Falsa Edera (x Fatshedera)

Fatshedera lizei – foto di Leonora (Ellie) CC BY-SA 2.0 Deed

La Fatshedera lizei è un ibrido intergenerico, la cui coltivazione risale all’inizio del 1900 in Francia, è il frutto dell’ibridazione tra la Fatsia japonica X Hedera helix.

È una pianta rampicante sempreverde, la cui altezza può arrivare anche a 200 cm, ma è necessario il supporto di un sostegno dato che non possiede le radici dell’edera.

Ha rami lunghi e flessibili. Le foglie sono palmate, molto simili a quelle dell’edera e formate da 5 lobi; sono lunghe anche 20 cm, di colore verde intenso e molto lucide.

I fiori sono riuniti in infiorescenze a ombrella o a forma di sfera di colore verde pallido; la fioritura si verifica in ottobre o in novembre, ma non riveste importanza da un punto di vista ornamentale.

Principali varietà

Il genere Fatshedera comprende un solo ibrido frutto dell’incrocio tra la Fatsia e l’Hedera.

Esiste quindi un solo ibrido intergenerico, ossia la Fatshedera lizei frutto dell’incrocio tra Fatsia japonica ‘Moseri’ x Hedera helix ‘Hibernica’.

Esistono anche diverse cultivar, con differenti colorazioni delle foglie tra cui citiamo

  • la Fatshedera lizei a ‘variegata’ con margini di colore giallo crema
  • Fatshedera lizei ‘Annemieke’ variegata con macchie di giallo nella parte centrale delle foglie. Questa pianta si trova anche venduta con i nomi ‘Aureovariegata’, ‘Aureamaculata’ e ‘Lemon Lime’.
falsa edera
x Fatshedera lizei – Foto di Leonora (Ellie) Enking – (CC BY-SA 2.0)

Fioritura

La Fatshedera fiorisce in producendo fiori riuniti a grappoli di colore verde chiaro. Sono sterili ossia non producono semi.Non sono comunque interessanti ai fini ornamentali.

Consigli per la coltivazione della falsa edera

Tollerante all’inquinamento atmosferico, alla salsedine e all’ombra profonda.

La xFatshedera non richiede particolari abilità per la sua coltivazione, si tratta di una pianta piuttosto rustica, da mezz’ombra a piena ombra, che non ha particolari esigenze nemmeno per quel che riguarda il terreno. È sufficiente un buon terriccio da giardino ricco e ben drenante.

In particolare gli esemplari giovani hanno necessità di essere rinvasati annualmente, mentre le piante adulte possono essere rinvasate ogni due anni

Coltivazione in vaso

Fatshedera lizei
Fatshedera lizei – foto di KENPEICC BY-SA 3.0 Deed

Può essere coltivata come pianta di appartamento in vaso

Durante l’estate è preferibile spostate la Fatshedera all’aperto, esposta in buona luce, meglio se in posizione leggermente ombreggiata.

Coltivazione in piena terra

Può essere coltivata all’aperto e in piena terra, in zone ombreggiate in quasi tutta Italia, resiste fino a -15°C.

Coltivazione in Terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi

Temperatura

Per quel che concerne la temperatura la falsa edera ha bisogno di essere posta riparo da correnti d’aria, evitando gli sbalzi di temperatura. È importante anche ricordare che non sopporta l’eccessiva vicinanza a fonti di calore e gli spostamenti troppo frequenti. Può essere coltivata all’aperto in quasi tutta Italia, resiste sino a -15°C. In caso di gelate con temperature inferiori a 20 °C, la pianta potrebbe deperire, ma ricresce poi dalle radici.

Luce

Per quanto riguarda l’esposizione, la falsa edera non ha esigenze particolari e deve essere curata come tutte le specie da appartamento con esposizione in buona luce, ma non al sole.

Se coltivata all’aperto preferisce posizioni in penombra e tollera anche l’ombra profonda

Evita il caldo sole pomeridiano in quanto ciò può bruciare le foglie.

Terriccio

Non ha particolari esigenze in fatto di terreno. Si può usare un buon terreno da giardino miscelato a sabbia per migliorare il drenaggio.

