Il Ficus pumila, noto anche come ficus rampicante, o come ficus repens o anche come ficus stipulata, è un arbusto rampicante sempreverde originario dell’Asia tropicale. Ha dimensioni ridotte e utilizza le sue radici aeree per attaccarsi ai supporti pensili. È caratterizzato da fusti sottili e ramificati la cui lunghezza può arrivare a misurare 80 cm.
Presenta foglie, fitte e lucide, sono cuoriformi di un bel verde brillante. Internamente la foglia è più scura, verso l’esterno è bordata di un verde chiaro In natura la pianta produce piccoli fiori, seguiti da frutti, che raramente si possono vedere negli esemplari coltivati in Italia.
Il Ficus pumila è molto utilizzato come pianta ornamentale e lo si può coltivare sia come rampicante che con andamento cadente.
Il Ficus rampicante si distingue per la sua particolare modalità di crescita tipico della eterofillia (presenza sulla stessa pianta di foglie di forma diversa) caratterizzato da due stadi di crescita, quello giovanile sterile, che può durare diversi anni, che è strisciante o rampicante e quello adulto fertile con fusti ascendenti.
Quindi, nella sua fase giovanile si comporta da rampicante coprendo con una densa rete di rami sottili e piccole fitte foglie suolo, rocce, pareti o tronchi d’albero; nella fase adulta ha rami ascendenti o orizzontali, robusti, con foglie diverse in forma e dimensioni rispetto a quelle della fase giovanile.
Nella forma selvatica si presenta completamente verde, con foglie coriacee e di una dimensione che si aggira sui 3-3,5 cm, questa forma è indiscutibilmente resistente e cresce con tale vigore da formare fusti legnosi del diametro anche di alcuni centimetri.
Purtroppo questa forma non la si ritrova più nei nostri garden, se non come sporadiche piante “rinselvatichite” che fanno parte di vecchie piante abbandonate in qualche angolo di qualche serra.
Classificazione botanica
La specie Ficus pumila fa parte della Famiglia delle Moraceae e del Genere Ficus
Il nome del genere è quello latino utilizzato per il fico comune (Ficus carica); il nome specifico deriva dal latino “pumilus che significa nano”, con riferimento al portamento della pianta.
Principali varietà
Tra le tante varietà, quella che vanta una maggiore diffusione è il ficus repens, di origine asiatica.
Il ficus repens è caratterizzato da una fitta chioma di foglie lucide e di medie dimensioni, con un particolare contrasto di colori: all’interno la foglia è più scura, mentre verso l’esterno è bordata di un verde molto chiaro, mentre altre varietà presentano invece foglie monocromatiche.
Il ficus repens può essere coltivato sia in vasi di piccole dimensioni, con andamento cadente, sia come più ampia coltivazione a sviluppo rampicante: si tratta, infatti, di uno dei pochi ficus dallo sviluppo rampicante mentre è più frequente incontrare specie ad alto fusto. Il ficus repens riassume tutta l’eleganza del ficus e delle piante rampicanti, può creare ombra e riparo e decorare.
Fioritura
Le infiorescenze sono siconi, (cavità delle pareti carnose che racchiudono interamente i fiori) prodotti sui rami fertili. Gli esemplari coltivati in appartamento non presentano fioritura.
Consigli per la coltivazione del Ficus pumila
La coltivazione è piuttosto semplice, sia partendo da piante già radicate che da stoloni privi di radici.
Essendo una pianta dalle origini tropicali, l’ambiente idoneo deve essere caldo – umido
Occorre tenere presente che gli esemplari di Ficus sono molto sensibili alle brusche variazioni di umidità presente nell’aria e nel suolo.
Coltivazione in vaso
Questa pianta ornamentale viene coltivata in vasi pensili per consentire ai rami di rampicare e tappezzare la parete.
Generalmente il Ficus pumila viene utilizzato per ricoprire muri spogli o terrazzi.
Si deve considerare che piante hanno bisogno di spazio per svilupparsi, è dunque opportuno optare per vasi grandi o comunque di rinvasare almeno ogni due anni, integrando con terriccio se è insufficiente per il nuovo vaso.
Con l’avvicinarsi della primavera, quando è necessario procedere ad un rinvaso biennale di ficus troppo cresciuti che hanno quindi bisogno di contenitori più grandi o che andranno posti definitivamente a dimora per consentire lo sviluppo ottimale dell’apparato radicale, si devono eliminare eventuali parti morte della pianta durante le operazioni di travaso (esempio rametti secchi e fronde lignificate). La pianta produrrà cos’ un’infiorescenza più ricca.
Sul fondo del vaso si deve mettere uno strato di 2 – 3 cm di ghiaia per consentire uno scolo dell’acqua in eccesso o dei cocci di vaso spaccati.
Coltivazione in piena terra
Se si acquistano piante in vaso è preferibile svasarle e ripulire le radici dal vecchio substrato, che spesso è formato da terricci ricchi in nutrienti e spesso fradici e/o compatti.
Quando le radici sono ripulite la pianta può essere messa a dimora direttamente nel substrato (preferibilmente la torba) o si può trattare come pianta epifita, poggiandola su una parete in tal caso si deve mantenere il tasso di umidità alto per almeno 10 giorni, fino alla comparsa di nuove radici.
Temperatura
La temperatura ideale per il Ficus pumila oscilla dai 20 ai 30 °C, ma tollera senza danni temperature che scendono fino ai 5 °C se acclimatate adeguatamente in particolare la forma selvatica.
Occorre mantenere sempre un buon grado di umidità, e mantenere sempre la temperatura costante perché questa pianta teme i repentini sbalzi di temperatura.
