Aechmea

Aechmea fasciata

Aechmea fasciata

Aechmea è un genere che appartiene alla famiglia delle  Bromeliaceae  (famiglia della quale fa parte anche l’Ananas).

È originaria dell’America meridionale. Si tratta per lo più di piante epifite caratterizzate da  foglie rigide, laminate di colore verde-grigio, più o meno screziate, con i margini lisci o seghettati e inguainate a spirale a comporre una sorta di  rosetta con un vuoto al centro dal quale emergerà  il fiore a stelo.

Hanno un apparato radicale piuttosto ridotto che funge da ancoraggio e quindi proprio per questa conformazione  questa pianta assorbe l’acqua necessaria al suo sviluppo soprattutto attraverso l’apparato fogliare. Le foglie infatti sono disposte in modo tale da consentire l’incanalamento dell’acqua all’interno della rosetta centrale. In questa riserva d’acqua si accumulano anche residui vegetali ed animali che con la decomposizione vengono in parte digeriti dalla pianta. In questo senso l’Aechmea, anche se molto  limitatamente, è una pianta carnivora.

L’Aechmea è monocarpica ossia fiorisce una sola volta nella sua vita e dopo la fioritura muore (dopo un periodo di tempo che varia da specie a specie) lasciando dei germogli alla sua base che origineranno nuove piante.  Il frutto è una bacca.

È una pianta ornamentale da serra ma è  adatta anche  in appartamento dove però difficilmente fiorirà.

Classificazione botanica

Aechmea è un genere che fa parte della Famiglia delle Bromeliaceae

Principali specie

Il genere Aechmea comprende circa 50 specie tra queste troviamo:

Aechmea fasciata

Aechmea fasciata

Aechmea fasciata – foto di Cliff (CC BY 2.0)

Questa specie è fra le piante d’appartamento più diffuse al mondo. Arriva dalle foreste pluviali dello stato di Rio de Janeiro (Brasile) dove cresce tra 500 e 1200 m di altitudine. Il nome della specie  “fasciata” si riferisce alle fasce orizzontali sulle foglie. E’ nota anche con il nome “billbergia”

Si tratta di una specie con foglie grigio verdi. L’infiorescenza, al centro della rosetta, è rappresentata da uno scapo floreale di  circa 40 cm di colore bruno rossastro ricoperto da un denso tomento bianco. Alla fine dello scapo troviamo una densa infiorescenza piramidale di lunga durata, anche fino a sei mesi. Quando la pianta è adulta le foglie possono raggiungere una lunghezza di 60 cm.

Questa specie si riproduce per seme (in tal caso occorrono da 5 a 6 anni per la fioritura), che va distribuito  sulla superficie di un substrato fibroso mantenuto umido, e per via vegetativa, per mezzo delle nuove piante che nascono alla base della pianta e che una volta che hanno raggiunto una dimensione pari almeno ad un terzo di quella della pianta madre possono essere staccate (in tal caso occorro almeno tre anni per la fioritura).

Si tratta di una specie longidiurna quindi la fioritura si può programmare per qualsiasi momento dell’anno modificando  in apposite serre la durata delle ore di buio e luce.

Nei paesi a clima tropicale e subtropicale umido l’Aechmea fasciata è coltiva all’aperto sia come epifita che come terrestre. Si può provare  la coltivazione all’aperto anche nei climi temperato caldi, in quanto per periodi brevissimi può sopportare temperature fino a -2/-3°C

Di solito la pianta viene venduta già in fiore e per le nuove vegetazioni che nascono alla base della pianta madre occorreranno almeno tre anni prima di fiorire ma sia per le condizioni poco favorevoli in appartamento sia per altri fattori difficilmente si arriverà a vedere la fioritura.

Si può provare incappucciando  la pianta con film plastico trasparente e mettendo per circa tre settimane alla base una-due mele tagliate in grado di sviluppare etilene, un ormone che favorisce la fioritura nell’ananas. Dopo un mese e mezzo due mesi circa, se la pianta è già matura, dovrebbe iniziare la fioritura.

