Rododendro (Rhododendron)

Rhododendron glanduliferum
Rhododendron glanduliferum

Con la sua straordinaria varietà di colori, il rododendro colora i nostri giardini ed i nostri terrazzi. Il rododendro è un genere a cui appartengono dalle 500 alle 900 specie tra rododendri ed azalee.

Le specie sono originarie, per la maggior parte, dell’emisfero settentrionale, soprattutto della Cina occidentale, dell’Himalaya e del Myanmar (Birmania). Si tratta di piante che vegetano spontaneamente vicino ai corsi d’acqua all’ombra nelle da zone boscose e umide di alta montagna.

È giunto in Europa attorno alla prima metà dell’Ottocento e da subito sono state prodotte diversi ibridi. La loro introduzione nel nostro Paese risale al 1800 per opera dei lanieri inglesi nel Biellese dove trovarono le condizioni ottimali per crescere.

La maggior parte delle specie è sempreverde ma ce ne sono alcune decidue.

Le specie sono apprezzate e coltivate per le fioriture primaverili oltre che per il fogliame invernale, nel caso delle specie sempreverdi.

Differenze tra Azalea e Rhododendron: facciamo chiarezza

Il genere Rhododendron è stato creato nel 1580 dal botanico Andrea Cesalpino. Linneo nel 1780 istituì il genere Azalea per poi rendersi conto, solo pochi anni dopo, che tra il genere Rhododendron ed il genere Azalea le differenze erano poche e quindi riportò il genere Azalea dentro al Rhododendron.

Il nome Azalea rimane perché è molto utilizzato in commercio.

Di solito le due “tipologie” si distinguono perché i rododendri, tranne un paio di esemplari, hanno un’altezza che arriva anche a 4 metri mentre le azalee sono piccole, perfette per essere coltivate in vaso e generalmente, a differenza dei rododendri, perdono le foglie durante l’ inverno.

Classificazione botanica

Rhododendron smirnowii
Rhododendron smirnowii

La classificazione botanica del Rododendro è particolarmente complessa e sovente revisionata.

Il Rhododendron è un genere appartenente alla famiglia delle Ericaceae, sottofamiglia Ericoideae, tribù Rhodoreae.

Alla sottofamiglia delle Ericoideae appartengono generi molto diffusi a livello ornamentali tra cui citiamo: la Calluna, l’Erica, la Kalmia.

Principali specie

Al genere appartengono circa 900 specie, tra queste sono incluse, come precisato sopra, anche le azalee.

Dal punto di vista orticolo, è possibile suddividere i rododendri nei seguenti gruppi:

Rododendri sempreverdi: vi appartengono arbusti sempreverdi molto variabili in termini di dimensioni. La maggior parte dei fiori è a forma di campana e conta 10 stami.

Rododendri di Vireya (Malesiani): comprende arbusti epifiti

Azalee: include un gruppo di arbusti con foglie più piccole e sottili rispetto ai rododendri sempreverdi. Hanno generalmente medie dimensioni e producono fiori più piccoli a forma di imbuto con 5 stami.

Azalee ibride decidue:

  • Ibridi di Exbury
  • Ibridi di Gand (Gandavense)
  • Ibridi di Knap Hill
  • Ibridi di Mollis
  • Ibridi Ilam neozelandesi
  • Ibridi Occidentale
  • Ibridi Rustica Flore Pleno – profumati, a fiore doppio[63]

Azalee ibride sempreverdi:

  • Ibridi Gable
  • Ibridi Glenn Dale
  • Ibridi indiani (Indica)
  • Ibridi Kaempferi
  • Ibridi di Kurume
  • Ibridi Kyushu – azalee giapponesi molto resistenti (fino a -30 °C)
  • Ibridi Oldhamii – ibridi nani
  • Ibridi di Satsuki – allevati in Giappone, originariamente per bonsai
  • Ibridi di Shammarello
  • Ibridi di Vuyk (Vuykiana)

Azaleodendri: ne fanno parte ibridi semi-sempreverdi tra azalee decidue e rododendri

Rhododendron a foglia caduca

  • Rhododendron luteum, ha origine europea, ed ha i fiori gialli;
  • Rhododendron japonicum, proviene dal Giappone ed ha i fiori gialli;
  • Rhododendron molle, ha origini cinesi e produce fiori gialli.
  • Rhododendron canescensproduce fiori rosa e bianchi;
  • Rhododendron alabamense con fiori gialli,
  • Rhododendron austrinum
  • Rhododendron bakeri produce fiori gialli.

