Tephrocactus

Tephrocactus geometricus

Tephrocactus geometricus-foto di BluePankowCC BY-SA 4.0

Ha un aspetto curioso, quasi scultoreo, è il Tephrocactus un genere endemico dell’Argentina.

Il genere Tephrocactus è composto da cactus che ricordano gli Opuntia. In realtà nella storia tassonomica il Tephrocactus era un sottogenere del genere Opuntia, in passato alcune specie erano incluse nel genere Cereus. Oggi il Tephrocactus è riconosciuto come genere a sé.

Le piante grasse appartenenti al genere tendono a comporre cespugli bassi, non molto compatti e sono composti da articoli la cui ramificazione parte dall’apice. Gli articoli nella parte apicale presentano quasi sempre spine, talvolta lunghe, dure e ruvide.

Il Tephrocactus è caratterizzato da un fusto generalmente di colore verde-grigio, quasi color cenere e ricoperto di tubercoli, di solito poco pronunciati, da cui si generano le aureole che portano spine tozze, robuste, di colore biancastro o scure.

Il suo sviluppo avviene per “pale” ossia da ogni sommità germoglia un nuovo ramo, solitamente a forma di clava tondeggiante o appiattita, in base alla varietà.
La somiglianza con gli Opuntia sta proprio in questo questa caratteristica.

I fiori crescono con lunghi calici squamosi e possono essere di diversi colori, dal bianco al rosato, fino al giallo vivace in base alla specie. Al centro i fiori hanno un largo “bottone” giallo formato dagli stami.

Alcune specie di questo genere sono molto popolari in coltivazione. Vengono apprezzate per i loro steli dall’aspetto un po’ alieno. I fiori sono meno comuni in coltivazione perché i segmenti si staccano facilmente al minimo tocco.

Classificazione botanica

Il genere Tephrocactus appartiene alla famiglia delle Cactaceae.

Principali specie

Sono note 35 specie di questa pianta grassa, ecco le principali.

Tephrocactus aoracanthus

Tephrocactus aoracanthus
Tephrocactus aoracanthus

Questa specie gradisce il pieno sole e le posizioni piuttosto areate. È preferibile tenerla a temperature miti e che non scendano sotto i 5°C, per questo motivo è consigliabile posizionarla in luoghi riparati e arieggiati durante l’inverno.

Va annaffiata moderatamente e solo quando il terreno è completamente asciutto. Ci si può regolare annaffiando una volta a settimana in primavera ed in estate. In autunno si deve ridurre irrigando una volta al mese mentre in inverno è bene sospendere del tutto.

Il terreno perfetto è ben drenante e poroso, meglio ancora se ulteriormente arricchito dal 50% di materiali inerti come pomice o lapillo.

Tephrocactus geometricus

Tephrocactus geometricus
Tephrocactus geometricus- foto di Michael WolfCC BY-SA 3.0

Si tratta di un piccolo cactus che cresce in territori estremamente aridi, spunta da le rocce e sulla ghiaia. È originario della provincia di Catamarca dell’Argentina e al confine con la Bolivia dove cresce ad altezze tra i 2200 ed i 2900 metri sul livello del mare.

È caratterizzato da articoli di forma quasi sferica che misurano un diametro di circa 5 centimetri e che sono di colore giallo azzurro.

Il Tephrocactus geometricus ha pochissime spine e le poche presenti misurano dai 2 ai 5 millimetri e sono rivolte verso il basso. Produce fiori rosa chiaro che persistono circa due giorni.

Questa specie è facile da coltivare, è indispensabile garantire un ottimo drenaggio e preferire un substrato minerale.

Ama il pieno sole ma durante i mesi estivi è consigliabile proteggere la pianta nelle ore più calde. Durante l’inverno se è completamente asciutto, sopporta temperature anche fino a cinque gradi sotto lo zero.

Si propaga attraverso la radicazione dei cladoidi poiché i semi hanno una scarsa germinabilità.

Tephrocactus alexanderi

Tephrocactus alexanderi
Tephrocactus alexanderi-foto di Michael WolfCC BY-SA 2.0

Questa specie ha bisogno di un’esposizione in pieno sole e di un clima caldo e secco. Tollera anche gli zero gradi.
Il terreno può essere una miscela di terra argillosa da giardino, sabbia silicea e lapillo o un substrato commerciale per cactus con il 20% di sabbia grossolana.

Va annaffiata molto moderatamente con una cadenza di circa 15-20 giorni in primavera, ogni 8-10 giorni in estate e ogni 30 giorni in autunno. In inverno non va annaffiata. Sono piante resistenti ai parassiti ma sensibili agli eccessi d’acqua. Si propagano facilmente per radicazione a segmenti o da semi seminati in primavera.

Tephrocactus articulatus

Tephrocactus articulatus
Tephrocactus articulatus

Questa specie cresce formando un arbusto eretto che può arrivare a misurare un’altezza di circa 30-60 cm. Sviluppa dei segmenti ovali che hanno la forma di una pigna, di colore verde-grigio, e che misurano circa 3-7 cm di lunghezza. e 2-3 cm.di larghezza.

