uno spoglio balcone.

Fiore Bromeliaceae

Particolare della fioritura (foto anapcal CC BY-NC 2.0)

Consigli per la coltivazione delle Bromeliaceae

Come accennato all’inizio di questo articolo, le Bromelie non necessitano di particolari cure, essendo piante eleganti, ma anche decisamente forti. Ovviamente, nulla deve essere lasciato al caso e alcuni particolari accorgimenti sono necessari per poter illuminare i propri occhi con i colori della fioritura e per mantere la pianta sempre in forze.
Qui diamo dei consigli generali per la coltivazione, poi rimandiamo alle singole specie per consigli più circostanziati.

Coltivazione in vaso

Dipende dalla Specie, comunque si possono coltivare in vaso senza problemi.

Coltivazione in piena terra

Le Bromelie possono essere coltivate anche direttamente nel terreno senza alcun vaso, purché il terreno abbia precise caratteristiche. Infatti, non tutti i terreni sono ideali: necessitano di un miscuglio di terriccio e sabbia, proprio perché sono piante epifite.

L’ambiente giusto per le Bromeliaceae: luce ed esposizione

Dove collocare le Bromelie? È necessario garantire una buona esposizione al sole, ma allo stesso tempo evitare i raggi diretti. Queste piante hanno bisogno di luminosità ma non un contatto diretto con i raggi del sole, i quali potrebbero bruciare le foglie. Sui balconi è preferibile posizionare il vaso in un angolo all’ombra.

Nei periodi più freddi dell’anno, invece, si consiglia di sistemarle in un ambiente chiuso, in modo tale da garantire alla pianta la massima protezione dalle intemperie.

In ogni caso, le Bromelie dalle foglie spesse prediligono un ambiente più secco, al contrario delle sorelle dalle foglie più sottili che crescono bene in un ambiente umido (ad esempio, parlando di ambienti domestici, la Tillandsia è perfetta per il bagno, mentre l’Aechmea preferisce i davanzali delle finestre dove la miglior esposizione al sole garantisce maggior calore).

Annaffiatura

La perfetta annaffiatura delle Bromelie avrà ad oggetto non solo le foglie della pianta, ma anche il terreno. Importante è procedere con tale operazione ogni giorno, specialmente nel periodo che va da marzo ad ottobre, quando la temperatura comincia ad alzarsi per toccare picchi molto alti nei mesi estivi.

Nel periodo invernale? L’annaffiatura potrà essere fatta circa una volta al mese (ogni 25/30 giorni).

Concimazione delle Bromelie

Si consiglia di effettuare una concimazione mirata, che deve essere fatta in determinati periodi dell’anno. Infatti, si può parlare di perfetta concimazione solo quando si prende in considerazione la temperatura come uno dei principali parametri a cui attenersi. Ecco che nei periodi più caldi dell’anno la concimazione deve avvenire ogni 15/20 giorni. Tempi che si allungano nei periodi che si caratterizzano per una temperatura più rigida (massimo ogni 30 giorni).

Quale concime utilizzare? Da prediligere sono i concimi ricchi di azoto e potassio, che agiscono in modo tale da garantire una rigogliosa fioritura e lo sviluppo di nuova vegetazione. I concimi possono essere aggiunti direttamente all’acqua e somministrati con la normale innaffiatura.

Ci raccomandiamo però di scegliere il concime adatto per piante da appartamento, quando dovremo aggiungerlo all’acqua per innaffiare.

Potatura Bromeliaceae

La perfetta potatura non è solo sinonimo di bellezza estetica della pianta, ma anche di massima cura per donare nuova forza alla stessa. La potatura dovrà essere fatta quando la pianta entra nella ripresa vegetativa. E’ un atto necessario per favorire la crescita della pianta e mai deve essere intesa come un atto di danneggiamento. Dispiace sempre eliminare alcune parti di una pianta, ma questo è necessario proprio per renderla più forte e farla crescere ancor più velocemente.

Dalla normale potatura si distingue la cosiddetta cimatura, che altro non è che l’eliminazione dei germogli più giovani. A cosa serve? La pianta, con l’eliminazione dei germogli giovani, svilupperà una chioma molto più fitta: la Bromelia sarà molto più compatta e dall’aspetto forte e sano.

Come avviene la moltiplicazione delle Bromeliaceae?

La riproduzione delle Bromelie avviene staccando i germogli dalla pianta e adagiando gli stessi proprio sotto le foglie verdi. In questo modo i germogli non solo potranno godere di un sicuro riparo, ma saranno nutriti nel giusto modo per diventare sempre più forti e pronti a crescere in modo più veloce.

Lasciate crescere le nuove piantine fino a poco meno della metà della pianta madre, innaffiandole direttamente sul calice. Dopo ponetele in un vaso più piccolo con sabbia e terriccio. Queste nuove piantine saranno pronte alla fioritura in poche settimane.

Parassiti e malattie che possono colpire le Bromeliaceae

Come curare le Bromelie? Tutto dipende dalle malattie o dal parassita che ha deciso di colpire la pianta. Ecco cosa fare in caso di:

Cocciniglia

Cocciniglia

  • Foglie dal colore verde pallido o molto scuro: nessuna paura, basta spostare la pianta in un ambiente dove la luce sia meno intensa, nel primo caso; in un ambiente con maggiore luce nel secondo caso.
  • Cocciniglia: queste piccole formazioni che somigliano a piccolissimi ciuffi di cotone possono essere eliminate utilizzando un batuffolo di ovatta imbevuto di alcool o con una spugna imbevuta utilizzando del sapone neutro. Strofinando delicatamente i parassiti verranno via. Importante è sciacquare la pianta dopo tale operazione.
  • Foglie con puntini gialli: quando le foglie cominciano a colorarsi con piccoli puntini di colore giallo, accartocciandosi e cadendo, sicuramente è in corso un’infestazione di acari o ragnetti rossi. Questi sono parassiti che si sviluppano in un ambiente secco, quindi basterà aumentare l’umidità del terreno e procedere alla loro totale eliminazione con un antiparassitario ad hoc da usare con molta cautela.
  • Afidi o pidocchi: contro questi parassiti non c’è migliore soluzione di un prodotto specifico. Sono tanti gli insetticidi-aficidi in commercio, pronti ad eliminare afidi e pidocchi senza danneggiare minimamente la Bromelia.

Un interessante Video sulle Bromeliaceae

Curiosità sulle Bromeliaceae

Oggi conosciamo le Bromelie come piante dalla elegante bellezza, ideali per arricchire con i suoi colori qualsiasi tipologia di ambiente. In passato, queste bellissime piante erano utilizzate in molteplici modi dagli Aztechi, dai Maya e dagli Inca: come cibo, come medicinale e come decorazione per cerimonie sacre.

Piante sbarcate nel Vecchio Continente in compagnia di Cristoforo Colombo: l’Ananas è stata la prima specie che dal Nuovo Mondo è giunta in Europa. Ed è proprio l’Ananas ad apparire su molteplici tavole dopo lauti pasti: nella sua polpa è contenuta una sostanza (bromelina) che digerisce le proteine. Ecco perché all’Ananas vengono attribuite importanti proprietà digestive.

Bibliografia

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