Come creare il proprio Giardino. I Primi Passi: dalla scelta della pianta alla messa a dimora

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Ci siamo decisi ad allestire il nostro giardino dobbiamo andare solo ad acquistare le piante, metterle e dimora e curarle nel modo giusto. Ecco come fare al meglio tutto questo.

Nel centro di giardinaggio e nel vivaio ci si perde facilmente: composizioni floreali, colori, piante di agrumi, foglie lucide: tutto sembra perfetto ad occhi non attenti .

Chi ha un vivaista di fiducia può fare affidamento ad una sua scelta, ma il bello del giardinaggio è scegliere da sé quelle che saranno le protagoniste del proprio giardino. Allora il segreto è tutto nel scegliere sempre gli ingredienti migliori, piante comprese. Il risultato sarà ottimale soprattutto se condito con l’ingrediente principale: la passione. 

Come scegliere le piante:

Ecco delle regole generali per la scelta della pianta. La pianta che si sceglie deve essere bella e sana, dunque quando si entra nel vivaio occorre aprire gli occhi e seguire questi criteri:

  • Le piante non devono presentare imperfezioni nel fogliame, né scoloriture che sono indice di malattie o infestazioni di insetti.
  • Le piante devono avere un fogliame rigoglioso
  • Le piante devono essere simmetriche
  • Non fatevi ingannare dalle dimensioni: le piante giovani e più piccole generalmente si ambientano prima
  • Se nel vaso ci sono molte erbacce significa che la pianta è trascurata e potrebbe essere indebolita dalle stesse
  • Se dai fori di drenaggio fuoriescono le radici l’attecchimento della pianta potrebbe essere compromesso
  • Controllate l’etichetta della pianta. Sull’etichetta sono indicate tutte le informazioni che consentono di scegliere le piante più adatte al giardino. Generalmente nell’etichetta sono indicati una serie di simboli ad indicare quelli che sono i mesi di fioritura, l’altezza e l’estensione dopo 10 anni, i livelli di umidità, se la pianta preferisce il sole o l’ombra, le esigenze per quel che concerne la tipologia di terreno, se la pianta è velenosa o irritante.
  • Osservate bene la pianta: da come la pianta cresce in vaso si può comprendere la sua gestibilità, quindi scartate, ad esempio, piante erbaceee che tendono ad arrampicarsi sui lati o che escono dai fori di drenaggio, piante rampicanti che presentano foglie molto distanziate tra loro, arbusti che hanno una vegetazione poco compatta
  • Considerate sempre tipo di terreno ed esposizione dove è destinata la pianta.

Ecco come regolarsi a proposito:

Per i terreni argillosi sono indicate piante robuste con radici spesse e dure. che tollerano terreni che si inaridiscono o dove si formano ristagni d’acqua in inverno. Terreni poco drenati in sostanza.

Per i  terreni sabbiosi sono indicate piante delicate e piante che richiedono un drenaggio alto, come le succulente e le piante a foglie argentate, gli arbusti sempreverdi e  le piante perenni.

Per i  terreni acidi sono indicate piante di bosco che amano l’ombra e che non hanno necessità di un alto drenaggio .

I terreni alcalini sono più adatti per arbusti amanti del sole e per piante aromatiche mediterranee.

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Come preparare il terreno prima della messa a dimora

Prima della messa a dimora il terreno va preparato adeguatamente, ci sono diversi trattamenti per mantenere lo stesso fertile e per aumentarne il drenaggio.

Come aumentare il drenaggio in un terreno argilloso

Come si fa a vedere se un terreno ha problemi di drenaggio?
Lo si vede perché è bagno, presenta pozzanghere ed è sufficiente un temporale per far si che trattenga acqua e producendo quegli orrendi ristagni difficili da prosciugare. Come risolvere il problema e quindi rendere più drenante il terreno?

