Passione Giardinaggio è una rubrica ricca di spunti interessanti e utili non solo per capire come scegliere e coltivare le piante del tuo giardino di casa o del balcone, ma è anche un luogo in cui i giardinieri professionisti possono trovare riflessioni preziose per la loro professione e i giardinieri appassionati possono imparare a vivere correttamente la loro passione per il verde.
Questa, come vedrai, è anche la mission dell’intervista a Francisco Merli Panteghini, professore e co-fondatore di Giardiniere BioEtico, un’associazione che ha l’obiettivo di promuovere una visione ecologica e rispettosa del giardino, che tuteli la natura e che protegga le biodiversità. E’ un’intervista densa e ricca, una lettura da non perdere!
#1. Ciao Francisco, ci racconti un po’ di te? Chi sei? Di cosa ti occupi?
Mi chiamo Francisco Merli Panteghini e sono nato in Brasile da genitori italiani. Sono cresciuto in Val Camonica (BS) in una bella casa panoramica tra boschi e prati. Ho studiato all’università a Venezia laureandomi in Storia Contemporanea. Ho vissuto gli anni successivi a Treviso e dintorni, iniziando a maturare una grande attrazione per il paesaggio naturale, le acque e gli alberi in particolare. Dopo un’esperienza come insegnante prima di informatica di base e poi di Lettere ho deciso di cambiare carriera e ho iniziato a lavorare nel giardinaggio. Con una rapida gavetta sono passato da manutentore a operaio qualificato, poi giardiniere responsabile del parco di una villa veneta e infine ho aperto una posizione da artigiano.
Nel 2010 ho risalito la Piave da Cortellazzo a Belluno, in bici e poi a piedi, nel 2012 ho risalito in kayak e a piedi la Brenta, da Chioggia fino ai laghi di Caldonazzo e Levico, pubblicando un libro dedicato a questo “pellegrinaggio”. Nel 2013 sono stato tra i fondatori dell’associazione Amico Giardiniere per diffondere la cultura del giardinaggio e della tutela del verde in ogni forma. In questi mesi sono impegnato in un ciclo di conferenze intitolato Abbraccia e difendi i tuoi alberi.
#2. Quando penso ad un giardino, penso alla vita, alla poesia che la natura ci regala, alla possibilità di valorizzare le sue meraviglie, alla bontà dei colori e all’eclettismo delle forme. Per me un giardino è un luogo di benessere e di serenità. Per te cos’è un giardino?
Il giardino è una possibilità di realizzare e di prendersi cura di un pezzo di paradiso. Il giardino è un luogo che ci nutre, ci ricrea e di dona calma e forza per affrontare le sfide della nostra vita.
#3. Sei co-fondatore dei Giardinieri BioEtici®. Ci spieghi cos’è e qual è la sua mission?
I Giardinieri BioEtici® sono il marchio di qualità del giardinaggio italiano. Diamo identità, linee di comportamento etico e formazione ai giardinieri che si propongono. Vogliamo dare dignità a questo mestiere che viviamo come una vocazione e intendiamo offrire ai clienti una rete di professionisti affidabili.
#4. Identikit: chi è il Giardiniere Bioetico®?
Il Giardiniere BioEtico® è un professionista che si impegna continuamente nella ricerca di pratiche e tecnologie che siano in sintonia con la rete della vita biologica: cerca personalmente di collaborare alla nascita e mantenimento di giardini equilibrati e ricchi di biodiversità, educando i propri clienti ad una visione ecologica e rispettosa del giardino che custodiscono all’interno del grande giardino della Terra. Il Giardiniere BioEtico® si impegna a rispettare una serie di norme etiche e professionali.
#5. Quali sono le caratteristiche di un giardino bioetico?
Le caratteristiche di un giardino bioetico sono queste:
- coerenza tra progettazione, bisogni della clientela, valore ecologico e costi di gestione;
- ricchezza di biodiversità;
- messa al bando di prodotti tossici o cancerogeni ancora molto diffusi nel giardinaggio comune;
- valorizzazione della stagionalità.
