Nel giardinaggio vengono spesso sfruttati elelementi naturali. Uno di questi è la pomice.
Il fatto che nelle isole tropicali, formate soprattutto da materiale vulcanico come pietra lavica e pomice, le piante crescevano rigogliosamente, ha destato molto interesse per la pomice.
La ricerca ha in effetti dimostrato che questo materiale svolge un ruolo chiave nella crescita delle piante. In questo articolo scoprirete le sue caratteristiche ed i campi di impiego per la coltivazione delle piante e nel giardinaggio.
E’ molto più leggera del lapillo vulcanico, ma più pesante della perlite.
Cos’è e come nasce la pomice
La pomice è una roccia silicea espansa, inerte, di origine vulcanica.
Ha una struttura alveolare che la rende particolarmente leggera che le consente di immagazzinare aria e di trattenere come una spugna una riserva d’acqua che viene poi rilasciata gradualmente.
E’ di colore beige chiaro, tendente al grigio.
Questa pietra si è originata durante le eruzioni vulcaniche esplosive, è il frutto di una violenta espansione dei gas dissolti in lave di composizione chimica acida (magma acidi e silicatici).
Il rapido raffreddamento della roccia ha fatto solidificare la parte liquida attorno alle bolle di gas, ne ha impedito la cristallizzazione, ha intrappolato i gas all’interno ed ha creato gli alveoli di varie dimensioni, generando quindi la sua peculiare struttura “schiumosa” e gli gli innumerevoli alveoli.
A volte, non sempre, la pietra pomice galleggia nell’acqua proprio a causa di queste microcavità.
Usi della Pomice nel giardinaggio
Grazie alle sue caratteristiche, la pomice è particolarmente adatta per il giardinaggio.
La sua porosità lo rende un materiale molto leggero (non appesantisce molto i vasi quindi), inoltre ha la capacità di ritenere i liquidi e di rilasciarli lentamente. Altra importante caratteristica è il suo potere isolante, termico ed acustico.
Per la coltivazione di fiori e piante la pomice è usata per favorire la circolazione dell’aria e l’ossigenazione nei terricci e nei terreni più compatti ed argillosi.
La sua porosità crea i necessari spazi d’aria volti a mantenere le condizioni aerobiche attorno all’apparato radicale. Le radici delle piante richiedono infatti un rifornimento continuo di ossigeno. Introdurre aria nel suolo, in particolare se è bagnato, è di fondamentale importanza.
Inoltre, le radici rilasciano costantemente anidride carbonica, che deve essere rimossa dalla zona delle radici.
Le piante necessitano che questi gas siano forniti e poi esauriti attraverso i pori del substrato dove crescono. Pertanto, un buon terreno deve essere poroso per permettere lo scambio di gas, e, nel contempo, deve mantenere l’acqua adeguatamente per soddisfare le esigenze della pianta.
La pomice aiuta le piante ad assorbire i nutrienti e favorisce lo scambio di gas.
La pomice inoltre trattiene l’acqua che viene rilasciata gradualmente (insieme ai nutrienti) ed aumenta la capacità del substrato di coltura.
La sua permeabilità la rendono ideale soprattutto per le piante sensibili all’eccesso di irrigazione. Inoltre è perfetta per l’idrocoltura, ed è sovente impiegata per far radicare le talee.
La pomice ha la peculiarità di non compattarsi e di non diventare ‘molliccia’.
È l’ideale per moltiplicare ogni pianta da talea. Grazie alla sua porosità le nuove radici vi si attaccheranno e non verranno danneggiate nel momento in cui le talee sono estratte dal vaso. Il danneggiamento delle radici è purtroppo un’evenienza comune soprattutto con le talee di garofani, crisantemi, stelle di Natale, gerani, ortensie, ecc.
La pomice essendo inerte non genera calore e quindi non crea “terreno fertile” per insetti e funghi. Inoltre ha una superficie ruvida, scoraggiando le visite di lumache e chiocciole.
La pomice nella coltura idroponica
La pomice è impiegata per le colture idroponiche e le colture fuori suolo.
