Quando si parla di piante carnivore spesso si hanno dei pregiudizi che sono del tutto infondati, l’aggettivo “carnivora” dipinge queste piante, agli occhi degli inesperti in materia, come esseri capaci da darti un morso mentre le annaffi. Per questo voglio iniziare la descrizione di questa pianta carnivora, la Sarracenia, dicendovi che, oltre a non farvi alcun male, questa bellissima pianta vi darà una mano a catturare le zanzare.
La Sarracenia è una pianta carnivora erbacea della famiglia delle Sarraceniaceae, originaria dell’America del Sud.
E’ una pianta perenne con una radice rizomatosa dalle quale hanno origine le caratteristiche foglie di colore verde brillante con nervature di colore rosso -mattone che si trasformano in particolari organi con funzioni specifiche. Si tratta di una pianta che ottiene l’azoto di cui ha bisogno direttamente dalla digestione o dalla decomposizione delle sue prede (i piccoli insetti che cattura): tutta la pianta possiede organi specializzati nella cattura degli insetti.
Sono proprio le foglie con la loro forma a cono o a tubo rovesciato, aperto sulla punta, la peculiarità di questa pianta.
Si tratta di coni tubolari chiamati “ascidi” che possono essere alti da pochi centimetri fino a quasi un metro (a seconda della specie e del luogo in cui si sviluppa), e che riescono ad attirare un gran numero di prede attratte dalla colorazione dei tubi e dalla presenza di un nettare particolarmente denso e ricco di profumo.
L’interno degli ascidi è pieno di ghiandole nettarifere che producono una sostanza gelatinosa molto interessante per mosche zanzare e altri piccoli insetti che, attratti dal colore e dal profumo, restano intrappolati nell’acqua, spinti verso il basso dalla chiusura dell’opercolo, e infine digeriti dagli enzimi secreti dalle cellule del fondo della foglia tubolare.
Una fine triste, ma non tristissima visto che alla fine sono inghiottiti da una bella pianta (che nel frattempo si nutre) piuttosto che asfissiati dall’antizanzare.
La pianta di Sarracenia può raggiungere il metro di altezza.
Gli esemplari selvatici diffusi in Europa crescono sulle Alpi, in America nella regione dei grandi laghi, tra Stati Uniti e Canada. Le Sarracenie amano le zone molto umide, sia per il substrato di coltivazione, sia per quel che concerne l’aria.
Classificazione botanica
La Sarracenia è un genere appartenente alla famiglia delle Sarraceniaceae
Principali specie
All’interno del genere i contano otto specie di piante carnivore originarie dell’America settentrionale; una solo specie, Sarracenia purpurea è stata introdotta in Europa, e si è inselvatichita, se ne possono trovare alcuni esemplari nelle zone alpine, in natura poi si ritrovano anche tantissime forme ibride.
La forma dell’ascidio è uno degli elementi che caratterizza le diverse specie: la Sarracenia Alata, Oreophila, Leucophylla, Rubra e Minor hanno ascidi verticali. La Sarracenia psittacina ha un ascidio orizzontale chiuso, mentre la sarracenia Purpurea ha l’ascidio orizzontale ed aperto.
Sarracenia leucophylla
Questa specie è caratterizzata dal fatto di produrre ascidi più grandi e più belli nella stagione autunnale. Il nome le viene conferito per il colore bianco alla sommità.
Sarracenia purpurea
Questa specie è caratterizzata da cascidi alti 10-30 cm, disposti in rosetta, di colore verde con strie rossastre che tendono a formare un colore rosso-porpora lucente.
Sarracenia oreophila
Questa specie è diffusa prevalentemente in zone montuose.
Sarracenia alata
Questa specie generalmente produce fiori di color crema o bianco.
Sarracenia flava
Questa specie nei luoghi di origine è alta circa 80 cm. Le foglie sono slanciate e i fiori di colore giallo.
Sarracenia psittacina
Questa specie deve il suo nome alla particolare forma dell’ascidio che nella parte superiore ricorda il becco di pappagallo.
Sarracenia minor
Questa specie ha piccole dimensioni e produce fiori giallastri.
Sarracenia rubra
Questa specie deve il nome al colore rosso vivo dei suoi fiori.
Fioritura
Durante la primavera oppure in estate la Sarracenia produce lunghi piccioli sui quali sbocciano dei fiori molto particolari che possono essere di colore rosso, giallo o bruno; la Sarracenia entra in riposo vegetativo completo durante i mesi invernali, in questo periodo dissecca la parte aerea, e i rizomi entrano in dormienza, si risveglieranno in primavera, producendo nuovi germogli.
I fiori vengono prodotti prima della apertura di nuovi ascidi, così da evitare che gli insetti impollinatori vi possano rimanere intrappolati.
Consigli per la coltivazione della Sarracenia
É una pianta carnivora facile da coltivare sia in vaso che in piena terra. In giardino è perfetta, visto lungo i bordi di un laghetto artificiale. La disponibilità di acqua è uno dei fattori fondamentali per la buona coltivazione di una pianta carnivora. Il substrato va costantemente mantenuto fresco e umido.
Coltivazione in vaso
La Sarracenia è molto apprezzata per arredare gli interni. L’umidità dell’ambiente e del terriccio è importantissima, perché deve ricordare quella di origine ossia quella di una zona paludosa, per questo il terreno deve essere costantemente umido, ma non inzuppato d’acqua né tantomeno con acqua completamente stagnante; durante i mesi freddi, quando la pianta è in dormienza, va solo lasciato il terreno umido, senza acqua nel sottovaso, visto che tenderà a evaporare molto lentamente dal substrato.
