La Vriesia è una pianta epifita (vive sugli alberi) perenne caratterizzata da foglie riunite a rosetta, molto carnose con la forma allungata di un bel verde vivo, talvolta con striature trasversali.
Produce fiori particolari che si sviluppano dal centro della coppa, che sono raccolti in un’infiorescenza a spiga e avvolti da brattee di rosso acceso o giallo.
Generalmente la Vriesia fiorisce in estate, ma se si coltiva in serra è possibile vederla fiorire anche in altre stagioni inverno compreso.
Le foglie formano una coppa centrale, dove si raccolgono acqua piovana, pulviscolo, terriccio, frammenti organici, e anche residui di insetti morti; tutto ciò che si raccoglie si decompone e si tramuta in nutrimento per la pianta che lo assorbe attraverso dei peli presenti sulla superficie interna della coppa.
La Vriesia ha una crescita lenta, soprattutto durante i primi anni, e fiorisce solo dal terzo anno in poi. Dopo la fioritura la pianta muore, ma prima che questo accada emette uno o più polloni basali che se trapiantati origineranno nuovi esemplari.
Classificazione Botanica
Il genere Vriesea appartiene alla famiglia delle Bromeliaceae ed originario del Sud America.
Principali Specie
Il genere comprende un centinaio di specie originarie dell’America centro-meridionale, vediamone alcune:
Vriesea splendens
Questa specie è originaria del Venezuela e Isole caraibiche, è caratterizzata da tipiche foglie verde brillante, zebrate da striature porporine, alte circa 50 cm; quando la pianta ha qualche anno dalla coppa centrale, emerge una spiga alta oltre 60 cm, con le brattee colorate di rosso-vivo, da cui spuntano piccoli fiori gialli.
Vriesea fenestralis
Questa specie è più grande rispetto a Vriesea splendens, è caratterizzata da foglie verde pallido ricoperte di macchie scure. Le foglie misurano anche 45 di lunghezza e 5 cm di larghezza, e sono arcuate e lucenti.
Vriesea saundersii
La Vriesea saundersii presenta foglie di colore grigio-verde con la pagina inferiore rosa-chiaro, che formano una rosetta schiacciata, da cui emerge una spiga floreale gialla.
Vriesea imperialis Carrière
Si tratta di una specie caratterizzata da le foglie di colore verde intenso e con bellissime infiorescenze.
Vriesea carinata
La Vriesea carinata ha foglie a forma di spada, verde chiaro, che arrivano a misurare anche 20 cm di lunghezza. Nel mese di novembre produce una corta spiga di brattee scarlatte dalle quali sbocciano i fiori gialli. Arriva a misurare fino a 25 cm di altezza.
Vriesea hieroglyphica
Questa specie è caratterizzata da grandi foglie, di colore verde-giallo con macchie di colore porpora scuro, che formano una rosetta. In primavera produce fiori gialli. Arriva a misurare fino a 60 cm di altezza.
Vriesea morrenii
La Vriesea morrenii è caratterizzata da foglie diritte, lunghe 30-40 cm, verde chiaro, con macchie più scure. Produce fiori gialli riuniti in grappoli ramificati. Arriva a misurare fino a 60 cm di altezza.
Vriesea regina
La Vriesea regina raggiunge l’altezza di un metro, è caratterizzata da foglie inguainate alla base e fiori molto profumati, prima bianchi e poi gialli, che sbocciano riuniti in spighe.
Vriesea tessellata
Si tratta di una specie con foglie di consistenza coriacea, di colore verde chiaro, con striature trasversali più scure. I suoi fiori sono gialli. Tra le diverse varietà citiamo: “Roseo Picta”, con foglie macchiate di rosa; “Sanderae”, caratterizzata da foglie macchiate di giallo e bianco; “Sanderiana”, che ha foglie con colori più contrastanti della specie tipica.
Fioritura
La Vriesea fiorisce una sola volta nella vita, generalmente in estate, ma per vederla fiorire ci possono volere alcuni anni.
La brattea rappresenta forse la parte più interessante del processo di fioritura ed è più decorativa rispetto ai piccoli fiori tubolari di colore giallo verdastro che producono.
La fioritura può durare alcuni mesi sulla pianta, e, una volta che iniziano a sfiorire, la pianta morirà.
Consigli per la coltivazione della Vriesea
La Vriesia non ha particolari problemi di coltivazione, è una pianta adatta alla coltivazione in vaso.
La Vriesea si coltiva su substrati legnosi, ricoperti di muschio, richiede luce solare filtrata, ambienti caldo-umidi e concimazioni mensili.