Rhododendron sempreverdi

Rhododendron rubiginosum
Rhododendron rubiginosum
  • Rhododendron indicum, proviene dal Giappone, è caratterizzato da due tipologie di foglie che cambiano a seconda delle stagioni,
  • Rhododendron simsii proviene dalla Cina e produce fiori rosa
  • Rhododendron korume, proviene dal Giappone
Rhododendron luteum
Rhododendron luteum

E poi ancora: R. saluenense, R. sargentianum, R. scintillans, R. thomsonii, R. trichostomum, R. wardii, R. williamsianum, R. yakushimanum, R. yunnanense, R. albrechtii, R. arborescens, R. atlanticum, R. calendulaceum, R. indicum, R. kampferi, R. kiusianum, R. luteum, R. occidentale, R. quinquefolium, R. reticulatum, R. schlippenbachii, R. simsii o Azalea indica, R. vasey, R. viscosum, R. aberconwayi, R. augustinii, R. auriculatum, R. bullatum, R. burlavi, R. callimorphum, R. calophytum, R. caloxanthum, R. campylocarpum, R. campylogynum, R. catawbiense, R. ciliatum, R. cinnabarinum, R. concatenano, R. concinnum, R. crassum, R. decorum, R. fargesii, R. fastigiatum, R. ferrugineum, R. forrestii, R. fortunei, R. glaucophyllum, R. griersonianum, R. hanceanum, R. hippohaeoides, R. hirsutum, R. impeditum, R. imperator, R. lutescens, R. orbicolare, R. oreotrephes, R. pemakoense, R. racemosum, R. radicans, R. rubiginosum, R. russatum.

Rhododendron luteum o Rhododendron flavum

Rhododendron luteum
Rhododendron luteum

Comunemente noto come azalea pontica o azalea caprifoglio, si tratta di un’azalea decidua che vanta un portamento eretto. È originaria dei prati, dei boschi e dei pendii alpini dell’Europa orientale (Polonia e Balcani), della Russia meridionale e del Caucaso.

Si tratta dell’unica azalea originaria dell’Europa.

È caratterizzata da foglie lineari da oblunghe a oblanceolate scarsamente ricoperte di peli rigidi. Durante l’autunno le foglie virano al giallo, all’arancione ed al rosso. A maggio, poco prima o contemporaneamente alla comparsa delle nuove foglie, sbocciano i fiori di colore giallo a forma di imbuto, dolcemente profumati.

Questa pianta è stata spesso utilizzata per l’ibridazione (è uno dei genitori delle azalee di Gand).

L’epiteto specifico significa giallo, con evidente riferimento al colore dei fiori.

Rhododendron maximum

Rhododendron maximum
Rhododendron maximum

Noto con il nome comune di rododendro rosebay o alloro maggiore, è un grande arbusto sempreverde originario del Nord America, dall’Ontario e dalla Nuova Scozia verso sud, fino all’Ohio, all’Alabama e alla Georgia, con una concentrazione di piante nei Monti Appalachi meridionali, dove cresce tipicamente in densi boschetti che in alcune località dominano il sottobosco.

Ha un portamento eretto a più fusti, arriva a misurare un’altezza di 5-15 metri.

Fiorisce tardivamente ad inizio luglio regalando fiori di colore rosa-violaceo, rosa o bianco, spesso con macchie verde oliva o arancioni. L’epiteto specifico significa più grande.