Aechmea woronowii

La Aechmea woronowii è una specie originaria della Colombia, Ecuador e Perù, dove cresce epifita nelle foreste umide a basse altitudini.Il nome della specie è dedicata al suo scopritore, il botanico russo Georg Jurij Nikolajevic Woronow (1874-1931). L’Aechmea woronowii è caratterizzata da foglie lunghe 1-1,5 m e larghe fino a circa 7 cm, lanceolate con apice appuntito e margini spinosi, ricoperte da minuscole scaglie bianche. L’infiorescenza si trova  al centro della rosetta e misura  30-40 cm, si tratta di un robusto scapo floreale provvisto di brattee di colore rosa. Brattee e sepali, diversamente dai fiori, permangono per molti mesi, assumendo col passare del tempo, un colore blu. Si tratta di una specie poco diffusa coltivabile all’aperto nei climi tropicali e subtropicali umidi come epifita sugli alberi, ma anche come terrestre, per comporre bordure ed aiuole, su substrati molto aerati, porosi, drenanti e ricchi di sostanza organica, in pieno sole o leggera ombreggiatura. In mancanza di condizioni climatiche adeguate può essere coltivata in vaso su substrati con le stesse caratteristiche previste per la coltivazione in esterno, con temperature minime invernali superiori a 14 °C.

 Aechmea tomentosa

Aechmea tomentosa

Aechmea tomentosa

Questa  specie è originaria del Brasile (Alagoas e Pernambuco) dove cresce nella foresta pluviale costiera.Il nome della specie deriva dall’aggettivo latino “tomentosus ossia tomentoso, con riferimento alla infiorescenza ricoperta da un tomento biancastro. E’ caratterizzata da foglie lanceolate, lunghe 0,4-1,2 m e larghe 3-7 cm, con una spina all’apice e margini molto spinosi, di colore verde. Al centro della rosetta di trova l’infiorescenza costituita da uno scapo floreale ricoperto da brattee di colore rosso vivo, Si tratta di una specie poco diffusa sia in natura che in coltivazione.

Aechmea rubens

E’ originaria del Brasile. Il nome generico della specie deriva dal latino “rubens” ossia  rosseggiante, in riferimento al colore delle brattee e dell’asse dell’infiorescenza che col passare del tempo diventa sempre più rosso arancio.

Presenta foglie verde chiaro con piccolissime scaglie grigiastre che sul retro hanno sfumature rossicce lunghe circa 60 cm e larghe fino a 12 cm con apice arrotondato e provvisto di spina.

Può essere impiegata per formare bordure ed aiuole. Per la coltivazione in vaso occorrono substrati con le medesime caratteristiche previste per la coltivazione in esterno, con temperature superiori a 14-16°C, ideali 20-22°C.

 Aechmea pectinata

Aechmea pectinata

Aechmea pectinata  IKAl  CC BY-SA 3.0

Questa specie  è originaria del Brasile sudorientale dove cresce nelle foreste umide submontane e lungo le coste nelle mangrovie e sulle rocce.

Il nome della specie deriva dal latino “pectinata” ossia pettinata, riferendosi alla forma della infiorescenza.

E’ caratterizzata da foglie verde chiaro con macchie sparse più scure, lunghe 40-70 cm e larghe 4-8 cm, lineari-lanceolate con apice spinoso e margini dotati di spine nere ricurve lunghe 2-3 mm.

Quando si avvicina il periodo della fioritura iniziano a colorarsi irregolarmente di rosa

ìI fiori dell’Aechmea pectinata attirano i colibrì. Non è una specie molto diffusa è coltivabile all’aperto nei paesi a clima tropicale e subtropicale masi può tentare la coltivazione all’aperto anche nei climi temperato caldi, in quanto per brevissimi periodi  tollera  temperature fino a -2°C.