Le areole sono grandi e hanno delle spine lunghe da 2 a 6 cm. con forma schiacciata tipo nastro, di colore bianco; nella nuova crescita ci sono pochissimi glochidi di colore bruno-rossastro. Facile da coltivare, resiste al calore, preferisce un’esposizione soleggiata. Tollera anche il freddo, fino a diversi gradi sotto gli 0°C se tenuta asciutta. Richiede un terreno ben drenato.

Fioritura

Il periodo di fioritura del Tephrocactus è la primavera ed avviene nel momento in cui sono presenti almeno due o tre articoli ed è apicale. La pianta produce fiori, a corolla gialla, bianca, rosa e fino a rossa, che ricordano quelli di Opuntia.

Consigli per la coltivazione del Tephrocactus

Tephrocactus articulatus-
Tephrocactus articulatus-foto di Dick Culbert CC BY 2.0

Questi cactus trovano la loro collocazione ideale nei giardini rocciosi in clima mediterraneo ed in vasi e fioriere per patii, terrazze, balconi e anche in interni molto luminosi.

La coltivazione dei Tephocactus è piuttosto semplice. Questi cactus richiedono un terreno più ricco rispetto agli altri cactus. È bene annaffiare solo quando il terreno è asciutto ed è preferibile annaffiare poco piuttosto che esagerare con le irrigazioni.

Coltivazione in vaso

Le piante vanno rinvasate ogni 2-3 anni optando per i vasi in coccio per favorire la traspirazione.

Coltivazione in piena terra

Laddove le condizioni climatiche lo consentono, questa pianta grassa può essere inserita nel giardino.

Si deve però tenere presente che seminare il Tephrocactus è una vera e propria sfida: tanta fatica per un risultato molto scarso in termini di quantità. È preferibile seminare a primavera pressando i semi nel substrato e coprendoli con uno strato di 8-10 mm di lapillo puro o ghiaietto da acquario. Si deve poi annaffiare molto delicatamente a doccia o per immersione parziale del contenitore. Alcuni semi possono svilupparsi entro un mese, ma altri potrebbero farlo anche negli anni successivi, dopo alcuni cicli di umido e di asciutto. Ottenere una germinazioni del 5-10% rappresenta già un successo anche perché la propagazione per via agamica è molto semplice ed efficace.

Pianta da siepe

Non si può parlare di siepi ma piuttosto di cespugli, non compatti.

Coltivazione in terrazzo

Il Tephrocactus coltivato in vaso può abbellire terrazzi e balconi. È importante garantire la giusta esposizione e proteggere la pianta nelle ore estive più calde.

Temperatura

Generalmente il Tephrocactus tollera bene le basse temperature. Alcune specie possono sopravvivere a breve gelate ma si raccomanda generalemnte di mantenere questi cactus sopra i 5°C.

Luce

Il Tephrocactus ama stare al sole, è quindi opportuno scegliere una posizione molto luminosa, possibilmente sotto i raggi diretti del sole, avendo cura di proteggere la pianta nelle ore estive più calde.

Terriccio

Il terreno perfetto per questa cactacea è una composta base per cactus, resa leggermente più fertile attraverso l’aggiunta di una piccola parte di torba.

Annaffiatura

La pianta va annaffiata 3-4 giorni in primavera ed in estate, diminuendo la frequenza in autunno fino a sospendere del tutto in inverno. E si deve bagnare solo nel momento in cui il terreno è asciutto.

Moltiplicazione

Esattamente come le Opuntia, anche il Tephrocactus si moltiplica facilmente tramite talea di ramo. E’ importante far asciugare la ferita prima di trapiantare la talea e usare un terreno sabbioso e molto drenante, mantenendo la piantina al caldo.

Concimazione

Il Tephrocactus non necessita di frequenti concimazioni, è sufficiente diluire concime con l’acqua delle annaffiature una volta all’anno.

Potatura

Questo cactus non ha bisogno di potature.

Abbinamenti con altre piante

In giardino si può abbinare ad altre piante adatte ai giardini rocciosi o a piante adatte al clima mediterraneo.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Sono piante resistenti ai parassiti ma sensibili agli eccessi d’acqua. Il peggior nemico dei Tephrocactus è infatti l’eccessiva irrigazione che può portare al marciume radicale, anche l’umidità ambientale può provocare problemi alla pianta.

Le corrette cure colturali rappresentano quindi il presupposto essenziale affinché la pianta resti in salute e non si incorra negli errori di coltivazione delle piante grasse.


Curiosità

Il nome della pianta deriva dalla parola tephra, che in greco significa cenere, per via del colore spesso grigiastro o forse perché cresce anche sulle ceneri di alcuni vulcani.

Tossicità e/o uso erboristico

Il Tephrocactus non è una pianta tossica, è solo opportuno fare attenzione alle spine.

Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”

Linguaggio dei fiori

Anche per il significato del Tephrocactus si deve fare riferimento alla simbologia del cactus: resistenza alle avversità.

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