Rhododendron arboreum

Rhododendron arboreum var. cinnamomeum
Rhododendron arboreum var. cinnamomeum

La peculiarità di questa specie è che il rododendro più grande del mondo: arriva ad un’altezza di 20 metri. È stato scoperto sul monte Japfü in India, nel 1993. Ad inizio e a metà primavera fiorisce regalando 15-20 fiori campanulati, che misurano una larghezza di 5 cm ed una lunghezza di 3-5 cm, di colore rosso, rosa o bianco.

Il suo epiteto specifico significa “tendenzialmente legnoso o che cresce in forma arborea”.

Rhododendron falconeri

Rhododendron falconeri
Rhododendron falconeri

Questo albero è diffuso dal Nepal orientale nel Sikkim e nel Bhutan e nelle zone adiacenti all’India nord-orientale. Cresce ad altitudini di 2700-3750 metri. Arriva a misurare fino a 12-15 metri di altezza.

È caratterizzato da foglie coriacee di forma da ellittica a obovata, che misurano una lunghezza di circa un metro. Produce fiori di colore bianco-crema, giallo pallido o rosato, con una vistosa macchia viola.

Nel Regno Unito, il Rhododendron falconeri ha ottenuto l’Award of Garden Merit della Royal Horticultural Society.

Rhododendron grande (Rhododendron argenteum)

Rhododendron Grande
Rhododendron Grande

Questa specie è originaria di un areale che va dal Nepal orientale, al Sikkim, al Bhutan, all’Arunachal Pradesh centrale ed al Tibet meridionale. Cresce ad altitudini di 2100-3200 metri. Arriva a misurare un’altezza che va dai 6 ai 15 metri.

Produce fiori il cui colore varia dal crema al giallo al rosa, con una macchia sul petalo superiore.

È caratterizzato da foglie molto belle erette e setose, inizialmente sono avvolte da grandi squame, poi, quando sono completamente sviluppate, le foglie sono tra le più grandi del genere, e misurano da 15 a 30 cm di lunghezza e da 3 a 5 cm di larghezza.

Rhododendron campanulatum

Rhododendron campanulatum
Rhododendron campanulatum – foto di A. J. T. Johnsingh, WWF-India and NCF – (CC BY-SA 4.0)

Si tratta di un grande arbusto sempreverde che arriva a misurare fino a 4 metri di altezza. È caratterizzato da foglie oblunghe, che misurano una lunghezza di 15 cm.

A metà o a fine primavera spuntano i fiori, di forma tondeggiante, con colori che vanno dal bianco al rosa-rosa, al lilla o al viola.

Rhododendron indicum

Rhododendron indicum – foto di Tim Green (Alcuni diritti sono riservati)

Questa specie è originaria del Giappone. È un’azalea densa e semi-sempreverde caratterizzata da fiori a forma di imbuto, di colore rosso o scarlatto che sbocciano in gruppi alla fine di maggio.

Presenta foglie da lanceolate a oblanceolate, leggermente dentate di colore verde scuro lucido sopra e più chiare sotto. In inverno le foglie assumono una colorazione rossastra.

L’epiteto specifico significa dell’India, seppur questa pianta sia originaria del Giappone.

Molto utilizzata come bonsai.

Rhododendron mucronatum

Rhododendron mucronatum
Rhododendron mucronatum

Il Rhododendron mucronatum è originario della Cina, dove cresce ad altitudini di 2.800-4.500 mt.

È un arbusto sempreverde che arriva a misurare fino a 2 metri di altezza. Presenta foglie da lanceolate a ovato-lanceolate o oblungo-lanceolatee fiori sono bianchi, rosa o rosso pallido.

Rhododendron simsii

Rhododendron simsii – foto di Jopa Elleul (CC BY-NC 2.0)

Si tratta di una pianta di piccola taglia caratterizzata da foglie lanceolate e da fiori che generalmente durano molto. È una specie sensibile al gelo che va regolarmente annaffiata lasciando asciugare il terreno tra un’annaffiatura e l’altra.

Il nome della specie è un tributo al botanico inglese John Sims (1749-1831) che fu il primo editore di “Magazine Botanique”.

