Il Gladiolus, Gladiolo in italiano, è un genere che conta circa 200 specie originarie del bacino del Mediterraneo e del Sud Africa.
In Italia esistono allo stato naturale meno di dieci specie, diffuse in particolare sulla costa.
Si tratta del genere più grande della famiglia delle Iridaceae, sono bulbi (in realtà sono dei cormi) molto diffusi e molto apprezzati. Proprio perché si tratta delle bulbose tra le maggiormente apprezzate, sono stati creati innumerevoli ibridi fino ad ottenere fiori di ogni colore, dal bianco candido al giallo oro, dal lilla al viola, dall’azzurro al blu intenso, inclusi fiori maculati o striati.
I gladioli sono caratterizzati da foglie nastriformi, appiattite, appena carnose e coriacee. Nei gladioli da giardino le foglie sono lunghe dai 25-35 cm nelle varietà nane, mentre nelle varietà più grandi arrivano a misurare 100-120 cm. Dall’estate all’autunno il gladiolo fiorisce regalando fiori a forma di imbuto che compaiono su esili scapi e che sono disponibili in un’ampia gamma di colori.
I gladioli che si coltivano nei nostri giardini, o che acquistiamo nel negozio di fiori sono quasi tutte varietà ibride, nate dall’incrocio di alcune specie di origine africana.
Le varietà in miniatura sono coltivate in vaso per decorare i terrazzi.
I gladioli a fiori grandi sono invece coltivati nei giardini per bordure miste o macchie di colore, e industrialmente, per la produzione del fiore reciso.
Classificazione botanica
Il genere Gladiolus appartiene alla famiglia delle Iridaceae, sottofamiglia delle Crocoideae, tribù Gladioleae.
Alla sottofamiglia Crocoideae appartengono anche i generi Babiana, Crocus, Crocosmia, Fresia, Ixia, Romulea, Sparaxis, Tritonia.
È una pianta originaria dell’Africa e dell’Europa centrale, in particolare della zona mediterranea.
Principali specie
I gladioli possono essere classificati in base alle loro dimensioni complessive, oltre che per la dimensione e la forma dei fiori.
Le principali specie di gladioli eurasiatiche
In tarda primavera e all’inizio dell’estate nei campi e luoghi incolti dell’Italia centrale e meridionale fioriscono i gladioli che appartengono a varie specie in particolare a:
Gladiolus communis
Si tratta di una specie diffusa dalla Spagna fino al Medio Oriente, in Africa settentrionale e sulle principali isole del Mediterraneo orientale. È una specie ottima da naturalizzare ma per zone miti, o ben protetto.
Ama il terreno normale ben drenato, preferisce il sole – mezzombra, produce un fiore di colore rosa-magenta, sfumatura bianca al centro. Fiorisce a giugno – luglio, raggiungendo un’altezza massima di 80 – 90.
Gladiolus italicus
Noto come “Gladiolo dei campi”, è presente quasi esclusivamente nei campi di grano. Nella maggior parte degli esemplari supera di poco i 50 cm di altezza, ma le forme slanciate e leggere li fanno apparire anche più alti.
È caratterizzato da foglie di colore verde glauco, che ricordano quelle dei gladioli coltivati.
I fiori sono grandi, rosa intenso con venature più scure, molto decorativi in fase di semi apertura quando sembrano farfalle con le ali raccolte. Lo stelo può può portare fino a 15 fiori su ogni spiga.
Gladiolus byzantinus
Questa specie è presente soprattutto nel Mediterraneo occidentale e meridionale ( in Spagna meridionale, Sardegna, Sicilia, Italia meridionale e Nord Africa).
In alcune zone italiane ci sono delle interessanti specie, protette perché in pericolo di estinzione
Gladiolus antakiensis
Il Gladiolus antakiensis si trova in Turchia e nel Libano ed è caratterizzato da fiori rosa-lilla o rosa-rossi
Gladiolus atroviolaceus
Nasce spontaneo in Grecia, Turchia, Iraq ed Iran ed è caratterizzato da fiori di particolarmente scuri, porpora o viola, che si schiudono in tarda primavera
Gladiolus halophilus
Originario della Turchia, dell’Iraq e dell’Iran, è caratterizzato da fiori rosa brillante o rosso-porpora che fioriscono in piena primavera
Gladiolus illyricus
Questa specie è originaria dell’Europa occidentale, dell’Africa settentrionale, del Mediterraneo e presente anche in Turchia e nel Caucaso fiorisce in tarda primavera con fiori rosa intenso.