Di solito si utilizzano vasi per idrocoltura, o si mettono i vasi delle carnivore in un vaso ampio e profondo, che sotto il quale viene posizionato un sottovaso capiente con alcuni centimetri di acqua, nel periodo che va da marzo a settembre ma non, come dicevamo poche righe sopra, nel periodo in cui la pianta è in dormienza.
In breve tempo tende ad occupare completamente lo spazio disponibile e quindi va rinvasata annualmente durante il periodo di ripresa vegetativa in un vaso che deve essere di qualche cm più grande del precedente e profondo almeno 15 cm. In questo caso è meglio utilizzare un vaso di plastica in quanto la terracotta traspira di più e quindi si asciuga più velocemente, inoltre d’inverno la terracotta si raffredda troppo e prima.
Quando si trasferisce la pianta da un vaso all’altro, occorre prestare attenzione a non traumatizzare le radici.
Coltivazione in piena terra
La Sarracenia, nonostante l’aspetto esotico, si adatta bene a vivere in giardino, dove può stare per tutto l’arco dell’anno; preferisce una posizione soleggiata, o comunque ben luminosa. Anche se sopporta le temperature molto alte, non è opportuno lasciarla esposta al sole nei mesi caldi.
Per regolarsi occorre tenere sempre in considerazione il luogo di origine, e in questo caso la pianta si sviluppa in luoghi umidi e paludosi, per questo motivo, estate è bene ombreggiare leggermene le piante, così che ricevano la luce schermata.
Temperatura
Queste piante carnivore tollerano dai 45 °C ai -20 °C e anche il passaggio delle stagioni. In estate, esponetele pure al caldo meglio se in luogo ombreggiato. Ricordiamo che è originaria di zone con clima fresco nei mesi invernali, pertanto possiamo lasciarle all’aperto per tutto l’arco dell’anno, perché non temono i rigori invernali; nei mesi estivi in zone con clima molto occorre posizionare le sarracenie in una zona semi-ombreggiata.
Luce
Preferisce i luoghi luminosi e soleggiati ma che siano al riparo di alberi o arbusti in particolare in estate.
Terriccio
La Sarracenia preferisce un terreno soffice, umido e leggermente acido. Il substrato ottimale per coltivazione della sarracenia è una miscela composta da 2 parti di torba e una di sabbia
Annaffiatura
Va annaffiata regolarmente con acqua piovana o distillata ricordandosi di lasciare sempre un po’ di acqua nel sottovaso nei periodi più caldi. L’acqua dura e calcarea non è adatta in quanto altera il pH del substrato, la pianta soffre, soffoca e muore.
Durante l’ inverno è sufficiente mantenere il terreno appena umido. E’ bene nebulizzare spesso perché la Sarracenia ama l’umidità nell’aria.
Moltiplicazione
La Sarracenia si moltiplica per semina o per moltiplicazione dei rizomi.
La semina si esegue in inverno nel periodo compreso tra dicembre – gennaio. I semi, dopo un periodo di stratificazione a bassa temperatura, vanno distribuiti su un substrato specifico. Il terriccio di semina va mantenuto costantemente bagnato per circa 1 mese (tempo necessario per la germinazione). Le nuove piantine vanno poi allevate poi in vaso e per vedere i fiori bisogna attendere almeno 3 anni.
I rizomi di Sarracenia vanno stratificati su un substrato ottenuto mescolando acqua torba e sabbia. Per favorire la radicazione occorre annaffiare abbondantemente utilizzando sempre acqua piovana o distillata.
Concimazione
La sarracenia non va assolutamente concimata perché è in grado da sola, attraverso la digestione degli insetti, di approvvigionarsi dei nutrienti che le occorrono per la sua crescita e la sua sopravvivenza.
Potatura
Eliminate le foglie secche prima o dopo l’inverno eliminando la foglia intera.
Parassiti, malattie ed altre avversità
La Sarracenia può essere attaccata dagli afidi, dagli acari e dai bruchi che in poco tempo possono comprometterla definitivamente. Se alcune parti della pianta vi sembrano deformate, o coperte da insetti, potrebbe essere in corso un attacco di afidi. Eliminatele vaporizzando acqua con un po’ di sapone e tagliando le parti interessate. Valutate un acaricida solo in caso di attacco massiccio.
Occorre eliminare manualmente gli ascidi secchi per impedire la formazione di pericolose muffe.
Per sconfiggere i parassiti è sufficiente immergere la Sarracenia per 24 ore in acqua demineralizzata.
I parassiti sott’acqua non riescono a sopravvivere e quindi muoiono soffocati e una volta che saranno a galla si possono rimuovere con un colino.
Per eliminare gli afidi si possono mettere nel terreno dei fiammiferi con la testa rivolta verso il basso: non sopportano lo zolfo.
Curiosità
Il nome del genere Sarracenia è dedicato a Sarrazin lo scienziato canadese che per primo si è dedicato allo studio di queste piante.
Tossicità
E’ una pianta tossica per piccoli animali quali cani e gatti, per la presenza di un alcaloide, la conlina, presente anche nella cicuta.
Ci sono libri su questa pianta?
Gli appassionati di piante carnivore e, soprattutto , chi si accinge per la prima volta ad averne una, è bene che consulti dei libri sulle piante carnivore che spieghino nel particolare come comportarsi. Si tratta di piante che incuriosiscono ed è facile incorrere in errori. Immagino mia nonna, ad esempio, sempre preoccupata che chi viveva in casa sua non mangiasse abbastanza e la vedo intenta a catturare zanzare per la sua Sarracenia, nel caso nel avesse avuta una. Ecco, non fatelo, lei provvede da sola a procurarsi ciò che le serve. E a voi toglie la noia degli insetti. In questo articolo troverete dei consigli di lettura.
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