Rhododendron lanatum

Rhododendron lanatum
Rhododendron lanatum. Foto per gentile concessione di JC. Birck

Comunemente noto come rododendro lanoso, si tratta di una specie compatta, a foglie piccole e sempreverde, originaria delle foreste di conifere, dei boschetti di rododendri e dei pendii montuosi dell’Himalaya orientale, soprattutto in Bhutan, Sikkim e Arunachal Pradesh, dove cresce ad altitudini comprese tra 10.000 e 14.500 metri.

A maggio regala fiori, larghi, campanulati, a 5 petali, macchiati di marrone e di colore giallo.

L’epiteto specifico significa lanoso per i giovani germogli e le foglie lanose.

Rhododendron periclymenoides o Rhododendron nudiflorum

Rhododendron periclymenoides
Rhododendron periclymenoides

È un arbusto deciduo originario dei boschi umidi, dei margini delle paludi e delle aree aperte dal Massachusetts alla Carolina del Sud e al Tennessee. Cresce generalmente dai 2 ai 6 metri ed è caratterizzato da fiori a forma di imbuto, leggermente profumati, di colore rosa tenue, bianco o lavanda. Le foglie sono verdi da oblunghe a ellittiche.

Il nome comune di pinxter significa Pentecoste (settima domenica dopo Pasqua) in olandese, in riferimento al periodo di fioritura di questo arbusto.

Rhododendron hirsutum

Rhododendron hirsutum (Rododendro irsuto) foto di Apollonio Tottoli (Alcuni diritti sono riservati)

Questa specie è endemica nelle Alpi in Francia, Svizzera, Germania, Austria, Italia, Slovenia e Croazia.

Nel nostro Paese è diffusa in Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia e Veneto nelle zone alpine, soprattutto sulle Dolomiti.

Ha un portamento arbustivo legnoso e raramente supera i 60 cm di altezza. Presenta foglie pelose ai margini e persistenti.

Rhododendron ferrugineum

Rhododendron ferrugineum
Rhododendron ferrugineum – foto di Apollonio Tottoli (CC BY-NC-ND 2.0)

Chiamato anche rosa delle Alpi o rododendro rosso, il Rhododendron ferrugineum è un arbusto sempreverde che arriva ad un’altezza di 1,5 mt.

Produce fiori riuniti in infiorescenze racemose di rosa acceso con piccole macchie gialle sulla superficie esterna.

Rhododendron flammeum

Rhododendron flammeum
Rhododendron flammeum

Comunemente chiamato azalea di Oconee, si tratta di un’azalea decidua di medie dimensioni, che arriva a misurare fino ad 8 metri di altezza. A metà aprile produce fiori a forma di imbuto di colore giallo-arancio all’arancio o rosso.

L’epiteto specifico deriva dal termine latino flammeus che significa fiamma, in riferimento al colore rosso vivo dei fiori di alcune specie

Rhododendron sinogrande

Rhododendron sinogrande
Rhododendron sinogrande

Questa specie è un albero sempreverde che arriva a misurare fino a 50 metri di altezza. In primavera fiorisce regalando fiori di colore bianco crema o giallo pallido

L’epiteto specifico deriva da sino che significa appariscente.

Ibridi PJM

L’ibridazione ha dato origine a un gran numero di cultivar ibride.

Il lavoro di ibridazione originale è partito tra la fine degli anni ’30 e l’inizio degli anni ’40 dai vivaisti del Massachusetts Edmund Mezitt e suo padre, Peter J. Mezitt, le cui iniziali divennero il nome del gruppo.

Il gruppo PJM è una serie di ibridi di rododendro frutto dell’incrocio tra Rhododendron carolinianum e Rhododendron dauricum var. sempervirens. I risultati sono arbusti compatti, arrotondati, caratterizzati da foglie piccole e sempreverdi, che crescono generalmente fino 15 cm di altezza e che vantano un’eccezionale resistenza invernale.

In aprile producono fiori di colore lavanda, rosa o rosa (il colore varia in base alla cultivar).