Gladiolus imbricatus
Questa specie è diffusa nell’Europa meridionale centrale ed orientale ed in Turchia.
In Italia è presente in diverse regioni settentrionali dal Piemonte al Friuli dove cresce in boschi umidi e boscaglie lungo gli alvei dei corsi d’acqua, dalla fascia collinare a quella montana.
Gladiolus inarimensis
Si tratta di un gladiolo endemico dell’Isola di Ischia caratterizzato da fiori rosa-rossi che si schiudono a maggio o giugno. Le foglie lanceolate sono lunghe e lo stelo appiattito.
Qualcuno lo considera un sinonimo di Gladiolus byzantinus
Gladiolus kotschyanus
Il ;Gladiolus kotschyanus è una specie originaria della Turchia, dell’Iran, dell’Iraq e del Caucaso. Può raggiungere l’altezza di 75 cm. Ha fiori rosa-viola
Gladiolus palustris
È originario dell’Europa occidentale e settentrionale e dei Balcani. Si tratta di una specie presente anche nell’ Italia settentrionale, dove è protetta.
Le principali specie di gladioli africane
Tra le specie africane troviamo:
Gladiolus cardinalis
Il Gladiolus cardinalis, originario della zona occidentale della provincia del Capo, è una delle specie usate per ottenere le moderne forme ibride da giardino. È caratterizzato da grandi fiori cremisi che misurano 8 cmdi diametro, portati su steli incurvati. Non tollera il gelo e cresce bene a mezz’ombra.
Gladiolus carinatus
Il Gladiolus carinatus è originario del sudovest della provincia del Capo. Fiorisce dalla fine dell’inverno alla primavera regalando fiori il cui colore può essere da blu a viola o giallo, raramente rosa, spesso con macchie gialle sui tepali inferiori.
Gladiolus carneus
Il Gladiolus carneus chiamato Painted Lady nel sudovest della penisola del Capo. Misura un’altezza che va tra 25 e 60 cm ed è caratterizzato da fiori, che sbocciano in primavera o ad inizio estate, di vari colori dal bianco (forma ‘Albidus’, più diffusa), al rosa e porpora, con i tepali inferiori maculati di colore più scuro. La coltivazione di questa specie e delle sue forme è molto facile.
Gladiolus cruentus
Il Gladiolus cruentus è originario del Sudafrica, noto con il nome volgare Red Gladiolus.
Arriva a raggiungere altezze fino a 0,9 mt e presenta foglie di colore verde scuro, morbide con margini ispessiti e larghe circa 250-600×6-25 mm. I fiori sono di colore rosso intenso brillante e misurano circa 60 mm di diametro.
Si tratta di un esemplare perfetto per un bordo misto o un giardino roccioso.
Gladiolus dalenii
Il Gladiolus dalenii è diffuso dall’Etiopia fino alla Provincia del Capo. Questa specie fiorisce in periodi diversi dell’anno in base alla località, ma probabilmente nei suoi habitat nativi ci sono fiori ogni mese dell’anno. Produce fiori di colore rosso-arancio con macchie gialle sulla metà inferiore dei tre tepali inferiori, oppure giallo-verdastro con striature rosse e marroni sui tepali superiori.
Gladiolus oppositiflorus
Il Gladiolus oppositiflorus, chiamato Transkei Gladiolus, è originario della zone ad est della Provincia del Capo.
Il colore dei suoi fiori va dal salmone al rosa pallido o al malva.
I fiori presentano tre tepali inferiori più chiari nella linea mediana e con una striscia mediana da rossastra a viola. Questa specie fiorisce dall’estate all’autunno.
Gladiolus papilio
Questo gladiolo di origine sudafricana è adatto a terreni non aridi e drenati in pieno sole. È caratterizzato da fiori che si schiudono a fine estate e che vantano una bellissima colorazione: il retro dei petali è color crema, sfumato di verde e viola mentre l’interno è color crema.
