Uva Spina Rossa

uva spina rossa

uva spina rossa

Un’ottima alleata per il nostro benessere l’uva spina rossa è anche bella da vedere e perfetta per la preparazione di dolci, succhi e marmellate. Andiamo a conoscerla.

Classificazione botanica

L’Uva spina (Ribes grossularia) appartiene alla Famiglia delle Sassifragaceae, conosciuta anche come Ribes uva-crispa. E’ un arbusto che può raggiungere un’altezza di 2 metri (ma può essere alta “solo” 60 cm).

I suoi rami e le sue branche presentano spine robuste, di una lunghezza di circa 1 cm. Ha frutti medio grandi, si tratta di bacche di colore rosso, sferiche e oblunghe con buccia trasparente che lascia intravedere i semi.

I frutti a maturazione sono dolci e profumati. La raccolta avviene da metà Giugno a Luglio.

Caratteristiche generali

E’ nel 1700 il periodo a cui risale la coltivazione dell’Uva spina. Oggi possiamo trovare l’uva spina rossa in tutta Europa ma in realtà questa pianta predilige il clima Italiano, francese e spagnolo. Predilige terreni umidi, ricchi, ben drenati, con esposizione assolate in montagna, invece meglio all’ombra nei posti più caldi.

L’uva spina è diffusa dall’Europa al Giappone. In Italia è comune sulle Alpi e sull’Appennino dal Nord fino al Molise.
Questo arbusto preferisce terreni di medio impasto, profondi, ricchi di sostanza organica, ma si può coltivare anche terreni argillosi.

Il frutto dell’uva spina è ricco di vitamine, fibre, pectine, polifenoli e acidi organici per questo è un’ottima alleata al benessere dell’organismo.

L’uva spina rossa è diuretica, disintossicante ed aiuta a combattere l’invecchiamento della pelle. Secondo la tradizione popolare è adatta per curare chi soffre di dolori reumatici e gotta; il succo viene inoltre usato per gargarismi nelle infiammazioni del cavo orale.

Principali specie

Esistono numerose cultivar disponibili tutte di provenienza straniera, ma che si adattano bene alle nostre condizioni. Vediamo quali sono:

  • Careless è inglese ed è caratterizzata da grosse bacche verdi;
  • Poorman è statunitense, è caratterizzata da frutti rossi, non molto grandi, è inoltre adatta alla raccolta meccanica per l’industria dei frutti sciroppati;
  • White Smith è inglese ed è caratterizzata da bacche giallognole;
  • Winham Industry è inglese ed è caratterizzata da frutti grossi ed oblunghi, di colore violaceo;
  • Leveller è inglese ed è caratterizzata da frutti grossi, gialli;
  • Pax si tratta di una varietà senza spine, di medio vigore, con un frutto medio-grosso di buon sapore; è resistente all’oidio.
  • Ibridi ribes nero o uva spina senza spine e di taglia media, i frutti hanno un sapore migliore rispetto al ribes nero:
  • Josta è olandese, molto vigorosa, con bacche violacee, di media grossezza;
  • Jostine è molto vigorosa e produttiva;
  • Jogranda è meno vigorosa e presenta grosse bacche.

Consigli per la coltivazione dell’uva spina

L’Uva Spina in generale è un arbusto resistente e cresce facilmente.

In linea di massimale indicazioni per la sua coltivazione sono queste:
Il ph ottimale è 6,5 (limiti di tollerabilità 5,5-7,5).
La pianta viene venduta a radice nuda e si pianta nel periodo che va da ottobre ad aprile a circa 80 cm di distanza l’una dall’altra. Se non si riesce a piantare la pianta nel giro di 8 giorni, è preferibile porre gli arbusti in un angolo all’ombra del giardino.

Per la piantagione occorre fare una buca profonda e larga di circa 50 cm in modo da assestare bene la terra. Bisogna eliminare i sassi e le radici delle erbacce. Poi occorre porre in fondo alla buca di impianto 80g circa di cornunghia da miscelare alla terra, occorre poi riempire di metà la buca con terra migliorata da terriccio da piantagione se necessario e letame composto (1-2 palate).

Si devono rinfrescare l’estremità delle radici per poi immergerle in una poltiglia di fango (per assicurare una migliore ripresa), si deve poi piantare l’arbusto con il colletto al livello del suolo, si deve colmare la buca con la terra asportata in precedenza, comprimere al piede dell’arbusto formando una conca e annaffiare abbondantemente (10/15 litri d’acqua) in modo da assicurare una buona coesione tra le radici e la terra.

Le annaffiature sono molto importanti soprattutto nel periodo che precede la fioritura e nella fase di ingrossamento dei frutti.

Prima della fioritura, dunque, e quando i frutti cominciano a sviluppare è importare irrigare regolarmente, lasciando che il terreno si mantenga leggermente umido tra un’innaffiatura e l’altra. Il periodo di raccolta va da giugno-agosto.

Bene usare una buona pacciamatura in quanto ha radice molto superficiali che potrebbero danneggiarsi.

