
Cyperus
Il Cyperus è una pianta acquatica erbacea perenne, originaria del Madagascar. Dalle nostre parti la conosciamo senz’altro con il nome di Papiro ma è anche nota con il nome con il quale viene erroneamente chiamata, ossia cipero (quindi se vi capita di sentirla chiamare in questo modo correggete l’errore).
Il Cyperus è diffuso nelle zone temperate, in Sud America, in Africa in Asia ed in Europa, compreso il nostro Bel Paese dove si trovano specie diffuse in tutta la penisola da nord a sud.
Il genere comprende piante erbacee annuali o perenni che possono avere radici fascicolate o rizomatose. Il Cyperus è caratterizzato da steli lunghi e diritti con un ciuffo di brattee di un bel verde vivo, simili a foglie, riunite ad ombrella nella parte terminale.
Il Cyperus viene coltivato ed apprezzato per la bellezza delle brattee, che proteggono i fiori, per altro non di particolare bellezza, riuniti in infiorescenze terminali. Del genere ci sono specie rustiche, la cui coltivazione può avvenire all’aperto ad esempio ai margini di stagni, laghi, ruscelli, vasche e specie più delicate, che necessitano della coltivazione in vasi da spostare all’aperto nei mesi caldi ed al coperto durante i mesi freddi.
Classificazione Botanica
Il Cyperus è un genere di piante acquatiche appartenenti alla famiglia delle Cyperaceae.
Principali Specie
Al genere Cyperus appartengono oltre 600 specie, la più nota è indubbiamente la il Cyperus papyrus comunemente chiamata papiro. Da questa specie nell’antico Egitto veniva ricavata una fibra impiegata, appunto, per la tessitura dei papiri, che, assieme alla pergamena, erano al tempo l’unica soluzione disponibile per le scritture.
Ma andiamo a conoscere alcune specie del genere.
Cyperus alternifolius (sinonimo Cyperus involucratus Rottb.)

Cyperus alternifolius
Questa specie, perenne, è originaria dell’Africa. Si tratta di u specie, palustre o semipalustre, sempreverde, piuttosto delicata, caratterizzata da radici rizomatose dalle quali si sviluppano fusti eretti e cavi, che possono arrivare a misurare anche oltre un metro e mezzo se coltivati in piena terra (in vaso non supera il metro di altezza) e che hanno all’apice una corona di brattee tra le quali, in estate, si formano delle piccole spighe di fiori verdi.
E’ una specie semi-rustica diffusa come pianta da vaso che ben si adatta ad ambienti freschi e che può anche essere coltivata all’aperto in tutte le zone a clima mite, magari attorno ad un laghetto. Tollera anche gelate sporadiche che generalmente non sono letali. A primavera germoglierà di nuovo. Di questa specie ci sono diverse varietà come: “Gracilis”, più piccola e delicata e la “Variegatus”, caratterizzata da fusti e foglie verdi con striature bianche.
Cyperus argenteostriatus
Si tratta di una specie nana che non supera l’ altezza di 30 cm. Ha un aspetto compatto e foglie più grandi e affusolate rispetto alle altre specie.
Cyperus diffusus

Cyperus diffusus
Questa specie è originaria delle isole Mauritius, raggiunge altezze di massimo 30-90 cm. E’ caratterizzata da fusti, eretti e cavi, con brattee giallo-verde e brune. Le spighette terminali lunghe ed appariscenti, talvolta ramificate e di colore marrone pallido.
Cyperus haspan viviparus
Questa specie è originaria dell’Africa, è una specie delicata, sempreverde, che raggiunge un’altezza di 70-80 cm . E’ caratterizzata da fusti lisci e da foglie che avvolgono la parte inferiore dell’infiorescenza che fa capolino nel periodo che va da giugno a settembre.
Cyperus longus

Cyperus longus
Questa specie, perenne e rustica, è originaria dell’Europa. Arriva a misurare 40-90 cm d’altezza ed è molto vigorosa, tanto da diventare invadente e infestante. E’ caratterizzata da foglie grandi di color verde scuro e da fiori rosso-bruni, piumosi, con brattee lunghe e pendule.
Nota come zigolo o giunco odorato questa specie vive in zone umide, stagno e paludi fino a 500 m s.l.m. È diffusa in Europa, Nordafrica e in Asia centro-occidentale. In passato il tubero dello zigolo veniva usato tostato come surrogato del caffè.
Cyperus vegetus
Questa specie, perenne e rustica, è originaria dell’America Meridionale, ricorda la al C. alternifolius, ma ha infiorescenze piumose, larghe circa 20 centimetri, all’inizio verdi e poi brune.
Cyperus papyrus (comunemente conosciuta come Papiro)