In primavera occorre rinvasare o rinterrare le piante coltivate in vaso, utilizzando terriccio specifico per bromeliacee.
Nel momento in cui l’infiorescenza appassisce occorre procedere all’immediato taglio dello stelo che sorregge i fiori, per fare in modo che la pianta non disperda inutilmente le energie. Dopo la fioritura, le piante deperiscono e muoiono ma nel contempo danno vita a due o più getti basali, che vanno staccati e interrati singolarmente in terriccio molto sabbioso, così da dare loro modo di radicare. Quando la nuova pianta forma un bel cespo di radici significa che è pronta per esser trapiantata in un recipiente di poco più grande e dopo un paio d’anni può anche fiorire.
Coltivazione in Vaso
La Vriesia va rinvasata nel periodo primaverile usando un terriccio specifico per le bromeliacee.
Coltivazione in Piena Terra
Per la Vriesia non è indicata la coltivazione in piena terra per via delle esigenze climatiche.
Temperatura
La Vriesia può essere coltivata soprattutto come pianta ornamentale in serra o negli appartamenti. La temperatura ideale è intorno ai 18-22 °C.
Luce
Nelle regioni a clima caldo si può collocare la pianta anche all’aperto durante l’estate ma scegliendo una posizione all’ombra e riparata. In casa la pianta ama stare in un ambiente luminoso, ma non deve ricevere sole direttamente.
Terriccio
Il substrato deve essere legnoso, ricoperto di muschio
Annaffiatura
Le irrigazioni devono essere piuttosto scarse ma regolari: è sufficiente somministrare un bicchiere d’acqua alla settimana durante l’inverno e la stessa dose, due volte alla settimana, in estate. Si deve avere cura di mantenere la coppa centrale sempre piena d’acqua fresca, la coppa deve essere svuotata e riempita con acqua pulita almeno una volta al mese.
Moltiplicazione
La Vriesea si propaga facilmente per germogli.
Dopo alla fioritura, la vecchia rosetta muore ma nel contempo si formano dei germogli alla base. Quando raggiungono un’altezza minima di 15 cm possono essere prelevati e piantati in vasetti singoli usando lo stesso terriccio della pianta adulta.
In questo periodo la temperatura deve essere di circa 25 gradi, quindi è opportuno collocare sopra le piante un foglio di plastica e porle a mezz’ombra. Dopo circa un mese e mezzo le radici attecchiscono e a quel punto si può togliere la copertura. Dopo circa un anno le nuove nate possono essere piantate in un vaso di maggiori dimensioni.
Concimazione
Il fogliame della Vriesea necessita di frequenti irrorazioni che ogni dieci giorni va integrato con stimolante ormonico. Le concimazioni possono essere mensili usando un fertilizzante organico in polvere diluito in acqua. E’ improntate non mettere mai il concime o qualunque altra sostanza direttamente all’interno della coppa centrale.
Potatura
La Vriesea non si pota, è sufficiente eliminare le foglie che man mano seccano per evitare che diventino veicolo di malattie.
Parassiti, Malattie ed altre Avversità
Le bromeliacee in generale subiscono spesso l’attacco del ragnetto rosso e dalla cocciniglia. Per eliminare la cocciniglia si può intervenire manualmente usando un panno con alcool da strofinare sulle foglie.
Per scongiurare gli attacchi del ragnetto rosso è bene aumentare l’umidità ambientale.
Occorre inoltre assicurarsi che il terreno sia drenante perché la pianta può essere colpita dal marciume radicale.
Le foglie della pianta sono un eccellente indicatore dello stato di salute della Vriesia: se perdono la screziatura, significa che la pianta si trova in una zona troppo ombreggiata, se sbiadiscono, probabilmente, la pianta è stata posizionata in una zona dove c’è troppa luce.
Curiosità
Il nome di questa pianta è un tributo al botanico olandese W.H. de Wriese, vissuto nel secolo scorso.
Tossicità
La Vriesea non è una pianta tossica.
Linguaggio dei Fiori
Nel linguaggio dei fiori la Vriesia simboleggia la forza dell’amore, e questo significato trova forse giustificazione nella caratteristica della Vriesia di crescere sugli alberi, nelle fessure della corteccia, in condizioni che sembrano sfidare le leggi naturali.
La caratteristica che accomuna tutte le piante epifite, che vegetano senza dover affondare le radici nel suolo, è la capacità, quasi magica, di poter sopravvivere solo per una misteriosa forza, come un gesto d’amore verso la natura.
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