#6. Cosa può fare ogni amante del giardinaggio, ogni persona che abbia un giardino nella propria abitazione o sul balcone di casa, per garantire la salvaguardia della natura e delle biodiversità? Ci indichi 5 suggerimenti concreti da mettere in pratica?
Una persona che ha un giardino nella propria abitazione o sul balcone di case dovrebbe:
- mai trattare con sostanze le piante in fiore per non colpire o influenzare gli insetti impollinatori;
- alimentare la fertilità del suolo con ammendanti naturali come l’humus di lombrico o una buona pacciamatura organica;
- scegliere piante adatte al luogo, prevedendone lo sviluppo per evitare di doverle martoriare di potature;
- rispettare la stagionalità dei lavori nel giardino;
- riservare alle ore notturne i trattamenti anti zanzare e valutare le alternative ai prodotti abbattenti di sintesi.
#7. Quali piante da esterno possono essere adatte ad un piccolo giardino come quello di un’abitazione privata?
Non si può generalizzare: la latitudine e l’esposizione, l’altitudine e il terreno, oltre al gusto del cliente e al contesto architettonico offrono troppe variabili. Posso però consigliare di arricchire i giardini con aiuole e bordure di piante perenni, di progettare siepi miste, di scegliere con cura cespugli e arbusti rinunciando a piantare alberi se non c’è spazio per ospitarli a pieno sviluppo (le piante infatti… crescono!).
#8. Ci indichi 5 suggerimenti per coltivare al meglio le piante ornamentali da esterno?
Abbiamo attivato un gruppo Facebook adatto a chi si interessa di piante e desidera una gestione naturale, lì potete postare e chiedere consigli. Si chiama Giardinaggio e orto biologico oppure cercate la nostra pagina Giardinieri BioEtici.
#9. Cultura verde: cosa potremmo e dovremmo fare per coltivarla (è il caso di dire!) e per diffonderla?
Informarsi, diffondere anche tramite i social i contenuti che abbiamo personalmente verificato, partecipare alla vita di quartiere con consigli e aiuto pratico nell’accudire il verde della comunità, dialogare con le istituzioni preposte in atteggiamento propositivo ma anche, se necessario, di verifica del lavoro svolto. Il verde è un bene comune e come tale va tutelato e lasciato in eredità ai posteri.
#10. Qual è la tua pianta preferita? Perché?
E’ veramente difficile rispondere però mi sbilancio a favore del platano. E’ stato il primo albero che mi ha colpito con la sua bellezza a 24 anni. Il primo che mi ha spinto a chiedermi consapevolmente: che tipo di albero è? E volerne conoscere l’origine.
#11. Ed ora Passa la pianta! Ci indichi 3 persone che potrebbero suggerirci interessanti consigli di giardinaggio?
Vi consiglio di intervistare:
- Stefano Caroli, responsabile del verde pubblico di Faenza gestito in modo biologico da più di 15 anni;
- Daniele Marinotto, giardiniere di squisita esperienza nel giardinaggio naturale e formatore. Autore anche di un canale you tube di divulgazione Daniele il Giardiniere;
- Eraldo Zegna, un naturopata che progetta giardini del benessere con sistemi molto innovativi.
Postilla
• Ci suggerisci alcuni libri internazionali utili per appassionanti e amanti di giardini ornamentali?
- Sicuramente per farsi qualche domanda in più Stefano Mancuso, Verde Brillante.
- Poi Marco Nieri, La terapia segreta degli alberi.
- Alex Shigo, La moderna arboricoltura (il breve compendio a immagini).
• E alcuni siti web nazionali e internazionali?
- Sicuramente il blog di Domenico Prisa: domenicoprisa.com
- Il nostro portale www.giardiniere.bio
- Il sito della Horticoltural Society https://www.rhs.org.uk/
• Ci consigli alcuni eventi sul giardinaggio che ritieni importanti?
- Per i professionisti il MyPlant di Milano.
- Per gli appassionati Giardini d’Autore a Rimini e i Giardini di Natale a Faenza.
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