Fioriere nel Tronco

Vasi nei Trocnhi

Una fioriera nel tronco è decisamente affascinante. Una fioriera naturale nel giardino è possibile riciclando il tronco di un albero abbattuto. Se il tronco è piccolo svuotarlo internamente e con il trapano elettrico praticare dei fori interni nella parte cava per il drenaggio dell’acqua poi riempire di terriccio universale e piantare fioritura mista con verbenagerani o un misto di piantine grasse.

Se l’albero ha un tronco largo e robusto taglialo e  pratica tutt’intorno dei fori di diametro diverso e metti in ognuno un po’ di terriccio:  in ogni foro impiantare piantine. Le fioriere tronco così realizzate saranno elementi d’arredo esteticamente belli e in armonia con l’ambiente naturale del giardino.

Vaso di fiori nel Tronco

In una fioriera nel tronco il rispetto per la natura è fondamentale: per questo parliamo di alberi già abbattuti che si possono riciclare dando loro una nuova vita! I proprietari di case con giardino spesso devono spendere un sacco di soldi per rimuovere i tronchi di alberi abbattuti in precedenza, ma c’è un modo migliore per affrontare la cosa: con un po’ di lavorazione del legno, ceppi e tronchi di alberi che si trovano nei giardini sono diventati  belle e colorate fioriere!

 I risultati possono essere svariati: hai presente come può essere elegante un tronco colmo di tulipani? Oppure l´effetto visivo che può avere un mini giardino in un vecchio ceppo?

Fioriera nel tronco

Il piccolo svantaggio è che spesso il tronco è per forza di cose posizionato in giardino, anche se alcuni coraggiosi lo tengono anche in salotto! In giardino è direttamente a contatto con l´ambiente naturale e questo può causare più rapidamente l´aggressione da parte di animali e parassiti. Certo, non è un argomento divertente e piacevole ma va affrontato anche per capire bene come comportarsi.

Gli  acari infestano assai frequentemente le piante, concentrandosi soprattutto sulla pagina inferiore delle foglie. Comunemente chiamati anche ragnetti (rossi o gialli), pungono le foglie causando delle tipiche punteggiature cui può causarne l’ingiallimento e la morte. La difesa preventiva si basa su trattamenti con litotamnio e farina di rocce. Gli afidi pungono le foglie e i germogli suggendone la linfa e causandone l’accartocciamento e l’intristimento. Attraverso le punture possono inoltre trasmettere le virosi. Preventivamente si possono combattere con pacciamature e concimazioni equilibrate, povere di azoto.

Le cocciniglie sono molto comuni e, purtroppo, tra i più difficili da combattere per il fatto che in alcuni stadi del loro sviluppo si proteggono mediante scudetti coriacei o lanuginosi. Si concentrano soprattutto sui fusti e sulla pagina inferiore delle foglie. In caso di attacchi limitati si può tentare di eliminarle lavando la parte infestata con batuffoli di cotone imbevuti d’alcol o strofinandola delicatamente con spazzole setolose. In commercio esistono comunque prodotti specifici.

Contro le limacce e lumache si può intervenire circondando le colture con strisce di sabbia o di cenere, decisamente fastidiose per chi deve strisciarci sopra, oppure affondando nel terreno, nei pressi delle piante da difendere, dei vasetti di vetro o di plastica liscia contenenti birra, di cui le chiocciole sono avide e in cui finiranno per annegare. Se l’invasione è massiccia, per cui i danni potrebbero essere anche molto gravi, si deve necessariamente ricorrere ai granuli lumachicidi, di immediata e sicura efficacia.

Le mosche bianche sono  farfalline bianche che pungono le piante e ne suggono la linfa causando l’intristimento e la caduta delle foglie, nonchè l’emissione di melata sulla quale si sviluppano funghi dannosi. Colpiscono in particolare le piante allevate in serra. Come prevenzione è bene arieggiare gli ambienti di coltivazione.

 Le larve di alcune farfalle escono allo scoperto soprattutto di notte, attaccando generalmente il colletto delle piante. La difesa è diversa e articolata: oltre alla distruzione delle parti lese, si può ricorrere a esche avvelenate, alla protezione del coletto delle piante mediante collari di cartone, a trattamenti a base di piretro o rotenone.

Le Tortrici  sono piccole farfalle, i cui bruchi possono divorare gli apici, rosicchiare foglie o petali, avvolgerli e unirli assieme con un sottile filo sericeo per ricavarvi un rifugio. Come difesa, oltre all’impiego antiparassitari, ricordiamo che le zappature invernali espongono le crisalidi alla voracità degli uccelli.

I tripidi sono  comuni nelle serre,e pungono foglie e petali deturpandoli: sui fiori e foglie dei gladioli causano striature argentate e macchie di colore biancastro. Si possono combattere, oltre che con gli insetticidi classici, anche con trattamenti a base di piretro.

I virus  sono in grado di trasmettere alle piante malattie  molto pericolose. Le loro infezioni vengono propagate attraverso afidi, nematodi o ferite causate nel corso delle lavorazioni. Le malattie da virus si manifestano con caratteristiche aree scolorite, note con il nomi di mosaici, ma anche con altre sintomatologie, con avvizzimenti, apici ricurvi ecc. La difesa si basa sulla soppressione dei parassiti e sulla prevenzione: utilizzo di attrezzi da lavoro puliti e impiego di piantine e sementi esenti o resistenti ai loro attacchi.

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