Altrimenti si può coltivare  in vaso su substrati con le stesse caratteristiche previste per la coltivazione in esterno, con temperature superiori a 14°C, ideali 20-22°C.

Aechmea miniata

Aechmea miniata

Aechmea miniata

Questa specie  è originaria delle foreste umide del Brasile orientale (Bahia). E’ caratterizzata da uno scapo floreale rosso e da ovari e sepali color corallo e petali blu

Il nome della specie deriva dal  latino “miniata” ossia colorata di minio, riferendosi al colore dell’infiorescenza.

Si tratta di una specie dall’alto potere ornamentale per il colore vivace della infiorescenza. Nei climi tropicali e subtropicali umidi è coltivabile all’aperto, e, per le ridotte dimensioni, è  Adatta  alla coltivazione in vaso in ambienti luminosi o  in verande evitando il sole diretto, con temperature superiori ai 16°C.

Aechmea mexicana

Questa specie è originaria dell’America tropicale (Belize, Colombia, Costa Rica, Ecuador, Guatemala, Messico, Nicaragua e Panama) dove vive nelle foreste umide fino a 1300 m di altitudine.

Il nome della specie deriva da  “mexicana” ossia del Messico, riferendosi al luogo dove la specie è stata rinvenuta per la prima volta.

Si tratta di una  specie imponente, tra le più grandi del genere , e con un grande valore ornamentale, Merito del fogliame e dell’infiorescenza di lunga durata. La si può coltivare  all’aperto nelle zone a clima tropicale e subtropicale umido o  in vaso nelle altre zone, su substrati con le stesse caratteristiche previste per la coltivazione in esterno.

Aechmea fulgens

Aechmea fulgens è originaria del Brasile nordorientale dove vive nella foresta atlantica sia come epifita sugli alberi, sia come terrestre che su affioramenti rocciosi.

Il nome della specie deriva dal latino “fulgens” ossia risplendente, brillante.

Ha foglie  ricurve, lunghe 30-45 cm e larghe 5-6 cm, con margini spinosi ed apice arrotondato con  spina.

Si tratta di una specie tra le più coltivate come pianta da interno sia perché ha dimensioni contenuto che perché è molto decorativa. All’aperto può essere coltivata nelle zone a clima tropicale e subtropicale.

Aechmea fuerstenbergii

Si tratta di  una specie poco diffusa, nonostante la scenografica infiorescenza E’ originaria del Brasile, Bolivia e Perù dove cresce nelle foreste umide tra 300 e 900 m di altitudine.

Il nome della  specie è un tributo al principe von Fürstenberg dalla cui serra proveniva la pianta originariamente descritta.

Ha foglie appuntite, ricurve, lunghe 50-80 cm e larghe 3-4 cm, con robusta spina all’apice e margini densamente spinosi, di colore verde chiaro superiormente, grigio verde inferiormente.

È adatta alla coltivazione  in vaso per la decorazione di ambienti luminosi, su substrati con le medesime caratteristiche previste per la coltivazione in esterno, con temperature superiori a 14-16°C, ideali 20-24°C.

Fioritura

Non è facile che questa pianta fiorisca in appartamento ma in condizioni di coltivazione ottimali dopo circa 3 anni di vita l’Aechmea  fiorisce generalmente d’estate ma, dopo il periodo di fioritura, che varia da specie a specie e da pianta a pianta, la aechmea muore.

Se la pianta non fiorisce nonostante età e condizioni ideali  provate a mettere per una settimana la pianta dentro un sacchetto di plastica trasparente con una mela matura e poi chiudete il sacchetto. La mela maturando, libererà etilene che innesca nella pianta una reazione chimica che la porterà a fiorire.

Aechmea

Aechmea

Consigli per la coltivazione dell’Aechmea

La Aechmea preferisce un terriccio fibroso composto di torba e terra di foglie in parti uguali.