Sono caratterizzati da foglie ellittiche, glabre, coriacee, di colore verde scuro che nei mesi invernali assumono toni violacei.

Fioritura

La fioritura del Rhododendron rappresenta il vero punto di forza di tutte le specie, ed è quindi l’aspetto decorativo: i suoi fiori colorati rallegrano l’ambiente.

La fioritura del Rododendro ha forme, tempi e colori diversi, che variano con le diverse specie e cultivar. Di solito il periodo di fioritura è tra aprile e giugno, a seconda del clima della zona in cui vi trovate.

Consigli per la coltivazione del Rododendro

Rhododendron oldhamii
Rhododendron oldhamii

Il rododendro si coltiva preferibilmente in terreni acidi, ricchi di sostanze organiche, umidi ma ben drenati.

Predilige un’esposizione al sole o all’ombra , va bene anche il sole del mattino con ombra pomeridiana. Un’ombra eccessiva impedirebbe la fioritura.

Come la stragrande maggioranza degli arbusti sempreverdi, anche i rododendri devono essere protetti dai venti freddi e secchi.

I rododendri sono caratterizzati da un apparato radicale poco esteso, pertanto sono facili da spostare in qualsiasi momento, tranne che durante la stagione calda.

Coltivazione in vaso

Rhododendron sinogrande
Rhododendron sinogrande

Le specie più piccole sono adatte per essere coltivate in vaso.

Il rinvaso va effettuato nel momento in cui le radici non hanno più spazio a disposizione. È consigliabile rinvasare all’inizio della primavera ed ogni due anni usando del terriccio fresco. Nell’anno seguente è sufficiente sostituire i primi 5 cm di terriccio. Per le operazioni di rinvaso si può usare un contenitore più grande oppure si può rinvasare nello stesso vaso se si tagliano fino a un terzo delle radici per fare spazio al terriccio fresco.

Durante la bella stagione si possono lasciare le piante all’aperto mentre durante i mesi freddi si possono tenere in casa ma lontano da fonti di calore.

Coltivazione in piena terra

Rhododendron bureavii
Rhododendron bureavii

La messa a dimora si può fare nel mese di ottobre o in marzo/aprile

Prima di piantare, occorre scavare abbondantemente miscelando al terreno della sostanza organica neutra o acida come la corteccia d’albero compostata, o aghi di pino o abete rosso in decomposizione. Non serve piantare troppo in profondità in quanto tutti i rododendri hanno radici poco profonde che vanno appena coperte.

Le radici delle piante che sono rimaste in vaso per un certo periodo di tempo vanno allargate al momento della messa a dimora.

Coltivazione in terrazzo

Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi. Si deve fare attenzione all’esposizione: il sole diretto danneggia il fogliame.

Temperatura

Rhododendron colemanii
Rhododendron colemanii

La temperatura adatta per il Rhododendron è compresa tra gli 8°C e i 16°C. Se allevati in casa si devono scegliere zone che garantiscano un buon ricambio d’aria.

Luce

Le specie del genere necessitano di un’esposizione in penombra in condizioni riparate, meglio evitare l’ombra profonda. Le specie alpine nane tollerano il pieno sole, a patto che il terreno non si asciughi. Esempi di alberi adatti in prossimità dei quali possono essere allevati i rododendri sono le querce, gli ontani rossi e i larici.

Terriccio

Il Rododendro ha bisogno di un substrato soffice, acido, privo di calcare, umido ma ben drenato, con un pH compreso tra 5,0 e 6,0 e ricco di materia organica.

In caso di terreno umido e pesante, è bene alleggerire inserendo del materiale drenante, come sabbia o ghiaia, e della materia organica.

Annaffiatura

Rhododendron
Rhododendron

Il substrato del Rhododendron va mantenuto costantemente umido ed è consigliabile anche nebulizzare frequentemente la chioma. L’acqua deve essere senza calcare perché altrimenti le foglie ingialliscono e cadono L’ irrigazione regolare è importante soprattutto per gli esemplari allevati in luoghi soleggiati. Trattandosi di una pianta sempreverde, è importante annaffiare anche durante i mesi invernali in assenza di pioggia e se non sono previste gelate.