Quando il terreno ha uno scarso potere drenante la coltivazione presenta delle difficoltà. La troppa acqua, non da modo all’ossigeno di raggiungere le radici delle piante, il muschio prende il sopravvento. Talvolta il potere di drenaggio è compromesso  da una  pendenza insufficiente. Ma è il terreno argilloso ad essere la prima causa della mancanza di drenaggio

Se il terreno è argilloso si possono utilizzare vari metodi per modificare il drenaggio. La vangatura rappresenta una buona tecnica di coltura. Se durante l’inverno si copre il terreno con un telo di plastica si può procedere alla vangatura ad inizio primavera. Inserendo della ghiaia grossolana si può migliorare il drenaggio superficiale. Anche incorporare materiale organico grossolano (letame maturo) rappresenta un buon metodo per aumentare il drenaggio. (vedi anche l’articolo Come migliorare il drenaggio del terreno).

Come migliorare la fertilità e l’umidità in un terreno sabbioso

Il problema del drenaggio non sussiste nei terreni sabbiosi ben drenati dove si coltiva tutto l’anno, ma c’è il problema della poca profondità della superficie fertile dove le piante possono mettere radici.

Alla fine dell’inverno o all’inizio della primavera, si deve aggiungere 10 cm di letame maturo o compost così da bloccare l’umidità in inverno rendere i terreni meno soggetti alla siccità in estate. In più aumenta la fertilità intorno alle radici.

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Come mettere a dimora la pianta

Una volta scelta la pianta vediamo come metterla a dimora terreno, ogni tipologia richiede diverse metodiche e si dovrà quindi fare differenza tra bulbose, tra aromatiche su telo, tra un albero, tra una siepe, un’ortensia etc. Ma ci sono regole generali che valgono per ogni tipologia. Vediamo dunque, passo dopo passo, come si procede.

 La pianta prima di essere piantata deve essere immersa in un secchio colmo di acqua e vi deve restar fino a che non si vedono bollicine. Questo anche se la terra è bagnata. Dopodiché la pianta va scolata, vanno tagliati i getti rovinati, va rimosso il vaso, e vanno tagliate le radici di lunghezza eccessiva.

La buca dove andrà la pianta deve essere scavata ad una profondità tale da consentire alle radici di essere sistemate esattamente come erano nel vaso, ossia alla stessa profondità, non si devono né comprimere né estendere rispetto a prima dunque. E’ opportuno fare attenzione a non interrare delle foglie e se la pianta è al livello corretto occorre comprimere la terra con le mani in modo molto delicato.

La pianta va poi irrigata in modo da riempire i vuoti che ci sono intorno all’apparato radicale e da inumidire tutto il terreno che si trova attorno.

 Come mettere a dimora le bulbose

È meglio fare un’unica grande buca dove porre più bulbi. Con l’aiuto di un forcone si deve smuovere il terreno alla base  così da ottimizzare il drenaggio e da consentire alle radici di penetrare meglio.

Ogni tipo di bulbo richiede una diversa distanza uno dall’altro ed una diversa profondità, occorre dunque regolarsi in base a quanto indicato nella confezione.

Dopodiché occorre ricoprire i bulbi con la terra messa da parte nello scavo. Volendo si può ricoprirla di prato. Per scongiurare il rischio di scavature da parte di animali si possono proteggere i bulbi con una rete zincata a maglia fine. Nel caso di bulbose in vaso occorre coprire i fori di drenaggio con una rete sottile e si deve aggiungere uno strato di ghiaia e di terriccio.

Come mettere a dimora le piante aromatiche su telo pacciamante

Il telo pacciamante viene posato  per evitare che si sviluppino erbe infestanti. E’ costituito da un tessuto piuttosto resistente in grado di mantenersi  per anni anche se esposto alle intemperie. Il telo pacciamante si posa dopo un’accurata preparazione del terreno. Si deve  delimitare l’area che si intende coprire con il telo; si eliminano erbe infestanti e residui grossolani come sassi, rametti etc; con la zappa si smuove leggermente il terreno per rimuovere eventuali radici di piante infestanti o materiale grossolano che si trova al di sotto della superficie del terreno. la superficie si liscia con un rastrello e la si appiattisce con un rullo o con il retro di una vanga. Si deve poi srotolare il telo nel modo più piano e liscio possibile, facendo attenzione a non lasciare pieghe. Si fissa il tessuto ai lati con appositi cavallotti metallici o picchetti.

Si deve fare un taglio a croce con un coltello o con delle forbici e si devono aprire i lembi del telo  per piantare l’aromatica. Si scava e si mette da parte un po di terra e si inserisce la pianta. La terra scavata serve a ricoprire gli spazi intorno alle radici. Con le mani si comprime e si spingono le radici a contatto con il suolo.

