E’ nota con il nome di Sofora, o come acacia del Giappone, il nome scientifico è Styphnolobium japonicum ma è comunemente chiamata Sophora japonica.
Si tratta di un albero di medie dimensioni simile alla Robinia, che in estate sfoggia una splendida fioritura bianca. La Sophora japonica è una specie esotica prevalentemente impiegata come ornamento sia per la fioritura che per il portamento elegante.
E’ a foglia caduca, ha una crescita media, e la sua altezza può arrivare a raggiungere i 15-20 metri. La sua peculiarità è la corteccia che nelle piante giovani è verde scuro con lenticelle bianche sul fusto e sui rami per poi diventare grigio scuro quando la pianta è adulta.
La Sophora japonica ha un’ampia chioma tondeggiante, di foglie imparipennate, lunghe fino a 25 cm che in autunno si colorano di giallo.
La fioritura è abbondante e molto vistosa, tanti piccoli fiori bianco-crema intensamente profumati, raccolti in grappoli lunghi fino a 30 centimetri.
Nei mesi invernali si può riconoscere dai frutti che restano appesi ai rami che cadono ai piedi della pianta. I frutti sono legumi che contengono semi globosi intervallati da strozzature. In estate sono verdi e molto acquosi mentre in inverno diventano bruni e secchi.
Le radici di questo albero deciduo arrivano ad una profondità media, sono ramificate e ampie. Hanno la capacità di assorbire sia l’acqua sia diversi elementi nutritivi grazie alla presenza di uno specifico fungo che consente alla pianta di sopravvivere.
Classificazione botanica
La Sophora japonica, nome scientifico Styphnolobium japonicum è una specie del genere Sophora appartenente alla famiglia delle Papilionaceae.
Il genere Sophora è caratterizzato da alberi e arbusti decidui o sempreverdi originari prevalentemente dell’Asia e della Nuova Zelanda.
Principali varietà
Tra le principali varietà della specie Sophora Japonica troviamo:
Sophora japonica Varietà “Pendula”
Si tratta di una varietà piangente molto usata nei giardini che si distingue per le dimensioni nettamente minori della specie, per la velocità di crescita decisamente lenta e per i rami pendenti e contorti, molto coreografici in inverno.
Sophora japonica var. “Columnaris”
Questa varietà è caratterizzata dalla forma della chioma meno espansa, piramidale. “
Sophora japonica var. “Regent”
Si tratta di una varietà di successo, selezionata per la sua crescita più rapida e per la fioritura precoce (fiorisce a 5 anni invece che 10 o più).
Sophora japonica varietà“Flaviramea”
Questa varietà è caratterizzata da foglie che sono giallo dorate quando spuntano e che si mantengono di quel colore anche 4 mesi, tendono a inverdire solo alla base della chioma.
Fioritura
La Sophora japonica fiorisce in estate. La fioritura è copiosa e trionfante ed è fatta fiori bianco-crema intensamente profumati, raccolti in grappoli lunghi fino a 30 centimetri. La fioritura dura fino all’autunno
I fiori sono apprezzati per una sorprendente bellezza e per il profumo molto dolce emanato nei giorni soleggiati e caldi. Quando i fiori cadono, lasciano il posto a frutti contraddistinti da strozzature richiamando la forma delle collane di perle.
Consigli per la coltivazione della Sophora japonica
La Sophora japonica ha un effetto decorativo per tutto l’arco dell’anno, può essere coltivato come esemplare isolato in parchi ampi o giardini di grandi dimensioni, ma la sua resistenza all’inquinamento rende questa pianta adatta anche per il contesto urbano come alberatura stradale.
Nei giardini medio piccoli è perfetta per la lentezza della sua crescita, occorre considerare che più l’albero cresce e più densa diventa l’ombra che proietta.
L’ombra che fa una Sophora Japonica matura è molto fitta.
Inoltre è bene tenere presente che la pianta lascia cadere fiori, foglie, baccelli nel periodo che va da luglio a dicembre, attira gli uccelli che si cibano dei suoi frutti.
Non ha particolari esigenze di terreno ha un’ottima resistenza alla siccità, alla salinità e all’inquinamento atmosferico.
Coltivazione in piena terra
Il trapianto o l’impianto può essere eseguito sia in autunno che in primavera, usando tutori nel caso di piante a fusto particolarmente sottile.
Temperatura
La Sophora japonica sopporta anche temperature particolarmente rigide fino a -20 gradi. La pianta si sviluppa bene in presenza di climi freschi.