Moltiplicazione

Rhododendron Tuiranpuisto
Rhododendron Tuiranpuisto

Il Rododendro può essere moltiplicato per talea tra luglio a settembre prelevando dei germogli, lunghi circa 10 cm, erbacei o semi-legnosi di azalee, e mettendoli a radicare in una cassetta con torba e perlite.

Le talee vanno tagliate sotto il nodo in senso obliquo e poi vanno sistemate in una composta di torba e perlite ad una profondità di 1,5-2 cm.

Si ricopre il vaso con un foglio di plastica trasparente e si colloca in penombra ad una temperatura attorno ai 20°C. il terriccio va mantenuto sempre leggermente umido.

Nel giro di un mese circa le talee sviluppano l’ apparato radicale, quindi vanno invasate in vasi con diametro di 8 cm ca con substrato di torba, aghi di pino e terra di brughiera

In 20 giorni spunterà il bocciolo fiorale che va asportato, e, contestualmente, va fatta una cimatura

Dopo due mesi si esegue il rinvaso in contenitori più grandi, di circa 15 cm di diametro riempiti con substrato soffice e poroso.

Concimazione

Rhododendron bureavii
Rhododendron bureavii

Durante il periodo che va da aprile a settembre si può concimare ogni 15 giorni somministrando un concime liquido diluito all’acqua dell’annaffiatura.

Potatura

Il rododendro può essere potato a metà primavera con una leggera accorciatura dei rami. La pianta va poi sempre mantenuta simmetrica.

Abbinamenti con altre piante

I rododendri possono essere abbinati alle piante perenni del sottobosco come le hosta, la pulmonaria, l’eritronio, le felci e gli ellebori, oppure possono essere combinati con l’acero, il cornus e la camelia decidua.

Altri consigli per la cura

Rhododendron degronianum
Rhododendron degronianum

È fondamentale garantire un buon drenaggio per scongiurare il rischio che si formino marciumi radicali. Gli apparati radicali poco profondi e fibrosi di questa pianta traggono grande beneficio da una pacciamatura che aiuta a trattenere l’umidità ed a stabilizzare la temperatura del terreno. Non bisogna mai lasciare che le radici si secchino.

È inoltre necessario acidificare il terreno in base alle necessità, considerando che le piante generalmente gradiscono un pH del terreno compreso tra 5,0 e 5,5.

È essenziale una buona pacciamatura da farsi con terriccio di foglie, foglie morte, trucioli, rametti.

Parassiti, malattie ed altre avversità

Le malattie ed i problemi più comuni del rododendro sono legati ad una cattiva manutenzione: carenza d’acqua, temperatura troppo alta, cattivo drenaggio, terreno carente di ferro.

Le specie del genere possono anche essere attaccate da afidi, cimici, cavallette, cocciniglie, e mosche bianche.

Curiosità

Il nome del genere deriva dalle parole greche rhodo che significa rosa e dendron che significa albero, ovvero albero delle rose.

Tossicità

Rhododendron degronianum
Rhododendron

Molti rododendri contengono glucosidi che vantano proprietà antisettiche e antireumatiche e sostanze che sono impiegate come stabilizzanti nella stampa fotografica a colori. Alcune specie di Rododendo hanno un nettare tossico.


Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.

Linguaggio dei fiori

L’azalea nel linguaggio dei fiori e della piante simboleggia la “felicità misteriosa”.

Ma è il colore a fare la differenza, quindi si deve prestare attenzione a quale messaggio si vuole inviare: il ;colore rosso indica la vendetta. Il colore giallo indica falsità.

Libri

Rhododendron Hybrids: A Guide to Their Origins

Rhododendron di Richard Milne

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2 pensieri su “Rododendro (Rhododendron)

  1. Anche i mirtilli appartengono alla famiglia delle Ericacee, come i rododendri, infatti entrambi necessitano di un terreno acido per essere coltivati.


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