Usare del letame maturo in inverno aiuta a farle crescere più in salute.

L’uva spina ha bisogno di basse temperature invernali per dare il meglio e patisce l’afa e la siccità, per cui al di fuori della montagna, è meglio piantarla in zone fresche esposte a sud o a est.

La coltivazione in vaso

L’uva spina può essere coltivata anche in vaso. Il vaso deve contenere un minimo di 10 litri di torba o terriccio leggero a pH 6,5, la pianta dovrà poi essere fertirrigata oppure concimata in primavera con concime complesso a lenta cessione (tipo “Osmocote”, Nutricote” ecc.) a 8-9 mesi.

uva spina rossa

uva spina rossa

Foto di Pubblico Dominio di alsen

Fioritura

Le foglie germogliano presto, già in febbraio, e i fiori si aprono in aprile.

I fiori dell’uva spina rossa sono inseriti singolarmente L’infiorescenza può sviluppare singolarmente oppure a gruppi di 2-3 e generalmente sono autofertili , con una produzione di bacche commestibili che ricordano l’uva da tavola e che possono avere una colorazione variabile, che va dal giallo fino al rosso al violetto, con delle dimensioni piuttosto elevate.

La buccia delle bacche è trasparente e permette di vedere l’interno del frutto.

Per ciò che concerne la fioritura è doveroso sottolineare che questa pianta teme il vento, per questo motivo è opportuno proteggerla da esso.

Moltiplicazione

La moltiplicazione dell’Uva spina avviene per margotta nel periodo che va da novembre a marzo
Potatura e concimazione

Potare l’uva spina è molto semplice, lo scopo è quello di dare annualmente una rinfrescata ai cespugli per mantenere solo i rami vigorosi che possono produrre molti frutti. Si dovrebbero anche sopprimere i rami che hanno oltre 4 anni e si dovrebbero eliminare i rigetti più deboli o che si inarcano al livello del suolo. Vanno tagliati anche i piccoli rami che ingombrano il centro del cespuglio. Sulle “piaghe da taglio” andrebbe applicato verso febbraio marzo un prodotto cicatrizzante.

A fine inverno andrebbe effettuato un trattamento preventivo alla poltiglia bordolese per scongiurare il pericolo di malattie. Durate l’autunno si può aggiungere concime organico per garantire la fertilità. In primavera si può aggiungere il concime per alberi da frutto.

Parassiti e malattie

L’uva spina è una pianta forte e resistente ed è quindi raro che incorra in malattie. Tra i suoi punti deboli troviamo lo oidio e l’intolleranza allo zolfo che viene proprio utilizzato per la rimozione dello oidio.
Anche afidi, cocciniglia e larve possono compromettere lo stato di salute della pianta.

Curiosità

l’uva spina rossa ha tantissime proprietà benefiche per il nostro organismo:

  • il succo delle sue bacche bevuto al mattino è un’ottima cura per depurare il nostro organismo
  • ha azione rimineralizzante
  • è rinfrescante e dissetante
  • stimola le difese dell’organismo
  • protegge dalle infezioni
  • disintossica (grazie all’azione dei flavonoidi che contribuiscono al corretto funzionamento del fegato)
uva spina rossa

uva spina rossa

Foto di Pubblico Dominio petrafaltemaier

Non è consigliabile mangiare bacche d’uva spina acerbe (oltretutto poco gradevoli) perché possono provocare una blanda azione lassativa e possono portare a disturbi intestinali, quando i frutti sono maturi invece rilasciano tutte le proprietà benefiche. L’uva spina rossa è adatta anche per la preparazione di macedonie e rappresenta un’ottima decorazione per i dolci o per guarnire piatti di carne. Può diventare inoltre un ottimo sciroppo o una squisita marmellata o confettura o gelatina.

Il nome “uva ursina” viene scelto sia per l’analogia con i grappoli della vite, sia perché questa pianta è universalmente conosciuta, nominata nelle più antiche scritture e sempre presente nella storia dell’umanità. Già in tempi remoti le feste della vendemmia, animate da leggende e riti misteriosi, furono tra le celebrazioni più diffuse. i Greci con le Dionisiache gli Egizi con le Pamilie, ed i Latini con le Vinali festeggiavano gioiosamente il momento della raccolta. E l’uva spina prende significato da queste celebrazioni.

L’uva spina era presente negli orti di Versailles, probabilmente anche per tenere lontano alcuni animaletti a causa delle spine.

Linguaggio dei fiori

Nel linguaggio dei fiori l’uva spina rappresenta l’ottimismo, la felicità l’abbondanza, l’ilarità e la fertilità.