È una specie che si adatta bene al nostro clima invernale arrivando a tollerare temperature fino a – 12°C (e presumibilmente anche oltre).
Gladiolus tristis
Il Gladiolus tristis è originario delle zone occidentali del Sudafrica. Nella zona d’origine arriva a misurare oltre un metro di altezza. È una specie rustica.
Ci sono diverse altre specie che sono coltivate nei giardini sudafricani, ma che non sono ancora diffuse in Europa, nonostante la loro bellezza e il loro profumo. Eccone alcune:
Gladiolus alatus
Il Gladiolus alatus è caratterizzato da fiori molto appariscenti di colore arancione-rosa salmone, giallo e verde. È una pianta perenne compatta e presenta un fusto snello, alato, generalmente alto 80-300 mm e talvolta ramificato. Le foglie sono sode, falciformi e nervate, generalmente a grappoli di 4 o 5, lunghe 80-400 mm.
Da agosto ad ottobre regala fiori profumati di colore arancione brillante con i tepali superiori tenuti in posizione verticale.
Gladiolus cunonius
Il Gladiolus cunonius è caratterizzato da fiori di una forma curiosa, con il tepalo dorsale marcatamente più grande degli altri, a forma di un cucchiaio.
Gladiolus emiliae
Il Gladiolus emiliae si distingue per la colorazione dei fiori giallastri o marrone chiaro con vistose macchiette marroni o porpora.
Gladiolus liliaceus
Il Gladiolus liliaceus, chiamato Large Brown Afrikaner, proviene dalle zone vicino al mare nell’est del Sud Africa.
Pianta arriva ad una altezza di circa 70 cm. Fiorisce in primavera con grandi fiori dal profumo notturno con colorazione varia.
Gladiolus rudis
Il Gladiolus rudis è originario di declivi in arenaria della Provincia del Capo.
Gladiolus splendens
Il Gladiolus splendens è originario dell’ovest del Sudafrica.
I fiori sono di colore rosso scarlatto di lunga durata, straordinariamente intensi e brillanti sono disposti lungo spighe fortemente inclinate e ramificate. I fiori hanno una forma molto curiosa, differente dalla maggior parte delle altre specie.
La pianta può raggiungere i 60 cm di altezza.
Gladiolus variegatus
Il Gladiolus variegatus è una pianta originaria della penisola del Capo. È caratterizzata da fiori, quattro per spiga, bianchi con una macchia rosso scuro sui tepali inferiori.
Gladioli ibridi
La quasi totalità dei gladioli in commercio sono degli ibridi e si possono trovare in un numero davvero elevato di varietà di ogni colore e generalmente molto facili da coltivare.
Gli ibridi moderni possono essere suddivisi in tre gruppi principali:
a. Ibridi grandiflora. Si tratta di gladioli a forma di imbuto, a fiore grande, caratterizzati da fiori fino a 15 cm. I fiori sfoggiano un’ampia gamma di colori. È considerato il gruppo più difficile da coltivare in giardino.
b. Ibridi di nanus. Sono ibridi in miniatura caratterizzati da fiori piccoli e svasati che raggiungono i 7 cm di larghezza e che crescono su fusti alti 1,5 metri.
c. Ibridi di Primulinus. Sono caratterizzati da fiori a cappuccio. Nel gruppo è compreso il sottogruppo degli ibridi di farfalla, caratterizzati da fiori con petali arruffati e macchie di contrasto sulla gola.
Fioritura
I gladioli che crescono nei giardini fioriscono ininterrottamente da maggio sino alla fine dell’estate, inizio autunno.
La pianta arriva a misurare un’altezza sino a 120 cm e produce fiori di tutti i colori (possibili anche ibridi bicolori) a forma di trombetta.
Consigli per la coltivazione del Gladiolo
Si tratta di una bulbosa poco esigente che necessita di una posizione in pieno sole e di un buon terreno da giardino ben drenato.
Alcuni gladioli originari dell’Europa sono particolarmente rustici, quelli che si trovano generalmente in commercio sono per la maggior parte ibridi e non tollerano temperature al di sotto dei 5°-8°.