Cyperus papyrus
Questa specie è originaria dell’Africa nord-orientale. In Europa cresce spontaneamente solo in alcune zone umide della Sicilia orientale, in particolare nella zona di Siracusa, lungo il corso dei fiumi Anapo e Ciane, e alle sorgenti del Fiumefreddo nel catanese. In Europa cresce spontaneamente nelle aree dove una presenza abbondante di acque basse è associata alla temperatura calda: ad esempio cresce lungo le rive dei corsi d’acqua a corrente lenta, con le radici sommerse
Si tratta del “papiro”, del quale gli Egiziani impiegavano il midollo per la fabbricazione della carta. Ma aveva anche altri usi: veniva usato come alimento, era fonte di fibre tessili, i fiori venivano impiegati per farne ghirlande, il rizoma era usato combustibile e le parti più robuste (come le radici ed il fusto) per costruire pentole, utensili, calzature, sartiame e imbarcazioni.
E’ una specie perenne, sempreverde e delicata con fusti che arrivano a misurare i 2-3 metri di altezza.
Produce da luglio a settembre infiorescenze a ombrella, globose, piumose, formate da elementi arcuati, lunghi circa trenta centimetri. Ama la luce.
Oggi il papiro viene coltivato soprattutto a scopo ornamentale
Cyperus strigosus L.

Cyperus strigosus
Questa specie palustre presenta fusti cespugliosi che in tarda estate, nel periodo tra luglio e settembre, producono delle infiorescenze composte da vari rami lunghi da 2 a 10 cm con tante spighe giallo-dorate E’ una specie che si può coltivare nel terreno umido o con le radici intrise nell’acqua, sulla sponda di un laghetto.
E’ originaria del nord americana ma è ampiamente diffusa in Europa e Nord Italia
Cyperus rotundus L.
Questa specie nota con il nome comune di zigolo è infestante. E’ presente in tutte le regioni d’Italia tranne che in Piemonte, Valle d’Aosta, Trentino-Alto Adige e Emilia-Romagna. A Roma la specie è quasi ubiquitaria nelle aree centrali, diradandosi progressivamente verso l’estrema periferia. Cresce, spesso come infestante, nei coltivi irrigati, ma è frequente trovarla anche nei terreni incolti, nelle vigne, ai margini delle colture, presso canaletti lungo le vie, dal livello del mare a 600 m circa. Ha tuberi, di sapore amaro, commestibili previa cottura. Il periodo di fioritura va da giugno a novembre.
Cyperus capitatus
Chiamata anche lo zigolo delle spiagge questa specie è diffusa sulle coste del mar Mediterraneo dove cresce nei litorali sabbiosi. La pianta sopporta molto bene la salsedine e svolge, grazie alle sue profonde radici, una funzione di consolidamento delle dune.
Presenta fusti cilindrici alti sino a 50 cm e foglie, alterne, lineari, larghe 2-6 mm e lunghe spesso più del fusto.
L’infiorescenza è un capolino composto da spighette bruno-rossastre, con 3-6 grandi brattee lunghe 3-12 cm.
Cyperus esculentus

Cyperus esculentus
Questa specie produce un tubero commestibile noto come cipero o zigolo dolce, è una pianta rustica, che raggiunge i 40-50 centimetri di altezza e che cresce nelle zone umide come paludi e acquitrini litoranei. È presente nelle regioni a clima temperato, tropicali e subtropicali.
In Italia è poco diffusa, sebbene i tuberi siano usati anche in profumeria, per il loro profumo simile alla violetta.

Cyperus echinatus
Fioritura
Il Cyperus fiorisce da luglio a settembre, le infiorescenze sono piumose ma non sono particolarmente interessanti.
Consigli per la coltivazione del Cyperus
Il Cyperus è soprattutto utilizzato come pianta ornamentale nelle vasche o stagni dei giardini, per la sua eleganza e per il portamento del fogliame, ma è allevato anche negli appartamenti in vasi idroponici. Teme il freddo, preferisce esposizioni a mezz’ombra, ama un clima caldo, un terreno ricco, melmoso, misto a sabbia.
Del genere esistono specie più rustiche e specie più delicate. Le specie delicate vanno piantate nel periodo compreso tra maggio e settembre in vasi che vanno immersi in acqua profonda circa 10 cm. Nelle zone dell’Italia meridionale a clima mite il Cyperus può essere coltivato anche all’aperto. Le specie rustiche resistono alle basse temperature invernali in tutte le regioni d’Italia (se anche la parte aerea muore a primavera germoglierà di nuovo).