Dopo la fioritura la pianta muore ma prima della fioritura si formano formati dei polloni laterali che andranno invasati singolarmente e che formeranno nuove piante.

Coltivazione in vaso

Adatta alla coltivazione in vaso, questa pianta è  perfetta per arredare le vostre case. Va coltivata  su substrati con le stesse caratteristiche previste per la coltivazione in esterno, e va collocata in posizione molto luminosa con temperature che si devono mantenere sopra i 14°C, perfetti i 20-24°C. Considerando che questa pianta ha un apparato radicale di dimensioni molto ridotte, il vaso deve essere di piccole dimensioni. Si rinvasa all’inizio della primavera.

Fondamentale che il terriccio consenta il rapido sgrondo dell’acqua di irrigazione in eccesso in quanto le aechmea non tollerano i ristagni idrici.

Coltivazione in piena terra

L’Aechmea è coltivabile all’aperto ma solo nelle zone con clima tropicale e subtropicale umido

Temperatura

Le Aechmea richiede temperature intorno ai 15-20°C nel periodo estivo mentre durante il periodo invernale non devono scendere sotto i 10°C, tollera fino a 12 °C. In inverno, con il riscaldamento acceso, ha bisogno di molta umidità, tramite vaporizzazioni quotidiane e argilla espansa nel sottovaso.

Luce

Le Aechmea amano la luce ma non il sole diretto. Le piante adulte riescono a vegetare bene anche in condizioni di non eccessiva illuminazione ma questo va discapito della fioritura che richiede viceversa una fortissima illuminazione e un’alta umidità ambientale.

Va collocata in un punto luminoso dell’abitazione, in inverno anche sotto i raggi solari, in estate all’aperto a mezz’ombra per non rischiare di  bruciare in modo permanente le foglie.

Terriccio

Deve essere usato un buon terriccio composto da torba, terriccio di foglie, aghi di pino e un po’ di sabbia così  che il ph sia attorno a 5-5,6.

Annaffiatura

L’annaffiatura dell’Aechmea è diversa da quella delle altre piante: si deve riempire il pozzetto che si trova al centro della rosetta, mensilmente si rinnova l’acqua svuotando da quella presente.  Sarebbe bene eseguire le annaffiature con acqua piovana deposta al centro della pianta, per le piante coltivate in appartamento occorre eseguire questa pratica con molta parsimonia in quanto  la temperatura non è sufficientemente alta perché la pianta riesca ad assorbire ed evaporare l’acqua, quindi è facile incorrere nel rischio di marciumi.

Il terriccio va mantenuto costantemente umido (non bagnato) facendo attenzione a non lasciare acqua nel sottovaso in quanto la pianta non tollera i ristagni idrici.

L’ Aechmea  non ama il calcare (e nemmeno l’acqua troppo fredda) per cui occorre usare dell’acqua demineralizzata o acqua piovana in alternativa si può bollire l’acqua del rubinetto dopo averla fatta bollire con qualche goccia di aceto prima di utilizzarla.

Moltiplicazione

Aechmea

Aechmea

L’Aechmea  si propaga dai germogli basali.

Dopo la fioritura la vecchia rosetta di foglie muore ma prima alla base della pianta si formano dei germogli generalmente all’interno della base delle foglie che, in qualunque periodo dell’anno quando hanno raggiunto un’altezza di almeno 15 cm, si possono prelevare con un po’ di radici e piantare in vasetti singoli impiegando lo stesso terriccio usato per le piante adulte.

Meglio ricoprire il vaso con un foglio di plastica mantenuto alto per mezzo di bastoncini Il vaso va posto a mezz’ombra e dopo circa 6 settimane quando le radici hanno attecchito si scopre dalla plastica e si tratta la pianta come se fosse adulta. Dopo un anno si può travasare in un vaso più grande.

