Fatsia

Fatsia Giapponese

Fatsia, Japanese aralia plant – foto di Billy Hathorn, CC BY 3.0

Se volete una pianta di grande effetto ma non siete esperti giardinieri, vi propongo questa bella e verdeggiante pianta: la Fatsia.

La Fatsia appartiene alla famiglia delle Araliacee e comprende pochissime specie originarie del Giappone, della Cina e di Formosa. E’ un arbusto o un albero sempreverde, con foglie molto grandi (possono misurare anche 45 cm di larghezza), di un bel colore verde vivo, lucenti e di forma palmata, con margine profondamente inciso a formare cinque, sette o nove lobi.

E’ una pianta spesso presente nelle nostre case e anche nei giardini ed aiuole nelle zone a clima mite.

Arreda e decora in modo imponente, la sua altezza può infatti arrivare anche a 5 metri. Produce piccoli fiori bianco-verdi riuniti in ombrella e bacche nere come frutti.

Classificazione botanica

La Fatsia è un genere che appartiene alla Famiglia delle Araliaceae. E’ anche nota con il nomi comuni di Aralia, Fatsia, Falso ricino.

bacche di Fatsia

bacche di Fatsia

Principali specie

Come già detto, le specie si contano sulle dita di una mano, qua ne descriveremo giusto un paio focalizzando l’attenzione soprattutto sulla Fatsia japonica e su alcune sue varietà.

Fatsia japonica

Fatsia japonica

Fatsia japonica Public Domain

Il genere Fatsia comprende poche specie ma la più nota e diffusa a scopo ornamentale è la Fatsia japonica conosciuta anche come Aralia japonica o Aralia sieboldii. Si tratta di una specie spontanea nei boschi costieri del Giappone e della corea meridionale. E’ un arbusto che cresce fino a 3-6 m di altezza, ramificato, con grandi foglie.

Nel mese di ottobre produce infiorescenze all’estremità di ogni rametto dove si forma un’ombrella globosa di fiorellini di colore bianco-crema. Ma non sono i fiori che interessano nella Fatsia quanto piuttosto le foglie grandi e verdissime: sono loro che arredano.

La varietà “Moseri” è di altezza inferiore e ha foglie di dimensioni maggiori. Tra tutte le varietà risulta più adatta alla coltivazione in appartamento la varietà “Variegata” caratterizzata da foglie rese ancora più belle dalle variegature bianco-crema. Altra verietà della specie Fatsia japonica è la ‘Aurea’ a crescita lente e con le foglie variegate;

La Fatsia japonica ‘Marginata’ presenta invece foglie a lobi profondi di colore grigio verde e margini di colore bianco.

La Fatsia japonica ama un’elevata luminosità, ed un ambiente fresco ed umido. Le location ideali sono i corridoi, gli ingressi e le verande non riscaldate. Si tratta della specie più comunemente coltivata come pianta da appartamento.

Fatsia papyrifera

Altra specie poco nota in Europa ma molto diffusa in Oriente è la Fatsia papyrifera. Si tratta di un arbusto che nei paesi d’origine può raggiungere l’altezza di 6 metri con foglie lunghe 30 cm.

Fioritura

La Fatsia raramente fiorisce in appartamento ma, come accennato, la fioritura è poco interessante ed i fiori sono abbastanza insignificanti, ciò che interessa sono le grandi foglie. La fioritura avviene in autunno, i piccoli fiori bianchi sono raccolti in infiorescenze ad ombrella.

Fatsia Japonica

Fatsia Japonica by Reggaeman CC BY-SA 3.0

Consigli per la coltivazione della Fatsia

La Fatsia non richiede cure particolari quindi è la pianta perfetta per chi si vuole cimentare nel giardinaggio senza avere molta esperienza. Un grande effetto con poco sforzo. Ma le regole, anche se poche, sono da seguire. Una cattiva manutenzione porterebbe altrimenti la pianta a deperire e, nella peggiori delle ipotesi, a morire.

Coltivazione in vaso

Questa pianta è adatta alla coltivazione in appartamento. La specie più idonea è la Fatsia japonica nella varietà “Variegata”. In primavera, se il vaso è diventato troppo piccolo sia per sorreggere la pianta che per contenere le radici, occorre rinvasare le piante giovani in contenitori di una misura più grande, meglio se in vasi in terracotta che consentono una maggiore traspirazione, utilizzando un buon terriccio addizionato con un fertilizzante complesso. E’ importantissimo garantire un buon drenaggio, quindi è bene porre sul fondo del vaso dei pezzetti di coccio che favoriscono lo sgrondo delle acque in eccesso.

Coltivazione in piena terra

Nelle zone a clima mite è possibile coltivare la Fatsia in giardino tenendo presente che può divenire una pianta imponente, collocatela negli giusti spazi.

Temperatura

Le temperature idonea per la Fatsia sono quelle comprese tra i 10 ed i 18°C.

Durante i mesi più caldi si deve garantire un buon arieggiamento eventualmente spostando la pianta in giardino o in terrazzo, ma sempre al riparo però dai raggi diretti del sole.

Quando la temperatura scende sotto i 10°C è necessario che la terra rimanga asciutta per evitare lo stress alle radici.

In appartamento è bene porre la pianta in un luogo non riscaldato o poco riscaldato. Le temperature troppo alte la fanno deperire rapidamente.

Luce

La Fatsia necessita di molta luce ma non deve essere esposta al sole diretto.