Annaffiature

Come pianta d’interno, le annaffiature devono essere praticate ogni quattro o cinque giorni calcolando circa mezzo litro d’acqua per esemplari di una certa mole. Tra un’annaffiatura e l’altra, che devono essere effettuate con regolarità, occorre aspettare che il terriccio si asciughi ma nel contempo è bene mantenere sempre un po’ di umidità.

Durante i periodi più caldi le foglie vanno nebulizzate proprio per mantenerle costantemente umide.

Fatshedera- foto di Agnieszka Kwiecień, NovaCC BY-SA 4.0 Deed

Moltiplicazione

La Fatshedera non produce semi fertili, e la propagazione avviene tramite il prelievo di talee semilegnose, da effettuare durante l’estate.

Ecco la procedura della moltiplicazione per talea.

In primavera o in estate vanno prelevate delle talee lunghe 15-20 cm.

Le talee vanno scelte da piante robuste e sane e si tagliano subito sotto il nodo. Il taglio deve essere fatto in senso obliquo con lame affilate e disinfettate

Le foglie più basse vanno eliminate e le talee vanno poi interrate in un compost di torba e sabbia in parti uguali.

Si deve poi ricoprire il contenitore con un foglio di plastica trasparente e lo si deve riporre in luogo ombreggiato ad una temperatura compresa tra i 15-18°C . il terriccio deve avere sempre una certa umidità che si mantiene annaffiando ma avendo cura di non bagnare le talee.

Quotidianamente dalla plastica va rimossa la condensa.

Quando compaiono i primi germogli allora significa che le talee hanno radicato. Allora va tolta la plastica e il contenitore si sposta in una location più luminosa. Quando le talee sono abbastanza robuste si trapiantano e si trattano come le piante adulte.

Concimazione

Dalla primavera e per tutta l’estate è bene concimare la pianta ogni due settimane utilizzando un fertilizzante liquido che va somministrato con l’acqua di irrigazione. Il concime ideale deve possedere azoto (N), fosforo (P), potassio (K) magnesio (Mg), il ferro (Fe), il manganese (Mn), il rame (Cu), lo zinco (Zn), il boro (B), il molibdeno (Mo).

Fatshedera – foto di Krzysztof ZiarnekCC BY-SA 4.0 Deed

Potatura

Se si preferisce che la pianta abbia un portamento cespuglioso allora, alla ripresa vegetativa, si devono cimare gli apici della pianta; se invece si preferisce il portamento rampicante la si deve lasciare così com’è.Se non potata questa pianta formerà una massa irregolare.

Altri consigli per la cura

È consigliabile la coltura nelle cassette a riserva d’acqua che consentono alle pianta di assorbire la necessaria umidità senza costringere le radici a vivere in terreno eccessivamente bagnato che potrebbe provocare l’asfissia delle radici.

I terreni più adatti sono il terriccio universale e la normale terra per piante da appartamento. Il rinvaso si esegue all’inizio dell’inverno oppure in primavera.

Le foglie della falsa edera vanno pulite o con un panno bagnato (che sia morbido) o facendo una doccia alla pianta ma avendo cura di riparare il terreno ed evitare che si inzuppi.

Parassiti e malattie

La Fatshedera non è molto soggetta alle malattie, tuttavia è possibile che se ne manifesti qualcuna.

Tra i più comuni disturbi troviamo quelli legati alla poca luce ed alle poche annaffiature.

Anche la cocciniglia può colpire la pianta e si manifesta con la presenza di macchie brune sulle foglie che si possono togliere con un batuffolo di cotone imbevuto di alcool o lavando la pianta con acqua e sapone e risciacquandola abbondantemente .

Classificazione botanica

La Fatshedera, nota con il nome comune di “falsa edera”, appartiene alla famiglia della Araliacee, al genere xFatshedera a cui appartiene solo la Fatshedera lizei.

Curiosità

Il nome scientifico di questa pianta, Fatshedera, è dovuto all’unione delle due piante che hanno dato origine a questo ibrido: la Fatsia japonica e l’Hedera helix, come l’edera, simboleggia l’amicizia costante e l’amore che non conosce distacco.

L’epiteto specifico lizei onora Lizè Fréres, un vivaista francese che per primo ibridò e coltivò questa pianta agli inizi del 1900.

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