Concimazione

L’Aechmea non ha bisogno di grandi quantità di fertilizzante si può utilizzare un buon concime liquido da diluire nell’acqua di irrigazione ogni 2-3 settimane o del concime in granuli a lento rilascio. E’ importante non mettere mai  il fertilizzante nel pozzetto della rosetta di foglie

Potatura

L’Aechmea  non si pota, è sufficiente eliminare le foglie che via via disseccano o si danneggiano per evitare che diventino veicolo di malattie parassitarie.

Altri consigli per la cura

Al momento dell’acquisto è bene scegliere  piante il cui fiore è ancora perfettamente ricoperto dalla pruina (la patina biancastra di protezione), questo indica che il fiore si  è appena aperto e la pianta non è stata troppo maneggiata.

Quando il fiore incomincia ad appassire, la pianta inizia la produzione dei nuovi germogli. Potete scegliere di lasciarli in sede, in questo modo  si irrobustiranno man mano che la pianta madre avvizzirà, poi dovrà essere eliminata lasciando lo spazio alle nuove piantine. Oppure si possono separare.

La tecnica migliore per annaffiare l’aechmea è quella di immergere l’intero vaso in una bacinella d’acqua, fin sotto il bordo, per 10 minuti, facendo poi sgocciolare bene il vaso.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Innanzitutto occorre premettere che è importante se non fondamentale evitare di somministrare a questa pianta antiparassitari  nel pozzetto pieno d’acqua perché  potrebbe danneggiare le foglie.

Se notate che le foglie iniziano a perdere il loro colore vivace ed hanno un aspetto stentato la pianta sta probabilmente ricevendo poca acqua, occorre quindi  regolarsi di conseguenza.

Se le foglie  perdono lucidità, perdono le screziature e  tendono ad allungarsi probabilmente la pianta riceve poca luce e va quindi spostata in un luogo più luminoso.

La troppa luce si manifesta invece con lo sbiadimento delle foglie che tendono a sbiadirsi che appaiono inoltre con parti “bruciate”

Se le foglie hanno sul bordo esterno una sostanza biancastra l’acqua delle innaffiature è calcarea. Seguite le indicazioni alla foce “annaffiature”

Se le foglie presentano punte marroni allora la pianta riceve poca acqua, l’ambiente in cui si trova è troppo asciutto Occorre regolare il tutto

Se sulla pagina inferiore delle foglie appaiono delle macchie probabilmente la pianta ha subito l’attacco da parte della cocciniglia che si può rimuovere con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando la pianta

Il ragnetto rosso si manifesta invece l’ingiallimento e l’accartocciamento delle foglie

Se alla base della pianta si forma un annerimento molle, siamo in presenza un ristagno idrico, occorre sospendere subito le annaffiature e attendere che il terriccio si asciughi, poi andrà ridotta la la frequenza e la quantità delle annaffiature e si dovrà evitare di  bagnate il centro della rosetta fogliare. Le foglie completamente marce vanno staccate alla base. Se tutta la base fosse marcia, salvate allora gli eventuali germogli

Curiosità

Il nome Aechmea deriva dal greco aichme «punta» in riferimento alle brattee acuminate che proteggono i fiori.

Le foglie dell’aechmea assorbono sostanze dannose come la formaldeide, (rilasciata da colle e vernici dei mobili), l’ ammoniaca presente nei prodotti per la pulizia, gli idrocarburi come xilene e toluene emessi dagli scarichi delle auto e dalle lavorazioni industriali. Queste sostanze vengono immagazzinate nelle cellule delle foglie senza alcun danno per la pianta. Quindi è una pianta che depura l’aria.

Come molte altre Bromeliacee, in natura riveste un ruolo prezioso nell’ecosistema; nell’acqua che si raccoglie fra le foglie vivono insetti addirittura i girini, che a loro volta sono nutrimento per uccelli e piccoli mammiferi.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori l’Aechmea simboleggia l’orgoglio e la resistenza alle avversità della vita. Un bel messaggio per una pianta bellissima.

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