Luce
È bene optare per una posizione prevalentemente soleggiata, anche se la pianta ben tollera la mezz’ombra.
La luce solare è utile per lo sviluppo di un fogliame abbondante e per i fiori ed i semi che, senza calore, non possono giungere a maturazione.
Terriccio
La Sophora japonica si adatta a condizioni di terreno differenti ma è sempre meglio piantarla in terreni sciolti e leggeri, che rappresentano l’ideale per le piante leguminose.
I terreni dovrebbero essere molto fertili e drenanti in quanto la pianta non sopporta i ristagni d’acqua, ed un livello di umidità eccessivo può condurre a situazioni di marcescenza.
Annaffiatura
L’irrigazione della Sophora japonica va praticata fatta in maniera continua soprattutto nei primi 4 anni durante l’estate.
Nella pianta adulta bastano le piogge, oppure interventi solo nei periodi caratterizzati da una prolungata siccità estiva.
Moltiplicazione
La Sophora japonica si propaga per seme. Bisogna però attendere a volte anche 30 anni prima di vedere la pianta fiorita.
I semi vengono trattati a temperature molto alte e a volte si deve ricorrere ad acidi prima di poterli utilizzare, anche se spesso alcuni di essi possono ottenere un grado di germinabilità normale se piantati dopo la raccolta. Per i semi raccolti da tempo è necessario un ammollo di 24 ore. Nel mese di marzo, poi, si esegue la semina esclusivamente in serra riscaldata. Alcune varietà e cultivar come la pendula non possono essere propagate da seme, ma vengono innestate sul tronco della sofora comune che funge da astone.
Concimazione
La concimazione della Sophora japonica si esegue per tutto l’arco della vita della pianta per conferirle un aspetto vigoroso e sano. Periodicamente si può decidere di distribuire dello stallatico ai piedi del fusto per fornire il quantitativo di nutrienti indispensabili a radici e foglie.
Potatura
La Sophora japonica non necessita di potature regolari, ma nella varietà Pendula i rami più vecchi possono pesare così tanto da arrivare a spezzarsi o danneggiarne altri nelle giornate di forte vento. In tal caso è necessario fare una leggera potatura, da eseguire alla caduta delle foglie. Vanno poi eliminati subito i rami spezzati.
Altri consigli per la cura
La Sophora japonica Preferisce le zone miti e non ama i rigidi geli invernali né i venti salsi (quelli vicino al mare per capirci), tollera senza problemi l’inquinamento atmosferico.
Preferisce posizioni che alternano l’ombra al pieno sole.
Si ambienta su diversi tipi di terreno, anche se preferisce un suolo fertile, fresco e drenato.
Va annaffiata nei primi anni, mentre il concime, come per tutte le Leguminose, non è necessario.
Parassiti malattie
Tra i problemi della Sophora japonica si segnalano i funghi Fusarum lateritium e il Nectria cinnabarina che provocano il cancro al legno della pianta nel caso del Fusarum lateritium e la ruggine con perdita di foglie nel caso del Nectria cinnabarina.
Si tratta di patogeni che pur non uccidendo l’albero, lo rovinano seriamente.
Curiosità
La Sophora japonica, contrariamente a quanto si possa ipotizzare, è nativa della Cina centrale. Si tratta di un bellissimo albero deciduo che in condizioni ottimali di coltivazione può arrivare a misurare i 20 m di altezza.
Dal suo legno, dalla corteccia e anche dai frutti verde-marroni si ricava una tintura gialla.
Il nome generico proviene dal termine arabo sufayrà, col quale erano denominate alcune piante simili alla cassia, a fiori papilionacei. L’attributo specifico riporta alla provenienza geografica di questa pianta. La pianta è stata importata in Europa solo nel diciottesimo secolo ed è parente dei fagioli e dei piselli.
Tossicità uso erboristico
Dai fiori della la Sophora japonica e dalle sue gemme può essere ricavata una sostanza in grado di curare i danni dell’ infarto cerebrale. I semi sono allucinogeni. Il suo polline non provoca alcun tipo di allergia diversamente da quanto accade per altri fiori.
I frutti di questa varietà sono una vera risorsa in campo medico. Grazie agli alcaloidi contenuti, vantano la capacità di neutralizzare i radicali liberi e stimolare i processi di riparazione dei tessuti e di favorire il trattamento della tubercolosi aumentando l’efficacia della terapia fino al 50%.
“ Attenzione: le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico”
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