Cyperus papyrus
Coltivazione in Vaso
Per essere coltivato in vaso, il Cyperus richiede ambienti caldi, una luce solare filtrata, delle concimazioni mensili con fertilizzante liquido, ed è opportuno mantenere costantemente bagnate le radici ponendo il vaso in un recipiente pieno d’acqua. In primavera, quando le radici invadono completamente il vaso, si deve poi rinvasare o rinterrare impiegando un terriccio universale miscelato a carbone di legna.
Coltivazione in Piena Terra
Può essere coltivato anche all’aperto in zone umide come i margini di stagni, laghi, ruscelli, vasche
Temperatura
Il Cyperus necessita di un ambiente umido e caldo, la temperatura minima invernale non deve scendere sotto i 10-13°C.
Luce
Ama la luce forte e diffusa, al riparo dal sole diretto. Qualora la luce sia insufficiente la pianta stenta a produrre steli nuovi.
Terriccio
Il composti ideale è il terriccio di foglie con aggiunta di sabbia, per evitare che l’acqua in abbondanza lo faccia ammassare.

Cyperus longus
Annaffiatura
Deve essere essere annaffiato abbondantemente, meglio ancora l’ambiente palustre ed immergere il vaso in un altro contenitore contenente acqua, per mantenere alta l’umidità atmosferica. Ricordate di tenere il vostro papiro sempre immerso in qualche centimetro di acqua. Le radici infatti devono essere sempre umide, altrimenti le bratte tendono a scurire.
Moltiplicazione
Il Cyperus si moltiplica per divisione dei rizomi nel periodo che va da aprile ad agosto. I rizomi dovranno essere piantati subito o utilizzando i germogli basali, avendo cura di prelevare anche alcune radici, che la pianta produce in primavera.
Le specie Cyperus haspan viviparus e il Cyperus alternifolius possono essere moltiplicate per talea tagliando un fusto a 3-4 cm dalla corona di brattee, accorciando le brattee a una lunghezza di 5-6 cm, e mettendolo a radicare, a capo in giù appoggiato su del terriccio umido o meglio in recipienti con acqua alla temperatura di 21°C. Dopo la formazione delle radici, va piantato.
Può essere moltiplicato anche per seme in aprile utilizzando terrine riempite con terriccio e tenute immerse in poca acqua. Le piantine devono essere ripicchettate in terrine immerse in acqua e, una volta cresciute a sufficienza, vanno piantate nei vasi definitivi.

Cyperus okawanii
Concimazione
Va concimato durante l’estate ogni 15 giorni aggiungendo all’ acqua del sottovaso un concime liquido.
Potatura
Il Cyperus non va potato ma occorre rimuovere gli steli secchi, per ottenere piante rigogliose
Altri consigli per la cura
Va rinvasato una volta ogni 2-3 anni, senza mai eccedere nella grandezza del vaso. L a moltiplicazione va effettuata in primavera. Prendete un fusto (lungo 8-10 cm) e accorciate con una forbice le foglie. Quindi immergete le foglie in un vasetto pieno d’ acqua e ponete il tutto in un luogo caldo. Dall’ ascella fogliare spunteranno delle nuove piantine; potrete piantarle in piccoli vasetti con il sottovaso sempre pieno d’ acqua.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Se le foglie ingialliscono o appassiscono la pianta ha una carenza di acqua oppure la temperatura è troppo bassa in inverno (in quest’ultimo caso, tagliare i fusti a 5 cm e tenere la temperatura sopra i 13 °C.).
Se le foglie si “afflosciano” probabilmente manca l’acqua nel sottovaso oppure la pianta si trova in un ambiente con scarsa luminosità.
Curiosità
Il nome del genere deriva dal greco kypeiros, usato da Teocrito e Teofrasto, per indicare le specie allora conosciute e, si pensa, anche altre piante palustri.
Dal Cyperus Papyrus, noto come papiro nell’ antico Egitto si ricavava una fibra che veniva utilizzata per la tessitura dei papiri, che con la pergamena era l’ unica carta disponibile.

Cyperus papyrus
Linguaggio dei fiori
Gli egizi offrivano papiri in segno di fertilità, si può quindi facilmente immaginare che nella simbologia dei fiori il papiro indichi fertilità. Ma significa anche segreto e rivelazione.
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