Temperature inferiori ai 15°C possono danneggiare gli esemplari non ancora acclimatati e fare morire la pianta.
Luce
Per avere una crescita rigogliosa occorre che sia posta in un luogo dove c’è un buon livello di illuminazione.
Terriccio
Il terreno deve essere ricco di tutti gli elementi nutritivi necessari e drenante. Il il substrato ottimale è formato da un mix di terriccio soffice e torba, vanno evitati terreni calcarei e argillosi.
Con il terreno giusto si scongiura il pericolo di ristagno, fenomeno che si presenta con maggiore frequenza nelle piante coltivate in vaso, e si favorisce il drenaggio dell’acqua in eccesso.
Annaffiatura
Il Ficus pumila va annaffiato con regolarità quando il terreno appare poco umido (si verifica toccando il suolo con la mano).
L’entità delle irrigazioni va modulata in funzione della stagione: durante l’estate e la primavera può rendersi necessario nebulizzare acqua nell’ambiente per mantenere costante l’umidità atmosferica e annaffiare la pianta anche due volte a settimana.
Con il sopraggiungere dell’autunno e dell’inverno, invece, le annaffiature si possono ridurre.
Moltiplicazione
In natura, la riproduzione di questa pianta avviene tramite semi, ma nella maggior parte dei casi, vista la difficoltà nel reperire le sementi, si riproduce tramite la tecnica della talea.
La riproduzione per talea avviene tagliando porzioni di getti apicali lunghi minimo 15-20 cm e interrandoli circa 1/3 della lunghezza in torba per la parte basale o posizionandoli direttamente nei terrari.
Dopo circa un mese, si possono ripiantare la tale in un vaso più grande; la temperatura ideale per una buona radicalizzazione dovrà essere di circa 18 – 20°
E’ opportuno anche coprire con un telo di plastica per creare una mini-serra, arieggiando una volta ogni due giorni per evitare condense e produzioni di parassiti dannose per la talea.
Concimazione
Va concimato con fertilizzanti liquidi e concime per piante tropicali almeno un paio di volte al mese.
Dove possono essere presenti anche animali è sconsigliata la concimazione con prodotti chimici, potenzialmente tossici per gli animali.
Potatura
Se la pianta ha alcuni rami secchi è necessario toglierli tagliando alla base. Le piante ben stabilizzate hanno bisogno di potature annuali da effettuarsi in primavera, per tenere sotto controllo la vegetazione.
Altri consigli per la cura
Eliminare foglie e rami secchi o danneggiati. L’ eccessiva irrigazione può creare marciumi radicali; possibile presenza di cocciniglie, da combattere con appositi medicinali. Cambiare vaso ogni due o tre anni all’ inizio della primavera.
Parassiti, malattie ed altre avversità
Diversamente dalle altre specie di Ficus questa pianta è molto rustica e resistente ma può essere comunque attaccati da parassiti e malattie; è buona abitudine monitorare costantemente la pianta, controllando con attenzione le foglie, che sono il posto preferito di insetti e parassiti.
Il Ficus pumila è soggetto all’attacco di cocciniglie, afidi, acari e tripidi.
Se si nota una perdita abbondante di foglie, la causa potrebbe essere una location errata del vaso come ad esempio troppo al buio, in alternativa potrebbe essere causa di correnti fredde o poca irrigazione. è dunque opportuno verificare lo stato di coltivazione del nostro arbusto e modificare le abitudini errate.
Se si nota un afflosciamento di foglie, la causa potrebbe derivare da eccessive innaffiature cosi come per un ingiallimento delle foglie. In caso di scarsa innaffiatura, le foglie tendono ad arricciarsi e a seccarsi.
Se la foglie hanno macchie brune sul lato inferiore, siamo probabilmente in presenza di Cocciniglia, che si combatte depennando questi parassiti con un batuffolo imbevuto di alcool o lavando le foglie con acqua e sapone neutro, strofinando delicatamente con una spugna per rimuovere i parassiti e risciacquare con acqua per togliere tutti i residui del sapone.
Il ragnetto rosso si manifesta invece con ingiallimento e accartocciamento delle foglie
Durante la primavera è possibile utilizzare anche prodotti che offrano una copertura preventiva, per proteggere i ficus da possibili attacchi e infestazioni.
Tossicità
Il fogliame è tossico per ingestione ed il contatto con la linfa lattiginosa può dare provocare reazioni allergiche in individui particolarmente sensibili.
Curiosità
Diverse parti delle pianta sono utilizzate nella medicina tradizionale, in particolare cinese, per diverse patologie.
Tra le piante d’appartamento, è utile per assorbire la formaldeide, è una pianta che purifica l’aria. Il Ficus Pumila è noto come FICO RAMPICANTE.
Il nome del genere è quello latino usato per il fico comune (Ficus carica); il nome specifico deriva dal latino “pumilus che significa nano”, e si riferisce al portamento della pianta.
In una varietà di Ficus pumila (var. awkeotsang) all’interno dei numerosissimi piccoli semi c’è una sostanza che se macinata e mescolata con acqua, prende la forma di massa gelatinosa.
Questa sostanza aromatizzata (di solito con agrumi) ed addolcita, veniva impiegata nel Sud Est asiatico per preparare dolci e gelatine commestibili. In natura la pianta ospita una farfalla, la Marpesia petreus, le cui larve si alimentano con le foglie.
Linguaggio dei fiori
Il ficus è da sempre stato legato a concetti positivi e di buon auspicio per l’uomo: fertilità e abbondanza.
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Grazie articolo interessante ho scoperto il nome portando un ramo ad un rivenditore di piante il mio fa anche frutti simili a fichi…