L’utilizzo in cucina

l’uva spina ben si presta all’utilizzo in cucina. Ecco alcune ricette.
Ricette con l’ Uva Spina rossa

Gelatina di uva spina rossa

Ingredienti:
1litro di succo di uva spina
700-900g di zucchero (dipende dal grado di dolcezza che si vuole ottenere)
acqua
1 limone
sciroppo di ribes nero (facoltativo)

Procedimento:
Pulire le bacche da eventuali foglioline e piccioli,lavarle e metterle in un tegame.
Ricoprire le bacche con acqua,mettere il tegame sul fuoco e cuocere fino a quando le bacche non diventano morbide. Bastano pochi minuti
Passare le bacche al passaverdura o al colino eliminando così bucce e semi ed ottenendo il succo.
Pesare il succo ottenuto,aggiungere zucchero semolato ed il succo di limone.
Rimettere lo sciroppo sul fuoco,meglio se in un tegame a bocca larga per facilitare l’evaporazione e cuocere fino ad ottenere la consistenza voluta.
Alla fine se si vuole si può aggiungere una tazzina da caffè di sciroppo di ribes nero.
Invasettare la gelatina ancora calda in vasetti di vetro.

Marmellata di uva spina rossa
Ingredienti:
300 gr di uva spina
100 gr di zucchero
3 cucchiai di acqua

Procedimento:
Togliere il picciolo dagli acini, metterli in una pentola antiaderente, con zucchero ed acqua.
Lasciare sul fuoco per circa un’ ora e mezza o fino a quando i chicchi non si sfaldano.
Una volta pronta passare al setaccio per togliere la pelle e i semini.
Rimettere sul fuoco e invasare in vasetti sterilizzati (fatti bollire per 10 minuti) e capovolgere fino a quando sono freddi.

Torta meringata di uva spina rossa

Ingredienti per una tortiera con diametro di 24 cm

3 uova
250 gr di farina
220 gr di zucchero
125 gr di burro morbido
500 gr di uva spina fresca (in alternativa ribes)
50 gr di farina di mandorle
20 gr di mandorle a lamelle

Preparazione:
prendere le uova e separare gli albumi dai tuorli. Preparare una pasta frolla amalgamando i tre tuorli, la farina, 110 gr di zucchero ed il burro. Stendere l’impasto su un piano di lavoro infarinato e adagiarlo nella tortiera imburrata formando un bordo abbastanza alto. Mettere in frigo per circa mezz’ora.
Lavare l’uva spina e tagliare i piccioli su entrambi i lati. Distribuire l’uva sulla frolla. Cuocere nel forno preriscaldato (180°C, 160°C se ventilato) per circa 20 minuti.
Montare a neve gli albumi con l’altra metà dello zucchero. Unire la farina di mandorle e amalgamare con cura. Porre il composto ottenuto sull’uva spina e cospargere con le mandorle. Continuare la cottura alla stessa temperatura per altri 20-25 minuti.
Far raffreddare e servire.

Crostata all’uva spina rossa
Ingredienti per la pasta frolla
– 160 g di farina 00;
– 160 g di farina autolievitante;
– 120 g di burro ammorbidito;
– 2 uova;
– 120 g di zucchero.

ingredienti per la crema pasticcera
2 uova
3 cucchiai di zucchero
2-3 cucchiai di farina
½ Litro di latte
1 bustina di vanillina

Preparazione:

Preparare la pasta impastando la farina, il burro, lo zucchero e le uova. Fate una palla e ponete in frigo per mezz’ora prima di stenderla (in questa mezz’ora vi suggerisco di preparare la crema pasticciera, vedi sotto). Stendete poi la pasta in una tortiera a cerchio apribile (di diametro 26 cm) imburrata e infarinata, punzecchiate il fondo con una forchetta. Infornate a 180° per 20 minuti.
Per la crema pasticciera, sbattere i rossi con lo zucchero aggiungere la farina e mettere sul fuoco versando il latte. Continuare a girare, aggiungere una bustina di vanillina e girate fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Quando la frolla e la crema sono a temperatura ambiente, versate nel guscio di frolla la crema e rifinite la vostra crostata con le bacche di uva spina. Potete aggiungere anche qualche bacca di ribes sbizzarrirvi con altri frutti di bosco.

Un’altra versione di crostata all’uva spina rossa prevede l’utilizzo della marmellata di uva spina rossa al posto della crema pasticcera.

Si può scatenare la fantasia utilizzando il succo di uva spina rossa per “colorare” ed insaporire la crema chantilly o la crema pasticcera, per dare personalità ad un gelato fiordilatte, anche solo per rallegrare il piatto del dolce, per preparare le meringhe. Insomma non ci sono limiti alla creatività.

Ecco alcuni siti sicuri ed autorevoli dove potete acquistarla:

UvaSpinaCaptivator Uvaspina senza spine Captivator. Varietà dell’arbusto di UvaSpina (Ribes uva-crispa ‘Captivator’) che produce dolcissime bacche succose, difficilmente reperibili in negozio.
Grazie a questa varietà senza spine raccogliere questi frutti dal gusto saporito sarà un vero piacere.

UvaSpinaFusto L’UvaSpina Rossa su fusto (Ribes uva-crispa) è una varietà molto produttiva: in luglio-agosto da ogni pianta potrai raccogliere 1-2 kg di dolci frutti rosso scuro. Altezza del fusto 60 cm circa

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