Per questo motivo è opportuno, soprattutto in tutto il Centro e il Nord, estrarre i bulbi durante l’ autunno, quando il terreno ben asciutto, pulirli accuratamente e lasciarli asciugare all’ombra per riporli in inverno in un posto buio, fresco e asciutto.
Coltivazione in vaso
Se coltivato in vaso, è necessario aggiungere dell’argilla espansa sul fondo del contenitore, e concimare prima della fioritura.
Il rinvaso si fa in primavera ogni quattro o cinque anni.
Coltivazione in piena terra
Il gladiolo si mette generalmente a dimora dall’inizio alla fine della primavera, da metà aprile a metà maggio, così da ottenere la fioritura i 10 o 12 settimane dopo, in piena estate o all’inizio dell’autunno. Si può optare per delle piantumazioni scalari così da allungare il periodo di fioritura.
In serra si può forzare la fioritura in primavera.
I cormi di gladiolo devono essere tenuti in luogo fresco, buio, asciutto e ben aerato fino al termine dell’inverno, quando si procederà all’interramento.
Nel momento della messa a dimora il cormo va interrato ad una profondità pari a circa 5-10 cm mantenendo una distanza da 20 ai 50 cm tra un bulbo e l’altro.
Il Gladiolo non è molto esigente in fatto di terreno, necessita di un substrato che sia da neutro a sub-acido e ben drenato. Eventualmente si può migliorare il drenaggio miscelando al terreno una buona quantità di sabbia.
Per ottenere un bell’effetto si può piantare una buona quantità piuttosto ravvicinata.
Coltivazione in terrazzo
Gli esemplari allevati in vaso possono decorare terrazzi e balconi.
Temperatura
Il gladiolo ama le temperature miti ed è molto sensibile al freddo. Poi dipende molto dalle specie o dai cultivar.
Ce ne sono alcuni che possono essere coltivati in pianura padana senza problemi.
Luce
Il gladiolo predilige posizioni ben soleggiate. È una pianta originaria di zone caratterizzate da inverni miti, quindi teme le gelate, in particolare se intense e prolungate, per questo i cormi vanno posti a dimora durante la bella stagione, generalmente a partire dal mese di marzo fino alla fine del mese di aprile.
Nelle zone caratterizzate da inverni tiepidi o miti, dove le gelate sono assenti, i gladioli possono invece essere piantanti in giardino anche durante l’inverno.
Terriccio
Il substrato dovrebbe essere neutro subacido, ben drenato. Se non lo fosse si può inserire una buona quantità di sabbia all’impasto.
Annaffiatura
Dopo la messa a dimora del gladiolo occorre annaffiare fino al termine della fioritura, attendendo che il terreno sia ben asciutto prima di irrigare nuovamente.
Dopo la fioritura le irrigazioni continuano fino a che le foglie restano rigogliose e carnose ma in modo più sporadico.
Le irrigazioni, in particolare durante i mesi caldi, devono essere abbondanti e devono continuare fino a che le foglie non sono completamente secche. Il terreno deve restare costantemente umido, ma si deve altresì badare a non creare troppi ristagni che possano provocare marciumi radicali.
Moltiplicazione
La propagazione dei gladioli può avvenire utilizzando i bulbilli prodotti dai bulbo-tuberi durante la stagione vegetativa. Si devono selezionare solo i cormi di buone dimensioni, scartando quelli molto piccoli e rovinati.
Per consentire che i cormi sopravvivano all’inverno li si deve tenere in luogo fresco e buio, lontani da muffe e marciumi, qui entreranno in completo riposo vegetativo.
I gladioli possono venire propagati anche per seme, li si deve seminare in letto caldo nel mese di febbraio, in modo da ottenere una prima fioritura già in maggio-giugno.
La riproduzione tramite seme si effettua generalmente solo per ottenere nuove varietà. Ha senso se si parla di specie pure, per cui si otterranno piantine simili ai genitori.
Altrimenti, quando parliamo di ibridi, che sono la maggioranza delle piante in commercio si otterranno esemplari molto differenti dai genitori. Quindi a livello amatoriale è più conveniente invece procedere con la divisione dl bulbo madre dai bulbilli che si formano alla base.