Dopo aver pulito  la terra in eccesso  si procede alla pacciamatura avendo cura di pacciamare anche la parte di terra che resta sotto i rami ricadenti (parte che viene spesso “dimenticata”).  Si procede infine all’annaffiatura per stabilizzare le radici.

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Come mettere a dimora un albero

E’ bene ricordare che in vaso gli alberi possono essere piantati tutto l’anno, diversamente a quanto avviene  in piena terra procedura che è meglio fare da inizio dell’autunno all’inizio della primavera.

Si deve procedere scavando una buca abbastanza profonda così da sistemare tutto l’apparato radicale di modo  che la parte alta del vaso sia allo stesso livello del terreno o leggermente sotto. Si deve annaffiare e levare il vaso con molta delicatezza.

Sempre procedendo con estrema delicatezza si deve sistemare l’ammasso radicale districando le radici più grosse e rivolgendole verso l’esterno così da consentire all’albero di ambientarsi.

Fatevi aiutare a tenere l’albero diritto mentre voi riempite la buca con la stessa terra scavata. Durante il riempimento si deve comprimere il suolo con mani e piedi.

Accanto all’albero, per consentire al fusto di rafforzarsi, va piantato un tutore leggermente inclinato nella direzione del vento. Il tutore si fissa al fusto con un legaccio.

Come mettere a dimora un’ortensia rampicante

Si deve incorporare nel suolo letame maturo per favorire la fertilità del suolo e per migliorare la sua capacità a trattenere l’umidità e lo si deve spargere per un metro quadro di terra tutt’intorno per consentire la crescita di radici oltre la buca.

La buca deve essere grande a sufficienza da contenere l’apparato radicale e deve essere ad una distanza minima di 45 cm dalla recinzione. Come tutte le piante anche l’ortensia prima di essere piantata deve essere immersa in un secchio di acqua. Deve poi essere piantata e sistemata obliquamente tendendo verso la recinzione fino a toccarla. La terra va poi riempita con la terra scavata mischiata a letame e va compressa con la mano. Attorno alla base è opportuno lasciare una leggera depressione che fungerà da serbatoio. Si deve poi disporre un ventaglio di canne e si devono allargare gli steli a mò di ventaglio legandoli alle canne con uno spago. Attorno alle radici si deve sistemare la terra e si deve annaffiare con un diffusore a pioggia per evitare di erodere il suolo.

Come mettere a dimora una siepe a lenta crescita

 Si deve scavare il terreno incorporando letame o compost e creando una striscia che abbia una larghezza pari ad un metro e una profondità pari alla lama della vanga. Per orientarsi si può fissare  una linea di confine e si deve scavare una trincea sufficientemente grande.

Vanno disposte le canne di bambù a 50 cm ca l’una dall’altra. Accanto ad ogni canna si inserirà una pianta alla stessa profondità in cui si trovava nel vaso. La superficie va poi pareggiata e irrigata.

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Come mettere a dimora piante perenni e annuali in un grande contenitore

Un grande contenitore come può essere un mezzo barile è perfetto per fare piantagioni permanenti che necessitano di tanto spazio e di un buon isolante come può essere il legno. I grandi contenitori sono molto scenografici, nella fattispecie i barili in legno sono perfetti per gli ambienti rustici e sono meravigliosi se abbelliti con colori. Benissimo quindi al binomio perenne e annuale che da modo e maniera di abbinare alla perenne delle coloratissime annuali da “ruotare” a seconda della stagione.

La base del barile va  ricoperta con della rete che può essere di plastica o di metallo a maglia fine così da impedire che i fori di drenaggio si ostruiscano. Sul fondo del barile va versata della ghiaia o della pietra fino ad arrivare ad uno spessore pari a 5 cm circa. Il barile va riempito sino a metà con del terriccio universale. Si sistemano dunque le piante. Si possono abbinare delle sempreverdi perenni e delle annuali. Negli spazi tra le perenni si possono inserire le annuali da sostituire a seconda delle stagioni. Si deve poi procede con l’annaffiatura.

Non vi resta che dare sfogo alla vostra creatività e realizzare il vostro giardino.

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