Nella coltura idroponica la pianta cresce in particolari strutture dove la terra è sostituita da un substrato inerte. La crescita della pianta e l’irrigazione sono affidate ad una soluzione nutritiva formata da acqua ed elementi nutritivi.
La coltura idroponica offre molti vantaggi: garantisce sempre un flusso di acqua costante; rispetto alle colture tradizionali si riduce ad un decimo l’impiego dell’acqua per l’irrigazione; non ci sono dispersioni nel terreno di diserbanti e gli antiparassitari sono ridotti al minimo. Inoltre grazie alla coltivazione fuori si può avviare una coltura anche in ambienti poco adatti allo sviluppo delle piante.
Vantaggi della pomice
Riassumiamo i vantaggi della pomice rispetto al suo impiego nel giardinaggio
- Migliora il drenaggio del terriccio
- Allenta ed alleggerisce i terreni pesanti, come quelli argillosi, consentendo la penetrazione di aria ed acqua
- Trattiene l’umidità nei terreni e la rilascia gradualmente dando la possibilità di ridurre le irrigazioni del 35%
- Non si deteriora e non si decompone
- Ha un PH neutro
- E’ inodore
- Non attira insetti e parassiti
Campi di impiego della pomice
Si usa principalmente nelle coltivazioni in vaso.
La pomice può essere sfruttata nel giardinaggio per diverse operazioni, ecco i suoi campi di impiego:
- Nel substrato di radicazione per le semine, le talee, per i trapianti, le colture fuori suolo e l’idrocoltura
- Per la preparazione di terricci universali
- Per preparare di terricci specifici per le piante annuali, per le piante grasse, per le piante da appartamento etc
- Nella composizione di terricci professionali per orto-floro vivaismo da esterno e per colture protette
- Per pacciamare aiuole o zone del giardino dove si vuole scongiurare il rischio di crescita di erbacce
- Nelle colture idroponiche
- Per ammendare il terreno
- Nell’idrocoltura
- Per aumentare il drenaggio del terreno
- Nel sottovaso per favorire il drenaggio
- Come isolante termico per proteggere le piante
Quanto pomice utilizzare nel terriccio?
La quantità da utilizzare dipende dalla pianta che coltivate e dalla necessità di drenaggio necessaria, informatevi quindi sulle necessità della singola pianta e usatene la giusta quantità.
Come standard può andare bene tra il 20% e il 40% del volume totale.
Se la pianta ha bisogno di un terreno molto ben drenato puoi usarne 50% (o anche di più) del mix di terriccio.
Per il taleaggio anche pura o quasi.
Comprare la pomice: consigli per gli acquisti e per l’utilizzo
In commercio la pomice si trova in vendita in varie granulometrie, ad esempio 2–4 mm, 3–6 mm, 3–7 mm, 6–14 mm, 7–12 mm, 12– 25 mm. Quelle più piccole (tra 2 e 10 mm) sono ideali per vasi piccoli, e per il taleaggio quelle medie per vasi più grandi o per terreno aperto, quelle grandi (più di 10mm) sono ideali per la pacciamatura.
E’ importante nel momento dell’acquisto prestare attenzione alla dicitura in etichetta ‘Lavata’.
Il lavaggio del materiale per le applicazioni orticole è importante perché garantisce che le particelle ‘fini’ non sono incluse e si scongiura quindi il rischio che si crei una sorta di ‘cementificazione’, ossia che le particelle si addensano e con l’acqua si compattano e che avvenga un trattenimento d’acqua superiore rispetto a quanto richiesto.
Quindi se non è lavata, fatelo voi, prima dell’uso.
Bibliografia
- Terricci, compost, concimi per il giardino. Da un terreno ben curato piante più rigogliose. Anno di pubblicazione 2008 di Robert Sulzberger – ISBN: 8874476329
- Il giardino e la sua terra. Terricci, concimi e fitofarmaci per il giardiniere. Anno di pubblicazione 2006 di Elena Tibiletti – ISBN: 8850652143
- I substrati di coltivazione. Aspetti teorici ed applicativi di un fattore chiave delle produzioni in contenitore. Anno di pubblicazione 2010 di Patrizia Zaccheo e Costantino Cattivello – ISBN: 8850652801
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