Concimazione
Per ottenere una ricca e bella fioritura è bene concimare prima del periodo vegetativo somministrando un prodotto che abbia un alto tenore in potassio e un basso tenore in azoto. Durante il periodo vegetativo, ogni 15 giorni, si può somministrare del concime specifico per bulbose diluito all’acqua delle annaffiature.
Potatura
Il Gladiolo non si pota, è sufficiente eliminare le foglie secche ed ingiallite e rimuovere i fiori appassiti.
Abbinamenti con altre piante
I gladioli possono essere abbinati a piante che amano il sole ed i terreni asciutti come le aromatiche, il rosmarino, la lavanda e la salvia. Buoni anche gli abbinamenti con Aster, Coreopsis, Echinacea, Gypsophila, Plumbago, Scabiosa.
Altri consigli per la cura
Se i bulbi del gladiolo assorbono troppa umidità, possono essere attaccati a diversi tipi di funghi: in tal caso è opportuno intervenire con un anticrittogamico.
Parassiti, malattie ed altre avversità
I gladioli hanno notevoli capacità di adattamento alle condizioni climatiche ma non sono molto resistenti agli attacchi di funghi e parassiti. Occorre dunque difenderli e proteggerli.
Già ad occhio nudo è possibile riconoscere la presenza di un organismo infestante: generalmente i parassiti sono visibili sotto forma di puntini sulle foglie, sui fiori o sullo stelo, cambiano colore a seconda del tipo di organismo infestante.
I funghi alterano il colore naturale del gladiolo e provocano delle aree maculate. Il primo passo per identificare eventuali colonie è quindi osservare la pianta e intervenire prima che i parassiti possano diffondersi.
È fondamentale non creare le condizioni ambientali favorevoli allo sviluppo degli organismi infestanti, come i ristagni idrici o la presenza di un ambiente troppo umido e ombreggiato, con poco ricambio d’aria e scarsa illuminazione
Curiosità
Il nome Gladiolus è stato attribuito da Plinio il Vecchio e deriva dal termine latino gladiolum ad indicare una piccola spada.Il nome del genere deriva dalla parola latina che indica una piccola spada, in allusione alla forma delle foglie. Le piante sono talvolta chiamate anche gigli spada, ma in genere si usa il plurale latino gladioli.
La spada (gladio) usata dai componenti dell’esercito romano è ricordata dalla forma delle foglie sottili ed allungate.
Il gladiolo è noto sin dall’antichità e per secoli venne mantenuto allo stato spontaneo e adoperato dalle giovani donne a scopo ornamentale per i capelli e per gli abiti. Durante le feste nuziali le amiche della sposa portavano una coroncina di fiori di gladiolo a simboleggiare la gioia per la sposa e, nel contempo, la tristezza per la separazione dall’amica
Tossicità
Il gladiolo è una pianta tossica per l’uomo e per gli animali domestici.
“Attenzione: Le applicazioni farmaceutiche sono indicate a solo scopo informativo. Devono essere consigliate e prescritte dal medico.”
Linguaggio dei fiori
Nel linguaggio dei fiori il gladiolo simboleggia la forza di carattere e la diffidenza.
Regalare fiori di gladiolo significare essere stati colpiti dalla persona alla quale lo si regala. Un significato che va però interpretato in quanto può indicare sia l’essere stati feriti (e si ritorna al discorso delle foglie che sembrano spade) che l’essere stati colpiti positivamente (il classico colpo di fulmine) che il mostrare stima e rispetto per chi riceve il dono. Il contesto dunque è sempre molto importante per dare significato a questo fiore.
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Con che altri fiori o vicino a quali piante può essere piantato?
É vero che accelerano la formazione di erbacce nel terreno?
Grazie
Sicuramente i gladioli possono essere associati con altre piante da fiori dal portamento non alto, in modo che i gladioli possano spiccare e fare la loro figura.
Vorrei sapere perché i miei gladioli crescono regolarmente ma poi non fioriscono. Sono fioriti solo primo anno di messa a dimora. Grazie