Terriccio

La Fatsa richiede un buon terriccio fertile composto da torba e terriccio di foglie a reazione leggermente acida (pH intorno a 6-6,5).

Fatsia japonica 'Variegata'

Fatsia japonica ‘Variegata’ Kristine Paulus CC BY 2.0

Annaffiatura

La Fatsia è una pianta di notevoli dimensioni e con un grande apparato fogliare ha quindi bisogno, soprattutto durante i mesi caldi, di abbondanti annaffiature in modo che il terriccio rimanga costantemente umido

Le annaffiature devono essere praticate due volte alla settimana nella misura di circa un quarto di litro di acqua per esemplare. Per mantenere un ambiente umido è importante irrorare il fogliame a giorni alterni, e ogni dieci giorni spruzzare la chioma con acqua e stimolante ormonico nella dose di 6 gocce per ogni litro d’acqua.

Un consiglio è quello di porre i vasi su uno strato di ghiaia bagnata (facendo attenzione che il fondo del vaso non sia a contatto con l’acqua).

Moltiplicazione

La Fatsia si può moltiplicare tramite talea di fusto. Dai nuovi germogli che compaiono alla base della pianta si tagliano delle sezioni lunghe 5-8 cm e, dopo aver eliminato le foglie basali, si mettono a radicare in vasetti riempiti con parti uguali di sabbia e torba. le talee vanno poi richiuse in sacchetti di plastica e vanno lasciate ad una temperatura di circa 15°C fino alla comparsa di nuovi germogli. Vanno quindi eliminati i sacchetti, si procede con l’irrigazione la concimazione bisettimanale. Nel momento in cui le piante si sono acclimatate vanno rinvasate e trattate come degli esemplari adulti.

E’ anche possibile propagare Fatsia tramite semina in letto caldo in inverno oppure in primavera si possono utilizzare i polloni che si staccano dalla base della pianta o per talea.

I semi devono essere messi a germinare in terrine, alla temperatura di 10-15°C.

Concimazione

Le concimazioni devono essere costanti. Durante il periodo primavera -estate, occorre concimare ogni due/tre settimane usando un concime liquido somministrato assieme all’acqua di irrigazione.

Il concime deve avere un titolo abbastanza elevato in azoto (N) per favorire lo sviluppo delle parti verdi. E deve anche contenere i microelementi oltre i macroelementi.

Fatsia Japonica fioritura

Fatsia Japonica fioritura Sten Porse CC BY-SA 3.0

Potatura

La Fatsia è una pianta a rapido accrescimento e di notevoli dimensioni per questo è importante contenerla tagliando, in primavera, i rami esili o troppo lunghi in modo da darle un aspetto più compatto. E’ bene tagliere sempre appena sopra una foglia o una gemma e sempre con lama affilata e disinfettata.

Altri consigli per la cura

E’ bene tenere presente che la Fatsia può essere attaccata facilmente dalla cocciniglia, sotto forma di piccoli scudetti bruni, che si staccano facilmente con l’unghia, di solito più numerosi sulla pagina inferiore del fogliame e lungo le nervature. Per eliminare questi parassiti occorre pulire subito le foglie con un olio emulsionabile anticoccidico, replicando l’operazione fino alla loro completa scomparsa.

Anche il “mal bianco” può colpire la Fatsia che, se attaccata, si ricopre di una farinosa patina biancastra. In tal caso è necessario irrorare il fogliame con acqua e zolfo ramato nella dose di 4 gr per ogni litro. Questa cura stende sulle foglie il caratteristico velo azzurro che è tipico dei disinfettanti a base di rame.

Essendo una piante dalle foglie molto grandi, è necessario accertarsi che siano sempre pulite. Si possono pulire con un panno molto morbido e ben umido oppure lavandole direttamente (se le dimensioni lo consentono) dentro la vasca da bagno o in giardino Non si devono utilizzare mai dei lucidanti fogliari.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Se le foglie sono sbiadite la pianta ha bisogno di essere concimata.

Se i fusti si allungano e le foglie si diradano, allora la pianta è collocata in luogo troppo caldo e asciutto. Va spostata e bagnata.

Se le foglie si afflosciano la pianta sta ricevendo troppa acqua e occorre ridurre le annaffiature.

Anche afidi possono attaccare foglie e fiori. Succhiano la linfa e rendono la pianta appiccicosa. Si possono eliminare lavando la pianta e trattandola con insetticidi specifici.

Macchie sulla pagina inferiore delle foglie indicano la presenza di cocciniglia che si può levare con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando la pianta o usando degli antiparassitari specifici

L’ingiallimento delle foglie e ad accartocciarsi siamo probalbilmente in presenza di un attacco di ragnetto rosso, un acaro molto fastidioso e dannoso che si elimina aumentando la frequenza delle nebulizzazioni alla chioma e lavando la pianta.

Curiosità

Il nome scientifico Fatsia è il termine giapponese con cui, in quel paese, è nota la Fatsia japonica. Furono i botanici francesi Decaisne e Planchon a sceglierlo quando si accorsero che alcune specie, attribuite erroneamente al genere Aralia costituivano invece un altro genere. La specie Fatsia papyfrera viene utilizzata in Oriente per la produzione della cosiddetta “carta di riso”.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori il significato di questa pianta è: ti parlerò del mio affetto. Regalatela se volete quindi dichiarare il vostro affetto a qualcuno.

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